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Incendio alla facoltà di agraria, il Comune di Viterbo al fianco delluniversità
VITERBO - Incendio facoltà agraria, il Comune di Viterbo accanto all'Università degli Studi della Tuscia. È stata approvata nel pomeriggio di oggi la delibera di indirizzo con cui la giunta comunale intende recepire tutte le necessità che perverranno da parte dell'Università e di considerarle prioritarie nello svolgimento delle attività funzionali alla soddisfazione delle stesse, al fine di garantire il rapido ripristino di tutte le attività didattiche e di ricerca interrotte a causa del recente incendio che ha provocato ingentissimi danni strutturali e non solo. Con la stessa delibera la giunta comunale ha dato mandato ai dirigenti, ciascuno per propria competenza, di mettere in atto ogni azione necessaria per fronteggiare l'emergenza e coadiuvare l'Università nella ricostruzione, in funzione dei fabbisogni espressi dall'Università stessa quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, l'istruttoria di eventuali richieste di autorizzazioni, il coinvolgimento nell'ambito di eventi e iniziative a valenza pubblica organizzate, co-organizzate o patrocinate dall'amministrazione comunale, il coinvolgimento dei dipartimenti DIBAF e DAFNE nello svolgimento di progetti di ricerca che abbiano una valenza di interesse anche comunale al fine di sostenere dottorandi, ricercatori e assegnisti, la valutazione di eventuali spazi comunali – se funzionali agli obiettivi espressi in premessa e nell'ottica della leale collaborazione tra enti – da dedicare alle attività didattiche, amministrative e operative, campagne di comunicazione e supporto a eventuali raccolte fondi nei modi e nei termini da condividere con l'Università stessa, recependo ogni suggerimento o progetto che possa essere utile ad accelerare i tempi di ricostruzione. 'Abbiamo inteso mettere fin da subito nero su bianco il nostro impegno a tutto tondo a supporto dell'ateneo – ha affermato la sindaca Chiara Frontini -: per noi non è soltanto un modo di rispondere, con i mezzi di cui il Comune dispone, all'emergenza che si è verificata, ma di esserci in maniera sincera e proattiva per ogni singolo docente, studente, dottorando, ricercatore, dipendente e funzionario dell'Unitus e in particolar modo dei due dipartimenti coinvolti. È il nostro modo di dimostrare, in ogni circostanza, quanto crediamo nella vocazione universitaria della città e cercare di trarre, nella tragedia, degli spunti di opportunità e crescita condivisa per tutta la comunità viterbese'.
Considerato l'elevato valore scientifico e culturale del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) dell'Università degli Studi della Tuscia – si legge nella delibera - punto di riferimento e centro di eccellenza riconosciuto a livello europeo e anche alla luce della proficua e consolidata collaborazione tra ateneo e città di Viterbo, che riveste un'alta valenza strategica, come riportato anche nel protocollo di intesa sottoscritto tra le due istituzioni nel gennaio 2023, è obiettivo prioritario dell'emergenza fare tutto il possibile per preservare il capitale umano dei dipartimenti colpiti dall'incendio, così come tutelare i docenti a contratto, i ricercatori, le opportunità di formazione, ricerca e sviluppo in genere e sostenere, nell'interesse comune, le immatricolazioni dei prossimi anni accademici al fine di non disperdere il patrimonio e gli investimenti connessi alla vocazione universitaria della città capoluogo.
La delibera di giunta (n. 195 del 5 giugno 2025) è consultabile sul sito istituzionale www.comune.viterbo.it sezione albo pretorio (delibere di giunta).
Civita Castellana, il M5S scende in piazza contro il riarmo europeo
CIVITA CASTELLANA - Il Movimento 5 Stelle di Civita Castellana informa i concittadini, in particolare le ragazze ed i ragazzi under 36, che ha aderito all' iniziativa promossa dal network giovani nazionale del Movimento 5 Stelle contro le politiche di riarmo europeo. Per questo sabato 14 giugno, dalle ore 9 alle ore 12, sarà presente con un banchetto informativo presso il mercato settimanale per spiegare come anche il governo italiano si appresta, proprio in questi giorni, a raddoppiare le spese militari a cui faranno seguito inevitabili aumenti di debito pubblico e tagli ai servizi per i cittadini.
È un tema forte che riguarda il futuro delle giovani generazioni e, per questo, si ritiene che debbano essere le prime ad informarsi ed indignarsi e, per tale motivo, le invita a venire al banchetto ed a restare aggiornate sugli sviluppi iscrivendosi al Gruppo Territoriale.
GT Movimento 5 Stelle Civita Castellana
Valerio Biondi Consigliere Comunale M5S Civita Castellana e referente giovani del GT
Studio e ricerca agraria: tutti si offrono per ospitare il dipartimento
di Fabio Tornatore
VITERBO - Il sito più accreditato sembra il DEB dell'Unitus, il dipartimento di biologia, ma attualmente nessuno se la sente di confermare. Il futuro prossimo di agraria resta appeso all'incertezza, ma oggi il rettore dell'ateneo viterbese dovrebbe dare le indicazioni su dove proseguirà l'attività universitaria di una delle facoltà storiche e caratterizzanti del territorio.
Alcuni vociferano l'Università La Sapienza di Roma, che si è offerta di ospitare studenti e ricercatori, come pure altri atenei e istituti. Un'altra soluzione potrebbe essere lo spezzettamento in diversi edifici. Le due soluzioni, che comunque sarebbero tali, presentano una serie di incertezze, come gli spazi, il viaggio, la condivisione di risultati e studi.
Il DEB, il dipartimento di biologia sembrerebbe la soluzione più adattabile al presente, secondo alcune fonti, visto che avrebbe la strumentazione e i laboratori necessari. Ancora però nessuna conferma dal responsabile di Biologia, che non può far altro che mantenere il dovuto riserbo, almeno finchè non ci sarà il rsponso del rettore, Stefano Ubertini. Ovviamente anche lì niente è in discesa: si dovrebbero organizzare turni, laboratori, aule. Insomma tutto da definire.
Per quanto riguarda le strumentazioni più complesse, invece, quelle sarebbero salve, visto che si trovano sempre al Riello, ma in un altro edificio, il Centro Grandi Attrezzature. Per il momento gli studenti seguono le lezioni in remoto, e a breve dovrebbero ripartire gli esami, che comunque ora erano sospesi per il referendum. Sarebbero salvi anche dottorati e assegni di ricerca, insieme agli spin off, che dovrebbero essere inclusi nello spostamento. Tutto rimandato a oggi, dunque, quando il rettore dovrebbe, e qui si mantiene il doveroso condizionale, definire le prospettive per i prossimi giorni.
Nasce l'Università dei Braccianti Agricoli
VITERBO - È ufficialmente nata la prima Università dei Braccianti in Italia, novità questa tutta al viterbese. “Non si tratta di un'iniziativa rivolta soltanto ai lavoratori agricoli, ma di una proposta aperta a tutta la cittadinanza” introduce Daniele Camilli, referente di UILA.
Il programma dell’università prevede un corso di lingua italiana di livello base e 26 lectio magistralis, che si svolgeranno da giugno 2025 a giugno 2026. Le lezioni affronteranno vari argomenti, tra cui agricoltura, storia, letteratura e questioni sociali. Gli incontri si terranno in parte nella sede della UIL e in parte direttamente sul territorio, per far conoscere meglio la realtà dei braccianti.
Tra i docenti ci sono professori dell’Università della Tuscia, relatori esperti e rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui tre assessori del Comune di Viterbo e Riccardo Valentini, premio Nobel per la Pace nel 2007 per i suoi studi sui cambiamenti climatici.
'Non è un’università per i braccianti, ma dei braccianti', continua Camilli, spiegando come il progetto sia nato direttamente dai lavoratori. Le lezioni saranno aperte a tutti, i luoghi verranno annunciati di volta in volta”.
Anche l’assessore alle politiche sul lavoro Patrizia Notaristefano ha parlato di un momento di cambiamento per Viterbo 'che può diventare una comunità più unita e consapevole', a rappresentare l’amministrazione anche l’assessore alle politiche sociali Rosanna Giliberto 'Per qualsiasi cosa, ci saremo'.
Elena Angiani, assessore al bilancio, ha ricordato che “l’università dei braccianti rappresenta un ponte tra la cultura agricola e quella cittadina”. “Un’iniziativa - ha aggiunto - che potrebbe rafforzare la candidatura di Viterbo a Capitale della Cultura 2033.
Secondo i dati, nel territorio italiano vivono circa 9.000 braccianti, di cui 1.300 concentrati nella provincia di Viterbo, collocati principalmente a Castel d’asso.
Fabrizio De Pascale, responsabile ufficio stampa della UIL, ha ribadito “il sindacato è il territorio e proprio lì si deve agire” “Il nostro lavoro è aiutare gli altri a vivere meglio”. In questo senso, anche il centro storico di Viterbo, con i suoi quartieri popolati frequentato da comunità diverse, può diventare uno spazio di crescita.
“Avrà effetti non solo su Viterbo, ma su tutta la provincia” rilancia Michele Mancini, coordinatore della formazione UIL Scuola Viterbo “Ricostruirà legami nel settore agricolo e aiuterà persone che spesso restano ai margini, offrendo strumenti per l’emancipazione”.
Infine, il Segretario Generale della UILA, Antonio Bagioli, ha parlato di 'battesimo' per l’associazione Luigi Petroselli, nata per costruire ponti con le istituzioni “Serve tempo e impegno per ottenere risultati, ma oggi siamo qui, e sono convinto che questa iniziativa sarà un grande successo”.
Un nuovo strumento contro le barriere architettoniche, il Peba
VITERBO - Approvato all’unanimità l'aggiornamento del Peba (il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), lo strumento di pianificazione e programmazione che i Comuni italiani possono usare per individuare, studiare ed eliminare le barriere architettoniche presenti negli edifici e negli spazi pubblici.
Adottato per la prima volta a Viterbo nel giugno 2008, il PEBA ha validità decennale, per questo ha avuto validità fino al 2018, da allora è scaduto. Oggi questo importante strumento torna a disposizione dell'amministrazione Frontini, inserito nel programma delle opere pubbliche triennali con l'obiettivo di abbattere le barriere architettoniche tramite la creazione di linee guida che prevedono interventi per circa un milione di euro per 22 edifici e quasi 3 milioni di euro per 7 chilometri di tragitto rivisitati senza barriere.
L'integrazione prevista dall'assessore alla pianificazione urbanistica Emanuele Aronne per il PEBA “Ci sono voluti due anni per redigere questo piano, d'ora in poi l’aggiornamento cadrò ogni due anni, proprio per stare al passo con le innovazioni tecnologiche che con il passare del tempo potranno aiutare a contrastare in modo più efficiente le barriere architettoniche, il funzionamento è semplice, il PEBA porrà le linee guida da seguire per nuovi interveti, poi sarà compito dell’amministrazione trovare i fondi”.
Strappati i manifesti per il Si al referendum sul lavoro
CIVITA CASTELLANA - (A.S.) Strappati i manifesti per il si al referendum sul lavoro. A denunciare il fatto è stato il Comitato del si (Rifondazione comunista, Pd e M5S) che esprime sdegno e condanna per l'attacco subito alla campagna referendaria. 'Nella notte scirsa.- fanno sapere - sono stati lacerati da parte di ignoti i manifesti che invitano la popolazione ad andare a votare l'8 e il 9 giugno sui quesiti referendari su lavoro e cittadinanza'. I manifesti erano stati affissi davanti al Boschetto e sulla circonvallazione. Nottetempo sono stati strappati da parte di ignoti. 'Queste azioni - scrivono i rappresentanti territoriali - oltre a segnalare un clima ostile alla democrazia, ci convincono sempre più della bontà delle nostre convinzioni e della necessità di andare a votare per ripristinare i diritti dei lavoratori'.
'Allo stesso tempo - concludono - ci preoccupa il clima di impunità e di complicità che circonda queste azioni, per questo chiediamo al sindaco di condannare pubblicamente questi atti di vandalismo antidemocratico'. Nel frattempo i manifesti sono stati prontamente ripristinati e nella giornata di ieri il Comitato ha incontrato i cittadini per spiegare le ragioni del Si e l'importanza di recarsi alle urne per raggiungere il quorum
Chiuse scuole anche domani: 'potenziale rischio di inquinanti'
di Fabio Tornatore
VITERBO - Chiuse anche domani le scuole di Viterbo, nella zona dell'incendio al dipartimento di agraria dell'Università della Tuscia. Ridotta la zona da 1000 a 500 metri dopo le risultanze dell'ARPA, fino a 1000 metri sospese le sole attività didattiche.
Domani sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola per bambini e ragazzi di Viterbo, invece, per gli istituti nel raggio di 1000 metri niente festeggiamenti per salutare l'anno scolastico concluso e l'inizio delle vacanze estive. La chiusura è stata disposta dall'ordinanza del Comune di Viterbo dopo le risultanze del rapporto ARPA, che ha effettuato le misurazioni dei valori di sostanze tossiche nell'aria.
'Potenziale rilascio di sostanze inquinanti nell'ambiente' cita l'ordinanza del Comune di Viterbo, disponendo la chiusura per l'ITIS L. Da Vinci, in via Volta, e la sospensione delle attività didattiche per le scuole primaria Volta, IIS Orioli, primaria e infanzia Villanova, infanzia Pilastro.
Tra gli obblighi dell'ordinanza la sindaca ordina una accurata pulizia dei balconi e delle superfici esposte e una pulizia di filtri dell'aria condizionata.
Danze Latino Americane: oro e argento per la coppia di Tarquinia al Campionato ANMB
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Viterbo, il Comune approva sostegno prioritario all’Università della Tuscia dopo l’incendio
La ministra Bernini a Viterbo dopo lincendio
VITERBO - La giornata di oggi segna l’inizio di una nuova fase per l’università della Tuscia. La ministra dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini, si è recata nel capoluogo viterbese per visitare la facoltà di agraria, duramente colpita da un incendio che ha distrutto gran parte della struttura nella mattinata di ieri.
Accolta presso il rettorato di via Santa Maria in Gradi dal rettore Stefano Ubertini e dalla sindaca Chiara Frontini, la ministra ha poi proseguito verso via Camillo De Lellis, dove ha potuto constatare di persona l’entità dei danni subiti dalla sede, ispezionando l’area con casco da vigile del fuoco.
Durante la visita, Bernini ha espresso la volontà di avviare immediatamente un percorso di ricostruzione, con l’obiettivo di portarlo a termine nel minor tempo possibile. Il Ministero ha spiegato di disporre già di risorse disponibili, anche al di fuori del PNRR, da cui l’Ateneo della Tuscia ha già attinto in passato. L’obiettivo è garantire una rapida ripresa delle attività accademiche, senza interruzioni.
È intervenuta anche la sindaca Frontini, che ha dichiarato di aver delineato le prospettive per una rapida ripartenza della Facoltà di Agraria, garantendo il diritto allo studio e rassicurando ricercatori e docenti sulla ripresa delle attività nel più breve tempo possibile.
Per la ministra, l’università rappresenta un’istituzione che deve restare salda e operativa anche nei momenti più difficili, e la presenza a Viterbo è un chiaro segnale dell’impegno concreto a sostenere la ripartenza del polo universitario.
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Tarquinia, domani la presentazione del progetto Vat
TARQUINIA - Si svolgerà domani, venerdì 6 giugno, alle ore 15, presso la sala convegni dell’Università Agraria di Tarquinia, in via Garibaldi 17, la presentazione del progetto VAT, Valorizzazione Agroalimentare Tarquiniese.
Il progetto è svolto in collaborazione tra l’Università Agraria di Tarquinia, presieduta da Alberto Riglietti e la Rete d’impresa “Tarquinia in Commercio”, guidata da Gino Stella.
Durante la presentazione sarà esposto il programma dell’evento che ha ricevuto il patrocinio della Regione Lazio e il contributo dell’ARSIAL, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio.
Università Agraria di Tarquinia
Il Panathlon Club di Viterbo si duole per levento che ha colpito lUniversità
VITERBO - I Soci del Panathlon Club di Viterbo insieme al Club Junior e l’intera comunità sportiva viterbese sono rimasti profondamente colpiti dell’evento dannoso che ha colpito la Facoltà di Agraria della nostra Università in particolare per la perdita degli studi scientifici che in essa erano in corso nei laboratori, forse, irrimediabilmente danneggiati e perduti.
La perdita del lavoro scientifico in atto nella Facoltà di Agraria della UNITUS viene compreso come un danno alla intera comunità mondiale per la ricerca della soluzione della fame nel Mondo.
Anche gli sportivi sono debitori dei lavori che si compiono nelle facoltà universitarie dove la ricerca di fonti di alimentazione possibili e sostenibili assicurano la corretta dieta per essere e restare in forma, quindi collaborare al risultato sportivo ed alla condizione di miglioramento dello stato di salute di ogni cittadino del globo.
Impensabile che un evento come quello accaduto possa creare ritardi allo sviluppo di fonti alimentari, l’unica vera scienza che può aiutare il progresso dell’uomo.
Nel formulare al personale docente, a quello amministrativo ed agli studenti tutti un augurio di necessaria resilienza agli eventi e pertanto di prosecuzione dell’attività didattica e scientifica a favore della produzione agricola, la cosiddetta industria primaria.