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Aree pedonali: in centro più zone per più tempo
di Fabio Tornatore
VITERBO - Prorogate le aree pedonali del centro storico di Viterbo per tutto il periodo estivo: aumentano le zone e gli orari, le auto dovranno restare fuori dal perimetro e per mettere ai cittadini di godersi la loro strada in tranquillità e sicurezza.
L'estate è il momento della tranquillità e del riposo, delle uscite la sera, in famiglia, con bambini. Ecco dunque che la strada, dopo i lunghi mesi di letargo invernale, torna ad essere esclusiva proprietà dei viterbesi, grandi e piccoli.
Le aree di divieto di circolazione e sosta ai veicoli vengono dunque prorogate, ed estese, fino all'una di notte, sette giorni su sette. Aggiunto anche, alle altre vie, un tratto di via Mazzini, quello che va dalla 'Casa di Santa Rosa' al Corso Italia, fino alle 24.
Le vie precluse al traffico veicolare sono dunque le seguenti: Corso Italia, Piazza delle Erbe, via Roma e via Saffi, da piazza delle Erbe a via della Pace, e il tratto quindi di via Mazzini nell'ultima intersezione con corso Italia. Gli orari invece saranno dalle 10:30 alle 13 la mattina, dalle 15 alle 20 il pomeriggio e dalle 21 all'una del giorno seguente la sera. Il provvedimento è già valido dal 20 giugno e cesserà all'una di notte del primo ottobre.
Trevignano, il sangue sulla statua della Madonna è di Gisella Cardia
TREVIGNANO ROMANO - Non c’è alcun mistero sovrannaturale dietro le presunte lacrime di sangue della Madonna di Trevignano. Il sangue presente sulla celebre statuetta oggetto di venerazione è di Gisella Cardia, la donna che negli ultimi anni aveva affermato di ricevere apparizioni mariane nel piccolo comune sul lago di Bracciano.
A confermare l’identità genetica è l’analisi condotta dal genetista forense Emiliano Giardina, noto per aver operato anche nel caso della morte di Yara Gambirasio. Giardina ha analizzato quattro tracce biologiche: due rinvenute sulle guance della statuetta, una sul volto e una su un quadro raffigurante Cristo. In tutti i casi, il Dna è risultato appartenere a Maria Giuseppa Scarpulla, questo il vero nome all’anagrafe della “veggente”.
Il Tribunale di Civitavecchia ha inoltre respinto la richiesta di proroga delle indagini, ritenendo il quadro probatorio già sufficientemente chiaro. Il caso resta quindi incardinato nella fase decisiva delle valutazioni sull’eventuale rinvio a giudizio. Nel frattempo, anche il Vaticano ha preso le distanze: la diocesi di Civita Castellana ha escluso ogni carattere soprannaturale degli eventi di Trevignano e, con un decreto, ha vietato ai fedeli di partecipare a incontri che presentino le presunte apparizioni come autentiche.
''Home Care Premium'', una madre: ''Il Comune non aderisce, negati i diritti ai disabili''
VITERBO – Un caso 'sociale' come lo ha definito la mamma che ha esposto il fatto. La signora, madre di una ragazza disabile, ha “denunciato” il mancato rinnovo da parte del Comune di Viterbo al progetto Home Care Premium 2025.
''E' una vergogna - ha detto - negano i diritti ai disabili e alle loro famiglie'' e ha affermato di essere pronta ad andare fino al capo dello Stato. ''Qui la politica non c'entra nulla - ha sottolineato - questo è un caso sociale''. Ma la politica non è stata a guardare. “Abbiamo appreso con sconcerto dalla denuncia pubblica della signora X, che il Comune di Viterbo non ha aderito alla richiesta dell’INPS relativa al bando Home Care Premium 2025” dice il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia
Ma di cosa si tratta e perché questo bando è ritenuto così importante?
Il progetto Home Care Premium è un’iniziativa promossa dall’Inps dal 2010, pensata per offrire servizi e contributi economici destinati all’assistenza domiciliare di dipendenti e pensionati pubblici, o loro familiari, in condizioni di non autosufficienza. Il progetto ha durata biennale e viene rinnovato tramite bandi ai quali i Comuni possono aderire come enti gestori.
In merito alla mancata partecipazione e per fare chiarezza sull’evento abbiamo contattato direttamente l’assessore ai servizi sociali Rosanna Giliberto “Quest’anno l’Inps ha modificato la procedura, trasferendo ai Comuni competenze che prima erano delle cooperative. In particolare, viene offerta la possibilità di aderire al progetto stipulando una convenzione con l’Istituto, organizzando un avviso pubblico per la selezione di operatori qualificati (come OSS, logopedisti, specialisti), e attivando uno sportello di intermediazione tra famiglie e professionisti”.
L’altra opzione, quella scelta dal Comune, consiste nel non aderire formalmente al progetto: in questo caso, spiega Giliberto “le famiglie ricevono direttamente un contributo pari al 15% della prestazione principale spettante, con cui possono autonomamente scegliere i servizi assistenziali a domicilio”. Il “disagio”, per le famiglie, consiste quindi nella necessità di gestire in per conto loro che in passato veniva coordinato da enti terzi tramite il Comune.
Il bando Inps, oltre al supporto economico, prevedeva anche l’attivazione di servizi con operatori per tre ore al giorno, cinque giorni a settimana, fornendo prestazioni professionali. Tuttavia, l’amministrazione comunale, pur non avendo aderito alla procedura, non esclude la possibilità di rivedere la propria decisione in base alle esigenze dei cittadini “Nel caso emergesse una reale necessità” conclude Giliberto “ valuteremo di fare un passo indietro”.
RIASSUNTO
Raddoppio della ferrovia Roma–Viterbo: lavori al via tra Riano e Morlupo
EGATO accelera le comunicazioni sull’acqua non potabile e chiede analisi ARPA a Viterbo
Tentano la truffa del finto avvocato a unanziana: arrestati due uomini nel viterbese
VITERBO - Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa di giudizio, si comunica quanto segue.
Nella giornata di ieri personale della Polizia di Stato, a seguito di un’attività info investigativa, ha tratto in arresto, nel territorio di un Comune ubicato nella provincia viterbese, due cittadini italiani originari del casertano che stavano per porre in essere la classica “truffa del finto avvocato” ai danni di una donna di circa 80 anni.
L’anziana era stata convinta telefonicamente da un altro membro della banda a racimolare cinquemila euro in contanti al fine di far rilasciare il fratello che si trovava in stato di fermo presso una Stazione dei Carabinieri a seguito di un incidente stradale nel quale aveva investito una donna.
La vittima aveva effettivamente già preparato il denaro in una busta, ma quando i due si sono presentati per prelevare il contante sono stati bloccati e arrestati dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Viterbo che li hanno messi a disposizione della locale Autorità giudiziaria.
Inoltre, a seguito di tali fatti criminosi, il Questore di Viterbo ha emesso nei loro confronti anche la misura di prevenzione del Foglio di via obbligatorio con Divieto di ritorno nella provincia di Viterbo per la durata di tre anni.
La città di Roma contro il deposito di Scorie Nucleari nella Tuscia
VITERBO - Oggi al Campidoglio si voterà la mozione in opposizione alla realizzazione del Parco del Deposito Nazionale di rifiuti radioattivi nella Tuscia. Il voto del consiglio comunale di Roma è un grandissimo fatto.
I partiti, i movimenti del consiglio comunale di Roma hanno capito l'importanza della nostra lotta, non solo per la Tuscia ma anche per la città di Roma. La Capitale ha compreso le nostre ragioni, l'incompatibilità oggettiva fra il nostro territorio e l'ipotesi di 95.000 metri cubi di scorie nucleari. L'estraneità sociale di un progetto come quello del deposito nazionale nucleare e l'ingiustizia storica e sociale che questo progetto rappresenterebbe nei confronti della Tuscia, un territorio a vocazione prevalentemente agricola e che rappresenta sempre di più un'economia agricola basata sulla ricerca, la qualità e l'eccellenza che tutto a che vedere con quello che può essere uno sviluppo sobrio, sostenibile e che nulla a che vedere con lo sviluppo industriale tutto concentrato sul nucleare.
Roma ha quindi capito che mettere alle porte della città, a poche decine di chilometri dalla capitale, questa montagna di scorie nucleari sarebbe un grave danno non solo di immagine, ma anche dal punto di vista del pericolo per gli stessi cittadini. È quindi un elemento di sapienza quello che oggi viene fuori dalla scelta del consiglio comunale, di sostenere, di votare la battaglia che la Tuscia sta facendo contro questa ipotesi scellerata.
Vi è anche la consapevolezza che non è solo la distanza di poche decine di chilometri, ma come molti scienziati, molti geologi hanno dimostrato, vi è una contiguità, una totale promiscuità fra le nostre acque superficiali della Tuscia e le acque che portano direttamente al Tevere. Se si dovesse avere, come è accaduto in Germania, un inquinamento radioattivo, in poche decine di minuti la radioattività raggiungerebbe il centro di Roma. Chi è dietro questa scelta, il consiglio comunale di Roma, adotta una scelta di sapienza, di consapevolezza, non soltanto dunque di solidarietà e di amicizia verso i cittadini della Tuscia.
'Per questo' dichiara Famiano Crucianelli 'noi abbiamo sostenuto da tempo questa scelta e abbiamo dialogato da tempo con i soggetti romani, ed è per questo che si è arrivati a fare un atto di questa importanza, che apre un nuovo orizzonte, perché rompe quell'accerchiamento, rompe quel tentativo di confinare la Tuscia in un angolo per poi, nella disperazione generale, scaricare questa montagna di scorie nucleari'.
I prossimi passi vedranno una mobilitazione di tutti quei comuni che si affacciano sul Tevere. In questo senso, questo potrebbe essere uno dei prossimi appuntamenti al quale impegnarsi tutti insieme per costruire un vero cordone sanitario utilizzando proprio il Tevere come veicolo di questo messaggio e di questa scelta.
'Se noi oggi siamo arrivati a questo risultato, se noi oggi siamo arrivati a salutare l'inizio di un nuovo giorno, questo è stato possibile per la grande unità che la Tuscia ha realizzato innanzitutto al suo interno' prosegue Famiano Crucianelli'. Hanno provato a dividerci in tutti i modi, hanno sparso 21 siti in tutti e quattro gli angoli del nostro territorio, sperando che ci dividessimo l'uno con l'altro e che combattessimo l'uno contro l'altro. Noi abbiamo capovolto le loro idee e i loro paradigmi.
L'unità è stato il pesce pilota che ha tenuto insieme il nostro territorio, che ha tenuto insieme il movimento, le istituzioni, la politica e che oggi ci ha portato a questo risultato. L'unità è la bandiera che potrà chiudere positivamente questa storia.
Consegna degli attestati Pcto, riconoscimento agli studenti protagonisti della mostra di ...
TARQUINIA - Presso il Salone delle Feste di palazzo Bruschi Falgari, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati agli studenti che hanno partecipato alle attività di PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento), nell'ambito di PAGINEaCOLORI. L'evento ha rappresentato un'importante occasione per valorizzare l'impegno e la dedizione dei ragazzi e delle ragazze, provenienti da diversi indirizzi delle scuole di Tarquinia, che hanno contribuito attivamente alla buona riuscita della mostra del festival. Il loro apporto si è concretizzato nella realizzazione di documentazione fotografica e contenuti multimediali, tra cui le videoletture pubblicate sul sito www.pagineacolori.it. Alla cerimonia hanno preso parte la direttrice artistica di PAGINEaCOLORI Roberta Angeletti, la professoressa Elena Mozzetta il responsabile della biblioteca comunale 'Vincenzo Cardarelli' Luca Gufi, e Valeria Peparello, in rappresentanza dell'APS Dandelion, partner del festival. L'incontro è stato un momento di condivisione e riflessione sul percorso svolto, un'occasione per riconoscere pubblicamente il valore delle competenze acquisite dagli studenti e per rinnovare il legame tra la scuola e PAGINEaCOLORI, che continua a rappresentare un prezioso esempio di collaborazione tra istituzioni educative e culturali della città di Tarquinia.
Ferrovia Roma-Viterbo, Rotelli: 'Finalmente il futuro è sui binari giusti'
VITERBO - 'Dopo anni di abbandono e disattenzione, si apre una nuova stagione per il nostro territorio: l'avvio dei lavori per il raddoppio del tratto ferroviario Riano–Morlupo rappresenta infatti un passo concreto e significativo verso il potenziamento della linea Roma–Viterbo, ex Roma nord, infrastruttura cruciale per lo sviluppo e la connessione dell'area nord del Lazio. Un intervento atteso da anni, reso possibile grazie ai fondi dell'Accordo di Coesione, siglato tra il Governo Meloni e la Regione Lazio, che stanzia complessivamente 360 milioni per la riqualificazione del trasporto locale.
Siamo di fronte a un'inversione di rotta netta e concreta: i lavori non si limitano al solo raddoppio della tratta, ma includono opere strutturali di modernizzazione che miglioreranno in maniera sostanziale la sicurezza, la velocità e la qualità del servizio. Una ferrovia che, da oggi, ha l'opportunità di diventare una vera alternativa al trasporto su gomma, offrendo ai pendolari un collegamento finalmente efficiente tra Viterbo e Roma. Ringrazio l'Esecutivo, il presidente Rocca e l'assessore Ghera per la determinazione dimostrata nel riportare al centro dell'agenda regionale il tema del trasporto ferroviario, e i consiglieri Sabatini e Zelli. Grazie anche ad Astral, che eseguirà le opere, e a Cotral per aver attivato il servizio sostitutivo durante i lavori. È il segno tangibile di un'azione istituzionale coordinata e risolutiva». Lo dichiara il deputato Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera.
Superstrada, Grassotti: 'Manto stradale deteriorato, Anas intervenga subito'
VITORCHIANO - Il sindaco di Vitorchiano, Ruggero Grassotti, ha sollecitato l'ANAS - tramite invio di specifica PEC sia alla struttura nazionale che a quella territoriale regionale - sulle crescenti criticità riguardanti la SS 675 Umbro-Laziale, meglio nota come 'Superstrada', in particolare nel tratto che collega Viterbo a Vitorchiano. Tale segmento, oggetto di intenso traffico quotidiano da parte di automobilisti e autotrasportatori, sta progressivamente diventando sempre più pericoloso per la circolazione a causa delle cattive condizioni in cui versa.
Il manto stradale, infatti, ha completamente perso omogeneità, presentando su entrambe le carreggiate - ma in modo particolare sulla carreggiata di destra - gravi deterioramenti, avvallamenti e deformazioni superficiali che rendono estremamente precaria e pericolosa la percorrenza, anche a basse velocità.
'Questa condizione - sottolinea Grassotti - non solo compromette la sicurezza degli utenti della strada, ma rappresenta anche un rischio costante per l'integrità dei mezzi di trasporto e può contribuire all'incremento del numero di incidenti. Pertanto, richiediamo un tempestivo intervento di verifica e manutenzione da parte di ANAS, con l'obiettivo di ripristinare le condizioni minime di sicurezza e transitabilità, a tutela dell'incolumità di tutti coloro che percorrono quotidianamente questa arteria viaria fondamentale per il territorio'.
Poste italiane, anche a Viterbo la nuova app unica
VITERBO - Poste Italiane informa i cittadini di Viterbo e provincia del passaggio dall’App BancoPosta all’App Poste Italiane, la piattaforma unica che, racchiudendo tutte le funzioni, offre la possibilità di consultare e acquistare i prodotti di Risparmio Postale, attivare conti BancoPosta, carte Postepay, sottoscrivere polizze assicurative e molti altri servizi.
Per facilitare questo cambiamento l’Azienda, nelle scorse settimane, ha avviato una campagna informativa multicanale per comunicare che a partire dal 30 giugno l’App BancoPosta non sarà più attiva e sarà quindi necessario accedere alla nuova piattaforma dove avverrà la migrazione dei dati.
La nuova App unica di Poste Italiane è già attiva e scaricabile gratuitamente da App Store e Play Store. Attivarla è semplice: dopo averla scaricata sul proprio dispositivo sarà sufficiente inserire le credenziali di accesso al sito poste.it. e accedere subito.
Nei casi in cui si è in possesso dell’App BancoPosta, la nuova App Poste Italiane si apre in automatico: basterà autorizzare l’accesso utilizzando le consuete modalità (codice Poste ID, il proprio viso o con l’impronta digitale) e la nuova app unica è pronta per essere utilizzata avendo subito a disposizione il proprio profilo e i propri prodotti e senza creare altre credenziali.
Questo aggiornamento si inserisce nel percorso di miglioramento continuo degli strumenti tecnologici, con l’obiettivo di offrire ai propri clienti un’esperienza ancora più semplice, efficiente e completa.
Tutte le informazioni sulla nuova App Poste Italiane sono disponibili sul sito poste.it.
Capodimonte, città cardioprotetta
CAPODIMONTE - Capodimonte torna ad avere tutti e tre i defibrillatori pubblici perfettamente funzionanti. Il Comune ha infatti provveduto al ripristino del dispositivo installato lo scorso anno sulla passeggiata, che era stato oggetto di un furto. Un gesto inaccettabile che aveva privato la comunità di uno strumento essenziale per la sicurezza e la salute pubblica.
Oggi, grazie all'intervento dell'amministrazione comunale, tutti e tre i defibrillatori pubblici – due posizionati lungo la passeggiata e uno in piazza della Rocca – sono nuovamente attivi e, soprattutto, dotati di un sistema di antifurto con allarme sonoro e geolocalizzazione, per garantirne l'integrità e un intervento tempestivo in caso di emergenza.
«Restituire alla nostra comunità una rete completa di dispositivi salvavita era una priorità – dichiara il vicesindaco Marco Sbocchia –. Vogliamo che Capodimonte sia una città cardioprotetta, dove ogni cittadino e ogni visitatore possa sentirsi più sicuro. Ma è anche fondamentale sensibilizzare alla cultura del primo soccorso e della prevenzione, perché la prontezza di intervento può davvero fare la differenza in caso di arresto cardiaco».
In questa ottica, il Comune nei mesi scorsi ha offerto gratuitamente a venti cittadini il corso di formazione specifico per l'utilizzo al meglio di tali dispositivi. L'amministrazione invita i cittadini a prendersi cura di questi strumenti con responsabilità e rispetto, consapevoli del valore che rappresentano per tutta la collettività.
Civita Castellana, intervento su condotta in via della della Repubblica
CIVITA CASTELLANA - Talete comunica che mercoledì 25 giugno 2025 verrà effettuato un intervento urgente di riparazione sulla condotta idrica principale in Via della Repubblica (Ponte Clementino).
I lavori inizieranno alle ore 8 e proseguiranno fino al termine, previsto intorno alle ore 15, salvo imprevisti.
Durante la riparazione e nelle prime ore successive, potrebbero verificarsi fenomeni di torbidità dell'acqua e abbassamenti di pressione su tutto il territorio comunale.
Il concerto per Giovanni Colamedici fa il pieno di pubblico e di applausi
CIVITA CASTELLANA - Svogliata, apatica, superficiale: sono solo alcuni degli aggettivi con cui viene dipinta solitamente la generazione Z da quelle che l’hanno preceduta coi risultati non proprio esaltanti che vediamo. Poi basta un concerto – il concerto per Giovanni Colamedici giunto quest’anno alla diciannovesima edizione – per far fiorire la speranza sopra la montagna dei pregiudizi.
L’ensemble vocale Fire Roses & Co, i fratelli violinisti Matteo e Gabriele Lucarelli, e il pianista Simone Mechelli, domenica scorsa in una gremitissima chiesa di San Luigi Gonzaga a Sassacci, hanno dato ampia prova dei loro talenti, ma anche di quanto sacrificio e abnegazione, come sottolineato dal maestro Alberto Poli, ci siano dietro certi successi. E che le loro esibizioni lo siano state, un successo, lo dimostrano gli applausi a scena aperta tributati loro dal pubblico.
Le voci del coro diretto da Antonella Bernardi hanno aperto e chiuso il concerto con brani eseguiti interamente a cappella, alternando Rinascimento e Novecento, armonie e dissonanze, sacro a profano. E di sacro - dopo anni di sperimentazioni firmate dal duo Mazzoni-Poli, stavolta calati nel ruolo di mentori e non più di esecutori – si sentiva il bisogno. Lo sentiva il padrone di casa, don Carlo Crucianelli, che da vent’anni dà ospitalità a un concerto nato per omaggiare la figura di Giovanni Colamedici, fondatore dell’azienda Colavene, raro esempio di imprenditore illuminato e visionario, come lo ha ricordato la figlia Lauretta, che insieme al fratello Gianfranco e alla sorella Adriana ne ha raccolto il testimone.
L’edizione 2025 del concerto ha dunque cambiato pelle e ha segnato un nuovo inizio. I maestri Enrico Mazzoni e Alberto Poli, il duo delle Metamorfosi Musicali, ideatori e direttori artistici della manifestazione, hanno scelto, come detto, di non salire sul palco e di cedere la scena a volti nuovi: voci e strumenti nati o cresciuti nella Tuscia, formatisi tra i banchi del liceo musicale Santa Rosa e oggi in grado di restituire con la musica tutto ciò che hanno ricevuto.
“Dopo ventun anni – ha spiegato Mazzoni – è giusto che a parlare siano loro”. Il programma ha spaziato da Bach a Beethoven, fino ad arrivare a una composizione originale del maestro Stracchi scritta per l’ensemble viterbese. Tra i momenti più emozionanti l’esecuzione del Passacaglia di Haendel nella rivisitazione per due violini di Halvorsen, che ha catapultato i boomer presenti in sala ai tempi del mitico Intervallo Rai. “Tutte composizioni di enorme complessità e difficoltà, che vengono eseguite di solito da grandi professionisti”, ha sottolineato Poli.
Il titolo dell’edizione, “Fioriture”, non è stato scelto a caso. Evoca lo sbocciare, la crescita, ma anche quella figura musicale che arricchisce il tema principale con svolazzi e variazioni.
A fine serata, in molti hanno avvicinato i musicisti per ringraziarli. Tra questi, anche la figlia di Giovanni Colamedici, Lauretta, che ha ricordato l’origine di questo appuntamento: “Un concerto nato da un’antica amicizia, che nel tempo è diventato un impegno culturale costante. Mio padre era un uomo capace di immaginare orizzonti più larghi del proprio tempo”.
251° anniversario della fondazione della guardia di finanza
VITERBO - Nella giornata odierna, a Viterbo, presso il monumentale Palazzo Gentili, sede della Provincia di Viterbo, è stato celebrato il 251° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
Nel corso della cerimonia, alla presenza del Prefetto di Viterbo – S.E. dott. Gennaro Capo e delle principali Autorità civili, militari e religiose, unitamente ad una rappresentanza di finanzieri in servizio ed in congedo dell’A.N.F.I., è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’Ordine del Giorno emanato dal Comandante Generale della Guardia di Finanza Gen. C.A. Andrea De Gennaro, cui è seguita la consegna di ricompense di carattere morale a quei finanzieri che, nell’ultimo anno, si sono distinti nelle varie attività operative.
Al termine, il Comandante Provinciale Colonnello Carlo Pasquali, nel ringraziare le numerose Autorità intervenute, ha espresso la propria soddisfazione e un sentito plauso alle Fiamme Gialle viterbesi per il loro lavoro quotidianamente svolto al servizio della collettività. Ha sottolineato l’importanza della funzione del Corpo a presidio della sicurezza economica e finanziaria del bilancio dello Stato e dell’U.E. pronto a prevenire e a reprimere ogni forma di illegalità, sia sul versante delle entrate che delle uscite, al fine di garantire i cittadini, le imprese e il regolare funzionamento del mercato.
In linea con questa impostazione e secondo le indicazioni dell’Autorità di governo, la Guardia di Finanza sta sostenendo convintamente il cambiamento culturale in atto nell’amministrazione finanziaria, teso a rifondare su nuove basi il rapporto tra fisco e contribuente e a rinsaldare il significato autentico del prelievo tributario come contributo del singolo al bene comune.
Il Colonnello Pasquali non ha mancato di sottolineare come, nella Provincia di Viterbo, il Corpo operi in un contesto di solide relazioni istituzionali con la Prefettura, l’Autorità Giudiziaria e le altre Forze di Polizie alle quali ha ribadito il proprio convinto impegno a sviluppare ogni utile forma di sinergia e di collaborazione.
A seguire un breve consuntivo dell’attività operativa delle Fiamme Gialle Viterbesi conseguito nel 2024 e nei primi 5 mesi del 2025:
GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITA’ A TUTELA DI CITTADINI E IMPRESE
Nel 2024 e nei primi cinque mesi del 2025 il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo ha eseguito interventi ispettivi ed indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economica: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese.
CONTRASTO DELLE FRODI E DELL’EVASIONE FISCALE
Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi hanno permesso l’accertamento di illeciti relativi ai crediti di imposta soprattutto derivanti da agevolazioni nel campo immobiliare per oltre 7 milioni di euro e da altri crediti di inesistenti e/o non spettanti per quasi 2 milioni di euro.
Sono stati individuati 64 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e 538 lavoratori in “nero” o irregolari.
I soggetti denunciati per reati tributari sono 128. Il valore dei beni proposti per il sequestro quali profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre 66 milioni di euro.
Sono stati eseguiti 76 interventi in materia di accise, anche a tutela del mercato dei carburanti con il sequestro di 47.170 kg. di prodotti energetici e di 3 impianti di distribuzione carburanti.
I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire un centro scommesse che accettava fisicamente le giocate su eventi sportivi e su eventi simulati per oltre 1 milione di euro per conto di un bookmaker dell’U.E. - non autorizzato alla raccolta fisica - che non versava le imposte dovute.
TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
L’attività della Guardia di Finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese, famiglie e collettività.
Le direttive impartite sono orientate, in via prioritaria, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In tale ambito sono stati eseguiti 94 interventi per verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici, per oltre 6,7 milioni di euro.
In media è stato effettuato più di un controllo a settimana. Gli interventi hanno riguardato le varie missioni passando dagli investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, alla riqualificazione e messa a norma delle mense degli istituti scolastici; alla protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale; alla rigenerazione dei piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale; al potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università; alla innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale fino alla rivoluzione del verde e transazione ecologica.
Complessivamente gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati 366, cui si aggiungono le indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO) con la denuncia di 10 soggetti. L’attività di carattere preventivo atta a verificare il corretto uso delle risorse è stata rilevante per evitare che esse siano sperperate o non usate per il fine richiesto.
I controlli sul reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro, svolti in collaborazione con l’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per quasi 500 mila euro tra contributi indebitamente percepiti e quelli fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi - e sono state denunciate 54 persone.
L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e ad altri delitti contro la Pubblica Amministrazione è stata svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti.
CONTRASTO DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
Nell'attività di contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, l’azione del Corpo mira a bloccare le infiltrazioni criminali nell'economia legale e, contemporaneamente, a tutelare il libero mercato e il rispetto delle regole della sana concorrenza.
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio, anche attraverso l’investigazione di flussi finanziari sospetti generati dagli operatori del sistema di prevenzione antiriciclaggio, sono stati eseguiti vari interventi, che hanno portato all’accertamento di oltre 3 milioni di euro e alla denuncia di 15 persone.
Sono state analizzate 109 segnalazioni di operazioni sospette.
In materia di reati fallimentari sono stati accertati patrimoni distratti per un valore di oltre 3,6 milioni di euro.
In conseguenza della crisi russo-ucraina e della conseguente escalation militare, il Corpo, quale membro del Comitato di sicurezza finanziaria, ha proseguito gli accertamenti economico-patrimoniali sugli individui e sulle entità listate nei provvedimenti restrittivi emanati dall’Unione europea.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 34 soggetti, con l’applicazione di proposte di sequestro per quasi 1 milione di euro.
Sono stati eseguiti, poi, oltre 1.400 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Nel campo del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti sono stati eseguiti nr. 46 interventi, sottoponendo a sequestro quasi 5 kilogrammi tra hashish e cocaina. Denunciati 13 soggetti all’Autorità Giudiziaria e 39 segnalati al Prefetto.
Sul versante della tutela del mercato dei beni e servizi, sono stati eseguiti 55 interventi, sottoponendo a sequestro quasi 120 mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri. Denunciati 14 soggetti a piede libero e 15 per violazioni amministrative.
OPERAZIONI DI SOCCORSO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
Nel quadro della più ampia missione di soccorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di Finanza assicura un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, rifiuti, armi ed esseri umani.
Le attività si sviluppano attraverso articolate indagini di polizia giudiziaria, avviate e portate avanti anche ricorrendo alla collaborazione con Paesi esteri, nonché mediante il pattugliamento del mare territoriali ed extraterritoriale da parte dei mezzi navali ed aerei del dispositivo aeronavale del Corpo.
I grandi traffici illeciti che danneggiano la sicurezza e l’economia del nostro Paese, infatti, hanno origine in massima parte oltremare, transitando per il mediterraneo, e fanno capo ad organizzazioni criminali transnazionali la cui scoperta e disarticolazione presuppone un’azione operativa che – senza soluzione di continuità – si sviluppi con la massima e rapida integrazione fra dispositivo di vigilanza a mare e strutture investigative sul territorio.
La Guardia di finanza, quale Forza di Polizia e Corpo armato dello Stato, è annoverata tra le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile ed è chiamata quindi a concorrere per fronteggiare calamità e disastri naturali nonché a fornire il proprio apporto per eventi straordinari, che richiedono un intervento di carattere eccezionale dell’apparato statale.
L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, cui il Corpo partecipa prioritariamente con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.” sia nella provincia viterbese ma sovente anche nella Capitale e nelle altre provincie laziali.
A ciò si aggiunge, altresì, l’attuale, concorsuale impegno nelle attività volte al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica correlate al Giubileo Universale della Chiesa cattolica, che vedono la Guardia di finanza mettere in campo, quotidianamente, una significativa aliquota di militari AT-P.I. sino alla conclusione del citato grande evento, nell’ambito di un articolato sistema di sicurezza finalizzato ad assicurare le migliori condizioni per il regolare svolgimento delle celebrazioni giubilari.
In particolare, a tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica l’impegno profuso dalle Fiamme Gialle viterbesi, ed in particolare dai baschi verdi della Sezione Operativa di Pronto Impiego, è sempre costante e trova la sua palese espressione nel controllo del territorio, svolto diuturnamente dalle pattuglie del 117. Sono state impiegate 2.104 pattuglie per quasi 13.000 ore di servizi di controllo economico del territorio della provincia.
Al numero di pubblica utilità “117” sono pervenute 2.067 chiamate per segnalazioni, richieste di ausilio, chiarimenti e di aiuto vero e proprio.
Diritti dei braccianti agricoli: sindacato e istituzioni fanno rete
VITERBO - Mancanza di trasporti ed emergenza alloggi: il nervo scoperto del mondo bracciantile nella Tuscia. Se ne è parlato questa mattina all'aula magna dell'università della Tuscia durante un incontro promosso dalla Uila Lega comunale di Viterbo con il suo segretario Antonio Biagioli e il patrocinio dell'università degli studi della Tuscia.
Presenti all'incontro Alfonso Antoniozzi, vice sindaco del Comune di Viterbo, Enrico Panunzi, vice presidente del consiglio regionale del Lazio; Elda Agente Magnani, responsabile Ispettorato del lavoro di Viterbo; Angelo Serafinelli, coordinatore ente bilaterale Fimavla-Ebat; Giancarlo Turchetti, segretario generale Uil di Viterbo, Giulio Zelli, presidente della Commissione agricoltura della Regione Lazio, Vittoria Romeo, direttrice Inps di Viterbo, Patrizia Notaristefano, assessora all’agricoltura del Comune di Viterbo; Elena Angiani, assessora al Bilancio e alle società partecipate ed Emanuele Aronne, assessore alla qualità degli spazi urbani del Comune di Viterbo. A moderare l'incontro Daniele Camilli, segretario organizzativo Uila Viterbo. A poco a poca la sala inizia a riempirsi di braccianti con le loro famiglie.
'Per la prima volta nella Tuscia - ha spiegato Camilli - abbiamo deciso di affrontare in modo sistematico e concreto la problematica dei trasporti e delle abitazioni per i braccianti agricoli nella provincia di Viterbo, per avviare un tavolo di confronto e un percorso di lavoro condiviso al fine di migliorare la condizione di vita di queste persone. Solo a Viterbo gli operai agricoli sono 1300, novemila in tutta la provincia. Cercano casa ma non la trovano, e spesso gli viene negata. Chiedono trasporti verso le aziende agricole, ma non ci sono servizi'.
Secondo il segretario Biagioli: 'Per i lavoratori stranieri vivere e lavorare qui può essere un incubo, in mancanza di mezzi di trasporto sono costretti a fare chilometri in monopattino o bicicletta, mettendo a rischio vite; fanno fatica a trovare un'abitazione, è un problema di 'garanzie' -rimarca il segretario - che spesso i proprietari di casa antepongano al bisogno reale di queste persone. Dobbiamo iniziare ad affrontare il problema in modo concreto, mettere in piedi una battaglia per la sburocratizzazione delle pratiche anagrafiche e lavorative. Questa provincia sta diventando il più grande centro professionale del nord Italia, qui le persone imparano un lavoro ma poi mancano i servizi, le case e così si trasferiscono altrove. Il loro lavoro deve essere dignitoso e sicuro, se vogliamo far funzionare bene la società dobbiamo riscoprire i valori umani. Si parla di integrazione, ma non dobbiamo pensare di avere nuovi schiavi: bisogna riconoscere loro diritti per una vita sicura e dignitosa, bisogna fare rete'.
Appello raccolto dall'assessore Aronne: ' Da domani possiamo mettere sul piatto alcune soluzioni per risolvere il problema, ragionando in modo concreto. Serve sensibilizzare e creare misure di garanzia per i cittadini, creare partenariato tra pubblico e privato. L'affitto va garantito, pensando ad un ente di garanzia che faccia da mediatore come succede in altre parti d'Italia, dobbiamo porre attenzione ai finanziamenti europei e lavorare con provincia e regione'. Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessora Angiani e la consigliera Notaristefano. Per il vicesindaco Antoniozzi: 'Questo convegno pone l'attenzione sull'essere umano e il concetto di inclusione. La società di oggi non ci da più il contatto diretto con chi lavora la terra. Bisogna spostare l'ottica dalla logica della produttività a quella dell'umanità'.
'Creare le giuste condizioni di vita per i lavoratori - ha detto il vicepresidente in Regione Panunzi - è un investimento per la società tutta. Dobbiamo evitare lo spopolamento delle campagne e mi auguro che le istituzioni lavorino in sinergia tra enti per trovare soluzioni concrete'. Per il segretario generale di Viterbo, Giancarlo Turchetti: 'Siamo qui oggi per trovare soluzioni condivise e per attivare un tavolo permanente per affrontare le problematiche che colpiscono questi lavoratori'. 'E' nostro dovere morale e civile - ha sottolineato a sua volta Zelli - affrontare queste problematiche in modo mirato e completo. La vera scommessa è riuscire a riportare una parte del valore aggiunto nelle tasche della produzione dell'imprenditoria agricola, questo è impegno che in regione stiamo mettendo a punto'.
Rivolgendosi ai lavoratori in sala, il segretario regionale Angelo della Vecchia ringrazia quanto fatto finora: 'E' grazie a voi se sulle nostre tavole abbiamo da mangiare. Oggi si parla di alloggi e trasporti, siamo nel 3 millennio, e ogni strada che percorriamo ogni singolo giorno è costellata di dolore. Siamo stanchi di vedere in giro persone che vengono raccattate come se fossero dei nomadi. Le istituzioni devono trovare risorse e impegno comune, devono promuovere la necessaria forma di democrazia sociale'.