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Caprarola ospita Cioccofest e Festa della Castagna tra gusto e natura a ottobre

News da Ontuscia.it - Gio, 26/06/2025 - 08:49
L’autunno di Caprarola si accende di gusto e tradizione con la nuova edizione di Cioccofest & Festa della Castagna, in programma nei weekend dell’11 e 12 e del 18 e 19 ottobre 2025. L’evento, attesissimo e consolidato, unisce sapori autentici e paesaggi suggestivi nel cuore della Tuscia, tra gli alberi secolari del Parco delle Scuderie […]
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Viterbo ricorda i Martiri delle Foibe con cerimonie a 80 anni dal sacrificio

News da Ontuscia.it - Gio, 26/06/2025 - 08:47
Ottanta anni dopo la loro tragica morte, i tre martiri viterbesi Fabio Tamantini, Giulio Mancini e Augusto Bacchi sono stati commemorati con solenni cerimonie patriottiche a Viterbo, Civitella d’Agliano e Acquapendente. Organizzati dal Comitato 10 Febbraio, gli eventi hanno voluto onorare il ricordo di questi militari trucidati o fatti sparire nelle foibe dai partigiani comunisti […]
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Deposito scorie: ''Autorizzazione dal 2029, nel 2039 la messa in esercizio''

News da viterbonews24.it - Gio, 26/06/2025 - 08:41
2025-06-26

di Fabio Tornatore

VITERBO - La procedura per la costruzione di un deposito per scorie radioattive a bassa e bassissima intensità prevede l'autorizzazione unica entro il 2029, e la messa in esercizio presumibilmente entro il 2039. Lo riferisce il Corriere della Sera, che riporta le parole del ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin nell'audizione alla Camera sullo smaltimento delle scorie nucleari. Il ministro avrebbe anche riferito sulla necessità di individuare un deposito di stoccaggio temporaneo per i rifiuti nucleari a media e alta intensità.

'Sulla base delle stime più recenti fornite dalla Sogin' riferisce il ministro 'orientativamente si ritiene che si possa prevedere per 2029 il rilascio del provvedimento di autorizzazione unica e per il 2039 la messa in esercizio del deposito nazionale'.

Il ministro avrebbe anche riferito, come riporta il Corriere della Sera, sulla necessità di individuare una struttura temporanea (il centro di stoccaggio alta intensità - Csa) per i rifiuti radioattivi a media e alta intensità e il combustibile irraggiato, nell'attesa di una soluzione per il loro smaltimento in un deposito geologico 'internazionale come opzione preferita o, in alternativa, sul territorio nazionale'. Il programma di studi e qualificazione preliminari per la realizzazione di un deposito geologico nazionale potrebbero partire dal 2050.

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Deposito scorie. Pichetto Fratin: ''O si fanno avanti i territori o decide il governo''

News da viterbonews24.it - Gio, 26/06/2025 - 08:41
2025-06-26

di Fabio Tornatore

VITERBO - 'O si fanno avanti i territori o decide il governo', queste le parole del ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin, riportate dal Corriere della Sera, all'audizione alla Camera sullo smaltimento delle scorie nucleari e sull'individuazione delle aree idonee allo sviluppo di impianti per la produzione di energie rinnovabili.

'Non è più un tema rinviabile' avrebbe detto il ministro 'sul quale delineare una strategia condivisa con i territori di ampio respiro'. Dopo l'approvazione della Carta nazionale delle aree idonee per l'ubicazione del deposito per i rifiuti nucleari a bassa intensità l'iter prevede l'acquisizione di manifestazioni d'interesse aperta a Comuni e Regioni. 'Nel caso in cui si riscontri l'assenza di manifestazioni spontanee o la mancata definizione dell'intesa' continua il ministro Pichetto Fratin 'saranno attivati dei comitati interistituzionali misti Stato-Regioni, come forma ulteriore di sollecitazione alla leale collaborazione, e sarà ricercata l'intesa della Conferenza Unificata'.

'Ove non si riesca a costituire il suddetto comitato o in caso di mancato raggiungimento delle intese sui singoli siti' conclude il ministro dell'ambiente 'la decisione sarà assunta con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, integrato con la partecipazione del presidente della Regione interessata'.

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Addio ad Alvaro Vitali, l’iconico Pierino che recitò anche nella Tuscia

News da viterbonews24.it - Gio, 26/06/2025 - 08:41
2025-06-26

VITERBO – Una notizia che colpisce un po’ tutti… nella serata di martedì si è spento all’età di 75 anni Alvaro Vitali, conosciuto nel mondo del cinema grazie alla sua interpretazione di Pierino, personaggio di fantasia utilizzato come soggetto e protagonista di molte barzellette.

La cinematografia a cui deve la sua fama appartiene al mondo della “commedia sexy all’italiana”; tra i film a cui ha preso parte, uno in particolare ha visto protagonista la nostra terra: il film “Mortacci”, pellicola del 1989 diretto da Sergio Citti.

La Trama

Domenico, custode corrotto di un cimitero, ruba dalle tombe mentre le anime dei defunti attendono l'oblio per poter lasciare quel luogo di passaggio. Tra loro ci sono personaggi eccentrici e tragicomici con storie assurde di morte. Il confine tra vivi e morti si sfuma quando anche Domenico e altri ancora in vita finiscono nel mondo dei defunti. Alla fine, il cimitero resta senza custode, e i vivi si chiedono dove sia finito. Tra i membri del cast figurano Vittorio Gassman e Mariangela Melato, mentre avrebbero dovuto prendere parte al cast anche nomi del calibro di Roberto Benigni, Carlo Verdoni e Massimo Troisi, che rinunciarono per via di alcune incomprensioni con il regista.

Dove è girata la pellicola, e che ruolo ha Vitali in essa?

Il film è girato per lo più tra Faleria e Calcata, dove viene collocato l’immaginario borgo di Sottomonte; riconoscibili nella pellicola alcune vie di Faleria, Palazzo Anguillara, la chiesa di San Gregorio. Vitali in questa pellicola farà la parte di Torquato Guglielmi, figlio scalcinato e opportunista di Torquato, che specula sulla salma dell’americano Archibald Williams (spedita per errore al posto del padre), tentando di trarre profitto da questa “confusione”.

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Caldo torrido in ufficio: il diritto all’aria condizionata non è un optional

News da viterbonews24.it - Gio, 26/06/2025 - 08:41
2025-06-26

di SDA

CIVITA CASTELLANA - Con l’arrivo dell’estate e l’innalzarsi delle temperature, la climatizzazione negli ambienti di lavoro torna al centro dell’attenzione, soprattutto quando si tratta di tutela della salute dei lavoratori. In contesti come uffici amministrativi e strutture sanitarie, garantire una temperatura adeguata non è solo una questione di comfort, ma un preciso obbligo normativo.

La domanda è ricorrente: i lavoratori hanno diritto all’aria condizionata in ufficio? La risposta è sì, a determinate condizioni, come stabilito dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008). In particolare, l’Allegato IV stabilisce che:

la temperatura negli ambienti lavorativi deve essere adeguata all’organismo umano, tenendo conto delle attività svolte e del dispendio fisico;

nei luoghi chiusi, il datore di lavoro deve assicurare aria salubre in quantità sufficiente, anche mediante impianti di climatizzazione, se non è possibile un corretto ricambio d’aria naturale;

il sistema di condizionamento deve essere mantenuto in efficienza, evitando correnti d’aria dirette e sottoponendolo a regolare manutenzione.

Non si tratta quindi di una scelta discrezionale, ma di una valutazione tecnica e organizzativa che ogni datore di lavoro è tenuto a fare per prevenire condizioni di stress termico.

Secondo il D.P.R. 74/2013, negli ambienti climatizzati la temperatura non deve scendere sotto i 26°C, con una tolleranza di ±2°C. Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomandano inoltre che non vi sia uno sbalzo termico superiore a 7 gradi tra l’interno e l’esterno, al fine di evitare conseguenze sulla salute dei lavoratori.

Alla luce di queste disposizioni, la CISAS – Confederazione Indipendente Sindacati Autonomi – chiede con urgenza alla Direzione Aziendale l’attivazione di sistemi di climatizzazione adeguati presso il Presidio di Civita Castellana, in particolare:

nei locali adibiti a spogliatoi del personale sanitario e amministrativo;

negli uffici amministrativi, dove si lavora spesso in ambienti chiusi e privi di adeguato ricambio d’aria.

Una richiesta che si fonda su criteri oggettivi di salvaguardia della salute e della sicurezza dei dipendenti, e che si colloca all’interno delle previsioni della Legge 241/1990, articolo 2, comma 2, in materia di procedimenti amministrativi e risposte entro termini certi.

La CISAS segnala inoltre che, dal sito aziendale, risulterebbero strutture organizzative come una Direzione Sanitaria e una Posizione Organizzativa che, nei fatti, sembrano esistere solo sulla carta presso il Presidio. Un aspetto che merita chiarezza e attenzione, in un momento in cui il ruolo della sanità territoriale è cruciale.

'Ci auguriamo un pronto riscontro e un intervento tempestivo, per garantire ai lavoratori condizioni di lavoro dignitose e conformi alla normativa', conclude il Segretario Generale CISAS.

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La fauna di Viterbo prima dell’urbanizzazione

News da viterbonews24.it - Mer, 25/06/2025 - 20:41
2025-06-25

Il territorio della Tuscia, e in particolare la zona attorno a Viterbo, è stato per secoli un mosaico di ambienti naturali ricchi e diversificati. Prima che la città si espandesse oltre le sue antiche mura, la campagna circostante offriva habitat ideali per numerose specie animali. Le faggete dei Monti Cimini, i boschi di querce, le aree umide e i campi coltivati accoglievano un’ampia varietà di fauna: dai caprioli alle lepri, dai tassi agli istrici, senza dimenticare anfibi, rettili e numerosi uccelli stanziali e migratori.

In particolare, Viterbo si trovava lungo rotte naturali frequentate da rapaci come il gheppio, il nibbio bruno e il falco pellegrino, che nidificavano sulle pareti rocciose o tra gli alberi secolari. La vita animale si intrecciava con quella rurale, in un equilibrio che aveva resistito nei secoli. La presenza dell’uomo non era ancora così invadente da compromettere questo fragile ecosistema.

L’espansione urbana e la perdita degli equilibri naturali

A partire dalla seconda metà del Novecento, Viterbo ha vissuto una progressiva espansione urbana. I nuovi quartieri, le infrastrutture stradali, le aree industriali e commerciali hanno modificato radicalmente il paesaggio. Con la crescita della popolazione e la cementificazione di aree un tempo agricole o selvagge, molti habitat naturali sono stati cancellati o ridotti a lembi isolati, privi di connessioni ecologiche.

Questo processo ha avuto un impatto diretto sulla fauna: molte specie si sono ritirate verso le zone boschive più interne, mentre altre, meno mobili o più sensibili ai cambiamenti ambientali, sono scomparse del tutto dalla zona. Il cosiddetto effetto 'isola ecologica' ha frammentato le popolazioni animali, impedendo la riproduzione e riducendo la biodiversità. Anche i cambiamenti climatici e l’inquinamento acustico e luminoso hanno influito, accelerando la scomparsa di alcuni insetti e uccelli.

La volpe, simbolo di resilienza

In questo scenario di transizione e adattamento, la volpe ha saputo resistere e reinventarsi. È probabilmente l’animale più emblematico tra quelli che ancora oggi popolano le campagne e le periferie viterbesi. Agisce per lo più di notte, evitando l’uomo ma imparando a sfruttarne le abitudini. Nei dintorni dei centri abitati, dove può trovare cibo nei cassonetti o nei pollai incustoditi, la sua presenza è costante — anche se raramente visibile.

Ma la volpe non è solo un animale reale. È anche una figura culturale, protagonista di favole, proverbi, film e giochi. Basti pensare a titoli come fowl play gold, un gioco online ambientato in un contesto rurale ironico e colorato, dove proprio una volpe astuta è al centro dell’azione. Questo richiamo non è casuale: la volpe incarna da sempre l’astuzia, la furbizia e la capacità di adattamento, qualità che spiegano perché sia una delle poche specie selvatiche ancora capaci di sopravvivere — e talvolta prosperare — anche a ridosso della città.

L’allarme per l’invasione dei cinghiali

Se la volpe continua a convivere con l’ambiente urbano con discrezione, il cinghiale lo fa con prepotenza. Negli ultimi anni, Viterbo ha visto crescere in modo esponenziale il numero di cinghiali che si spingono fino alle aree abitate. Non è raro vederli attraversare strade, entrare nei giardini privati o frugare tra i rifiuti. Il fenomeno è diventato così diffuso da essere ormai percepito come una vera e propria emergenza.

Le cause sono molteplici: l’introduzione di specie ibride per scopi venatori, l’assenza di predatori naturali (come il lupo), l’abbandono di molte terre agricole che prima fungevano da barriera, e l’elevata capacità riproduttiva dei cinghiali. La città, in questo contesto, rappresenta una fonte di cibo facile e sicura.

Gli effetti sono tangibili: incidenti stradali in aumento, danni a coltivazioni, paura tra i cittadini e problemi di convivenza. Le istituzioni locali hanno iniziato a sperimentare piani di contenimento, ma il dibattito resta acceso tra chi chiede abbattimenti mirati e chi invoca soluzioni non cruente.

Ripensare il rapporto tra città e natura

L’evoluzione della fauna a Viterbo è un caso esemplare di come l’urbanizzazione possa alterare profondamente gli equilibri ambientali. Ma è anche l’occasione per ripensare il nostro modo di vivere lo spazio e il territorio. La convivenza con gli animali selvatici non è solo possibile, ma necessaria, se vogliamo garantire un ambiente sano e bilanciato.

Servono politiche intelligenti, che uniscano tutela ambientale, controllo faunistico e educazione civica. Serve maggiore attenzione nella progettazione urbana, con la creazione di corridoi ecologici, barriere naturali e spazi verdi gestiti. E serve soprattutto un cambiamento culturale: imparare a vedere negli animali non un fastidio, ma una parte integrante dell’identità di un territorio. Dopotutto, se oggi Viterbo è attraversata da cinghiali, è anche popolata da volpi silenziose che ci osservano dai margini.

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Domande di lavoro e CV: piccoli accorgimenti che fanno la differenza

News da viterbonews24.it - Mer, 25/06/2025 - 20:41
2025-06-25

Candidarsi per un nuovo lavoro può sembrare un processo semplice, ma molti dettagli possono fare la differenza tra un colloquio ottenuto e una candidatura ignorata. Spesso si presta attenzione solo al contenuto del CV, senza valutare come viene presentato. Chi vuole distinguersi deve concentrarsi su tutti gli elementi che compongono una domanda ben fatta.

Anche un piccolo errore o una distrazione possono dare l’idea di poca precisione. Un approccio ordinato, coerente e mirato offre più opportunità. Questo vale sia per il curriculum sia per ogni documento allegato o messaggio inviato al datore di lavoro.

CV ordinato: il primo passo verso un’impressione positiva

Un curriculum efficace non si giudica solo dai contenuti. L’impostazione grafica e la chiarezza del testo giocano un ruolo diretto nella prima impressione. Le informazioni devono essere facili da leggere. Una struttura semplice con titoli chiari aiuta a far emergere le esperienze senza fatica per chi legge.

Scegli un formato pulito, usa lo stesso font per tutto il documento e limita i colori a uno o due. Inserisci le informazioni essenziali: dati personali, formazione, esperienze lavorative, competenze. Ogni sezione deve essere aggiornata e pertinente alla posizione a cui ci si sta candidando.

Ordina le esperienze in modo logico. In genere è preferibile il criterio cronologico inverso, partendo dalla più recente. Aggiungere descrizioni sintetiche delle mansioni svolte può aiutare a valorizzare il proprio ruolo precedente. Tuttavia, evitare frasi lunghe o troppo tecniche aiuta il selezionatore a concentrarsi sull’essenziale.

Chi ha avuto molte esperienze brevi dovrebbe evidenziare i ruoli più significativi. Ridurre al minimo le informazioni poco rilevanti evita di confondere. Infine, un controllo ortografico attento permette di evitare errori che danno un’impressione di superficialità.

Revisioni rapide prima dell’invio

Una volta completato il curriculum o la lettera di presentazione, può capitare di accorgersi di un dettaglio da cambiare all’ultimo minuto. La correzione rapida, senza perdere tempo, diventa fondamentale soprattutto quando si inviano candidature a più aziende nello stesso giorno.

Qui può tornare utile uno strumento come un Editor rapido, che permette di apportare modifiche senza scaricare programmi. Con un’interfaccia semplice e accessibile anche da smartphone, si possono aggiornare informazioni, correggere errori o aggiungere dettagli in pochi secondi.

Questo tipo di supporto è particolarmente comodo per chi gestisce più documenti o deve adattare i file alle richieste di aziende diverse. Anche solo cambiare il nome del file, aggiornare la data o firmare un documento digitalmente può fare la differenza, senza complicazioni.

Il vantaggio sta nella velocità. Non serve rifare tutto da capo o cercare un computer disponibile. Con strumenti così, mantenere ordine e precisione diventa molto più gestibile.

Lettera di presentazione: personalizzazione che conta

Molti la sottovalutano, ma la lettera di presentazione è spesso il primo elemento letto da chi seleziona. Va scritta con attenzione, evitando frasi generiche e modelli standard. Ogni versione dovrebbe essere pensata in base alla posizione per cui ci si candida.

Un messaggio diretto, breve e privo di formalismi eccessivi comunica meglio motivazione e interesse. Spiega perché l’azienda ti interessa, cosa puoi offrire, e su quali aspetti vuoi puntare per questo ruolo. Evita l’elenco di competenze e preferisci un tono personale, ma sempre professionale.

Chi riceve decine di lettere ogni giorno apprezza quelle che vanno dritte al punto. Tre o quattro paragrafi sono più che sufficienti. Non inserire esperienze che hai già descritto nel CV, ma concentrati su ciò che può colpire positivamente il lettore.

Anche qui, una rilettura attenta è essenziale. Se invii più candidature, evita di dimenticare il nome corretto dell’azienda o di usare lo stesso testo per tutte. La personalizzazione si nota e può essere decisiva.

Evitare errori ricorrenti nelle domande

Anche con un buon CV e una lettera ben scritta, alcuni errori rischiano di compromettere tutto. Tra i più comuni c’è l’inserimento di dati personali sbagliati o incompleti. Un numero di telefono errato o una mail con un errore possono impedire al selezionatore di ricontattarti.

È frequente anche trovare incoerenze tra il contenuto del CV e quello della lettera. Se in un documento si parla di un’esperienza e nell’altro no, il dubbio sorge. Serve coerenza tra tutte le informazioni presentate.

Anche il linguaggio troppo vago va evitato. Frasi come “grande spirito di adattamento” o “ottime doti comunicative” non dicono nulla se non sono accompagnate da esempi concreti. Meglio scrivere poco, ma in modo preciso.

Chi presenta molti documenti insieme deve anche verificare che tutti siano aggiornati. A volte si inviano file vecchi per sbaglio, oppure si allegano versioni sbagliate. Prendersi qualche minuto per controllare riduce i rischi di brutte sorprese.

Allegati e formati: presentarsi nel modo giusto

Il modo in cui si invia un documento dice qualcosa sul tipo di candidato. Rinominare i file con nome, cognome e posizione desiderata dimostra attenzione. Evita nomi generici come “cv_finale” o “documento1”, che possono creare confusione.

I formati devono essere semplici e leggibili. Il PDF è tra i più utilizzati perché mantiene la formattazione e non crea problemi di compatibilità. Evita file troppo pesanti, soprattutto se richiesti via mail.

Allegare referenze o certificazioni va fatto solo se esplicitamente richiesto. Includere documenti inutili può far sembrare la candidatura meno focalizzata. È meglio inviare pochi file, ben curati, piuttosto che troppe informazioni che nessuno leggerà.

Controlla che i link (se presenti) funzionino e che eventuali immagini o tabelle siano visibili correttamente. Un piccolo errore tecnico può vanificare l’impegno messo nella preparazione.

Hai già tutto pronto? Fai la differenza con un ultimo controllo

Ogni dettaglio può influenzare l’opinione del selezionatore. Un CV ben scritto e aggiornato, una lettera autentica e allegati ordinati aiutano a mostrare precisione e serietà.

Rileggere con calma, usare strumenti semplici per sistemare rapidamente gli errori, e inviare i file nel modo corretto ti mette nella posizione migliore per ottenere un colloquio.

Prepararsi bene è già un segnale forte. Chi dedica attenzione alla propria candidatura trasmette impegno, rispetto e interesse vero per il ruolo.

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Furti estivi: come proteggere la propria casa con antifurti e soluzioni domotiche

News da viterbonews24.it - Mer, 25/06/2025 - 20:41
2025-06-25

Durante i mesi estivi, il rischio di subire un furto in abitazione aumenta in modo significativo. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, luglio e agosto sono i mesi con il più alto numero di furti domestici, complice l’assenza dei proprietari per ferie e una minore vigilanza nei quartieri residenziali.

Di fronte a questa tendenza, è fondamentale adottare misure di sicurezza efficaci, che combinino tecnologia, buone abitudini e soluzioni domotiche in grado di simulare la presenza in casa anche quando si è lontani.

Perché i furti aumentano in estate

Le statistiche parlano chiaro: oltre il 30% dei furti in abitazione avviene nei mesi estivi. I ladri approfittano dell’assenza prolungata dei residenti, spesso prevedibile attraverso segnali evidenti come serrande chiuse, posta accumulata nella cassetta o la totale oscurità dell’abitazione nelle ore serali. A questo si aggiunge una ridotta attività di controllo da parte dei vicini, anch’essi spesso in vacanza.

Antifurti: tipologie e funzioni

La prima barriera contro i furti è rappresentata da un sistema antifurto affidabile. Le tecnologie oggi disponibili permettono di scegliere tra diverse soluzioni:

1. Sistemi di allarme tradizionali

Possono essere cablati o wireless, dotati di sensori perimetrali (porte e finestre), volumetrici (movimento all’interno dell’abitazione) e contatti magnetici.

2. Allarmi monitorati

Collegati a una centrale operativa attiva 24 ore su 24, garantiscono un intervento tempestivo da parte delle forze dell’ordine o di una pattuglia privata in caso di intrusione.

3. Sistemi con nebbia anti-intrusione

In caso di effrazione, un generatore riempie l’ambiente di fumo opaco e atossico che impedisce la visibilità ai ladri, costringendoli alla fuga.

4. Videosorveglianza intelligente

Telecamere interne ed esterne con rilevamento di movimento e notifiche in tempo reale su smartphone. Alcuni modelli permettono anche la comunicazione audio a due vie.

Domotica e simulazione di presenza

La domotica rappresenta un alleato prezioso per aumentare la sicurezza, soprattutto durante i periodi di assenza prolungata. Grazie a dispositivi intelligenti è possibile simulare in modo credibile la presenza in casa, rendendo l’abitazione meno appetibile per i malintenzionati.

Alcune automazioni utili includono:

• Accensione programmata di luci e televisori, anche in stanze diverse, a orari variabili.

• Gestione automatica delle tapparelle, che si alzano e abbassano durante il giorno.

• Prese smart per elettrodomestici, attivabili da remoto per ricreare i normali rumori domestici.

• Sensori perimetrali esterni, che avvisano dell’approssimarsi di persone prima ancora che tentino un’intrusione.

• Integrazione di tutti i dispositivi tramite app mobile, con controllo remoto e notifiche in tempo reale.

Consigli pratici per aumentare la sicurezza

Oltre alla tecnologia, è importante seguire alcune buone abitudini:

• Evitare di condividere sui social media dettagli sulle vacanze o date di partenza.

• Chiedere a un vicino di fiducia di ritirare la posta e controllare periodicamente l’abitazione.

• Installare una porta blindata, infissi rinforzati e vetri antisfondamento.

• Posizionare telecamere visibili all’ingresso per un effetto deterrente.

Bonus Allarme 2025: come funziona davvero

Il Bonus Sicurezza 2025 è una detrazione fiscale IRPEF per chi installa sistemi di sicurezza nella propria abitazione. Per la prima casa, la detrazione è del 50% delle spese sostenute fino a un limite di 96 000 €; per le altre tipologie di immobili, la detrazione prevista è del 36% con un tetto massimo di 48 000 €.

Rientrano tra le spese detraibili:

• Sistemi di allarme e videosorveglianza

• Dispositivi di rilevamento presenze (come sensori a infrarossi o telecamere)

• Porte blindate, inferriate, vetri antisfondamento

• Spese per la progettazione, manodopera e installazione

Requisiti principali:

• Pagamento tracciabile

• Intervento su immobili esistenti (no su nuove costruzioni)

• Documentazione conservata e comunicazione conforme alle norme fiscali

Possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari, ma anche nudi proprietari, usufruttuari, inquilini, comodatari, familiari conviventi ed altri soggetti previsti dalla normativa IRPEF.

La detrazione si recupera nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Redditi PF) presentata nei 10 anni successivi, con riferimento a pagamenti eseguiti entro il 31 dicembre 2025.

Non è necessario alcun titolo edilizio (CILA, SCIA) se l’intervento è limitato a dispositivi non invasivi, e le spese sono cumulative e documentate (fatture, ricevute, bonifici parlanti).

L’esperienza sul campo: il punto di vista tecnico di Ferdinandi Kessler

Nel valutare soluzioni di sicurezza per la casa, può essere utile confrontarsi con figure specializzate. Il tecnico installatore allarme e antifurto per casa Ferdinando Kessler, attivo da anni nel settore dell’impiantistica per la sicurezza domestica, sottolinea l’importanza di un approccio su misura:

“Ogni abitazione ha caratteristiche diverse. Ci sono case che richiedono protezioni perimetrali avanzate, altre in cui è sufficiente un sistema interno ben configurato. La vera efficacia nasce dall’analisi del contesto e dall’integrazione tra sistemi di allarme e domotica. Con un progetto corretto, si riesce spesso a ottenere ottimi risultati senza costi eccessivi”.

Qual è l’errore più comune che fanno i proprietari prima di partire per le vacanze?

“Molte persone si affidano solo a una porta blindata, ma lasciano finestre o terrazze facilmente accessibili. Oppure installano un antifurto senza verificarne la copertura reale. La sicurezza va studiata in base alla struttura della casa”.

Come si può usare la domotica per simulare la presenza in casa?

“Oggi con luci smart, tapparelle motorizzate e timer variabili è possibile creare un effetto di presenza molto realistico. Se associato a notifiche in tempo reale e controllo da remoto, il sistema diventa anche reattivo. L’obiettivo è far pensare che ci sia sempre qualcuno in casa”.

Quanto si può spendere per un impianto efficace?

“Con una spesa accessibile – spesso sotto i 2.000 euro – è possibile coprire un appartamento medio con un sistema d’allarme integrato e gestione via smartphone. Se si accede al Bonus Sicurezza, la spesa reale si dimezza”.

Consiglio finale per chi parte a luglio o agosto?

“Fate un check completo prima di partire: controllate i punti d’accesso, aggiornate il firmware dei dispositivi smart, impostate simulazioni di presenza e, se possibile, affidatevi a un tecnico per un sopralluogo. Bastano piccoli accorgimenti per evitare danni enormi”.

L’intervento di un tecnico qualificato non solo assicura una corretta installazione, ma anche il rispetto dei requisiti richiesti per usufruire delle detrazioni fiscali in vigore.

Conclusione

L’estate è il periodo dell’anno in cui la casa è più esposta a intrusioni e tentativi di furto. Prevenire è possibile: un buon sistema antifurto, l’integrazione con dispositivi domotici e comportamenti accorti possono fare la differenza.

Prima di partire per le vacanze, è consigliabile effettuare un controllo generale dell’abitazione e, se necessario, richiedere una consulenza a un tecnico specializzato, che possa valutare i punti deboli e proporre soluzioni realmente efficaci.

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Il Grest di Santa Maria Maggiore: sport alla luce della fede cristiana

News da viterbonews24.it - Mer, 25/06/2025 - 20:41
2025-06-25

CIVITA CASTELLANA - Anche quest'anno, il Grest (Gruppo Estivo) della parrocchia di Santa Maria Maggiore di Civita Castellana, sotto la guida del parroco Don Alessandro Profili, degli educatori e degli animatori, propone una ricca offerta di attività sportive e ricreative per i giovani della parrocchia, il tutto alla luce dei principi cristiani.

In questa edizione 2025, il Grest si è arricchito della presenza di diverse iniziative sportive, tra cui rugby, orienteering, pallavolo, baseball A5 e fireball. Queste attività offriranno ai partecipanti l'opportunità di provare nuove esperienze, migliorare le proprie abilità e divertirsi in un ambiente di giochi e sport che si ispira a solidarietà, rispetto e collaborazione.

Nella prima settimana del Grest, in particolare, è stata protagonista la disciplina del rugby, uno sport di squadra che rappresenta una vera e propria scuola di vita.

Il rugby, infatti, insegna valori come il rispetto, la disciplina, la collaborazione e la solidarietà, che sono anche alla base della fede cristiana.

Non a caso è stato definito 'una partita giocata a scacchi su di un prato.”

Si ringrazia la dirigenza del Rugby Civita Castellana, in particolare il presidente Antonio Angeletti, per la qualificata presenza degli istruttori Roberto Carvetti e Alessandro Poli al Grest.

La loro lezione sportiva è stata fondamentale per offrire ai partecipanti un'esperienza di rugby di alta qualità, ricca di sani principi etici e sportivi e di puro divertimento.

Il Grest della parrocchia di Santa Maria Maggiore è un esempio concreto di come le attività ricreative e sportive possano essere utilizzate per promuovere la crescita e lo sviluppo dei giovani, in un ambiente di fede e comunità che si ispira ai valori del Vangelo.

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Come leggere le regole nei giochi online: dalle parole ai fatti — Il parere degli esperti di ...

News da viterbonews24.it - Mer, 25/06/2025 - 20:41
2025-06-25

La maggior parte dei giochi ha regole semplici. È vero, ma i principianti preferiscono mettersi subito all'opera piuttosto che studiare le regole. Tuttavia, non si tratta solo di una formalità, poiché le regole sono state elaborate per garantire all'utente una sessione di gioco confortevole e consapevole. Ciò influisce in modo particolare sul gioco alle slot machine disponibili su Librabet e su qualsiasi altro casinò, dove ogni elemento influisce sulla percezione dell'utente. Gli esperti sottolineano che una lettura attenta delle informazioni e delle regole del gioco aiuta a evitare malintesi.

Dove trovare la descrizione del gioco e come utilizzarla

Ogni gioco disponibile su Librabet ha una pagina separata con le regole, la tabella dei simboli e le specifiche tecniche. È possibile trovarla tramite il menu integrato e l'icona con la scritta “Informazioni”. Nella pagina è possibile conoscere i pagamenti, le caratteristiche dei simboli, i bonus e altri dettagli. Queste informazioni aiutano a capire di cosa si tratta e ad evitare ambiguità durante il gioco. Inoltre, i principianti possono usufruire della modalità demo.

Cosa si può perdere leggendo velocemente

Quando studi le regole, devi prestare attenzione a tutti i dettagli. Anche se sembrano irrilevanti e puoi saltarli, potresti perdere delle sfumature importanti. Leggendo velocemente, potresti non notare:

● Il processo di attivazione dei round bonus.

● La presenza di moltiplicatori nei giri gratuiti.

● Il numero di simboli jolly che possono apparire contemporaneamente.

● Il funzionamento delle linee di pagamento.

● La presenza di simboli ad alto valore e altri aspetti.

Questi dettagli possono influenzare in modo significativo il processo di gioco in un casinò, ad esempio su Librabet, e le aspettative che si hanno da esso. Conoscere le regole permette di evitare spiacevoli sorprese. Certo, possono portare a risultati non standard, ma a causa dell'ignoranza si può perdere l'opportunità di vincere il jackpot.

Caratteristiche delle diverse categorie di giochi

È importante che i giocatori capiscano cosa succede sullo schermo e perché. Per questo è fondamentale prestare attenzione alle caratteristiche delle categorie. Se nelle slot classiche le regole sono semplici, le video slot con cascate, cluster e MegaWays richiedono maggiore attenzione.

Le slot colorate disponibili su Librabet e in altri casinò possono avere funzioni progressive, modalità bonus non standard e persino minigiochi. E sono tutte descritte nelle regole. Se ti perdi queste informazioni, non saprai come comportarti al momento dell'attivazione del round bonus. Quindi è molto importante studiare le regole e le informazioni sulla slot.

Consigli per imparare rapidamente un nuovo slot

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Roma appoggia la Tuscia nella battaglia contro il deposito di scorie nucleari

News da viterbonews24.it - Mer, 25/06/2025 - 20:41
2025-06-25

CIVITA CASTELLANA - Dall'aula Giulio Cesare di Roma è stata approvata all'unanimità' la mozione con cui la Capitale si impegna a sostenere la Tuscia nella battaglia contro la costruzione di un deposito unico di scorie nucleari individuato tra i Comuni di Montalto di Castro, Canino, Cellere, Ischia di Castro, Soriano nel Cimino, Vasanello, Vignanello, Corchiano, Gallese, Tarquinia, Tuscania, Piansano, Arlena di Castro e Tessennano, secondo quanto evidenziato dall'ormai nota Carta nazionale delle aree idonee elaborata da Sogin.

La mozione, promossa in prima battuta dal Movimento cinque stelle con Virginia Raggi, ha poi ottenuto l'appoggio della Sinistra civica ecologista e Pd.

I movimenti e i comitati nati nel tempo per contrastare il progetto, tra cui il Biodistretto della via Amerina, esprimono la propria soddisfazione.

'La Capitale - ha annunciato Famiano Crucianelli, presidente del Biodistretto - ha compreso le nostre ragioni fonate non solo sull'incompatibilità oggettiva fra il nostro territorio e l'ipotesi di 95.000 metri cubi di scorie nucleari, ma anche per l'ingiustizia storica e sociale che questo progetto rappresenterebbe nei confronti della Tuscia, un territorio a vocazione prevalentemente agricola, turistica e natuaralistica che nulla a che vedere con lo sviluppo industriale tutto concentrato sul nucleare'

'Per questo atto - continua Crucianelli - rompe quel tentativo di confinare la Tuscia in un angolo per poi, nella disperazione generale, scaricare questa montagna di scorie nucleari.

I prossimi passi vedranno una mobilitazione di tutti quei comuni che si affacciano sul Tevere. In questo senso, questo potrebbe essere uno dei prossimi appuntamenti al quale impegnarsi tutti insieme per costruire un vero cordone sanitario utilizzando proprio il Tevere come veicolo di questo messaggio e di questa scelta'.

Crucianelli ringrazia infine quanti si sono spesi nella 'battaglia': 'Se noi oggi siamo arrivati a questo risultato è grazie alla grande unità che la Tuscia ha realizzato innanzitutto al suo interno. Hanno provato a dividerci in tutti i modi, hanno sparso 21 siti in tutti e quattro gli angoli del nostro territorio, sperando che ci dividessimo l'uno con l'altro e che combattessimo l'uno contro l'altro. Noi abbiamo capovolto le loro idee e i loro paradigmi'.

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Gara Gastronomica “Il Rosso sul Podio”: candidature aperte fino al 16 luglio

News da Ontuscia.it - Mer, 25/06/2025 - 18:50
C’è tempo fino al 16 luglio per candidarsi alla seconda edizione della gara gastronomica “Il Rosso sul Podio”, iniziativa che valorizza l’aglio rosso di Proceno all’interno del Festival dedicato a questa eccellenza del territorio. Per partecipare è necessario compilare il form disponibile online (https://urly.it/31b6mc) e proporre una ricetta a scelta, dall’antipasto al secondo piatto, con […]
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Inaugurata con successo la terza edizione di Imagina a Soriano nel Cimino

News da Ontuscia.it - Mer, 25/06/2025 - 18:26
Grande partecipazione per l’apertura della terza edizione di Imagina, progetto culturale ideato da Spazio Taverna e ospitato tra le mura storiche del Castello Orsini e di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Domenica 22 giugno 2025, il borgo della Tuscia ha accolto un pubblico numeroso, trasformandosi in un crocevia tra storia e arte contemporanea. […]
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Vasanello, oltre 200mila euro per riqualificare la zona Praticare: lavori al via in autunno

News da Ontuscia.it - Mer, 25/06/2025 - 15:31
Arrivano buone notizie per i residenti della località Praticare a Vasanello: la Regione Lazio ha sbloccato un finanziamento di 218.232 euro destinato alla riqualificazione e messa in sicurezza della rete viaria dell’area, una delle più densamente abitate del comune. A comunicarlo è l’assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Ricci, che ha ricordato come il Comune abbia […]
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Il Cardinale Pietro Parolin, una promessa mantenuta... che illumina

News da viterbonews24.it - Mer, 25/06/2025 - 14:41
2025-06-25

CIVITA CASTELLANA - Un anniversario speciale, un’amicizia che resiste al tempo e un messaggio profondo rivolto alla comunità e, soprattutto, ai giovani. È stato tutto questo – e molto di più – l’incontro che si è tenuto a Civita Castellana in occasione del 70° anniversario della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria e di San Lorenzo Martire, celebrato alla presenza di Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, accolto dal Vescovo S. Ecc. Mons. Marco Salvi e dal parroco don Ampelio Santagiuliana.

La chiesa gremita, l’atmosfera solenne e calorosa, e la presenza delle più alte cariche civili e militari hanno fatto da cornice a un evento che rimarrà impresso nella memoria dei fedeli. Il Cardinale è stato molto disponibile a fermarsi tra i cittadini e scambiare parole con loro. Dopo la Santa Messa, è iniziata la processione per le vie del quartiere della Parrocchia. Al termine c'è stata la cena conviviale con i fedeli e i fuochi d'artificio.

Un’amicizia di lunga data

L’arrivo del Cardinale Parolin è stato preceduto da una battuta che ha già fatto sorridere molti: “Se non divento papa, vengo”, aveva promesso scherzosamente al parroco don Ampelio Santagiuliana, suo ex compagno di seminario. Una frase che, tra ironia e profezia, ha preceduto una partecipazione sentita e piena di spiritualità.

Parolin ha voluto essere presente non solo per il legame personale con don Ampelio, ma per rendere omaggio a una comunità che rappresenta, come ha sottolineato, “un luogo dove Dio ha scelto di abitare”.

“Dove abita il Signore?”

Nel suo discorso, il Cardinale ha toccato corde profonde. Rifacendosi all’episodio evangelico dell’incontro tra Gesù e i fratelli Andrea e Giovanni, ha detto: “Quando gli chiesero dove abitasse, Egli rispose: ‘Venite e vedrete’. Oggi, se glielo chiedessimo, probabilmente ci condurrebbe proprio qui, in una delle sue chiese. Perché, sebbene Dio sia infinito, ha scelto di abitare in luoghi costruiti dalle mani degli uomini”.

Ha poi aggiunto: “Qui il Signore si manifesta nella Parola, nella comunità e nell’Eucaristia. Questo spazio sacro è una casa, un cuore pulsante dove la fede si incarna ogni giorno”. 

Un invito ai giovani: “Venite e vedrete”

Uno dei passaggi più toccanti del discorso è stato rivolto ai giovani: “È bellissimo vedere così tanti ragazzi in chiesa. Ma vi invito a viverla non solo durante le celebrazioni: passateci del tempo, lasciatevi trasformare. Chi si lascia guardare dal Signore, diventa raggiante”.

Parolin ha sottolineato che la spiritualità non è un’esperienza occasionale, ma un cammino costante, fatto anche di piccoli gesti quotidiani. “La grandezza dell’uomo non si misura dal ruolo che ricopre, ma dalla generosità con cui lo svolge. Fare l’ordinario in modo straordinario: è questo il vero segreto”.

Il Cardinale ha poi parlato del valore della parrocchia, dedicata al Cuore Immacolato di Maria, che richiama le parole del profeta Isaia: “Una madre non dimentica il suo bambino”. Proprio come Maria, il Signore custodisce ogni figlio con tenerezza e fedeltà. “In molte parti del mondo – ha detto Parolin – avere una chiesa come questa non è più possibile. Viviamola, difendiamola, condividiamola”.

La preghiera come antidoto all’indifferenza

Non è mancato un richiamo ai tempi attuali, segnati da instabilità e conflitti: “Viviamo in un’epoca fragile, e la preghiera è l’arma più potente che abbiamo. Dobbiamo pregare per la pace e farci prossimi a chi soffre, anche spiritualmente. Il grande nemico oggi è l’indifferenza. Il cristiano non è colui che si volta dall’altra parte, ma chi si ferma, ascolta e tende la mano”.

Dopo la celebrazione nella chiesa di San Lorenzo Martire, è seguita una processione in onore di San Giovanni Battista, patrono della città, e una cena comunitaria che ha chiuso in bellezza una giornata all’insegna della fede e dell’unità.

Una figura chiave della Chiesa contemporanea

Nato nel 1955 a Schiavon, in provincia di Vicenza, Parolin è oggi uno degli uomini più influenti del Vaticano. Segretario di Stato dal 2013, ha guidato importanti trattative diplomatiche della Santa Sede, inclusi i delicati rapporti con la Cina e i Paesi del Medio Oriente. Considerato tra i papabili nei futuri equilibri della Chiesa, resta una figura apprezzata per sobrietà, equilibrio e profonda umanità.

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Intossicato tra le fiamme sulla Cassia Nord: anziano grave in rianimazione

News da viterbonews24.it - Mer, 25/06/2025 - 14:41
2025-06-25

VETRALLA -  È ricoverato in condizioni critiche e con prognosi riservata l’uomo rimasto gravemente intossicato durante un violento incendio sviluppatosi lungo la Cassia Nord, nel territorio di Viterbo. Si tratta di un 73enne residente a Vetralla, che nel primo pomeriggio di martedì 24 giugno è stato ritrovato incosciente, disteso a terra, nel mezzo di un campo agricolo devastato dalle fiamme, nei pressi del kartodromo, poco dopo le 14:30.

I soccorritori del 118, giunti rapidamente anche con l’eliambulanza, hanno riscontrato da subito una grave intossicazione da fumi, presumibilmente biossido di carbonio. L’uomo è stato stabilizzato sul posto, intubato e trasferito in elicottero al Policlinico Gemelli di Roma, dove è stato sottoposto a trattamento in camera iperbarica, prassi necessaria in situazioni di avvelenamento da fumo ad alto rischio.

Attualmente è ricoverato nel reparto di rianimazione, in condizioni gravi e sotto stretta osservazione.

Restano ancora incerte le cause che hanno scatenato il rogo. Le fiamme, alimentate anche dal vento, si sono propagate rapidamente all’altezza del chilometro 90 della Cassia Nord, in direzione Montefiascone, coinvolgendo una vasta porzione di terreno agricolo.

Oltre al personale sanitario, sul luogo dell’incendio sono intervenuti i vigili del fuoco, impegnati nel contenere e spegnere il fronte del fuoco, e le forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini per chiarire dinamica e responsabilità del drammatico episodio.

 

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Acqua, l'Egato chiede maggiore rapidità nelle comunicazioni di non potabilità

News da viterbonews24.it - Mer, 25/06/2025 - 14:41
2025-06-25

 

 

 

VITERBO - In data odierna si è tenuta una riunione della Consulta d'Ambito dell'EGATO convocata dal presidente Romoli e promossa dalla sindaca Frontini.

La riunione, allargata anche al gestore idrico -Talete S.p.A. e ai referenti territoriali di ASL e ARPA, è stata finalizzata alla gestione delle comunicazioni di non conformità dell'acqua erogata e alle relative necessità di emanare tempestive Ordinanze di non potabilità e informative alle popolazioni interessate.

Fermo restando che, tra le parti è stata ribadita la eccezionalità del fenomeno e la bassissima percentuale degli sforamenti, è stata confermata la necessità di concertare un sistema più rapido di comunicazioni al fine di evitare che su eventuali difformità si accumulino ritardi non tollerabili.

E proprio a riguardo, la sindaca Frontini ha sottolineato che in più occasioni sono arrivate comunicazioni di difformità dalla ASL competente nel tardo pomeriggio del venerdì, ad uffici chiusi, e l'amministrazione si è potuta attivare solo il lunedì successivo lasciando i cittadini all'oscuro della necessità di fare un uso solo igienico sanitario dell'acqua erogata da taluni tratte di acquedotto.

La Asl e l'ARPA hanno spiegato la lora catena comunicativa ma anche che per l'analisi dei metalli (tra cui anche l'Arsenico) occorre inviare il campione a Roma ed attendere la risposta che, per il numero di campioni da processare, non sempre è tempestiva.

Talete ha evidenziato che le loro analisi sono molto più rapide ma non hanno valore sufficiente per intervenire a livello di Ordinanza Sindacale. Tuttavia, potrebbero coadiuvare ASL e ARPA nella definizione di una piattaforma informatica regionale/provinciale in grado di rendere più efficace e tempestiva la comunicazione a riguardo.

Nel frattempo, l'EGATO si farà carico di recepire dalle amministrazioni Locali e comunicare ad ASL, ARPA e Talete i referenti comunali cui inviare comunicazioni urgenti in merito per via telefonica e telematica al pari delle comunicazioni emesse dalla Protezione Civile in caso di calamità.

Il presidente Romoli e tutti i sindaci della consulta hanno altresì sottolineato la necessità di interloquire rapidamente con la Regione Lazio per far in modo che l'ARPA Viterbo sia nuovamente messa in grado di analizzare direttamente le concentrazioni di Arsenico nell'acqua erogata atteso anche che nel nostro territorio risiede la maggiore concentrazione di impianti di dearsenificazione regionali (oltre 80 impianti gestiti).

Provincia di Viterbo

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Dottor Riccardo Storcè, un concorso per ricordarlo

News da viterbonews24.it - Mer, 25/06/2025 - 14:41
2025-06-25

 

 

VITERBO - Si è svolta il 21 giugno presso la Sala Conferenze dell’ Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Viterbo la premiazione del concorso in memoria del dott. Luigi Riccardo Storcè

Dopo il saluto del dottor Giancarlo Mannozzi e della Dirigente del liceo scientifico “Paolo Ruffini” prof.ssa Claudia Prosperoni è intervenuta la dott.ssa Adele Minutillo dell’ Istituto Superiore di Sanità che ha parlato del tema che era stato quest’anno scelto dalla commissione, vale a dire “Le dipendenze e l’adolescenza”. Al termine dell’interessante presentazione, la dottoressa Paola Santi ha ricordato la figura del dottor Storcè.

A premiare gli studenti si sono poi alternati gli amici ed i familiari del dottore. Tutti hanno ricevuto l’attestato di partecipazione e Stefano Scorsini classe 3AS con un video ed

Alessandro Augusti classe 1BS con un poster sono stati premiati per gli elaborati migliori.

Particolarmente coinvolgente l’intervento della preside professoressa Maria Teresa Ubertini , già insegnante del dottor Storcè, che ha voluto ricordare il fermento intellettivo degli studenti incontrati durante la sua lunga carriera scolastica. Ha poi descritto l’incontro come una fucina , un incontro ricco di valori : “Luigi è la memoria che costituisce l’essere presente “. Ha poi citato papa Francesco che amava ripetere che la forza della vita ,fondamento della cultura, costituisce le nostre radici. “ Voi giovani siete la speranza “ ed ha citato infine Tucidide che parlando della guerra affermava che bisognava aspirare alla formazione di giovani che mirino alla pace e al benessere degli uomini tutti.

La famiglia ringrazia il presidente Lanzetti e l’Ordine dei medici per l’ospitalità e la disponibilità.

Maria Grazia, Elisabetta e Giuditta Storcè

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Si da alla fuga tra i turisti, ma viene bloccato dalla polizia. Su di lui pendeva mandato arresto

News da viterbonews24.it - Mer, 25/06/2025 - 14:41
2025-06-25

 

TARQUINIA - Nella serata dello scorso 23 giugno personale della Polizia di Stato, impegnato in un ordinario servizio di controllo del territorio, perlustrando le strade della zona “Lido” si è imbattuto in un uomo che, alla vista degli agenti, repentinamente ha tentato di allontanarsi, confondendosi tra i numerosi villeggianti. Insospettiti dall’atteggiamento dal medesimo serbato, gli operatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Tarquinia hanno provveduto immediatamente a raggiungerlo, sottoponendolo a controllo.

Gli accertamenti espletati hanno consentito di identificare compiutamente il soggetto, risultato essere un ventottenne di origine pugliese, residente in una località del Piemonte, con numerosi precedenti di polizia e nei confronti del quale è emersa la pendenza di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino. Nello specifico, si è appurato che il giovane era destinatario di una condanna irrevocabile alla pena di sei mesi sei di reclusione, in quanto ritenuto responsabile del delitto di truffa, commesso cinque anni fa nel torinese.

A seguito della quale l’uomo si era reso irreperibile. Al termine delle formalità di rito, il prevenuto è stato associato presso la Casa Circondariale di Civitavecchia, dove sconterà la pena prevista.

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