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Lav: 'È il momento di dire basta agli animali nei circhi'
VITERBO - Si stima che ancora oggi siano circa 2.000 gli animali usati nei circhi italiani, costretti a spettacoli indecenti, addestramenti basati su violenza fisica e psicologica, rinchiusi in piccoli spazi e ambienti inadeguati, sottoposti a spostamenti molto stressanti.
Ora c'è una grande occasione per fermare tutto questo e aggiungerci agli oltre 50 Paesi di tutto il mondo che hanno già adottato norme simili: in Italia, la Legge-delega sullo spettacolo ha fissato il principio del 'superamento dell'uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti' da attuare entro il 18 agosto con un Decreto Legislativo del Governo. Ogni ulteriore indugio sarebbe un danno per gli animali e per l’avanzamento artistico e culturale del nostro Paese.
Per questo LAV ha lanciato una mobilitazione nazionale, invitando tutti i cittadini a dire: #BastAnimaliNeiCirchi.
Nel week end del 29-30marzo e 5-6 aprile, nell’ambito delle Giornate Nazionali LAV, l’associazione sarà presente in varie piazze italiane con i propri stand, dove sarà possibile sostenere la nostra campagna contro lo sfruttamento degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti, chiedendo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro della Cultura Alessandro Giuli e al Parlamento, anche in attuazione degli articoli 9 e 50 della Costituzione, di procedere speditamente con l’attuazione della Legge-delega sullo spettacolo n.106 del 2022 e di porre finalmente fine a questa grande sofferenza per gli animali, anche aiutando economicamente la riconversione e il rilancio dei numeri circensi in spettacoli umani.
Stando al sondaggio DOXA, già nel 2023 il 76% dei cittadini italiani si era detto contrario al circo che usa ancora gli animali: la maggior parte degli italiani sono concordi sul fatto che gli spettacoli di intrattenimento pubblico con gli animali non abbiano più senso di esistere, fanno solo soffrire gli animali e non hanno alcun valore educativo.
“Cosa stiamo aspettando? Chiediamo al Ministro della Cultura Giuli di portare a Palazzo Chigi, senza ulteriori rinvii o ritardi, lo schema di Decreto legislativo di attuazione della Legge delega sullo spettacolo che prevede lo stop all’utilizzo degli animali nei circhi e spettacoli viaggianti come già deciso da tanti altri Paesi, con il dovuto aiuto al settore per la riconversione e senza alcuna perdita di posti di lavoro”, dichiara Giulia Giambalvo, area animali esotici LAV.
E per chi avesse ancora qualche dubbio, dal 7 aprile uscirà nelle sale di tutta Italia “L’ultimo spettacolo”, l’opera prima di Andrea Morabito, giornalista e regista LAV che ha saputo raccontare in 70 minuti la storia della più grande liberazione di animali da un circo. Questo film narra di una liberazione, quella di 20 animali salvati dal Circo Martin, ma è anche la storia della tenacia dei volontari e attivisti della Sede LAV di Cagliari che per anni, nonostante il nulla di fatto ogni volta che veniva presentata una denuncia o una richiesta di controllo, hanno tenuto duro, fino alla svolta.
Scendi quindi in piazza il 29-30 marzo e il 5-6 aprile e scopri come aiutarci in questa campagna! Trova il tavolo LAV più vicino a te su LAV.IT
Ai tavoli LAV sarà possibile raccogliere informazioni sulla campagna #BastAnimaliNeiCirchi e farsi fotografare con il materiale informativo. Sarà anche possibile sceglierele tradizionali uova di Pasqua LAV (al cioccolato fondente o alla bevanda di riso) e le colombe vegane LAV, per essere con noi in prima linea contro i circhi e a sostegno dei nostri animali salvati dai circhi. Tutti i nostri prodotti sono completamente vegani e le sorprese sono certificate TUV: questo ci permette non solo di essere sicuri della qualità e della sostenibilità dei materiali,ma anche delle condizioni di lavoro di chi produce le nostre sorprese.
Viterbo, furto da 100mila euro nella notte
VITERBO - Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
L’attività svolta dalla Polizia di Stato ha portato al ritrovamento di 100.000 euro di materiale destinato alla realizzazione di impianti fotovoltaici domestici, un camion e un’autovettura nonché all’arresto di un 49enne di nazionalità romena. Tali risultati sono frutto di un’indagine condotta tra Roma e Viterbo.
Le investigazioni sono iniziate nella notte dello scorso 24 marzo quando le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono intervenute in un magazzino di Viterbo a seguito della segnalazione di un furto di materiale per la costruzione di impianti fotovoltaici. Secondo il titolare della ditta, che ha richiesto l’intervento della Polizia, i ladri avrebbero caricato la refurtiva su un camion e su una Fiat 500 rubati all’interno del deposito.
Le indagini, avviate tempestivamente dalla Squadra Mobile della Questura di Viterbo, sulla base dei primi riscontri hanno portato gli investigatori su una possibile traccia a Roma. Le successive ricerche, condotte in collaborazione con i Falchi della VI Sezione della Squadra Mobile di Roma, hanno consentito di intercettare, nel comune di Castelnuovo di Porto, uno dei presunti autori del furto, un 49enne di origini romene già noto alle Forze dell'Ordine.
A seguito di perquisizione domiciliare è stato rinvenuto parte del materiale asportato, nonché le chiavi del camion e della Fiat 500 rubati. Il mezzo pesante, nascosto a Roma nella zona di Labaro e l’autovettura, successivamente rinvenuta a Viterbo, sono stati recuperati. Lo straniero è stato arrestato per il reato di furto aggravato e il provvedimento è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Tivoli.
La merce rubata è stata integralmente restituita al titolare dell’azienda. Nei pressi dell’abitazione dell’arrestato sono stati rinvenuti e sequestrati 60 pannelli fotovoltaici, per i quali l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza. Per tale motivo l’uomo è stato anche denunciato per ricettazione.
Forza italia Montalto, il presidente Romoli in visita allistituto alberghiero
MONTALTO DI CASTRO - Sopralluogo all'Istituto Alberghiero: la Provincia conferma il proprio impegno per mantenere viva la scuola e migliorarla
Un importante passo avanti per il futuro dell'Istituto Alberghiero di Montalto di Castro è stato compiuto con il sopralluogo effettuato oggi dal Presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, insieme al Consigliere Palozzi e ai tecnici dell'Ente. La visita, organizzata in tempi brevi su richiesta del nostro coordinamento comunale di Forza Italia, ha permesso di fare il punto sulle criticità della struttura e sulle azioni necessarie per garantirne il rilancio.
Durante l'ispezione, sono emerse le problematiche già segnalate nelle scorse settimane: il calo delle iscrizioni, la carenza di materiali didattici adeguati e l'ipotesi di un possibile accorpamento con un altro istituto.
Tuttavia, la chiusura dell'Alberghiero appare una soluzione poco coerente, soprattutto considerando i recenti investimenti a favore della scuola, tra cui la costruzione di una nuova palestra finanziata dalla Provincia. L'infrastruttura, che sarà presto completata, rappresenta un valore aggiunto non solo per gli studenti, ma anche per le associazioni sportive locali che potranno usufruirne
Un altro segnale concreto a sostegno dell'istituto arriva dalla Provincia, che ha annunciato, con l'intervento del Presidente Romoli, l'intenzione di destinare gli introiti derivanti dalla vendita della vecchia caserma dei carabinieri di Pescia Romana, di sua proprietà, al miglioramento delle condizioni della scuola.
Tutti impegni che puntano a rafforzare l'offerta formativa e a rendere l'Alberghiero più attrattivo per i giovani del territorio.
Durante il sopralluogo, il Presidente Romoli ha ribadito la volontà dell'amministrazione provinciale di intervenire per garantire un futuro solido alla scuola, migliorandola in ogni suo aspetto.
Come Forza Italia Montalto e Pescia abbiamo sottolineato l'importanza della collaborazione tra istituzioni, amministrazioni locali e comunità scolastica per preservare e potenziare l'Istituto Alberghiero. La scuola, infatti, non è solo un'opportunità formativa per i giovani, ma rappresenta anche un punto di riferimento strategico per la formazione di futuri professionisti nel settore turistico e gastronomico, comparti essenziali per l'economia locale.
Con il sopralluogo odierno, si è dunque posto il primo tassello per il rilancio dell'Istituto Alberghiero di Montalto di Castro. Continueremo a monitorare da vicino i prossimi passi e a lavorare affinché la scuola non solo rimanga aperta, ma possa crescere e rafforzare il proprio ruolo educativo e professionale nel territorio. Un ringraziamento speciale al Presidente Romoli, che è subito intervenuto a seguito delle nostre richieste, ed al corpo docente per la sensibilità dimostrata verso il futuro dell'istituto e dei ragazzi.
Assemblea aqnnuale del gruppo astrofili Galileo Galilei Aps
TARQUINIA - Si è svolta sabato 22 marzo l’Assemblea annuale dei Soci del Gruppo Astrofili Galileo Galilei APS (GrAG) di Tarquinia, un appuntamento importante che quest’anno ha visto anche lo svolgimento delle elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio Direttivo per il biennio 2025-2027.
L’assemblea, tenutasi presso la sala riunioni dell’Università Agraria di Tarquinia, ha sancito un cambio alla guida dell’associazione. Il nuovo Presidente è Antonio Giarrusso, già ex presidente e segretario del gruppo, che ha accettato l’incarico con entusiasmo e determinazione. Al suo fianco, il nuovo Consiglio Direttivo è così composto: Yuri Valeri nel ruolo di Vicepresidente, Paolo Zampolini Segretario, Luca Baffo Tesoriere, e i consiglieri Gianpiero Pica e Antonio Benazzi.
Il Gruppo Astrofili Galileo Galilei APS di Tarquinia, da anni impegnato nella divulgazione e nell’osservazione astronomica, si prepara dunque a un nuovo biennio di attività con un team consolidato e determinato a proseguire nella missione di promuovere la conoscenza dell’astronomia tra il pubblico e gli appassionati.
Durante l'assemblea, infatti, sono stati tracciati gli obiettivi di sviluppo relativi al CosmoGrAG, l'osservatorio semi-professionale del GrAG dedicato alla ricerca scientifica che opera nell’area osservativa concessa dall’Università agraria di Monte Romano, nonché l’intenzione di intraprendere nuove iniziative per la lotta all'inquinamento luminoso; grande risalto è stato dato all’incremento dell’impegno nelle scuole, nei parchi e nelle città della regione per la divulgazione astronomica. Sono state, insomma, delineate le strategie di sviluppo per il prossimo futuro, volte a orientare l’associazione allo sviluppo del territorio in cui opera, ponendo particolare attenzione alle collaborazioni con enti e altre associazioni locali.
L'avv. Paolo Zampolini, presidente uscente, sottolinea la grande partecipazione dei soci in Assemblea, sintomo di grande vitalità, entusiasmo e voglia di partecipazione che gli iscritti al GrAG dimostrano, ed elemento fondamentale per la crescita di tutto il Gruppo; 'il cambiamento è sempre sinonimo di apporto di energie ed idee nuove che fanno da propulsore e sono la linfa per un rinnovamento sano e stabile dell'associazione' spiega l'avvocato Zampolini.
Antonio Giarrusso, Presidente neo eletto spiega: 'raccogliere l'eredità degli ultimi 2 anni di presidenza dell'amico Paolo non è affatto semplice, il GrAG è chiamato a nuove sfide che l'astronomia amatoriale moderna richiede per approccio alla divulgazione e alla ricerca scientifica, senza mai dimenticare che l'associazione... è fatta di persone, e il valore umano rimarrà sempre la priorità di questa mia presidenza; gli obiettivi proposti per questo biennio sono enormi, dalla crescita dell'area associativa a un rilancio sul territorio dell'astronomia a ogni livello, di concerto con le amministrazioni locali, e i consiglieri, appena insediati con me, sono quanto di meglio oggi il GrAG possa offrire per una gestione oculata e trasparente dell'associazione'.
Un ringraziamento va al Presidente della Università Agraria di Tarquinia, Alberto Riglietti e all'assessore Alessandro Sacripanti per l'utilizzo della sala riunioni.
Poste italiane, anche a Viterbo disponibile il nuovo servizio 'Atto giudiziario online'
VITERBO - Il processo di digitalizzazione di Poste Italiane continua con il nuovo servizio “Atto Giudiziario Online”, disponibile per Avvocati, Aziende e Pubbliche Amministrazioni della provincia di Viterbo.
Sono già numerosi i clienti che hanno scelto “Atto Giudiziario Online”, accessibile 24 ore su 24, dai propri sistemi gestionali e informativi, attraverso un collegamento diretto con il server di Poste Italiane oppure utilizzando una soluzione di Partner tecnologici certificata da Poste, per spedire i loro documenti su tutto il territorio nazionale in conformità alle disposizioni di legge vigenti in materia.
In particolare, è possibile gestire in modo efficace la notifica delle violazioni al Codice della Strada, delle sanzioni, dei tributi locali e delle ingiunzioni di pagamento e la notifica, da parte di Avvocati e procuratori legali, di atti civili, amministrativi e stragiudiziali ai sensi della Legge 53/94.
Il nuovo servizio di Poste Italiane “Atto Giudiziario Online” è modulare, flessibile e configurabile e semplifica tutte le attività di gestione della corrispondenza in uscita, velocizzando i tempi di invio e riducendo i costi di stampa.
Per poter accedere al servizio i clienti potranno utilizzare il servizio Atto Giudiziario Online sottoscrivendo l’offerta Postaonline Host to Host. Dopo aver ricevuto il documento Poste Italiane lo elaborerà in formato PDF mostrando al cliente un’anteprima di spedizione. Dopo la conferma dell’invio, il cliente riceverà una ricevuta di accettazione. Poste Italiane apporrà su ogni pagina dell’atto giudiziario la dicitura “stampa conforme al file trasmesso” e il codice identificativo dell’atto.
Sul documento PDF così generato Poste Italiane apporrà inoltre una marca temporale e la sottoscrizione digitale del Responsabile del servizio, mettendolo a disposizione del cliente.
Successivamente Poste Italiane provvederà alle attività di stampa, imbustamento, apposizione dell’indirizzo, recapito, rendicontazione per il cliente e archiviazione online.
Secondo le normative vigenti, inoltre, i clienti potranno scegliere di ricevere l’Avviso di Ricevimento dell’Atto Giudiziario anche in formato digitale via PEC in alternativa alla restituzione dello stesso a mezzo posta, passo fondamentale per la completa digitalizzazione del processo di notifica con una riduzione degli errori e dei tempi di accettazione dei documenti e un’accelerazione del processo di restituzione.
L’Azienda, infine, si conferma ancora una volta attenta alla sostenibilità ambientale. Tutti i documenti, infatti, vengono stampati su carta certificata FSC (cioè carta ottenuta da legno proveniente da foreste gestite in maniera responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali e economici), per consentire un agevole riciclo delle buste e dei fogli utilizzati.
Dopo la fiera si dimenticano i cartelli con i di divieti di sosta e i parcheggi blu restano vuoti
VITERBO - In via del Pilastro ci si dimentica di rimuovere il cartello del divieto di sosta, istituito martedì per la fiera dell'Annunziata, e il parcheggio a pagamento resta vuoto.
A scoprire dopo il ''danno'', la ''beffa'', è stato il consigliere comunale della Lega Andrea Micci. Già martedì scorso era intervenuto con la consigliera Chiatti contestando l'opportunità di istituire i divieti di sosta nelle vie limitrofe a dove era in corso di svolgimento la fiera, anche nelle strisce blu.
Quel giorno sono state elevate anche diverse multe. ''Come se non bastasse il danno, anche la beffa - dice Micci in un video postato ieri sul suo profilo social - Oggi che è giovedì 27, quindi a distanza di due giorni dalla fiera che è bella che conclusa, c'è ancora il divieto di sosta su tutte le vie oggetto dell'ordinanza e ovviamente la totale assenza di macchine parcheggiate visto che i cittadini hanno già preso le multe. E poi si discute delle difficoltà economiche della società partecipata Francigena che gestisce i parcheggi..''
Micci osserva che ''non aveva senso il divieto di sosta nella giornata del 25 e meno che mai due giorni dopo che la fiera è finita''. La dimenticanza dei cartelli di fatto ha fatto da deterrente alla sosta.
'Non ci faremo addomesticare né corrompere da chi vuole approfittare di questa terra'
CIVITA CASTELLANA - Continua con successo l'opera di informazione da parte di associazioni e comitati contro l'ipotesi di costruzione di un deposito nazionale di scorie nucleari nella Tuscia, prospettato da Sogin su 21 siti potenzialmente idonei nella provincia di Viterbo. Diversi appuntamenti in varie città del viterbese si stanno intensificando in queste ultime settimane in vista della seconda marcia No Scorie che si terrà il 6 aprile al parco di Vulci di Montalto di Castro e poi l'11 maggio di nuovo a Corchiano.
Ieri pomeriggio all'Aldero hotel l'Asta, associazione spontanea per la tutela degli agricoltori con il suo presidente Fernando Monfeli, ha organizzato un incontro divulgativo molto partecipato. Presenti Famiano Crucianelli, presidente del Biodistretto della via Amerina, Angelo di Giorgio professore di chirurgia oncologica, Antonio Scarelli matematico esperto in processi decisionali e Antonio Menghini geologo. L'incontro ha rappresentato l'occasione per ribadire il convinto 'no' di un territorio ad ospitare il deposito nazionale che raccoglierà 95mila metri cubi di scorie nucleari.
Fernando Monfeli
'Come agricoltori e abitanti di questa meravigliosa terra - ha esordito Monfeli -, come proprietari di immobili e investitori nello sviluppo non possiamo permetterci di rimanere passivi di fronte a quella che in realtà non è una trasformazione ma una vera e propria squalifica. Il nostro settore, cosi come tanti altri saranno distrutti, divorati da un progetto che lascerà solo macerie'
'Non solo il settore agricolo - risponde Di Giorgio -, ma anche quello turistico e dell'edilizia subiranno danni incalcolabili. Per non parlare dell'aspetto sanitario: la Tuscia è la prima provincia del centro Italia per numero di tumori, undicesima fra le 110 province italiane; oltre la metà dei tumori che ci affliggono risulta essere sopra la media nazionale del 30 percento. Bastavano questi dati per escludere la Tuscia dal report della Sogin, eppure le nostre osservazioni sono state ignorate'.
'I criteri che ha utilizzato Sogin nel processo decisionale - ha affermato Scarelli - sono frutto di errata valutazione. L'idea di una discarica ubicata in un'unica area è obsoleta e le condizioni geo politiche di oggi mettono a rischio una possibile scelta. La soluzione ideale è quella di congelare le scorie ad alta intensità li dove sono ora e creare un sito in ogni regione per quelle a bassa intensità. La politica deve incentivare questo dibattito'
Il rapporto tra il progetto Sogin e il sistema delle acque del territorio è stato spiegato da Menghini: 'Le scorie a bassa attività hanno un tempo di decadimento di 300 anni, quella ad alta attività di centinaia di migliaia di anni. Alto è il rischio di possibili sversamenti nel sottosuolo, così come i possibili rischi legati alle caratteristiche sismiche del territorio'.
Affidate al presidente Crucianelli le considerazioni finali: 'Continuiamo a mantenere alta la guardia e ribelliamoci a questo sopruso. Noi non ci faremo addomesticare ne tantomeno corrompere ideologicamente da chi intende approfittare di questa terra per i propri vantaggi. Rischieremo un impoverimento generale e l'immagine del nostro territorio ricco di storia e natura sarà irrimediabilmente distrutta'
Osservatorio sul turismo: maggioranza e opposizione si misurano sul regolamento
VITERBO - Maggioranza e opposizione si misurano sull'Osservatorio del turismo. Ieri seduta fiume in consiglio comunale per approvare del regolamento che istituisce l'organismo 36 gli emendamenti presentati dall’opposizione, tuttavia, nel corso della seduta, ne sono stati affrontati solo 18.
Sin dall’inizio, la sindaca Chiara Frontini ha chiarito i punti fermi su cui non avrebbe fatto concessioni: ribadendo che l’Osservatorio non dovrà essere un organo di rappresentanza politica, e in secondo luogo che dovrà assumere un ruolo di sviluppo economico.
Dal fronte della maggioranza, il capogruppo 'Viterbo venti venti' Melania Perazzini ha ribadito la posizione dell’amministrazione: “Abbiamo sempre parlato di collaborazione e siamo aperti al confronto su questioni tecniche. Tuttavia, ci sono principi fondamentali che non possono essere modificati”.
L’opposizione, invece, ha posto l’accento sulla necessità di garantire maggiore partecipazione. Il consigliere del PD Alvaro Ricci ha criticato l’assetto proposto dalla maggioranza: “Noi vogliamo includere in questo Osservatorio, voi invece volete escludere. Io ci sarò comunque, e se non mi volete, dovrete cacciarmi”.
Laura Allegrini, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha sottolineato quella che ritiene la principale criticità: “Escludendo i consiglieri di minoranza, state creando un organo politico, non tecnico. Questo non è un Osservatorio, è una Consulta. Un Osservatorio deve osservare e monitorare, non essere presieduto dal Sindaco. State facendo una gran confusione e alla lunga vi si ritorcerà contro”.
Anche il consigliere della Lega Andrea Micci ha espresso perplessità: “Un Osservatorio dovrebbe essere un luogo di confronto e partecipazione a servizio del Consiglio comunale. Per questo motivo è fondamentale che vi siano rappresentanti di tutto il Consiglio, e non solo il Sindaco”.
La seduta si è interrotta quando il Consiglio aveva discusso soltanto la metà degli emendamenti proposti arrivando a votare fino all'articolo 4 del regolamento.
GDF Viterbo: crediti d’imposta fittizi relativi a corsi di formazione 4.0 finanziati con i fondi PNRR mai svolti
Sfonda la porta di casa dell'ex e la picchia, arrestato dalla polizia
VITERBO - Lunedì mattina la polizia è intervenuta a Viterbo in soccorso di una donna vittima di maltrattamenti da parte dell’ex compagno. La giovane ha lamentato agli agenti della volante di essere stata violentemente picchiata dal fidanzato, un 30enne di nazionalità tunisina.
Lo straniero, dopo un’accesa discussione avuta il giorno precedente, si è presentato alla sua porta bussando e pretendendo di entrare. La donna impaurita non ha aperto ed ha chiamato immediatamente il Numero Unico di Emergenza 112.
L’utenza telefonica era preallarmata in quanto segnalata come presunta vittima di violenze domestiche a seguito di episodi analoghi già avvenuti in passato. E’ stato quindi sufficiente uno squillo per inviare con urgenza la volante della polizia di Stato sul posto.
L’uomo nel frattempo aveva sfondato a calci la porta di ingresso dell’abitazione e colpito al volto la ex fidanzata con un violento schiaffo. I poliziotti hanno subito soccorso la vittima e tratto in arresto l’aggressore per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Tragico incidente stradale sulla Castrense, muore Fabio Pili di 33 anni
CANINO - Un grave incidente stradale si è verificato questa mattina, giovedì 27 marzo, sulla strada Castrense, nel tratto che collega Montalto di Castro a Canino. Fabio Pili, 33 anni, residente a Canino, ha perso la vita dopo che la sua auto si è ribaltata per cause ancora in corso di accertamento.
L'incidente, avvenuto intorno alle prime ore del mattino, non ha coinvolto altri veicoli. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate.
I vigili del fuoco hanno lavorato per estrarre il corpo dalle lamiere del veicolo, mentre i carabinieri si sono occupati dei rilievi per chiarire la dinamica dell'accaduto. Il traffico nella zona ha subito forti rallentamenti durante le operazioni di soccorso e messa in sicurezza della carreggiata.
Fabio Pili era molto conosciuto nella comunità di Canino, dove viveva e lavorava. La notizia della sua scomparsa ha destato profondo cordoglio tra amici e familiari. I funerali si svolgeranno venerdì 28 marzo alle 15:30 nella Chiesa Collegiata di Canino, dove la comunità si riunirà per dargli l'ultimo saluto.
Le autorità continuano le indagini per determinare le cause precise dell'incidente, valutando anche eventuali condizioni meteorologiche o del manto stradale che potrebbero aver contribuito alla tragedia.
Viterbo, furto da 100mila euro in un magazzino: la Polizia recupera tutto e arresta un 49enne
Trevinano Ri-wind: presentato il bando per le imprese
ACQUAPENDENTE - Trevinano Ri-Wind, il progetto, finanziato dal ministero della Cultura tramite il Pnrr M1C3 – Intervento 2.1 – Attrattività dei borghi storici, fa un altro passo in avanti con la presentazione del “Bando Imprese” e l’inaugurazione dello sportello rivolto a cittadini, enti del terzo settore (Ets) e imprenditori.
Il bando, che mira a incentivare la nascita di nuove imprese e il trasferimento di attività già esistenti a Trevinano, è stato presentato mercoledì 26 marzo nel corso di un incontro pubblico presso il Palazzo comunale di Acquapendente.
L’azione prevede l’assegnazione di un totale di 500 mila euro di cui 470 mila destinati direttamente alle imprese e 30 mila per il supporto da parte di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo che collaborerà con il Comune di Acquapendente nell’istruttoria delle domande, nella concessione e nell’erogazione dei contributi. Invitalia, inoltre, si occuperà dei necessari controlli e ispezioni sulle iniziative finanziate.
“Siamo consapevoli delle difficoltà che le attività imprenditoriali possono incontrare in questo periodo storico – ha detto la sindaca di Acquapendente, Alessandra Terrosi - ma siamo fiduciosi che questo progetto possa rappresentare un seme per la rinascita di Trevinano. Vogliamo rendere partecipi gli imprenditori della rivitalizzazione del borgo, invogliandoli a fare la loro parte in questa sfida di responsabilità collettiva”.
Per presentare la domanda al bando sarà necessario accedere al portare di Invitalia ed entrare nella sezione “Presenta la domanda” dalle 12 del 31 marzo fino alle 18 del 6 maggio previa registrazione nell'area riservata.
A fornire informazioni e supporto, ci sarà comunque lo sportello aperto al primo piano del Palazzo comunale di Acquapendente, operativo ogni mercoledi, dalle 10 alle 13, a cui è possibile accedere previo appuntamento al numero di telefono 0763.7309209 o alla mail info@trevinano-riwind.it . Oltre a fornire informazioni e aggiornamenti sul progetto Trevinano Ri-wind, lo sportello offre, infatti, consulenza individuale per le imprese e i soggetti interessati al bando. Le prime richieste sono già arrivate.
“Il bando rappresenta una grande opportunità per le imprese, per le ditte individuali, le associazioni e il mondo del terzo settore – ha spiegato Arianna Cavalli di Theorema, l’agenzia di consulenza che supporta il progetto - Offriamo contributi a fondo perduto del 90% per progetti che contribuiscano alla rigenerazione di Trevinano, un’occasione ideale per le imprese giovanili e femminili”.
Le criptovalute e la diffidenza verso di esse nel panorama italiano
L’uso delle criptovalute in Italia: una paura e uno stigma da affrontare
Per chi è al passo con la tecnologia e grande curioso delle evoluzioni e dei progressi tecnologici che sta vivendo la nostra epoca, parlare di criptovalute è diventato un tema abbastanza standard. Al contrario di quello che si pensa, però, ci sono ancora moltissimi pregiudizi e paure nei confronti di questa nuova moneta digitale. E questo, soprattutto in Italia.
La paura degli italiani nei confronti delle criptovalute nasce da una combinazione di fattori culturali, economici e regolatori. Sebbene il mondo finanziario globale si stia progressivamente aprendo e adattando senza grosse difficoltà all’uso di Bitcoin, Ethereum e altre criptovalute più o meno famose, in Italia permane una diffidenza diffusa che rallenta l’adozione di questi strumenti digitali.
Un problema culturale e di fiducia
Uno dei principali ostacoli parrebbe essere dovuto alla percezione che gli italiani hanno delle criptovalute. Il sistema bancario tradizionale gode, infatti, ancora di una fiducia elevata, nonostante le crisi finanziarie degli ultimi decenni e l’incremento di tariffe nel settore.
La maggior parte delle persone è oramai abituata a trattare con strumenti finanziari consolidati e garantiti da istituzioni regolatrici; l’idea, quindi, di un asset digitale decentralizzato, non controllato da alcuna banca centrale, genera insicurezza.
Inoltre, l’educazione finanziaria in Italia è ancora piuttosto carente rispetto ad altri Paesi. Questo porta a una scarsa conoscenza dei vantaggi e delle potenzialità della blockchain, alimentando il timore di truffe o perdite finanziarie, che in realtà sono presenti anche all’interno del sistema bancario e, più in generale, nella gestione dei soldi.
La paura delle truffe e dell’instabilità del mercato
Un altro fattore determinante è la sensazione dell’elevato rischio legato alle criptovalute. La volatilità dei prezzi e i frequenti scandali legati a piattaforme di scambio fraudolente o a furti informatici hanno creato un’immagine negativa di questo settore.
Per molte persone, investire in criptovalute equivale praticamente a giocare d’azzardo, alla cieca. Un po’ come se tutti noi giocassimo con il denaro all’interno di una sala con giochi da casinò oppure collegandoci a una piattaforma come Winnita per far girare i rulli di qualche slot machine. Di certo, l’uso di una qualsiasi criptovaluta non è considerato come una scelta finanziaria ponderata.
Criptovalute e gioco d’azzardo: una combinazione controversa
A tal proposito, è proprio il mercato dell’azzardo e dei casinò online uno degli ambiti in cui le criptovalute stanno trovando un crescente utilizzo. Sempre più piattaforme accettano pagamenti in Bitcoin ed Ethereum, offrendo agli utenti maggiore anonimato e transazioni rapide. Tuttavia, questo fenomeno solleva diverse preoccupazioni.
Da un lato, i vantaggi per gli utenti sono evidenti: le criptovalute permettono di aggirare le limitazioni bancarie, ridurre le commissioni sui depositi e prelievi e mantenere una maggiore privacy nelle transazioni. Questo aspetto è particolarmente attraente per i giocatori d’azzardo che vivono in Paesi con restrizioni severe sulle piattaforme online o per coloro che non vogliono che le loro attività siano tracciate dai circuiti finanziari tradizionali.
Dall’altro lato, il rischio di frodi e di dipendenza dal gioco è amplificato dalla difficoltà di regolamentare queste transazioni. Senza una supervisione chiara, i casinò che operano con criptovalute possono sfuggire ai controlli statali, facilitando attività illecite come il riciclaggio di denaro o la manipolazione dei risultati di gioco.
Inoltre, la facilità di accesso al gioco d’azzardo attraverso le criptovalute potrebbe incentivare comportamenti problematici, aumentando il rischio di dipendenza.
Regolamentazione incerta e scarsa protezione?
In Italia, le regolamentazioni sulle criptovalute sono ancora in evoluzione. L’Agenzia delle Entrate ha stabilito che i guadagni derivanti dalle criptovalute debbano essere tassati come redditi diversi, ma il quadro normativo rimane tuttora frammentario e piuttosto confuso.
L’assenza di una regolamentazione chiara contribuisce alla paura degli investitori, che temono possibili restrizioni future o una scarsa tutela in caso di problemi.
Normative e legislazioni sulle criptovalute in Italia
Andando più in profondità sul tema, possiamo dire che l’Italia sta cercando di regolamentare il settore delle criptovalute attraverso una serie di normative che mirano a garantire trasparenza e sicurezza per gli investitori.
Attualmente, il principale riferimento normativo è il Decreto Legislativo n. 231/2007, modificato nel tempo per includere gli operatori di criptovalute tra i soggetti obbligati alla normativa antiriciclaggio. In base a queste disposizioni, gli exchange e i fornitori di servizi di criptovaluta devono registrarsi presso l’Organismo Agenti e Mediatori (OAM) e rispettare le regole di identificazione della clientela (KYC) e di segnalazione delle operazioni sospette.
Dal punto di vista fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le criptovalute devono essere dichiarate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, e le eventuali plusvalenze derivanti dalla loro compravendita sono soggette a tassazione. La legge di Bilancio 2023 ha introdotto una tassazione specifica, stabilendo un’aliquota del 26% sulle plusvalenze superiori a 2.000 euro.
A livello europeo, inoltre, l’Italia si sta adeguando alle normative previste dal regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets), approvato dall’Unione Europea per armonizzare la regolamentazione del settore tra gli Stati membri. Questo regolamento introdurrà una serie di misure per la tutela degli investitori e la prevenzione degli abusi di mercato, fornendo un quadro normativo più chiaro e strutturato.
Nonostante questi sforzi, permangono alcune incertezze sulla regolamentazione futura, soprattutto in merito alla definizione legale delle criptovalute e alla loro integrazione nel sistema finanziario tradizionale. Una maggiore chiarezza normativa potrebbe contribuire a ridurre la diffidenza degli italiani e favorire un’adozione più consapevole e sicura delle criptovalute.
Il dibattito: un’apertura necessaria
La paura degli italiani di utilizzare le criptovalute è comprensibile, ma non dovrebbe precludere un dibattito aperto sul tema. La tecnologia blockchain e le valute digitali offrono numerose opportunità, dalla riduzione dei costi di transazione all’inclusione finanziaria di soggetti che oggi hanno difficoltà ad accedere ai servizi bancari tradizionali. Tuttavia, per superare la diffidenza diffusa, è fondamentale investire nell’educazione finanziaria e nella creazione di un quadro normativo chiaro e sicuro.
Il settore del gioco d’azzardo e dei casinò online rappresenta un caso emblematico: se da un lato le criptovalute offrono vantaggi concreti agli utenti, dall’altro pongono sfide etiche e legali che non possono essere ignorate. L’unico modo per affrontare questi dilemmi è avviare un dialogo costruttivo tra istituzioni, esperti finanziari e cittadini, in modo da garantire una transizione equilibrata verso un sistema più innovativo, ma anche più sicuro e responsabile.
Slide aziendali: Maurizio La Cava, esperto in lean presentation design, spiega come aiutano i ...
Nel contesto aziendale, le decisioni vengono prese sulla base di dati, obiettivi e strategie, ma anche — e spesso soprattutto — attraverso presentazioni che sintetizzano visivamente concetti complessi. Le slide non sono semplici strumenti di supporto visivo: sono veri e propri veicoli di comunicazione strategica. Quando sono progettate con attenzione, possono rendere più fluidi i processi decisionali, orientare le opinioni e favorire la comprensione anche tra interlocutori con background differenti. Questo è uno dei punti su cui insiste Maurizio La Cava, esperto di lean presentation design, che da anni lavora sulla semplificazione e sull'efficacia della comunicazione visiva in ambito business.
In molte aziende, le presentazioni sono il punto di partenza di riunioni decisive, report strategici o momenti di confronto tra reparti. Eppure, non sempre sono costruite in modo da facilitare davvero il processo decisionale. Slide cariche di testo, grafici confusionari o sequenze poco coerenti rischiano di compromettere la chiarezza del messaggio. Secondo La Cava, la progettazione delle slide dovrebbe partire da un obiettivo comunicativo preciso: cosa voglio che le persone capiscano, decidano o facciano dopo questa presentazione? Da lì si costruisce una narrazione visiva chiara, essenziale, efficace.
Proprio per favorire questa coerenza tra obiettivi e impatto comunicativo, molti professionisti utilizzano plugin per PowerPoint che semplificano la creazione di layout visivamente efficaci e coerenti. L’integrazione di strumenti progettati per la realizzazione delle slide – vedi l'estensione per PowerPoint di Maurizio La Cava – aiuta a ridurre i margini di errore, velocizzare il processo di costruzione delle slide e applicare principi chiave di visualizzazione. Questo tipo di tecnologia, ben conosciuta e promossa dagli esperti, permette anche a team con minore esperienza grafica di ottenere risultati professionali in meno tempo.
L’aspetto più interessante è che le slide, se ben costruite, non si limitano a trasmettere dati: creano contesto, orientano l’attenzione e offrono interpretazioni. Per questo motivo, nelle aziende moderne, saperle progettare è una competenza trasversale sempre più richiesta. La qualità visiva non è un dettaglio estetico, ma una leva di chiarezza. Un layout pulito, un ordine logico nei contenuti, una gerarchia visiva ben strutturata: tutti elementi che possono migliorare il grado di comprensione e influenzare le decisioni prese in sede di presentazione.
Il metodo lean applicato al presentation design prevede proprio questo: togliere il superfluo, mettere in evidenza l’essenziale, strutturare i contenuti con un occhio alla narrazione. Questo approccio si rivela particolarmente utile nei contesti in cui si ha poco tempo e molte informazioni da vagliare. Slide ben progettate rendono più rapida la lettura, più facile la comprensione e più fluida la discussione.
Non va poi trascurato il valore che una buona presentazione ha in termini di percezione interna ed esterna. Riunioni più snelle, meno dispersione di tempo, maggiore allineamento tra i reparti: tutto questo contribuisce a una cultura aziendale più orientata all’efficacia. E quando la presentazione è destinata all’esterno — a clienti, partner o investitori — diventa anche un biglietto da visita che comunica attenzione, ordine e visione.
In definitiva, nel contesto aziendale odierno, le slide sono molto più di un supporto grafico: sono uno strumento strategico che incide sui processi, sulla produttività e sulle scelte. Affrontare la loro progettazione con consapevolezza — anche grazie a strumenti specifici come i plugin per PowerPoint — significa dotarsi di una leva in più per comunicare con chiarezza e influenzare in modo costruttivo.
Mini-guida per la realizzazione di unapp di gioco
Creare un’app di gioco per mobile: una mini-guida completa
Negli ultimi anni, sono smartphone e tablet ad avere la meglio in fatto di intrattenimento: veloci e pratici hanno dato il via al divertimento in movimento, diventando protagonisti speciali ma con esigenze altrettanto specifiche.
Si è quindi diffuso il mercato delle app di gioco per mobile, che ha conosciuto una crescita esponenziale di recente. Creare un’applicazione simile e di successo richiede una combinazione di creatività, competenze tecniche e una conoscenza approfondita dei criteri, delle autorizzazioni necessarie, dei software e dei dispositivi supportati
In questo articolo, esploreremo dettagliatamente tutti questi aspetti, compresi gli ostacoli e le sfide che si possono incontrare, specie quando si ha a che fare con casinò online e giochi d’azzardo. Un esempio, infatti, che vi faremo, è proprio la creazione e l’uso della nostra Verde casino app download, di fatto un’applicazione scaricabile e installabile sui vostri dispositivi Android e iOS per approfittare di slot machine e tanto altro su mobile.
Il concept e la pianificazione
Partiamo dalle basi assolute. Il primo passo per la creazione di un’app di gioco mobile è la definizione del concept. Di che si tratta, direte subito? Bisogna semplicemente identificare tre elementi essenziali: il genere del gioco (puzzle, strategia, azione, ecc.), il target di riferimento e le caratteristiche che lo renderanno unico. Nel caso dell’azzardo, capire se puntare su slot machine solamente o aggiungervi un casinò dal vivo, è altrettanto necessario.
La pianificazione deve includere anche l’analisi e lo studio della concorrenza e la definizione di un modello di monetizzazione, come acquisti in-app, pubblicità o abbonamenti, nonché un eventuale sistema di login.
L’ardua scelta della piattaforma
A seconda del pubblico e delle risorse disponibili, si può scegliere di sviluppare un sistema ottimizzato per Android, iOS o entrambe le piattaforme, come di solito si usa fare in quanto il mercato lo esige.
Per facilitare lo sviluppo, esistono diversi motori di gioco tra cui scegliere:
Unity: Versatile e supporta sia 2D che 3D, ideale per giochi complessi.
Unreal Engine: Perfetto per grafica avanzata, ma richiede più risorse.
Godot: Open-source e leggero, adatto per giochi indie.
Cocos2d-x: Ottimo per giochi 2D con prestazioni elevate.
Come vedete, sta al programmatore e all’esperto trovare la soluzione più adatta, cercando magari di capire con quali di questi funzionano altre app simili e quali sono svantaggi e vantaggi che si possono incontrare strada facendo.
Linee guida e autorizzazioni
Un’attenzione particolare, sebbene possa essere noiosa e richieda competenze più approfondite, è quella relativa alla sicurezza e quindi alle norme di sviluppo e pubblicazione. Spesso sono molto rigide e richiedono delle letture più profonde del previsto, ma ne vale la pena per evitare poi di incappare in problemi a posteriori.
Per pubblicare un gioco su Google Play o App Store, sappiate quindi che bisogna rispettare delle linee guida abbastanza specifiche, oltre a queste di base. Vi consigliamo di approfondire:
Google Play Store: richiede l’adesione alle politiche sugli acquisti in-app, privacy e contenuti ammessi.
Apple App Store: ha standard molto più rigidi, in particolare sulla sicurezza e sulla qualità.
Entrambe, poi, richiedono la classificazione per età: è necessario dichiarare la fascia d’età consigliata per il gioco. Una caratteristica, questa, assolutamente obbligatoria per il gioco d’azzardo e i giochi da casinò con soldi veri.
La scelta del software e degli strumenti di sviluppo
Oltre al motore di gioco, è importante scegliere gli strumenti giusti per il coding, la grafica e il testing, i tre passaggi che porteranno alla realizzazione completa dell’applicazione. Vi diamo qualche dritta, anche basata sulla nostra conoscenza:
Linguaggi di programmazione: C# (Unity), C++ (Unreal Engine), Python, Java o Swift.
Software di grafica: Blender, Photoshop, Aseprite per pixel art.
Testing e Debugging: TestFlight (iOS), Firebase Test Lab (Android), emulatori e dispositivi reali.
Dispositivi supportati e ottimizzazione
Se finora tutto funziona, non crediate però di rilassarvi facilmente! Un aspetto critico dell’implementazione di un’applicazione è garantire che il gioco o giochi funzionino su un’ampia gamma di dispositivi. Perciò, date un occhio a quanto segue:
Compatibilità hardware: processori, RAM e GPU devono essere considerati.
Ottimizzazione delle prestazioni: ridurre il consumo di risorse, migliorare il frame rate e ottimizzare la gestione della memoria.
Adattamento agli schermi: il gioco deve funzionare su diversi formati e risoluzioni. Soprattutto per gli smartphone, l’ottimizzazione mobile è un must.
Sfide e difficoltà di realizzazione
Lo sviluppo di un gioco mobile presenta diverse sfide, ciò non toglie che valga la pena affrontarle. Innanzitutto, partite dall’idea che un insieme di giochi troppo facili annoiano, uno troppo difficile frustra, perciò ci dev’essere un bilanciamento.
Detto ciò, veniamo a cose più pratiche quale l’aggiornamento e la manutenzione dell’app, che devono essere fatti regolarmente. Saper risolvere bug, implementare nuove feature o dotare il sistema di un supporto post-lancio è qualcosa di non scontato. Il tutto si lega anche alla proposta di marketing e distribuzione: pubblicità, sponsor, collaborazioni con i social network e magari influencer è una strategia da sfruttare tanto quanto la creazione di una ricerca SEO ben inquadrata.
Il caso: la creazione di un’app di casinò online
Se il tutto vi sembra ancora troppo appannato e confuso, ecco un caso specifico. Le app di casinò online hanno, peraltro, requisiti particolari per via delle leggi sul gioco d’azzardo quindi sono esempi emblematici. Alcuni elementi chiave sono:
Licenze: occorre ottenere autorizzazioni specifiche da enti regolatori come ADM (Italia), UKGC (Regno Unito) o MGA (Malta).
Sicurezza: si deve disporre il tutto di una crittografia avanzata per proteggere i dati finanziari e personali.
Integrazione con gateway di pagamento: il software deve supportare carte di credito, e-wallet e criptovalute.
Random Number Generator (RNG): è un sistema necessario per garantire la casualità nei giochi di slot machine e carte.
Misure di gioco responsabile: limiti di deposito, autoesclusione e messaggi di sensibilizzazione sono un marchio che rende i casinò online legali, affidabili e trasparenti.
Anche io posso creare un’app mobile?
Creare un’app di gioco mobile richiede pianificazione, competenze tecniche e una strategia di monetizzazione ben definita. Sia che si tratti di un semplice puzzle game o di una piattaforma più sofisticata di casinò online, la chiave del successo sta nell’equilibrio tra innovazione, conformità alle normative e conoscenza.
Poste italiane, a Oriolo Romano nell'ufficio postale da fine aprile disponibili i servizi 'Polis'
ORIOLO ROMANO - Dalla fine di aprile sarà operativo anche a Oriolo Romano, nella sede di via Giuseppe Mazzini, 3, l’ufficio postale realizzato secondo la tipologia del progetto “Polis” di Poste Italiane, l’iniziativa aziendale dedicata ai comuni con meno di 15mila abitanti per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione.
Sono partiti, infatti, i lavori di ammodernamento della sede, che comprendono la riorganizzazione degli spazi, l’installazione di nuovi arredi progettati per facilitare l’accesso ai servizi e le operazioni e altri importanti miglioramenti in ottica di ottimizzazione del comfort ambientale.
Alla riapertura, inoltre, i cittadini potranno richiedere direttamente a sportello i “certificati INPS”, i servizi “Atti di Volontaria Giurisdizione”, i certificati anagrafici e di stato civile.
Durante il periodo dei lavori Poste Italiane garantirà alla clientela di Oriolo Romano la continuità di tutti i servizi presso la sede di Vejano, in Via Umberto I, 90, con uno sportello dedicato dove saranno disponibili tutte le operazioni postali e finanziarie e il ritiro della corrispondenza non consegnata per assenza del destinatario, che osserva orario di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 08.20 alle ore 13.45, sabato fino alle ore 12.45. A disposizione dei cittadini anche un ATM Postamat per il prelievo di denaro.
A disposizione dei cittadini per eventuali esigenze anche la sede di Bassano Romano, in via San Gratiliano, 15, operativa con orario dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato fino alle 12.45. Anch’essa dotata di Atm Postamat.
Gli interventi previsti presso l’ufficio postale di Oriolo Romano avranno una durata approssimativa di circa venti giorni lavorativi.
Cassa integrazione nella Tuscia
VITERBO - Cassa integrazione in crescita nella Tuscia. Il 2024 si è chiuso con un incremento percentuale rispetto al 2023 di 3,2 punti, che tradotto in valori assoluti significa oltre 600mila (644953) ore concesse, contro le 624777 del 2023. Sono i numeri che emergono dallo studio del servizio Lavoro, Coesione e Territorio della Uil.
'Dopo le province di Latina (75,6 cento) e Rieti (24,7 per cento) – dice Giancarlo Turchetti, Segretario generale della Uil Viterbo – il nostro territorio nel 2024 ha registrato la terza variazione percentuale positiva. Mentre l'area romana e quella ciociara hanno invece accusato flessioni, rispettivamente pari a -45,6% e -14,2%. Decrementi che hanno inciso sul dato regionale, facendolo scendere rispetto al 2023 a meno 30,6 per cento'.
Complessivamente nel Lazio è diminuita la cassa integrazione ordinaria e quella straordinaria, mentre è aumentata quella in deroga. Ma soltanto sei regioni hanno conosciuto diminuzioni. Per tutte le altre i rialzi sono stati consistenti, prima fra tutte il Piemonte con un più 64,2 per cento. Incrementi simili a quelli della Tuscia possiamo invece ritrovarli a Verbania (723112 ore autorizzate), Grosseto (787976) e Messina (601476)'.
'La nostra provincia – aggiunge il sindacalista – rivela una continua sofferenza del tessuto economico e produttivo, che avevamo già evidenziato mesi fa confrontando i primi sette mesi del 2024 con quelli del 2023. Adesso constatiamo che l'iniziale tendenza si è invece protratta per tutto il periodo di osservazione. Ciò significa che abbiamo davanti un panorama con poche certezze e tanti dubbi, che pesano non poco sul futuro socioeconomico della Tuscia'.
'Il nostro territorio come altri – conclude Turchetti - paga l'assenza di una seria politica industriale. Sotto questo aspetto i fondi stanziati dal Mimit per realizzare di programmi di sviluppo finalizzati a potenziare e promuovere la competitività e la resilienza delle filiere strategiche del Paese sono un segnale positivo, anche se le risorse stabilite non sono sufficienti per fornire ossigeno alle filiere produttive interessate. Serve una ampia strategia condivisa basata sulle politiche attive del lavoro e misure industriali mirate per assecondare e supportare la riconversione del sistema energetico, industriale e sociale dell'economia italiana'.
Previsioni meteo per venerdí 28 marzo
VITERBO
Molte nuvole in transito sia al mattino che al pomeriggio ma senza fenomeni di rilievo associati, salvo isolate precipitazioni pomeridiane sui settori più interni. In serata e nottata ancora tempo asciutto ma sempre con cieli nuvolosi. Temperature comprese tra +7°C e +11°C.
LAZIO
Nuvolosità irregolare in transito al mattino su tutta la regione ma con tempo per lo più asciutto. Maggiore instabilità nel pomeriggio con precipitazioni sparse soprattutto sulle zone interne, neve oltre i 1600 metri sui rilievi. Molte nuvole in serata e nottata con pioviggini sui settori settentrionali.
NAZIONALE
AL NORD
Al mattino tempo stabile su tutte le regioni con nuvolosità irregolare in transito e ampie schiarite al Nord-Ovest. Al pomeriggio poche variazioni con tempo asciutto e nuvolosità alternata a schiarite. Nuvolosità in aumento dalla serata con locali fenomeni nella notte tra Triveneto ed Emilia Romagna con neve oltre i 1800 metri sulle Alpi e 1600 metri in Appennino.
AL CENTRO
Al mattino nuvolosità irregolare in transito con precipitazioni sul versante adriatico e neve oltre i 1400-1600 metri. Al pomeriggio poche variazioni con acquazzoni sparsi tra Marche e Abruzzo e locali fenomeni in Umbria, neve oltre i 1500-1600 metri. In serata e nella notte ancora piogge sul versante adriatico non quota neve in calo fin verso i 1400-1500 metri.
AL SUD E SULLE ISOLE
Al mattino nuvolosità irregolare in transito con piogge da isolate a sparse, ampie schiarite sulla Sardegna. Al pomeriggio non sono attese variazioni di rilievo. In serata e nella notte ancora maltempo tra Sicilia e regioni peninsulari e cieli sereni o poco nuvolosi sulla Sardegna.
Temperature minime stabili o in generale diminuzione, massime in lieve rialzo da Nord a Sud.
Economia circolare e cooperazione globale
Si sta trasformando in un Polo Universitario ad attrattività mondiale, la sede distaccata dell'Università degli Studi della Tuscia a Civitavecchia. Lunedì scorso, 24 marzo, ospite d'eccezione è stata Carla Montesi, Direttore European Commission's Directorate-General for International Partnerships della Commissione Europea, che ha tenuto una lezione magistrale agli studenti sul ruolo e sulle azioni della Commissione Europea in materia di economia circolare.
Ad aprire i lavori è stato il Professore Enrico Maria Mosconi, delegato del Rettore per il Polo Universitario Unitus, il quale ha evidenziato come le policy siano il primo fattore da considerare per rendere l'economia circolare uno strumento efficace al servizio dello sviluppo economico e della sostenibilità. In questo Polo, Istituzioni, Organizzazioni internazionali, imprenditori e professionisti, possono esercitare la 'contaminazione delle conoscenze' e creare opportunità di valore per una transizione circolare della sostenibilità. 'Connettere le politiche interne dell'Unione Europea con quelle dei Paesi partner mondiali non è soltanto un'opzione, ma una condizione imprescindibile per una transizione circolare efficace. L'impegno della DG INTPA è proprio questo: rendere la sostenibilità un progetto globale e condiviso' – ha sottolineato Montesi.
Durante la lezione si è aperto un vivace dibattito che ha coinvolto studenti internazionali, dottorandi e professori dell'Ateneo, con interventi significativi su tematiche e sfide legate all'economia circolare e all'eco-innovazione nei rispettivi Paesi d'origine. Rispondendo al Prof. Tony Urbani dell'Unitus, quale sia la visione sulle comunità locali nella strategia per la sostenibilità, il Direttore Montesi ha spiegato come le comunità e i territori siano un punto focale delle strategie per la sostenibilità, perché - ha continuato - è presso le comunità che avvengono le sperimentazioni e le attività cruciali per una società sostenibile, ambientalmente, socialmente ed economicamente. L'apertura dei lavori è stata preceduta dai saluti rivolti agli studenti internazionali della Somalia, portati dall'Onorevole Mohamed Ali Hassan, membro del Parlamento somalo, intervenuto online. Tra i presenti anche il Gen. Prof. Emilio Errigo, docente di Diritto Internazionale e del Mare all'Unitus e attualmente Commissario Straordinario delegato di Governo presso il SIN di Crotone.
'I miei colleghi ed io – ha affermato il Prof. Mosconi – ci impegniamo a far sì che questo Polo diventi un punto di effervescenza di idee per le nuove generazioni di professionisti, operatori e scienziati della sostenibilità, andando oltre la semplice trasmissione di competenze tecniche e promuovendo una profonda padronanza dei principi della circolarità. Stimolare il dibattito tra punti di vista diversi è fondamentale per costruire nuove prospettive di sviluppo economico e sostenibile. La vocazione internazionale e multidisciplinare dei corsi, da quelli scientifici, come il corso in Marine Biology and Ecology coordinato dalla Professoressa Marcella Pasqualetti, a quelli economici, come Circular Economy, da me seguiti, garantiscono ampio respiro multidisciplinare che caratterizza l'intero Polo Universitario Unitus.' Con il mio team, all'interno del gruppo di studio 'Economia circolare e innovazione per la Blue Economy e le economie del Mediterraneo', stiamo attualmente sondando l'interesse di players e stakeholders verso attività di ricerca, disseminazione dei risultati e comunicazione delle azioni intraprese, sia in ambito accademico che extra-accademico, con focus su economia circolare e mare.