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Civita Castellana, intervento su condotta in via della della Repubblica
CIVITA CASTELLANA - Talete comunica che mercoledì 25 giugno 2025 verrà effettuato un intervento urgente di riparazione sulla condotta idrica principale in Via della Repubblica (Ponte Clementino).
I lavori inizieranno alle ore 8 e proseguiranno fino al termine, previsto intorno alle ore 15, salvo imprevisti.
Durante la riparazione e nelle prime ore successive, potrebbero verificarsi fenomeni di torbidità dell'acqua e abbassamenti di pressione su tutto il territorio comunale.
Il concerto per Giovanni Colamedici fa il pieno di pubblico e di applausi
CIVITA CASTELLANA - Svogliata, apatica, superficiale: sono solo alcuni degli aggettivi con cui viene dipinta solitamente la generazione Z da quelle che l’hanno preceduta coi risultati non proprio esaltanti che vediamo. Poi basta un concerto – il concerto per Giovanni Colamedici giunto quest’anno alla diciannovesima edizione – per far fiorire la speranza sopra la montagna dei pregiudizi.
L’ensemble vocale Fire Roses & Co, i fratelli violinisti Matteo e Gabriele Lucarelli, e il pianista Simone Mechelli, domenica scorsa in una gremitissima chiesa di San Luigi Gonzaga a Sassacci, hanno dato ampia prova dei loro talenti, ma anche di quanto sacrificio e abnegazione, come sottolineato dal maestro Alberto Poli, ci siano dietro certi successi. E che le loro esibizioni lo siano state, un successo, lo dimostrano gli applausi a scena aperta tributati loro dal pubblico.
Le voci del coro diretto da Antonella Bernardi hanno aperto e chiuso il concerto con brani eseguiti interamente a cappella, alternando Rinascimento e Novecento, armonie e dissonanze, sacro a profano. E di sacro - dopo anni di sperimentazioni firmate dal duo Mazzoni-Poli, stavolta calati nel ruolo di mentori e non più di esecutori – si sentiva il bisogno. Lo sentiva il padrone di casa, don Carlo Crucianelli, che da vent’anni dà ospitalità a un concerto nato per omaggiare la figura di Giovanni Colamedici, fondatore dell’azienda Colavene, raro esempio di imprenditore illuminato e visionario, come lo ha ricordato la figlia Lauretta, che insieme al fratello Gianfranco e alla sorella Adriana ne ha raccolto il testimone.
L’edizione 2025 del concerto ha dunque cambiato pelle e ha segnato un nuovo inizio. I maestri Enrico Mazzoni e Alberto Poli, il duo delle Metamorfosi Musicali, ideatori e direttori artistici della manifestazione, hanno scelto, come detto, di non salire sul palco e di cedere la scena a volti nuovi: voci e strumenti nati o cresciuti nella Tuscia, formatisi tra i banchi del liceo musicale Santa Rosa e oggi in grado di restituire con la musica tutto ciò che hanno ricevuto.
“Dopo ventun anni – ha spiegato Mazzoni – è giusto che a parlare siano loro”. Il programma ha spaziato da Bach a Beethoven, fino ad arrivare a una composizione originale del maestro Stracchi scritta per l’ensemble viterbese. Tra i momenti più emozionanti l’esecuzione del Passacaglia di Haendel nella rivisitazione per due violini di Halvorsen, che ha catapultato i boomer presenti in sala ai tempi del mitico Intervallo Rai. “Tutte composizioni di enorme complessità e difficoltà, che vengono eseguite di solito da grandi professionisti”, ha sottolineato Poli.
Il titolo dell’edizione, “Fioriture”, non è stato scelto a caso. Evoca lo sbocciare, la crescita, ma anche quella figura musicale che arricchisce il tema principale con svolazzi e variazioni.
A fine serata, in molti hanno avvicinato i musicisti per ringraziarli. Tra questi, anche la figlia di Giovanni Colamedici, Lauretta, che ha ricordato l’origine di questo appuntamento: “Un concerto nato da un’antica amicizia, che nel tempo è diventato un impegno culturale costante. Mio padre era un uomo capace di immaginare orizzonti più larghi del proprio tempo”.
251° anniversario della fondazione della guardia di finanza
VITERBO - Nella giornata odierna, a Viterbo, presso il monumentale Palazzo Gentili, sede della Provincia di Viterbo, è stato celebrato il 251° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
Nel corso della cerimonia, alla presenza del Prefetto di Viterbo – S.E. dott. Gennaro Capo e delle principali Autorità civili, militari e religiose, unitamente ad una rappresentanza di finanzieri in servizio ed in congedo dell’A.N.F.I., è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’Ordine del Giorno emanato dal Comandante Generale della Guardia di Finanza Gen. C.A. Andrea De Gennaro, cui è seguita la consegna di ricompense di carattere morale a quei finanzieri che, nell’ultimo anno, si sono distinti nelle varie attività operative.
Al termine, il Comandante Provinciale Colonnello Carlo Pasquali, nel ringraziare le numerose Autorità intervenute, ha espresso la propria soddisfazione e un sentito plauso alle Fiamme Gialle viterbesi per il loro lavoro quotidianamente svolto al servizio della collettività. Ha sottolineato l’importanza della funzione del Corpo a presidio della sicurezza economica e finanziaria del bilancio dello Stato e dell’U.E. pronto a prevenire e a reprimere ogni forma di illegalità, sia sul versante delle entrate che delle uscite, al fine di garantire i cittadini, le imprese e il regolare funzionamento del mercato.
In linea con questa impostazione e secondo le indicazioni dell’Autorità di governo, la Guardia di Finanza sta sostenendo convintamente il cambiamento culturale in atto nell’amministrazione finanziaria, teso a rifondare su nuove basi il rapporto tra fisco e contribuente e a rinsaldare il significato autentico del prelievo tributario come contributo del singolo al bene comune.
Il Colonnello Pasquali non ha mancato di sottolineare come, nella Provincia di Viterbo, il Corpo operi in un contesto di solide relazioni istituzionali con la Prefettura, l’Autorità Giudiziaria e le altre Forze di Polizie alle quali ha ribadito il proprio convinto impegno a sviluppare ogni utile forma di sinergia e di collaborazione.
A seguire un breve consuntivo dell’attività operativa delle Fiamme Gialle Viterbesi conseguito nel 2024 e nei primi 5 mesi del 2025:
GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITA’ A TUTELA DI CITTADINI E IMPRESE
Nel 2024 e nei primi cinque mesi del 2025 il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo ha eseguito interventi ispettivi ed indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economica: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese.
CONTRASTO DELLE FRODI E DELL’EVASIONE FISCALE
Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi hanno permesso l’accertamento di illeciti relativi ai crediti di imposta soprattutto derivanti da agevolazioni nel campo immobiliare per oltre 7 milioni di euro e da altri crediti di inesistenti e/o non spettanti per quasi 2 milioni di euro.
Sono stati individuati 64 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e 538 lavoratori in “nero” o irregolari.
I soggetti denunciati per reati tributari sono 128. Il valore dei beni proposti per il sequestro quali profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre 66 milioni di euro.
Sono stati eseguiti 76 interventi in materia di accise, anche a tutela del mercato dei carburanti con il sequestro di 47.170 kg. di prodotti energetici e di 3 impianti di distribuzione carburanti.
I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire un centro scommesse che accettava fisicamente le giocate su eventi sportivi e su eventi simulati per oltre 1 milione di euro per conto di un bookmaker dell’U.E. - non autorizzato alla raccolta fisica - che non versava le imposte dovute.
TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
L’attività della Guardia di Finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese, famiglie e collettività.
Le direttive impartite sono orientate, in via prioritaria, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In tale ambito sono stati eseguiti 94 interventi per verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici, per oltre 6,7 milioni di euro.
In media è stato effettuato più di un controllo a settimana. Gli interventi hanno riguardato le varie missioni passando dagli investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, alla riqualificazione e messa a norma delle mense degli istituti scolastici; alla protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale; alla rigenerazione dei piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale; al potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università; alla innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale fino alla rivoluzione del verde e transazione ecologica.
Complessivamente gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati 366, cui si aggiungono le indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO) con la denuncia di 10 soggetti. L’attività di carattere preventivo atta a verificare il corretto uso delle risorse è stata rilevante per evitare che esse siano sperperate o non usate per il fine richiesto.
I controlli sul reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro, svolti in collaborazione con l’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per quasi 500 mila euro tra contributi indebitamente percepiti e quelli fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi - e sono state denunciate 54 persone.
L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e ad altri delitti contro la Pubblica Amministrazione è stata svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti.
CONTRASTO DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
Nell'attività di contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, l’azione del Corpo mira a bloccare le infiltrazioni criminali nell'economia legale e, contemporaneamente, a tutelare il libero mercato e il rispetto delle regole della sana concorrenza.
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio, anche attraverso l’investigazione di flussi finanziari sospetti generati dagli operatori del sistema di prevenzione antiriciclaggio, sono stati eseguiti vari interventi, che hanno portato all’accertamento di oltre 3 milioni di euro e alla denuncia di 15 persone.
Sono state analizzate 109 segnalazioni di operazioni sospette.
In materia di reati fallimentari sono stati accertati patrimoni distratti per un valore di oltre 3,6 milioni di euro.
In conseguenza della crisi russo-ucraina e della conseguente escalation militare, il Corpo, quale membro del Comitato di sicurezza finanziaria, ha proseguito gli accertamenti economico-patrimoniali sugli individui e sulle entità listate nei provvedimenti restrittivi emanati dall’Unione europea.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 34 soggetti, con l’applicazione di proposte di sequestro per quasi 1 milione di euro.
Sono stati eseguiti, poi, oltre 1.400 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Nel campo del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti sono stati eseguiti nr. 46 interventi, sottoponendo a sequestro quasi 5 kilogrammi tra hashish e cocaina. Denunciati 13 soggetti all’Autorità Giudiziaria e 39 segnalati al Prefetto.
Sul versante della tutela del mercato dei beni e servizi, sono stati eseguiti 55 interventi, sottoponendo a sequestro quasi 120 mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri. Denunciati 14 soggetti a piede libero e 15 per violazioni amministrative.
OPERAZIONI DI SOCCORSO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
Nel quadro della più ampia missione di soccorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di Finanza assicura un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, rifiuti, armi ed esseri umani.
Le attività si sviluppano attraverso articolate indagini di polizia giudiziaria, avviate e portate avanti anche ricorrendo alla collaborazione con Paesi esteri, nonché mediante il pattugliamento del mare territoriali ed extraterritoriale da parte dei mezzi navali ed aerei del dispositivo aeronavale del Corpo.
I grandi traffici illeciti che danneggiano la sicurezza e l’economia del nostro Paese, infatti, hanno origine in massima parte oltremare, transitando per il mediterraneo, e fanno capo ad organizzazioni criminali transnazionali la cui scoperta e disarticolazione presuppone un’azione operativa che – senza soluzione di continuità – si sviluppi con la massima e rapida integrazione fra dispositivo di vigilanza a mare e strutture investigative sul territorio.
La Guardia di finanza, quale Forza di Polizia e Corpo armato dello Stato, è annoverata tra le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile ed è chiamata quindi a concorrere per fronteggiare calamità e disastri naturali nonché a fornire il proprio apporto per eventi straordinari, che richiedono un intervento di carattere eccezionale dell’apparato statale.
L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, cui il Corpo partecipa prioritariamente con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.” sia nella provincia viterbese ma sovente anche nella Capitale e nelle altre provincie laziali.
A ciò si aggiunge, altresì, l’attuale, concorsuale impegno nelle attività volte al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica correlate al Giubileo Universale della Chiesa cattolica, che vedono la Guardia di finanza mettere in campo, quotidianamente, una significativa aliquota di militari AT-P.I. sino alla conclusione del citato grande evento, nell’ambito di un articolato sistema di sicurezza finalizzato ad assicurare le migliori condizioni per il regolare svolgimento delle celebrazioni giubilari.
In particolare, a tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica l’impegno profuso dalle Fiamme Gialle viterbesi, ed in particolare dai baschi verdi della Sezione Operativa di Pronto Impiego, è sempre costante e trova la sua palese espressione nel controllo del territorio, svolto diuturnamente dalle pattuglie del 117. Sono state impiegate 2.104 pattuglie per quasi 13.000 ore di servizi di controllo economico del territorio della provincia.
Al numero di pubblica utilità “117” sono pervenute 2.067 chiamate per segnalazioni, richieste di ausilio, chiarimenti e di aiuto vero e proprio.
Diritti dei braccianti agricoli: sindacato e istituzioni fanno rete
VITERBO - Mancanza di trasporti ed emergenza alloggi: il nervo scoperto del mondo bracciantile nella Tuscia. Se ne è parlato questa mattina all'aula magna dell'università della Tuscia durante un incontro promosso dalla Uila Lega comunale di Viterbo con il suo segretario Antonio Biagioli e il patrocinio dell'università degli studi della Tuscia.
Presenti all'incontro Alfonso Antoniozzi, vice sindaco del Comune di Viterbo, Enrico Panunzi, vice presidente del consiglio regionale del Lazio; Elda Agente Magnani, responsabile Ispettorato del lavoro di Viterbo; Angelo Serafinelli, coordinatore ente bilaterale Fimavla-Ebat; Giancarlo Turchetti, segretario generale Uil di Viterbo, Giulio Zelli, presidente della Commissione agricoltura della Regione Lazio, Vittoria Romeo, direttrice Inps di Viterbo, Patrizia Notaristefano, assessora all’agricoltura del Comune di Viterbo; Elena Angiani, assessora al Bilancio e alle società partecipate ed Emanuele Aronne, assessore alla qualità degli spazi urbani del Comune di Viterbo. A moderare l'incontro Daniele Camilli, segretario organizzativo Uila Viterbo. A poco a poca la sala inizia a riempirsi di braccianti con le loro famiglie.
'Per la prima volta nella Tuscia - ha spiegato Camilli - abbiamo deciso di affrontare in modo sistematico e concreto la problematica dei trasporti e delle abitazioni per i braccianti agricoli nella provincia di Viterbo, per avviare un tavolo di confronto e un percorso di lavoro condiviso al fine di migliorare la condizione di vita di queste persone. Solo a Viterbo gli operai agricoli sono 1300, novemila in tutta la provincia. Cercano casa ma non la trovano, e spesso gli viene negata. Chiedono trasporti verso le aziende agricole, ma non ci sono servizi'.
Secondo il segretario Biagioli: 'Per i lavoratori stranieri vivere e lavorare qui può essere un incubo, in mancanza di mezzi di trasporto sono costretti a fare chilometri in monopattino o bicicletta, mettendo a rischio vite; fanno fatica a trovare un'abitazione, è un problema di 'garanzie' -rimarca il segretario - che spesso i proprietari di casa antepongano al bisogno reale di queste persone. Dobbiamo iniziare ad affrontare il problema in modo concreto, mettere in piedi una battaglia per la sburocratizzazione delle pratiche anagrafiche e lavorative. Questa provincia sta diventando il più grande centro professionale del nord Italia, qui le persone imparano un lavoro ma poi mancano i servizi, le case e così si trasferiscono altrove. Il loro lavoro deve essere dignitoso e sicuro, se vogliamo far funzionare bene la società dobbiamo riscoprire i valori umani. Si parla di integrazione, ma non dobbiamo pensare di avere nuovi schiavi: bisogna riconoscere loro diritti per una vita sicura e dignitosa, bisogna fare rete'.
Appello raccolto dall'assessore Aronne: ' Da domani possiamo mettere sul piatto alcune soluzioni per risolvere il problema, ragionando in modo concreto. Serve sensibilizzare e creare misure di garanzia per i cittadini, creare partenariato tra pubblico e privato. L'affitto va garantito, pensando ad un ente di garanzia che faccia da mediatore come succede in altre parti d'Italia, dobbiamo porre attenzione ai finanziamenti europei e lavorare con provincia e regione'. Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessora Angiani e la consigliera Notaristefano. Per il vicesindaco Antoniozzi: 'Questo convegno pone l'attenzione sull'essere umano e il concetto di inclusione. La società di oggi non ci da più il contatto diretto con chi lavora la terra. Bisogna spostare l'ottica dalla logica della produttività a quella dell'umanità'.
'Creare le giuste condizioni di vita per i lavoratori - ha detto il vicepresidente in Regione Panunzi - è un investimento per la società tutta. Dobbiamo evitare lo spopolamento delle campagne e mi auguro che le istituzioni lavorino in sinergia tra enti per trovare soluzioni concrete'. Per il segretario generale di Viterbo, Giancarlo Turchetti: 'Siamo qui oggi per trovare soluzioni condivise e per attivare un tavolo permanente per affrontare le problematiche che colpiscono questi lavoratori'. 'E' nostro dovere morale e civile - ha sottolineato a sua volta Zelli - affrontare queste problematiche in modo mirato e completo. La vera scommessa è riuscire a riportare una parte del valore aggiunto nelle tasche della produzione dell'imprenditoria agricola, questo è impegno che in regione stiamo mettendo a punto'.
Rivolgendosi ai lavoratori in sala, il segretario regionale Angelo della Vecchia ringrazia quanto fatto finora: 'E' grazie a voi se sulle nostre tavole abbiamo da mangiare. Oggi si parla di alloggi e trasporti, siamo nel 3 millennio, e ogni strada che percorriamo ogni singolo giorno è costellata di dolore. Siamo stanchi di vedere in giro persone che vengono raccattate come se fossero dei nomadi. Le istituzioni devono trovare risorse e impegno comune, devono promuovere la necessaria forma di democrazia sociale'.
Tiro con l’arco, record di presenze a Bassano in Teverina per il regionale
BANDO SULLA PROROGA DELLA FIERA DI TOSCANELLA
Viterbo, Polizia di Stato sventa truffa ai danni di un’anziana: due arresti in flagranza
Valentano: disinfestazione ambientale contro le zanzare
Talete Spa: interruzione condotta in Via della Repubblica a Civita Castellana
Iscrizioni mensa scolastica 2025/2026: al via le domande a Civita Castellana
Scuolabus a Vasanello: aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2025/2026
Viterbo: contributi asilo nido per l’anno educativo 2025-2026
Unitus investe sui giovani: borse di studio per chi sceglie di studiare a Rieti
VITERBO - Oltre 400 mila euro per attrarre iscritti ai corsi del Polo Interuniversitario, grazie all'accordo con Sapienza e al sostegno del MUR. Il Polo universitario interateneo di Rieti, nato dalla sinergia tra l'Università degli Studi della Tuscia e l'Università La Sapienza di Roma, si rafforza come punto di riferimento per la formazione universitaria nel cuore dell'Italia centrale. E oggi arriva un segnale concreto a favore degli studenti: borse di studio biennali e triennali da 3.000 euro all'anno, destinate a studentesse e studenti fuori sede che si iscriveranno per la prima volta nell'anno accademico 2025/2026 a specifici corsi di laurea con sede amministrativa presso l'Università della Tuscia.A queste si aggiungono borse di studio da 1.000 euro all'anno per studentesse e studenti meritevoli o in condizioni di disagio, anche residenti nella Provincia di Rieti.
«Con questa iniziativa – ha dichiarato il Rettore dell'Università della Tuscia, Stefano Ubertini – vogliamo sostenere la scelta di chi decide di costruire il proprio futuro a Rieti, in corsi che uniscono innovazione, ambiente, cultura e tecnologie d'avanguardia. L'università è motore di sviluppo e coesione, e questo investimento ne è la prova concreta.»
Queste nuove borse completano quelle già previste per studenti e studentesse internazionali, confermando la volontà dell'Ateneo viterbese di potenziare l'attrattività del Polo e offrire concrete opportunità a chi sceglie di formarsi in un contesto dinamico, internazionale e legato alle vocazioni del territorio. Si tratta di un intervento complessivo da oltre 400.000 euro, finanziato attraverso l'accordo di programma siglato con l'Università Sapienza di Roma e sostenuto dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), per incentivare la mobilità studentesca, contrastare lo spopolamento e valorizzare Rieti come città universitaria attraverso una formazione di qualità.
I corsi per cui è possibile beneficiare di queste borse di studio sono le lauree triennali in 'Scienza della Montagna' e 'Scienze dell'Agricoltura', e le lauree magistrali in 'Science and Technologies for Agriculture and Mountain Areas' e 'Archival Science and AI', entrambe erogate interamente in lingua inglese. A questi percorsi si affianca, sempre presso il Polo di Rieti, la laurea triennale in 'Economia dell'Innovazione', proposta in collaborazione tra Sapienza e Tuscia, con sede amministrativa presso Sapienza, per la quale sono previste borse di studio dedicate, bandite direttamente dall'ateneo romano.
Le domande per accedere alle borse Unitus potranno essere presentate dal 1° agosto al 15 ottobre 2025 attraverso il portale ufficiale dell'Ateneo
https://www.unitus.it/studenti/servizicomunitastudentesca/bandi-per-studenti-e-laureati/borse-di-studio/
Il Polo interuniversitario di Rieti si conferma così un modello di collaborazione istituzionale capace di generare alta formazione, ricerca e impatto territoriale, in un'ottica nazionale e internazionale.
Previsioni meteo per mercoledì 25 giugno
VITERBO
Giornata all'insegna del tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. Nessuna variazione in serata e nottata quando si rinnovano condizioni di tempo asciutto con ampie schiarite. Temperature comprese tra +16°C e +33°C.
LAZIO
Giornata all'insegna del tempo stabile su tutta la regione con cieli sereni o al più poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. Nessuna variazione in serata e nottata con tempo asciutto e ampie schiarite ovunque.
AL NORD
Al mattino tempo stabile su tutte le regioni con prevalenza di cieli sereni. Al pomeriggio instabilità in aumento sulle Alpi con sviluppo di acquazzoni sparsi e locali temporali e locali rovesci anche in Appennino, asciutto altrove con nubi sparse e schiarite. In serata e in nottata piogge in sconfinamento sulle pianure di Piemonte e Lombardia, asciutto altrove con schiarite.
AL CENTRO
Al mattino stabilità diffusa su tutte le regioni con sole prevalente. Cieli per lo più soleggiati anche al pomeriggio, qualche nube in sviluppo nelle zone interne ma senza fenomeni di rilievo associati. In serata e nottata nessuna variazione con tempo asciutto e ampie schiarite ovunque.
AL SUD E SULLE ISOLE
Al mattino tempo stabile su tutte le regioni con prevalenza di cieli sereni. Al pomeriggio instabilità in Appennino e nelle zone interne della Sardegna con locali acquazzoni, ancora soleggiato sugli altri settori. In serata e nella notte torna la stabilità diffusa con ampie schiarite ovunque.
Temperature minime e massime in generale rialzo su tutta l'Italia.
Il generale Cantoni in visita alla compagnia carabinieri di Tuscania
TUSCANIA - Sabato 21 giugno 2025, il Generale di Divisione Ugo Cantoni, Comandante della Legione Carabinieri Lazio, ha effettuato una visita alla Compagnia Carabinieri di Tuscania (VT).
Ad accoglierlo, il Comandante in sede vacante della Compagnia, Luogotenente C.S. Daniele Tramontana, insieme ai Comandanti delle stazioni dipendenti e a una rappresentanza dei Carabinieri della Compagnia, nonché dei membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri, delle Associazioni Nazionali a carattere sindacale e della Croce Rossa Italiana.
Durante l'incontro, il Generale Cantoni ha espresso il suo sincero apprezzamento per il lavoro svolto dal personale, evidenziando l'impegno, la dedizione e l'elevata professionalità con cui i Carabinieri operano nella Tuscia, affrontando le minacce emergenti.
Umberto di Fusco è il nuovo vicepresidente della prima commissione
VITERBO - Nel corso dell’ultima seduta della prima commissione, tenuta a Palazzo dei Priori, il consigliere di maggioranza Umberto di Fusco, membro della lista “Viterbo Venti Venti”, è stato eletto vicepresidente della prima commissione.
La nomina arriva in seguito ad una votazione che ha visto il favore della maggioranza e l’astensione dell’opposizione. Di Fusco subentra così ad Alessandra Croci, anche lei membro della lista “Viterbo Venti Venti”.
Al Comune di Roma una mozione contro il deposito unico di scorie nucleari
VITERBO - (Ale.Sor.) Il no al deposito unico di scorie nucleari arriva sui tavoli dell'assemblea capitolina. Nella giornata di oggi è stata presentata una mozione a firma dei consiglieri Virginia Raggi, Alessandro Luparelli, Linda Meleo, Michela Cicculli, Paolo Ferrara, Valeria Baglio, Daniele Diaco e Ferdinando Bonessio, del Movimento cinque stelle. Sinistra civica ecologista e Pd, per impegnare il sindaco Roberto Gualtieri e la sua giunta a contrastare la costruzione del deposito nazionale ampio 150 ettari nella Tuscia.
'La Sogin Spa - scrivono i consiglieri nella nota - chiamata a definire una proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) per la localizzazione del deposito sulla base dei criteri indicati da ISPRA ha svolto il lavoro di indagine sulle aree potenzialmente idonee esclusivamente su banche dati e riferimenti bibliografici'.
'Durante la consultazione pubblica i portatori di interesse hanno controdedotto gli studi di Sogin evidenziando i numerosi difetti nella procedura di selezione, le incongruenze nell’applicazione dei criteri di selezione e l’errata applicazione degli stessi criteri sulla realtà oggettiva delle aree ritenute potenzialmente idonee'
I 14 Comuni del viterbese inclusi nella Cnai (Montalto di Castro, Canino, Cellere, Ischia di Castro, Soriano nel Cimino, Vasanello, Vignanello, Corchiano, Gallese, Tarquinia, Tuscania, Piansano, Arlena di Castro e Tessennano) oltre a non aver dato la propria disponibilità ad ospitare il Deposito, si sono attivate per la creazione di un coordinamento in grado di organizzare e sostenere un’opposizione diffusa alla realizzazione del sito nei loro territori, preannunciando la presentazione di una serie di ricorsi al Tar contro il provvedimento che non tiene conto della vocazione agricola e turistica del territorio, della presenza di biodistretti, di impianti eolici e fotovoltaici nonchè della Centrale elettrica di Montalto di Castro
Ma il problema, secondo quanto riportano i consiglieri, potrebbe indirettamente comportare dei rischi anche per la Capitale. 'Le aree individuate - scrivono - si trovano tutte a meno di 60km da Roma; alcune di queste sono lambite da affluenti del Tevere e localizzate a meno di 5 km dal suo corso. L'area sarà vasta 150 ettari e dovrà accogliere 95mila metri cubi di rifiuti radioattivi. Nella Tuscia non sussistono condizioni idrogeologiche e sismiche tali da garantire la sicurezza del progetto'. Da qui la richiesta ufficiale: 'Chiediamo al sindaco di sostenere la battaglia per la tutela della Tuscia, nono solo partecipando alle iniziative in loco, ma altresì richiedendo formalmente al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, di attivarsi contestualmente, affinché né il parco tecnologico né il deposito nazionale vengano realizzati nelle aree individuate come idonee nel territorio della Regione Lazio, e nemmeno nei comuni e nei municipi al di fuori della provincia di Viterbo. E' importante - concludono - attivare una cabina di regia che, insieme ad ANCI, alle Università e alle organizzazioni di categoria, possa dare supporto tecnico, scientifico e giuridico per predisporre osservazioni necessarie da presentare alla Sogi
Sutri protagonista nella serie internazionale The Saints firmata Martin Scorsese
SUTRI - L’Amministrazione Comunale di Sutri è lieta di comunicare ai
cittadini un risultato di grande prestigio per la nostra città e per
l’intero territorio: il celebre Anfiteatro romano di Sutri è stato
selezionato come set per le riprese della seconda stagione della
docufiction “The Saints”, una produzione internazionale firmata
Lupin Film S.r.l. e presentata da uno dei più grandi maestri del cinema
mondiale, Martin Scorsese.
Questo importante risultato è frutto di un’attenta politica di
promozione e valorizzazione del nostro patrimonio storico, culturale e
artistico. La scelta di Sutri da parte di una produzione di rilievo
internazionale conferma il percorso virtuoso intrapreso per restituire
alla nostra città il ruolo di protagonista nel panorama culturale.
“La presenza di una produzione come The Saints a Sutri – dichiara
il Sindaco Matteo Amori – è motivo di grande orgoglio per la nostra
comunità. Questo progetto non solo valorizza il nostro straordinario
Anfiteatro romano, ma rappresenta un’opportunità concreta di
promozione territoriale per far conoscere al mondo le bellezze e la
storia di Sutri. Il nostro obiettivo è continuare a fare di Sutri una
destinazione d’eccellenza, capace di attrarre cultura, turismo e
investimenti. Ringrazio la Lupin Film per aver creduto nel nostro
territorio e per aver scelto Sutri come parte di questo viaggio
artistico di così grande valore.”
La serie The Saints, già apprezzata nella sua prima stagione per
l’alto valore storico, spirituale e artistico, racconta le vite di
santi che hanno segnato la storia, tra cui San Francesco d’Assisi,
Giovanni Battista, Maria Maddalena, Giovanna d’Arco e molti altri.
Oggi queste storie rivivono nei luoghi autentici della memoria, come il
nostro Anfiteatro, conferendo a Sutri visibilità internazionale e
prestigio culturale.
L’Amministrazione Comunale continuerà a lavorare con impegno per
attrarre nuove produzioni e valorizzare al meglio il nostro patrimonio,
a beneficio della crescita e dello sviluppo turistico ed economico della
città.
Cinghiali in gabbia: Viterbo sceglie la cattura, ma a quale prezzo?
VITERBO - In seguito alla pubblicazione da parte del Comune di Viterbo dell'avviso di manifestazione d’interesse per selezionare ditte a cui affidare la cattura dei cinghiali attraverso gabbie trappola,
vorremmo sapere dall’amministrazione Frontini che fine poi faranno i cinghiali catturati. L'Amministrazione deve dare risposte. Ma il consigliere delegato al benessere animale Buzzi non ha mai nulla da dire?
Un metodo barbaro ed incivile, del tutto inutile e controproducente. ENPA Sezione di Viterbo e provincia condanna la decisione assunta dal Comune di utilizzare delle gabbie-trappola per catturare i cinghiali all'interno delle aree urbane e periurbane. Gli animali intrappolati in quelle gabbie soffrono e sono costretti a restare imprigionati in un tempo indefinito( altro che benessere animale!): si potrebbe prefigurare il reato di maltrattamento animale. E come fa l’Amministrazione a sapere quando le gabbie saranno piene di cinghiali? Con quali tempi verranno monitorate?
I cinghiali sono oggetto di controllo faunistico e caccia 365 giorni l’anno, ovunque, anche nei parchi, ed è anche per questo che cercano posti dove poter vivere, che offrono risorse come sporcizia e scarti di cibo lasciati da cittadini ben poco virtuosi. Inoltre, gli stermini non sono mai serviti a nulla in oltre 25 anni di abbattimenti continui.
La legge nazionale 157/92 sancisce l’obbligo di applicare in via prioritaria i metodi ecologici ,altre eventuali soluzioni possono essere prese in considerazione solo dopo che l’Ispra (l’Istituto scientifico di riferimento per la fauna selvatica) ne abbia valutato l’efficacia. Non contestiamo soltanto la legittimità del provvedimento; contestiamo, anche e soprattutto, l’impostazione strategica che ne sta alla base.Poi c'è anche il problema delle gabbie a norma.
Ricordiamo che le stesse sono spesso prive di marcatura CE (Comunità Europea, ndr), della targhetta di identificazione macchina e matricola, dei dati del fabbricante con relative specifiche tecniche principali, dell'ente certificatore che ne attesti l'omologazione e dell'organismo notificato. E' una violazione non solo del decreto legislativo 81/08 Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, ma anche delle norme comunitarie nello specifico la direttiva 2001/95/CE relativa alla sicurezza generale dei prodotti e direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine.
Una impostazione fallimentare, che non tiene in alcun conto il mondo scientifico e che ignora un semplice quanto evidente dato di fatto: sono più di 20 anni che nel nostro paese si uccidono animali selvatici, eppure si lamentano sempre problemi di sovrannumero. Ed è proprio questa la più lampante dimostrazione del fallimento di politiche finalizzate esclusivamente a favorire il mondo venatorio.
Si tira in ballo la peste suina africana, che non è un pericolo per le persone ma solo per gli allevamenti di suidi, quando proprio Ispra nelle sue Faq sconsiglia il ricorso ad abbattimenti, per i rischi di contaminazione del suolo. E poi, ci si domanda quali strumenti di prevenzione il comune abbia utilizzato fin'ora prima di procedere alla cattura.
Ripetute volte abbiamo dato la disponibilità per un incontro in prefettura con una nostra rappresentanza Enpa e con documenti specifici, per dare un aiuto concreto al Comune per cercare di risolvere la questione ,ma non siamo mai stati interpellati né ascoltati.
La sensazione è che si ricorra sempre alle facili uccisioni per dare l’idea di un pronto intervento, quando invece è proprio sulle risorse e sulla gestione del territorio che occorrerebbe lavorare seriamente.
Forse il tema della coesistenza non è neppure preso in considerazione e per questo non si intravedono che azioni punitive. L’educazione alla coesistenza manca proprio del tutto, non c’è alcuna iniziativa promossa dalle istituzioni.
Non c’è comune, regione o provincia che promuovano iniziative atte a sviluppare una conoscenza degli animali e dell’animalità che non sia esclusivamente quella venatoria.
ENPA SEZIONE DI VITERBO E PROVINCIA