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Bagnaia, manutenzione del verde in anticipo al parcheggio di Valle Pierina
di SDA
VITERBO - Non sono passate inosservate le operazioni di manutenzione del verde eseguite nella giornata del 24 luglio, nel parcheggio di Valle Pierina, a Bagnaia, dove diversi residenti e automobilisti hanno espresso il proprio malcontento per la gestione dell’intervento.
A generare polemiche è stato il fatto che le operazioni siano avvenute prima delle date indicate nell’ordinanza comunale, prevista ufficialmente per il 25 e 26 luglio, causando così disagi a chi aveva lasciato regolarmente la propria auto parcheggiata.
Una residente, attraverso un post pubblico corredato da immagini, ha denunciato la situazione:
«Questa è la situazione dopo la manutenzione del verde fatta ieri, con tutte le macchine parcheggiate. Notare bene che l’ordinanza era prevista per oggi e domani. Ora io dico una cosa... quando si concedono appalti si dovrebbe anche verificare l’operato. Invece no. Qui ci stanno prendendo tutti per i fondelli... e sono stata anche troppo educata!»
Il tono acceso della segnalazione riflette il malcontento crescente di chi lamenta una mancanza di coordinamento tra l’amministrazione comunale e le ditte incaricate dei lavori.
In particolare, ci si chiede perché gli interventi siano stati anticipati rispetto al calendario ufficiale e se siano stati messi in atto controlli da parte degli uffici competenti.
Antenna telefonica troppo vicina alle case, i cittadini fanno ricorso al Tar
NEPI - (A.S) Diciannove metri dalle abitazioni: troppo poca per i cittadini la distanza che separa la nuova antenna telefonica installata a colle Farnese rispetto al nucleo abitativo. Per questo motivo alcuni residenti della popolosa frazione, che conta circa 500 nuclei familiari, sono intervenuti durante l'ultimo consiglio comunale per avere un confronto diretto con il sindaco Franco Vita paventando il ricorso al Tar. Ma andiamo per ordine: la notizia risale a qualche giorno fa, quando sui social era scoppiato un polverone scatenato, a detta dei cittadini, dalla 'mancata informazione pubblica del progetto da parte del sindaco'.
In buona sostanza è stato contestato a Vita una sorta di mancata 'trasparenza' nei confronti dei cittadini,per non averli messi al corrente in modo tempestivo dell'iter procedurale. Il sindaco ha però risposto che tutti i documenti, come previsto per legge, erano stati regolarmente pubblicati sull'albo pretorio. Troppo poco per cittadini abituati ad apprendere le notizie direttamente dalla pagina super performante del sindaco.
Da qui l'iniziativa: fare ricorso al Tar per chiedere lo spostamento dell'antenna, con il benestare del Comune:' Il sindaco ed i consiglieri - ha rassicurato Vita - hanno condiviso le loro preoccupazioni ed assicurato che il Comune non presenterà opposizione, anzi sosterrà una proposta politica a sostegno del ricorso'.
Al via la quarta edizione del concorso fotografico 'La mia Civita'
CIVITA CASTELLANA - Il Comune di Civita Castellana presenta la quarta edizione del concorso fotografico 'La mia Civita', un'iniziativa dedicata a valorizzare il territorio attraverso lo sguardo creativo di cittadini e appassionati di fotografia. Lo scorso anno, terza edizione del concorso fotografico è stato vinto per il terzo anno consecutivo da Federico Bernardi.
Il concorso invita a raccontare Civita Castellana attraverso immagini che ritraggano paesaggi, scorci caratteristici, dettagli architettonici, momenti di vita quotidiana, ricorrenze e tradizioni legate al territorio.
'Il concorso è aperto a tutti i fotografi non professionisti, senza limiti di età, e la partecipazione è gratuita – spiega l'assessore alla Cultura Giovanna Fortuna –. Ogni partecipante potrà inviare fino a un massimo di due fotografie inedite. Le opere, corredate dalla scheda di iscrizione, dovranno essere consegnate a mano presso l'ufficio Protocollo o inviate tramite posta'.
La modulistica per partecipare, con tutte le informazioni dettagliate su formato, modalità di invio e criteri di valutazione, è disponibile sul sito istituzionale del Comune e presso l'ufficio Protocollo in piazza Giacomo Matteotti, 3.
Le fotografie selezionate verranno esposte dal 14 al 21 settembre 2025 presso i locali Ex Carcerette, in collaborazione con l'associazione Portale d'Arte. La cerimonia di premiazione si terrà in piazza Matteotti durante gli eventi per le celebrazioni patronali. Le prime tre opere classificate riceveranno un riconoscimento in denaro.
'Ricordiamo che il termine ultimo per la consegna delle fotografie – conclude l'assessore Fortuna – è fissato improrogabilmente entro le ore 12.00 dell'11 settembre 2025'
Settimana di Grande Musica al BolsenArte Summer Music Festival 2025: tre concerti gratuiti
Panunzi: “Disagi insostenibili sulla ferrovia ex Roma Nord, urgente un intervento della Regione”
Regione Lazio cerca operatori: avviso pubblico per 8 unità nei vigili del fuoco
Contributi per i libri di testo a Bomarzo, domande entro l’8 settembre 2025
Contributi per libri di testo e servizi scolastici a Grotte di Castro
Cavalli in Piazza 2025: a Blera il grande spettacolo equestre
Interruzione energia elettrica a via del Ritiro a Valentano il 29 luglio 2025
Allerta meteo a Soriano nel Cimino: attenzione a temporali e vento forte
Omicidio a Fabrica di Roma: nuovi dettagli sulla lite familiare finita in tragedia
FABRICA DI ROMA - Nuovi particolari emergono in merito alla tragica lite familiare avvenuta sabato sera, 26 luglio, a Fabrica di Roma, nel cuore dei monti Cimini. A perdere la vita è stato Crisan Valentin Ionut, 47 anni, deceduto dopo una violenta aggressione avvenuta in casa della sorella. A colpirlo, secondo le prime indagini, sarebbe stato il cognato e connazionale Ene Dumitri Daniel, 30enne di origine romena, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a droga, lesioni e furto.
L’uomo era sottoposto a un provvedimento di allontanamento dalla compagna – sorella della vittima – con tanto di braccialetto elettronico, per precedenti episodi di maltrattamenti in famiglia. Nonostante ciò, la nascita di un figlio aveva riavvicinato i due, tanto che sabato sera la coppia aveva organizzato una piccola festa di famiglia per celebrare la riunione.
Ma intorno alle 23, qualcosa è andato storto. Una lite improvvisa, probabilmente scatenata da vecchie tensioni mai sopite, ha coinvolto Ene e Crisan, degenerando in una rissa davanti ai familiari presenti. Calci, pugni e persino colpi con oggetti contundenti hanno segnato gli ultimi istanti di vita della vittima, che – secondo le ricostruzioni – è riuscita a mandare un messaggio alla moglie per farsi portare all’ospedale.
A tentare di salvarlo è stata una donna presente alla scena, che lo ha caricato in auto per accompagnarlo d’urgenza al pronto soccorso di Civita Castellana. Ma durante il tragitto, in via Roma, Crisan si è sentito male, è sceso dalla macchina e si è accasciato a terra. Il personale del 118, giunto poco dopo, ha potuto solo constatarne il decesso.
Nel frattempo, i carabinieri di Fabrica di Roma hanno rintracciato a poca distanza Ene Dumitri Daniel, anche lui con ferite compatibili con la colluttazione. È stato portato in caserma e interrogato in nottata dalla pm Paola Conti della Procura di Viterbo, che ha aperto un fascicolo per omicidio. Il trentenne è stato fermato e sarà ascoltato domani mattina dal GIP per la convalida dell’arresto.
Intanto si attende l’esito dell’autopsia: un primo esame esterno sul corpo di Crisan non ha rilevato ferite evidenti in grado di giustificare la morte, lasciando ipotizzare un trauma interno fatale.
Linea Civita CastellanaViterbo, interrogazione urgente alla Regione
VITERBO - Venerdì ho depositato un'interrogazione urgente per portare all'attenzione del Presidente Rocca e dell'assessore Ghera le gravissime criticità che continuano a colpire la linea ferroviaria Civita Castellana–Viterbo, ex Roma Nord.
Una linea storica, inaugurata nel 1932, che oggi versa in condizioni non degne di un servizio pubblico regionale: ritardi, corse soppresse, treni obsoleti, stazioni degradate e totale assenza di informazione per i passeggeri. Il disagio per pendolari, studenti, lavoratori e famiglie è diventato quotidiano.
Dal 23 giugno, con l'avvio dei cantieri per il raddoppio e il rinnovo dell'infrastruttura ferroviaria, la situazione è ulteriormente peggiorata. Due tratte – Montebello-Morlupo e Vignanello-Viterbo – sono state completamente chiuse e sostituite con autobus Cotral. Un servizio su gomma che, però, non riesce a garantire né efficienza né puntualità.
A fronte di un investimento importante e di lavori attesi da anni, non è accettabile che i disagi ricadano interamente sull'utenza senza alcun meccanismo di compensazione, né reale pianificazione condivisa
Nell'interrogazione ho chiesto di conoscere quali azioni la Regione Lazio intenda mettere in campo per affrontare con urgenza questa situazione che compromette il diritto alla mobilità e spinge sempre più persone a tornare all'uso del mezzo privato, vanificando ogni obiettivo di sostenibilità ambientale.
Le lamentele dei comitati dei pendolari e delle comunità locali sono legittime: chiedono semplicemente un servizio affidabile, sicuro, comunicazioni tempestive e soluzioni concrete, come l'organizzazione flessibile delle coincidenze e una maggiore trasparenza nell'avanzamento dei lavori.
Sollecito un confronto immediato con gli enti gestori, Cotral e Astral, e con l'assessorato competente, per garantire un monitoraggio costante e partecipato. È doveroso restituire dignità a questa linea e rispetto agli utenti che ogni giorno, nonostante tutto, scelgono il trasporto pubblico.
Enrico Panunzi
Vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio
Omicidio a Fabrica di Roma, uomo colpito alla testa con una bottiglia muore all'istante
di M.V.
FABRICA DI ROMA - I carabinieri di Fabrica di Roma, in provincia di Viterbo, questa notte hanno arrestato un uomo di origini Romene residente del posto accusato di aver ucciso un suo connazionale durante una lite.
Il fatto è avvenuto ieri sera intorno alle 23, nella centralissima via Roma di Fabrica, dove i due uomini hanno cominciato a litigare, forse per futili motivi.
Dalle parole ben presto si è passato ai fatti, e uno ha colpito violentemente alla testa l’atro con una bottiglia che aveva in mano, provocandone la morte.
Sul posto sono arrivati immediatamente i sanitari del 118, ma per l’uomo ormai non c’era più nulla da fare.
L’aggressore poco dopo è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri.
Gli investigatori stanno cercando di capire l’esatta dinamica dei fatti, e la motivazione che ha scatenato la lite tra i due uomini
Pendolari del Centro Italia verso il binario morto: il rischio isolamento fa scattare la ...
ORTE - Il Centro Italia rischia l’isolamento ferroviario. A lanciare l’allarme sono i Comitati dei Pendolari di Umbria e Lazio, preoccupati per gli effetti della Delibera n. 178/2024 dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), che a partire dal 1° gennaio 2026 escluderà i treni regionali con velocità inferiore ai 200 km/h dalla linea Direttissima Roma–Firenze.
Una scelta che, se confermata, costringerebbe i convogli a deviare sulla linea lenta, con conseguenze pesanti su tempi di percorrenza, puntualità e qualità del servizio per migliaia di utenti quotidiani.
Il provvedimento ha innescato una forte mobilitazione trasversale, con una serie di iniziative promosse da comitati, amministrazioni locali e rappresentanti politici per chiedere una revisione immediata della delibera. Tra gli appuntamenti principali:
Foligno, 27 giugno: incontro pubblico promosso dall’on. Emma Pavanelli (M5S) e dall’assessore umbro Francesco De Rebotti, con annuncio di un’interrogazione urgente al Ministro Salvini.
Orvieto, 28 giugno: confronto tra amministratori e pendolari con l’assessore De Rebotti.
1° luglio: sindaci di Umbria, Lazio e Toscana in viaggio simbolico sulla linea lenta, per consegnare una lettera a RFI.
Roma, 9 luglio: pendolari invitano i rappresentanti istituzionali a sperimentare i disagi reali sulla tratta Roma Tiburtina–Orte.
Viterbo, 17 e 21 luglio: consigli provinciale e comunale straordinari aperti ai comitati.
Terni, 21–22 luglio: evento “LINEA LENTA”, con partecipazione di cittadini, imprenditori e istituzioni.
Il presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi, ha scritto direttamente a MIT, ART, Presidenza del Consiglio e Corte dei Conti chiedendo un incontro urgente per evitare, come definito da lui stesso, “conseguenze catastrofiche”, con oltre 50 milioni di euro di investimenti pubblici regionali a rischio.
Secondo quanto riportato da Ferrovie.info il 24 luglio, l’ART ha avviato interlocuzioni con RFI, Trenitalia e Regioni, ma non esistono ancora provvedimenti ufficiali o deroghe alla delibera. Il tempo stringe, e senza un intervento politico risolutivo, dal 2026 i pendolari si troveranno con un servizio più lento, meno frequente e inaffidabile, con effetti devastanti per l’intero tessuto sociale ed economico dell’Appennino centrale.
A peggiorare la situazione, si aggiungono interventi infrastrutturali già in corso o previsti:
Lavori sulla linea Terni–Roma (11 agosto–6 settembre 2025): interruzione completa della tratta e, a oggi, nessuna comunicazione ufficiale su eventuali bus sostitutivi.
Orte–Attigliano–Viterbo: lavori straordinari dal 1° luglio al 31 agosto 2025 stanno già causando ritardi, cambi di mezzo e disservizi quotidiani.
Tutto ciò si somma a una situazione già precaria fatta di ritardi cronici, convogli sovraffollati, aria condizionata guasta, treni obsoleti e mancanza di orari certi, elementi che condizionano in modo drammatico la vita dei pendolari, con impatti su lavoro, famiglia e salute.
I pendolari chiedono interventi immediati su più fronti:
Deroga alla delibera ART fino all’introduzione dei nuovi treni ETR 108 già acquistati;
Tavolo tecnico-politico permanente tra Governo, Regioni, Trenitalia, RFI e ART;
Tutela degli investimenti pubblici e garanzia del diritto alla mobilità;
Piano di trasporto alternativo chiaro e funzionale per l’interruzione estiva 2025.
Il rischio è concreto: l’intero Centro Italia potrebbe essere penalizzato nella mobilità ferroviaria, con impatti su economia, turismo, ambiente e tenuta sociale. I pendolari sono pronti a non fermarsi finché non arriveranno risposte serie e soluzioni operative.
Tragedia a Piansano: donna trovata senza vita nella sua abitazione
PIANSANO – Dramma nel piccolo centro della Tuscia. Una donna è stata ritrovata morta nella mattinata di sabato 26 luglio nella sua abitazione a Piansano. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe stata raggiunta da un colpo d’arma da fuoco, verosimilmente una pistola. Sul caso stanno indagando i carabinieri, impegnati a far luce sulla dinamica e sull’origine dello sparo.
La vittima, Sabrina T., era originaria di Canino ma da tempo viveva nel comune viterbese. La notizia si è diffusa rapidamente tra i residenti, gettando nello sconforto l’intera comunità. Numerosi i messaggi di cordoglio apparsi sui social, a testimonianza dell’affetto e della vicinanza alla famiglia.
In segno di lutto, la Pro loco di Piansano ha deciso di cancellare l’evento in programma per la sera del 26 luglio, comunicando la scelta attraverso un post sui social:
“La nostra comunità questa mattina è stata colpita da un grave lutto. Con profondo dolore e rispetto, comunichiamo l’annullamento dell’evento previsto per questa sera.”
Nel frattempo, le forze dell’ordine proseguono gli accertamenti per stabilire con esattezza le cause e la dinamica del decesso. Nessuna pista viene esclusa.
Filiera corta e km zero: Tarquinia riflette sul futuro dellagricoltura locale
TARQUINIA - Un dialogo concreto tra agricoltura e territorio è andato in scena ieri pomeriggio nella sala conferenze dell’Università Agraria di Tarquinia, dove si è svolto un convegno dedicato al rapporto tra produzione agricola locale, filiera corta e prodotti a chilometro zero. L’iniziativa, inserita nel Progetto VAT (Valorizzazione Agroalimentare Tarquiniese) e finanziata da Arsial e Regione Lazio, ha messo a confronto esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni.
Tra i relatori: Marcello Biagiola della società Semetruria, Gianfederico Angelotti di Confagricoltura, e Alessandro Serafini, presidente della Centrale Ortofrutticola. A introdurre i lavori l’assessore Leonardo Mancini, in rappresentanza del presidente dell’Università Agraria Alberto Riglietti, mentre il dibattito è stato coordinato dal presidente del consiglio dell’Ente, Silvano Olmi.
Marcello Biagiola, agronomo, ha evidenziato l’impatto crescente dei costi di produzione sulle imprese agricole, citando l’esempio del rincaro di concimi e carburanti: “Per affrontare questi aumenti, le aziende devono puntare su contratti di filiera e sementi certificate, strategie che consentono di contenere i costi mantenendo qualità e tracciabilità”.
A fare chiarezza sulle differenze tra km zero e filiera corta è stato Gianfederico Angelotti: “I prodotti a km zero sono coltivati entro un raggio di 70 chilometri, mentre la filiera corta implica un massimo di un intermediario tra produttore e consumatore. Due concetti spesso confusi, ma distinti. Non sempre sono garanzia assoluta di qualità, anche se favoriscono la trasparenza”.
Angelotti ha anche accennato all’attesa per il nuovo documento europeo sulla Politica Agricola Comune 2028, di cui per ora circolano solo le prime bozze: “Conterrà scelte strategiche che potrebbero influenzare profondamente la nostra agricoltura”.
Alessandro Serafini ha parlato dell’esperienza della Centrale Ortofrutticola, che raccoglie 117 soci e genera un fatturato annuo tra i 18 e i 20 milioni di euro: “Effettuiamo controlli rigorosi sui prodotti e sulle strutture. Voglio chiarire che nel nostro territorio non ci sono situazioni di sfruttamento dei lavoratori agricoli. Ogni azienda è sottoposta a verifiche frequenti da parte degli enti preposti”.
Serafini ha infine lanciato un appello alla politica per semplificare l’iter dei lavoratori stagionali: “I tempi per far arrivare manodopera regolare dall’estero sono ancora troppo lunghi. Servono norme più snelle”.
A conclusione dell’incontro, i partecipanti hanno potuto degustare piatti a base di pesce e prodotti tipici del territorio, preparati dallo chef Gino Stella, presidente della Rete Impresa in commercio, sottolineando con gusto il legame tra agricoltura, cucina e identità locale.
L’incontro ha rappresentato un’occasione concreta per rafforzare il dialogo tra agricoltori, istituzioni e cittadini, in un momento cruciale per il futuro delle produzioni locali.
Violenza brutale sulla SP45, giovane pestato da un branco armato: è grave
TARQUINIA – Un episodio di feroce violenza ha sconvolto il pomeriggio di ieri, sabato 26 luglio, lungo la Strada Provinciale 45, all’altezza del chilometro 10. Erano circa le 17:45 quando una segnalazione ha fatto scattare l’intervento della Polizia: un giovane, che si trovava a piedi sul ciglio della strada, sarebbe stato assalito da un gruppo di sei persone armate di spranghe di legno.
Secondo una prima ricostruzione, gli aggressori sarebbero scesi da un furgone grigio, assalendo la vittima con estrema violenza prima di darsi alla fuga. Gli agenti intervenuti lo hanno trovato riverso a terra, in condizioni critiche.
È stato subito richiesto l’intervento del 118, ma data la gravità dei traumi riportati, intorno alle ore 19 si è reso necessario l’arrivo dell’elisoccorso, che ha trasportato il giovane in codice rosso al Policlinico Gemelli di Roma.
Sul luogo dell’aggressione è intervenuto anche personale del Commissariato di Tarquinia per effettuare rilievi e avviare gli accertamenti. Le forze dell’ordine stanno ora lavorando per identificare i componenti del gruppo e ricostruire le ragioni dell’agguato, ancora avvolte dal mistero.
L’episodio ha destato forte allarme tra i residenti, colpiti dalla brutalità dell’atto e dalla sua apparente imprevedibilità, in una zona generalmente tranquilla. Le indagini sono in corso e nelle prossime ore potrebbero emergere nuovi elementi.
Danilo da Fiumicino conquista lOmbre Festival
VITERBO - Se pensavate di assistere alla classica presentazione di un libro, con tono serio e domande da salotto buono, vi siete sbagliati di grosso. Perché quando c’è di mezzo Danilo da Fiumicino, la cosa prende tutta un’altra piega. E meno male.
All’Ombre Festival è arrivato con il suo nuovo libro fresco di stampa: “Roma: Guida per romani, stranieri, scettici e innamorati”, una guida solo di nome, perché dentro ci trovi storie, aneddoti, cinghiali, piccioni, amatriciane, gabbiani prepotenti e tanto cuore romano. E come ha detto lui stesso: “L’ho chiamato così per fregarvi. Se scrivi ‘Roma’, lo mettono tra le guide turistiche. Poi lo apri e dentro c’è la verità, quella vera.”
Danilo racconta di Roma come si racconta una ex con cui hai litigato per anni, ma poi ci sei finito a vivere insieme e un giorno ti svegli dicendo: “Oh, ma sai che me ce trovo pure bene?”
La sua storia con Roma è iniziata a 17 anni, quando prendeva il trenino per andare a trovare quella che oggi è sua moglie. Ma non era tutto rose e fiori: “I giorni che pioveva le dicevo che il treno non passava. Roma era vicina, ma irraggiungibile. Era una città impossibile, e io la odiavo.” Poi, lentamente, la svolta: “Ho fatto pace con Roma. Perché l’ho capita. E una volta che la capisci, te ne innamori.”
Per Danilo, Roma è una donna. Meravigliosa, seducente, ma complicata da morire: “Ti dà tanto, ma ti fa pagare tutto. È bellissima, ma è spietata con gli idioti.”
E il libro è proprio questo: una dichiarazione d’amore ironica, graffiante e dolceamara alla città eterna. Dove il traffico è mitologia moderna, i mezzi pubblici un terno al lotto, e i piccioni sembrano avere un piano preciso contro le auto appena lavate.
Durante l’evento, Danilo ha improvvisato un quiz con il pubblico – “Vediamo se davvero conoscete Roma!”. Ha raccontato delle nutrie sotto Ponte Cavour (una si chiama Jack), del mitico tram 8 con cui andava al Gianicolo con la moglie ed ha continuato parlando degli spaghetti con le telline: “Il piatto più romantico e sottovalutato della cucina romana, che preparo ancora con mia moglie. Le andiamo a raccogliere insieme».
“Roma: Guida per romani, stranieri, scettici e innamorati” non ti dice solo dove andare, ma come sentirti a Roma. È per chi ci vive, per chi la subisce, per chi la guarda da lontano e per chi ci torna ogni volta col cuore in gola. E come ha detto Danilo, serio per un attimo: “Roma è stupenda… ma solo se non c’hai un cazzo da fare. Se la vivi senza fretta, senza appuntamenti, è imbattibile.”
Montalto di Castro, il bagnino Lorenzo Bordo, salva tre bambini e il padre trascinati dalla corrente
MONTALTO DI CASTRO - Martedì 22 luglio, intorno all’una del pomeriggio, tre bambini e il loro padre sono stati soccorsi in mare a Montalto di Castro, davanti allo stabilimento Il Tirreno, dopo essere stati trascinati al largo da una corrente improvvisa.
A effettuare il salvataggio è stato Lorenzo Bordo, 18 anni, bagnino in servizio sulla spiaggia. Il giovane ha notato i bambini in difficoltà mentre cercavano di rientrare a riva. La situazione si è complicata quando anche il padre è entrato in acqua per aiutarli, senza riuscire a contrastare la forza della corrente.
“Mi sono alzato subito dalla postazione e ho chiesto al mio collega di prendere il rullo di salvataggio. Ho lasciato radio e maglietta e mi sono tuffato”, racconta Lorenzo. Raggiunti i due bambini più piccoli, ha utilizzato il Baywatch per farli aggrappare e li ha guidati verso una scogliera, sfruttandola come punto di appoggio per portarli in sicurezza.
Il padre, nel frattempo, era riuscito autonomamente a riportare a riva la figlia più grande. Nessuno ha riportato ferite serie, se non qualche escoriazione. Lo stesso bagnino ha riportato un colpo al piede, senza gravi conseguenze.
Il salvataggio è stato il primo intervento di rilievo per Lorenzo, alla sua seconda stagione da bagnino: “La corrente era molto forte, ma in quel momento l’unica priorità era portarli fuori dall’acqua”, ha dichiarato. L’episodio si è concluso senza ulteriori criticità. Le condizioni del mare erano agitate a causa del vento, ma non erano state emesse segnalazioni di pericolo specifiche. L’intervento del bagnino ha evitato conseguenze potenzialmente gravi.