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Rudy Guede rinviato a giudizio: dovrà rispondere di violenza sessuale e maltrattamenti
VITERBO - Rudy Guede, 38 anni, dovrà affrontare un nuovo processo. L’ex condannato per l’omicidio di Meredith Kercher, pena scontata nel carcere di Mammagialla, è stato rinviato a giudizio con accuse pesanti: violenza sessuale, lesioni personali e maltrattamenti ai danni della sua ex compagna, una giovane di 24 anni originaria di Viterbo che si è costituita parte civile.
A confermare la linea difensiva è l’avvocato Carlo Mezzetti, che precisa come Guede abbia scelto di rinunciare al rito abbreviato con l’intenzione di “controbattere punto per punto alle accuse durante il dibattimento, portando testimoni e documenti a sostegno della sua innocenza”.
La decisione di procedere con il rinvio è arrivata al termine di un’udienza preliminare durata circa tre ore, celebrata davanti al giudice Rita Cialoni. Secondo quanto disposto dalla procura di Viterbo, rappresentata dalla pm Paola Conti, tra i capi di imputazione figura anche un episodio di presunta violenza sessuale che avrebbe causato lesioni, contestato in continuazione con gli altri fatti.
L’udienza è cominciata con l’interrogatorio spontaneo richiesto dallo stesso Guede, che si è confrontato prima con la magistrata, poi con il legale della parte civile, l’avvocato Francesco Guido, e infine con il proprio difensore. Dopo una lunga camera di consiglio, la gup ha emesso il dispositivo di rinvio a giudizio.
“Guede ha ascoltato la decisione con compostezza – ha spiegato Mezzetti – ed è poi rientrato al lavoro. Pensiamo che almeno una delle accuse potesse essere archiviata già oggi, ma siamo determinati a chiarire ogni aspetto e a far emergere la verità”.
Sul fronte opposto, l’avvocato Francesco Guido ha sottolineato come la giovane vittima sia “profondamente provata e stia rivivendo momenti molto dolorosi”.
L’inizio del processo è fissato per il 4 novembre davanti al collegio del tribunale di Viterbo
Educamp CONI 2025, festa grande alla Smam: chiusa la prima fase con oltre 300 giovani atleti
VITERBO - Educamp Coni 2025; è calato il sipario s ulle quattro settimane alla Smam con una travolgente festa finale; da lunedì l’appuntamento sportivo si trasferisce alla Scuola Sottufficiali Esercito. Superata in questa prima fase quota trecento adesioni di ragazzi dai 5 ai 14 anni, che hanno avuto la possibilità di praticare oltre 15 discipline sportive sotto la guida del delegato provinciale Coni Ugo Baldi.
Ospiti alla festa finale, il sindaco di Viterbo Chiara Frontini, l’assessore allo sport Emanuele Aronne, l’assessore ai servizi sociali Rosanna Giliberto, l’Associazione Viterbo con Amore, il Panathlon Viterbo, Federazioni Sportive e gli Enti di Promozione Sportiva. A rappresentare la Scuola Sottufficiali Esercito per il simbolico passaggio del testimone, il Tenente Colonello Ercole Garofolo che ha portato il saluto del Generale di Divisione Maurizio Taffuri. Le parole del Colonello Gianluca Spina comandante Smam: “ Anche quest’anno siamo giunti al termine di questa importante attività; tutto si è svolto nel migliore dei modi in maniera ordinata, efficace e serena. Nelle 4 settimane la Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare/Comando Aeroporto di Viterbo ha ospitato 300 bambini che sono entrati a contatto con tante nuove discipline sportive ma che, spero, si siano, soprattutto, divertiti all’interno delle nostre strutture.
Per noi è stato motivo di curiosità e soddisfazione vedere questa onda di bambini vestiti di bianco muoversi, festosi ma educati, all’interno della scuola; curiosità perché è raro in un ambiente militare vedere tanti bambini tutti insieme, soddisfazione perché siamo consapevoli dell’importanza, anche sociale, di questo evento del quale ne beneficiano tante famiglie Viterbesi. Siamo altresì soddisfatti della bontà della sinergia con il CONI e con i colleghi della Scuola Sottufficiali dell’Esercito che analogamente a noi supporterà l’attività nelle prossime settimane; collaborazione che speriamo possa in futuro ulteriormente ampliarsi con altre iniziative a beneficio della Tuscia e della sua gente. Ci vediamo l’estate prossima per l’edizione 2026 dell’Educamp.” I ragazzi hanno donato al Colonello una maglia ricordo di questa edizione.
Parole di elogio e ringraziamento da parte di Alessandro Cochi presidente del Coni Lazio
«La chiusura della prima fase degli Educamp presso la Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare di Viterbo rappresenta il primo, importantissimo passo di un progetto che coniuga perfettamente sport, educazione e inclusione. Voglio ringraziare sentitamente l’Aeronautica Militare per l’accoglienza e la collaborazione dimostrata, così come l’Esercito che si appresta ora ad aprire le porte della Scuola Sottufficiali per proseguire questo entusiasmante percorso. L’Educamp del CONI Lazio non è solo un campo estivo: è un laboratorio di crescita, dove oltre 15 discipline sportive diventano strumenti per trasmettere valori fondamentali come il rispetto, la lealtà e lo spirito di squadra. Un grazie particolare va ai tecnici federali coordinati dal prof. Adriano Ruggiero, al CIP Lazio e a quello provinciale, perché il lavoro di squadra è il vero motore di questo progetto. Viterbo, con le sue eccellenze istituzionali e sportive, si conferma un modello virtuoso di come le sinergie tra enti possano offrire ai giovani esperienze significative e formative”.
Entusiasta la sindaca Chiara Frontini. “ Anche quest’anno l’Educamp ha dimostrato di essere una delle manifestazioni meglio organizzate e meglio riuscite nella promozione dello sport. Un impegno corale con il fantastico supporto delle Forze Armate che dimostra come, facendo rete, si possano raggiungere grandi risultati. Un ringraziamento particolare va quindi al Coni Lazio, alla Smam e alla Scuola Sottufficiali Esercito.
Al Pepenero un viaggio di gusto firmato Salvo Cravero ed Encry Champagne
(Da sx Daniele Ciuchini proprietario di Pepenero Ristorante, Enrico Baldin e Nadia Nicoli proprietari di Encry, chef Salvo Cravero)
CAPODIMONTE - Un tramonto che si specchia nel lago di Bolsena, calici di Champagne Encry Veuve Blanche Estelle che sprigionano profumi intensi e cristallini, la cucina sincera e ricercata dello chef Salvo Cravero. È stato un percorso enogastronomico magico quello andato in scena ieri sera al Pepenero Ristorante, a Capodimonte, dove eleganza e passione si sono intrecciate in un evento che resterà nella memoria degli ospiti.
A fare da cornice, la luce calda del crepuscolo sul lago e la colonna sonora raffinata delle selezioni in vinile di Riccardo Cuboni, che con la sua musica ha accompagnato ogni brindisi, ogni assaggio, creando un’atmosfera sospesa tra suggestione e convivialità.
La regia di questo appuntamento speciale è stata affidata a Daniele Tedeschi, visionario della ristorazione moderna, che ha saputo valorizzare la cucina di Cravero, capace di riportare sempre alla territorialità, senza rinunciare mai alla cura dei dettagli e alla qualità assoluta della materia prima.
Il menu, pensato come un dialogo tra lago e Champagne, ha incontrato le bollicine di Encry, l’unica realtà italiana nel mondo dello Champagne, nata dal sogno di Enrico Baldin e Nadia Nicoli: 'Abbiamo investito in un piccolo vigneron di Le Mesnil-sur-Oger, che da generazioni conferiva le sue uve alle grandi Maisons e oggi Encry produce in proprio, nel segno della biodinamica, con una filosofia che parla di rispetto per la terra e di autenticità.'
A rendere l’esperienza ancora più completa, la guida del giovane e promettente sommelier Bruno Manfredini, che ha saputo raccontare a dogni tavolo, con passione, le caratteristiche di ogni cuvée, svelando retroscena e dettagli che hanno conquistato i palati più curiosi.
Il Pepenero – idea vincente di Daniele Ciuchini, imprenditore e anima del progetto – si conferma così un ristorante capace di accogliere e stupire, grazie a uno staff di eccellenza che condivide un’idea di ristorazione contemporanea e di alto profilo.
Un evento che ha celebrato la forza delle idee e la magia di un calice capace di trasformare una cena in un ricordo indelebile.
Trasporto scolastico a Bomarzo: entro agosto le domande per l’anno 2025/2026
Iscrizioni ai servizi scolastici a.s. 2025-2026 nel Comune di Acquapendente
Posti barca a Capodimonte: secondo scorrimento graduatorie per il biennio 2025/2026
Asta Pubblica a Barbarano Romano per la vendita di un autocarro comunale
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Criticità dei trasporti ferroviari, doppio Consiglio a Viterbo
VITERBO - Un doppio Consiglio sulle condizioni del trasporto ferroviario nella Tuscia. Il primo è stato convocato dal presidente della Provincia, Romoli, per giovedì 17 luglio, il secondo annunciato dalla sindaca Chiara Frontini.
Entrambi mercoledì scorso hanno accolto l'invito dei pendolari di Orte a viaggiare con loro sul treno delle 17,36 di ritorno da Roma Tiburtina. Hanno constatato così con mano le condizioni e le criticità con cui lavoratori e studenti devono fare i conti tutti i giorni.
''Treni “bestiame” - ha detto la sindaca - dove lavoratori e studenti ammassati si accalcano per cercare di prendere la linea veloce, dopo lo spostamento di molte corse sulla linea lenta. E magari anche quella che avrebbe dovuto essere veloce viene spostata sulla lenta. Un viaggio della speranza''.
Una situazione che è destinata a peggiorare dal 1° gennaio quando tutti i regionali dovrebbero essere spostati sulla linea lenta.
Frontini ha quindi annunciato che ''il consiglio comunale di Viterbo si riunirà in una sessione straordinaria ed aperta per accendere un ulteriore faro su questa che rischia di diventare una vera emergenza sociale''.
Giovedì 17 alle 11, invece, si riunirà il consiglio provinciale. All'ordine del giorno le criticità dei servizi ferroviari. Sono stati invitati l’assessore regionale ai Trasporti, Fabrizio Ghera, i consiglieri regionali Enrico Panunzi, Daniele Sabatini, Giulio Zelli, il rappresentante dell’Osservatorio Regionale dei Trasporti, Andrea Ricci, i sindaci dei Comuni della provincia di Viterbo, i rappresentanti del Comitato dei pendolari di Orte e Teverina, i rappresentanti di Trenitalia – direzione regionale Lazio e i rappresentanti della società Rete Ferroviaria Italiana.
Morto sotto la sabbia, aperto un fascicolo contro ignoti
MONTALTO DI CASTRO - La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo contro ignoti per la morte di Riccardo Boni, il 17enne morto giovedì sotto la sabbia.
La salma del giovane è a disposizione dell'autorità giudiziaria che nelle prossime ore dovrebbe decidere se eseguire o meno accertamenti medico legali.
La tragedia ha lasciato tutti sotto shock. Secondo una prima ricostruzione pare che il giovane volesse scavare un tunnel per entrare da una parte e uscire dall’altra ma quando è arrivato al centro, la sabbia ha ceduto. Il ragazzo è stato inghiottito senza che nessuno si accorgesse di nulla. La buca si è richiusa su se stessa senza lasciare segni.
Il ragazzo, originario di Roma, era arrivato da pochi giorni nel Camping California, per trascorrere una vacanza con i genitori, la sorella di 14 anni e ai fratellini di 8 e 5 anni.
Pare che stesse proprio giocando con i due fratelli che poi si sono allontanati mentre il papà riposava sotto l'ombrellone.
A dare l'allarme sarebbe stato il fratello più piccolo della vittima, di 5 anni. ''Riccardo è sotto la sabbia'', avrebbe detto più volte alla mamma che a sua volta a iniziato a cercare il figlio in spiaggia e in mare. Solo successivamente, su impulso della donna, i presenti hanno iniziato a scavare nella sabbia.
Riccardo è stato trovato 40 minuti più tardi. Nonostante la presenza del 118 e dell'elisoccorso, per lui non c'è stato nulla da fare.
Sul posto anche i carabinieri che stanno ricostruendo l'accaduto.
Uil lancia il piano per rilanciare Viterbo e la Tuscia
VITERBO - Una proposta concreta per rilanciare Viterbo e l’intera Tuscia. A lanciarla è Giancarlo Turchetti, segretario generale della UIL di Viterbo, che ha presentato un documento politico-sindacale nato in risposta al nuovo piano industriale regionale da 550 milioni di euro “Abbiamo deciso – spiega Turchetti – di dare un contributo attivo, coinvolgendo i territori e costruendo un documento regionale della UIL del Lazio”. Il testo verrà discusso mercoledì 16 luglio in Provincia.
Il cuore della proposta ruota attorno a due priorità: il rilancio della zona termale e la rigenerazione del centro storico, senza tralasciare i grandi nodi irrisolti su sanità, infrastrutture, università e turismo.
Infrastrutture
Il primo punto riguarda i collegamenti. “È assurdo – denuncia Turchetti – che non ci sia un treno diretto Viterbo-Roma che impieghi meno di due ore nel percorrere la tratta. Serve una corsa più efficiente”. Stessa storia per le strade: per arrivare a Roma bisogna prendere per forza la Cassia, che dopo le 7 di mattina diventa impraticabile, e la Orte-Civitavecchia resta incompleta'.
Sanità, mancano medici e personale
Nonostante la creazione e riqualificazione di alcune strutture, come il nuovo pronto soccorso o la Casa della Salute di Acquapendente, il sistema sanitario locale rimane insufficiente “Abbiamo due risonanze magnetiche ma non abbiamo abbastanza tecnici per farle funzionare. Mancano i medici di base, le liste d’attesa si riducono solo dirottando verso il privato”.
Centro storico e Università
Abbandonato, svuotato e con pochi negozi, è questa la realtà che si trova a vivere oggi il centro storico. L’idea vede come imperativo ristabilire il decoro urbano, ristrutturare edifici e dare incentivi alle botteghe artigiane. Un ulteriore proposta sarà quella di riportare gli studenti in centro, riqualificando strutture pubbliche come l’ex Banca d’Italia o l’ospedale vecchio, e di spingere la politica a portare la facoltà di medicina qui, a Viterbo.
Turismo e terme accessibili
Altro nodo è lo sviluppo turistico “abbiamo un patrimonio incredibile, tra laghi, mare ad un’ora di macchina e i cimini alle nostre spalle, ma inspiegabilmente prevale il mordi e fuggi. Le terme, ad esempio, sono diventate un lusso: servono tariffe accessibili per tutti”.
Una visione d’insieme
Per Turchetti è fondamentale abbandonare l’approccio “a spot” e costruire una strategia integrata, che parta dalle problematiche comuni e più discusse in città “Viterbo rischia di diventare una città per anziani – conclude – ma con la facoltà di medicina, la valorizzazione dell’università e un sistema di trasporti e servizi adeguato, potremmo tornare a farla splendere. Serve solo la volontà politica”.
Nella Tuscia aumentano i reati legati al ciclo dei rifiuti e abusivismo edilizio
VITERBO - (A.S.)'L'ecomafia è una piaga in aumento nel Lazio, con numeri legati allo smaltimento dei rifiuti e all'abusivismo edilizio che tornano a crescere, e la provincia di Viterbo non fa eccezione'. A renderlo noto è l'ultimo rapporto Ecomafia redatto da Legambiente che nei giorni scorsi a Roma ha reso noto i numeri raccolti grazie al contributo delle forze dell'ordine relativi ai reati e illeciti ambientali nell'anno 2024. La regione perde una posizione rispetto all'anno precedente salendo al quinto posto (subito sotto le prime quattro a tradizionale presenza mafiosa); Roma è la quarta provincia in Italia con 1021 reati, seguita da Latina, Frosinone e Viterbo. Nella Tuscia sono stati 200 i reati ambientali denunciati nel 2024 macroaggregati in tre grandi aree: reati nel ciclo del cemento, nel ciclo illecito dei rifiuti e quelli contro gli animali.
Seppur contenuta rispetto alla precedente indagine, anche in provincia di Viterbo si è assistito ad un graduale aumento di illeciti. I reati legati al ciclo dei rifiuti sono stati 79 nel 2024 (rispetto ai 39 del 2022), quelli riferiti all'abusivismo edilizio 33, uno in più rispetto all'anno precedente, mentre stabili a 16 quelli contro la fauna. Una situazione che seppur non particolarmente allarmante in termini di crescita esponenziale, restano comunque oggetto di riflessione approfondita.
'L'ecomafia è una piaga in aumento nel Lazio, con numeri legati allo smaltimento dei rifiuti e all'abusivismo edilizio che tornano a crescere - commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Siamo di fronte a un fenomeno che, in particolar modo nelle provincie di Roma e Latina, aumenta di impatto, con discariche abusive o cemento illegale che fanno del Lazio la peggior regione dopo le quattro a tradizionale presenza mafiosa. Per fermare gli ecoreati nel ciclo dei rifiuti bisogna costruire una gestione virtuosa fatta di una raccolta sana e impianti diffusi ovunque per la trasformazione delle frazioni differenziate in materia prima seconda. Per rallentare la tenaglia del cemento illegale invece, oltre all'impegno incessante delle forze dell'ordine che non possiamo che tornare a ringraziare, bisogna evitare in primo luogo ogni proposta di legge che presupponga possibili deregolamentazioni, sanatorie e condoni come invece sta continuando a fare la Regione Lazio, ai quali corrisponde un aumento dei reati, in attesa di presunti salvagenti legislativi regionali'.
Matilde Casini trascina il Lazio alla vittoria nell’Esagonale di Avellino
Dal 5 agosto 2025 il Museo archeologico nazionale di Tuscania sarà a pagamento
Export agroalimentare, quali certificazioni?
VITERBO - E' dedicato alle certificazioni per l'export agroalimentare il seminario gratuito online organizzato per il prossimo 15 luglio dalla Camera di Commercio di Rieti Viterbo, con il supporto dell'Azienda speciale Centro Italia, nell'ambito del progetto di Unioncamere SEI Sostegno all'export dell'Italia che vuole promuovere l'internazionalizzazione delle imprese.
Il seminario, che approfondisce il tema delle certificazioni necessarie per accedere ai mercati internazionali e garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti agroalimentari, si svolge si svolgerà dalle ore 15.30 alle 16.30 ed avrà come relatore il dottore agronomo Nicolo' Passeri.
Per poter partecipare è necessario registrarsi al link
https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_0BufpYnRTCmdo9es2iedxQ
In virtu' dell'accreditamento, l'O.D.A.F. di Viterbo per i Dottori Agronomi e Forestali riconoscerà 0,125 CF Professionali per la partecipazione al seminario.
Per informazioni o chiarimenti inviare una mail a promozione@aziendacentroitalia.it.
Emergenza idrica a Tuscania, Tuscania delle Idee chiede chiarimenti a Talete
TUSCANIA - Il gruppo consiliare Tuscania delle Idee ha inviato una richiesta ufficiale di chiarimenti e di interventi immediati alla società Talete S.p.A. in merito all'ormai insostenibile situazione della rete idrica nel Comune di Tuscania. Da mesi, infatti, l’approvvigionamento idrico presenta gravissime criticità: l’acqua arriva con pressioni ridotte, spesso non raggiunge i piani alti delle abitazioni e le attività commerciali sono costrette a lavorare in condizioni precarie e indecorose, con conseguenti perdite economiche.
Una realtà inaccettabile, che sta mettendo in ginocchio interi quartieri e che si ripercuote pesantemente sulla vita quotidiana di centinaia di famiglie e imprese locali.
“La gestione di Talete è fallimentare e indegna di un paese civile – dichiara Alessandro Tizi, capogruppo di Tuscania delle Idee. Non è accettabile che nel 2025 i cittadini debbano convivere con disservizi tipici dei secoli passati. Stiamo parlando di un diritto umano fondamentale: l’accesso all’acqua potabile pulita e sicura. Si tratta di un diritto inalienabile che oggi, a Tuscania, così come in molti altri centri della Tuscia, viene sistematicamente violato. La situazione è aggravata dalla completa assenza di trasparenza e dalla mancanza di risposte chiare da parte di Talete. Considero inaccettabile che, invece di affrontare con serietà le criticità esistenti, la risposta sia una progressiva privatizzazione del servizio, con la cessione del 40% delle quote ai privati e una centralizzazione regionale che si dimostrerà inefficace e dannosa”.
“Non è con operazioni di vertice e con l'ingresso dei privati – continua Tizi – che si risolverà il problema. Anzi, la situazione è destinata solo a peggiorare, con l’ulteriore abbassamento della qualità del servizio e l’aumento dei costi per i cittadini. Serve un cambio radicale di rotta, che rimetta al centro i territori e la tutela dei diritti, nel rispetto del referendum del 2011, per il quale hanno votato decine di milioni di italiani”.
Tuscania delle Idee chiede risposte precise, puntuali ed efficaci, proponendo l’organizzazione di un’assemblea pubblica aperta all’intera cittadinanza. Una mobilitazione necessaria a fronte di continui disservizi per un servizio strategico come quello idrico.
Fare Verde: Basta mozziconi, posaceneri in spiaggia per salvare il mare
TARQUINIA - Oltre 5mila posaceneri portatili da distribuire sulle spiagge di tutta Italia, in occasione della seconda edizione di 'Basta mozziconi', la campagna dell'associazione ambientalista Fare Verde che vuole evitare la dispersione, in mare o sugli arenili, delle 'cicche' di sigarette.
Sul litorale tarquiniese l'evento ambientalista si è tenuto ieri mattina, giovedì 10 luglio 2025, sulla spiaggia libera in Località San Giorgio-Le Saline, con la distribuzione di 200 posaceneri riutilizzabili.
Visti i complimenti ricevuti dai bagnanti, l'iniziativa sarà ripetuta a breve su un'altra spiaggia, quella di Marina Velca – Pian di Spille.
La campagna informativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Regione Lazio e si svolge in collaborazione con la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera.
'I mozziconi di sigarette sono, come numero e come pericolo, il più voluminoso rifiuto al mondo – dichiara Fare Verde - i filtri contengono sostanze altamente tossiche come nicotina, residui di combustione e molte microplastiche che, se abbandonati sulla spiaggia e nell'ambiente, ci mettono 15 anni per degradarsi.'
Secondo l'associazione ambientalista poi 'non c'è un'adeguata consapevolezza da parte dei cittadini del pericolo ambientale che consegue al loro l'abbandono indiscriminato.
Per questo, i nostri volontari di Fare Verde stanno distribuendo in tante spiagge italiane dei posaceneri portatili, realizzati con materiale riciclabile, per sensibilizzare, soprattutto i giovani, verso i rischi causati dal gettare le sigarette in spiaggia.'
Fare Verde, Gruppo locale di Tarquinia (VT)
Ospedale degli Infermi, Pd: Fratelli dItalia mistifica, ma i fatti parlano chiaro
VITERBO - Anche questa volta riparte il solito giro di mistificazioni di Fratelli d’Italia mentendo in maniera vergognosa e spudorata ai cittadini.
Per fortuna ci sono atti concreti e impegni presi che facilmente possono essere alla portata di tutti. Basta fare una semplice ricerca online per avere conferma che il Partito Democratico, non solo non fa propaganda, ma riporta alla verità i semplici fatti.
A dicembre del 2020 iniziò l’iter che, grazie all’impegno del consigliere regionale Enrico Panunzi, portò la giunta Zingaretti e il Ministero della Cultura, all’epoca guidato da Franceschini, a firmare un accordo con l’allora direttrice Donetti, per il recupero dell’ex Ospedale degli Infermi attraverso la realizzazione del Borgo della Cultura.
Un intervento che fu inserito all’interno della Programmazione 2021-2027.
Fratelli d’Italia, che spesso ha la memoria breve e il più delle volte la perde di proposito, alla verità preferisce puntualmente fare attacchi personali non avendo alcunché da criticare con gli atti visto che, l’operato dell’Assessora regionale Alessandra Troncarelli durante l’amministrazione Zingaretti, lo ricordano bene e lo rimpiangono il mondo del Terzo settore e altrettanto gli Enti locali che dalla Giunta Rocca non hanno visto che produrre tagli al sociale facendolo sparire dall’agenda politica regionale.
Manuela Benedetti
Segretaria Provinciale PD Viterbo