Aggregatore di feed
Il cuore di Civita Castellana batte per Barbara Riccioni
CIVITA CASTELLANA - C’è un filo sottile e luminoso che ogni anno, a ottobre, riunisce cuori, sorrisi e impegno a Civita Castellana. È il filo della memoria e dell’amore per Barbara Riccioni, scomparsa il 29 gennaio 2021, ma sempre presente nel ricordo della sua comunità. Grazie alla sorella Tamara e al gruppo di ViviCivita, ieri il paese ha vissuto un nuovo pomeriggio di sport, solidarietà e consapevolezza, per ribadire un messaggio semplice ma fondamentale: la prevenzione può fare la differenza.
L’evento, che ha visto la partecipazione di tanti volontari, è diventato ormai una tradizione sentita, un appuntamento che trasforma il dolore in energia positiva e in sostegno concreto alla ricerca. Il campo sportivo si è colorato, di rosa, di entusiasmo grazie alla collaborazione con il Rugby Civita Castellana e la partecipazione delle stelle dell’Unione Rugby Capitolina, che hanno portato la loro grinta e il loro cuore in campo per una causa che unisce.
A rendere la giornata ancora più significativa la presenza della dottoressa Maria Teresa Schiena e della dottoressa Chiara Fantera, che hanno curato l’Infopoint della salute, offrendo momenti di informazione e sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e dei controlli periodici.
Un sentito ringraziamento è andato anche all’amministrazione comunale di Civita Castellana, rappresentata dal sindaco Luca Giampieri, dall’assessore Giovanna Fortuna, da Lorena Sconocchia e dal vicesindaco Claudio Parroccini, che con la loro presenza hanno voluto testimoniare la vicinanza delle istituzioni.
Un grazie speciale a Letizia Patacchini, che ha presentato l’evento e a Francesca Di Donato, sempre presente con affetto e partecipazione. E poi ancora a Davide Cavalieri, instancabile e prezioso nel suo supporto, e naturalmente a Tamara Riccioni, il cuore pulsante di questa giornata, che ogni anno riesce a trasformare il ricordo della sorella in una festa di vita, speranza e condivisione.
L’intero ricavato della manifestazione sarà devoluto alla Komen Italia, a sostegno della ricerca e delle attività dedicate alla lotta contro i tumori femminili.
Una giornata che ha unito sport, emozione e impegno civile, ricordando a tutti che la prevenzione non è solo un gesto medico, ma un atto d’amore verso se stessi e verso chi ci vuole bene.
Barbara continua a vivere così, nel sorriso di chi sceglie di fare la differenza.
''Porta della verità: pedonalizzare non è la soluzione giusta''
VITERBO - Esercenti e commercianti della zona di Porta della Verità contraria all'ipotesi di pedonalizzazione dell'area avanzata da 'Transistor Viterbo per la mobilità sostenibile e la vivibilità urbana' e 'Comitato spontaneo genitori Parco Chiara Lubich' che chiedono più sicurezza per i pedoni
''Pedonalizzare - dicono - non è sempre la risposta giusta. Tutta l’area di Porta della Verità e di via Mazzini è una delle poche dove le attività commerciali continuano a resistere: la chiusura al traffico rischierebbe di mettere in difficoltà botteghe, negozi e servizi che ogni giorno garantiscono vitalità a un tratto di città ancora vivo''.
A riaccendere il dibattito sulla sicurezza dei pedoni, l’incidente accaduto il 16 ottobre all’uscita della scuola primaria Concetti, ''ma - dicono - non può diventare il pretesto per penalizzare chi lavora. La sicurezza va garantita con interventi concreti e proporzionati, senza spegnere la quotidianità di un’area che resta un punto di riferimento per residenti, famiglie e anziani''.
In un lungo documento ricordano che ''le attività commerciali di quella zona sono un presidio sociale oltre che economico. Mentre in altre zone del centro le serrande si abbassano, qui resistono artigiani, piccoli esercizi, bar e negozi di prossimità che mantengono un tessuto urbano ancora frequentato.
Limitare drasticamente l’accesso ai veicoli significherebbe ridurre la clientela abituale e rendere difficoltosi gli acquisti. L’esperienza di altre città mostra che le pedonalizzazioni non portano sempre benefici automatici: dove non si pianificano stalli brevi, accessi controllati e finestre per il carico e scarico, gli effetti sul commercio sono spesso negativi. Servono regole e controllo, non divieti generalizzati''.
Secondo commercianti ed esecenti ''il problema principale non è solo la presenza delle auto, ma anche la mancanza di comportamenti corretti da parte di tutti. In orario scolastico molti genitori parcheggiano in modo irregolare vicino alle curve, riducendo la visibilità, ma anche diversi pedoni, spesso ragazzi, attraversano fuori dalle strisce, entrano da passaggi non autorizzati o camminano distratti dal telefono''.
''La sicurezza - dicono - si costruisce con educazione stradale, rispetto reciproco e controlli costanti. È necessario che la polizia locale presidii la zona negli orari di ingresso e uscita dalle scuole.
Sottolineano che ''pedonalizzare senza un progetto dettagliato significherebbe creare nuovi problemi: consegne rallentate, difficoltà per le persone con disabilità, minore accessibilità per i mezzi di soccorso e deviazione del traffico verso strade secondarie non attrezzate''.
''Prima di chiudere - dicono - occorre studiare con attenzione gli effetti reali e valutare soluzioni sperimentali meno invasive. Parallelamente, andrebbero programmati incontri con commercianti e residenti per definire tempi e modalità, evitando decisioni calate dall’alto o prese sull’onda dell’emotività. Una campagna di educazione rivolta agli studenti, realizzata in collaborazione con la scuola e, perché no, con gli stessi negozi di zona, aiuterebbe a diffondere comportamenti corretti e rispetto delle regole.
Chi lavora in tutta quella zona non chiede di lasciare tutto com’è, ma di intervenire con metodo, senza soluzioni affrettate.
La sicurezza dei pedoni è un obiettivo condiviso - rimarcano - ma va raggiunta senza cancellare una delle poche aree ancora economicamente vive di Viterbo. Prima di chiudere un tratto vitale della città, serve misurare i dati, osservare i comportamenti, ascoltare chi vive e lavora sul posto. Solo così si potrà decidere con equilibrio, proteggendo chi cammina e chi ogni giorno tiene accese le luci dei propri negozi''.
Il senso di un paese: a Barbarano Romano tre giorni di cinema, arte e memoria nel cuore della ...
BARBARANO ROMANO - Dal 31 ottobre al 2 novembre Barbarano Romano torna a trasformarsi in un palcoscenico diffuso, dove le strade, le piazze e gli scorci del borgo medievale si riempiono di cinema, musica, arte e ambiente. 'Il senso di un paese', festival antropologico e sociale del buon vivere coordinato dal regista Gianfranco Pannone e promosso dal Comune di Barbarano Romano e dal Parco Regionale Marturanum con le associazioni Barbarano Cultura e Tuscia Nuova, giunge alla sua settima edizione e, come ogni anno, restituisce alla comunità la forza poetica e civile di un prezioso territorio della Tuscia.
Incastonato nel cuore del Parco Regionale Marturanum, Barbarano diventa per tre giorni un laboratorio di idee, un luogo dove la cultura si intreccia con la vita quotidiana e la memoria, che in questa settima edizione prende un titolo significativo: L'ANNO DELLE SCOPERTE. Accanto a Pannone, il festival è curato da Maria Cristina Lòcori, Raimondo Fortuna, Gianpaolo Rossi, Vittorio Sperandei, Marina Ferrari e Giacinto Corzani, con il patrocinio del Comune di Barbarano Romano guidato dal sindaco Rinaldo Marchesi, la collaborazione del Parco Marturanum diretto da Stefano Celletti e grazie al supporto della Fondazione Roma Lazio Film Commission per aver concesso il suo spazio per la presentazione del Festival nei giorni della Festa del Cinema di Roma.
Un'alleanza di energie che dimostra come anche un piccolo paese possa essere motore di cultura e di buona economia, in un mondo che spesso dimentica i suoi piccoli centri più autentici.
Quest'anno il festival rende omaggio a due protagonisti del cinema italiano e internazionale: Marco Bellocchio e Marco Müller, che sabato 1° novembre riceveranno la cittadinanza onoraria per il loro contributo alla cultura e per il legame profondo con il territorio. Entrambi, infatti, hanno scelto Barbarano come rifugio creativo, come luogo d'ispirazione e di silenzio.
«Sono molto felice per questa cittadinanza onoraria – ha dichiarato Marco Bellocchio – anche perché, diviso tra Roma e la mia Bobbio, in Emilia, Barbarano per me ha rappresentato il giusto rifugio nei momenti di riposo e anche creativi, fino a diventare per me famigliare. Barbarano mi ha accolto con gentilezza. Grazie»,
«Barbarano è ancora oggi tagliato fuori dalle grandi vie di comunicazione – la Cassia appena lo sfiora, l'antica Clodia è scomparsa –, eppure questo straordinario borgo ha rappresentato per secoli un crocevia di comunicazioni, un centro d'incontro tra culture. E sta tornando a esserlo, grazie al contributo prezioso che gli regala ogni edizione de Il Senso di un Paese», ha aggiunto Marco Müller.
A Bellocchio, Leone d'oro alla carriera a Venezia e Palma d'onore a Cannes, è dedicata una piccola retrospettiva per i suoi 60 anni di attività artistica, dal titolo 'La provincia di Marco: 60 anni di film e non dimostrarli', che attraversa la sua filmografia con tre opere simboliche: I pugni in tasca (1965), Vacanze in Val Trebbia (1980) e Marx può aspettare (2022). Un viaggio nel suo cinema e nel nostro tempo, accompagnato da un incontro con il cineasta piacentino condotto da Gianfranco Pannone e dal docente e critico Carmelo Marabello dell'Università Ca' Foscari di Venezia, con Marco Müller, Direttore di Festival del calibro di Locarno e Venezia, nonché produttore e docente di cinema, che sarà in collegamento video da Shanghai.
Tra i momenti più attesi, la presentazione – sabato 1 novembre nel pomeriggio - del documentario 'Il senso di un paese', realizzato durante il workshop di Cinema del reale diretto da Gianfranco Pannone, che racconta la comunità di Barbarano tra passato e presente con sguardo intimo e partecipato. L'incontro sarà l'occasione per un confronto a più voci che vedrà coinvolti Raimondo Fortuna e il filmmaker Gianpaolo Rossi. Al centro del dibattito, il valore della memoria civica e il progetto di una futura scuola estiva del documentario, in collaborazione con il Parco Marturanum, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio ambientale e archeologico del territorio.
Verranno inoltre mostrate le immagini inedite di un documentario diretto dai barbaranesi Gianpaolo Rossi e Matteo Fortuna, dedicato ai recenti scavi condotti dagli archeologi della Baylor University del Texas. Le ricerche, svolte nell'area di San Giuliano, hanno riportato alla luce un tumulo funerario integro risalente alla fine del VII secolo a.C., insieme ad altre scoperte che riguardano l'epoca medievale. A chiudere la serata, la proiezione di un video inedito del 1960 che documenta gli scavi condotti da Re Gustavo di Svezia nell'area archeologica di San Giuliano.
La giornata sarà preceduta, nella mattinata, da una passeggiata naturalistica alle tombe Margareth e del Trono, i luoghi degli scavi avvenuti tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi dei Sessanta, per riscoprire il legame tra paesaggio e storia.
Anche l'arte sarà protagonista con la presentazione della ricerca di Maria Cristina Lòcori sul 'Cristo alla colonna' dipinto attribuito a Guido Reni, scomparso misteriosamente dalla Chiesa di Santa Maria del Piano nel 1913.
Non mancherà la musica, con Pietro Brega e Oretta Orengo, voci e anima dello storico Canzoniere del Lazio, che a inizio festival si esibiranno in un concerto dedicato alle tradizioni musicali della Tuscia e della stessa Barbarano con antichi canti della mietitura e stornelli 'a sfottò'. Ad accompagnare la rassegna anche la mostra di acquerelli di Giuseppe Bellucci e una performance attoriale e musicale con Ermanno Manzetti e Roberto Corzani dedicata ai terribili fatti in Israele e Palestina.
È questa la mappa che il Festival disegna: un atlante di voci e di volti, dove arte e vita si confondono, restituendo il ritratto di un paese che resiste, popolare e comunitario.
IL PROGRAMMA
Venerdì 31 ottobre 2025
Ore 16:30 – presso S. Angelo Saluto degli e inaugurazione della mostra di acquerelli di Giuseppe Bellucci, con brindisi augurale.
Ore 17:00 presso S. Angelo proiezione del film 'I pugni in tasca' (1965), di Marco Bellocchio
18:45 – presso S. Angelo Concerto di canzoni tradizionali barbaranesi e della Tuscia con il duo Pietro Brega e Orietta Orengo (ex Canzoniere del Lazio)
21:53 presso S. Angelo proiezione di 'Nel nome di Antea' (2018), film documentario di Massimo Martella alla presenza del regista.
Sabato 1° novembre
Ore 10.00 passeggiata alle tombe Margareth e Del Trono, a cura del Parco Marturanum (partenza in automobile dall'area archeologica del Caiolo)
Ore 17:30-19:30 presso S. Angelo proiezione del documentario ritrovato: 'Barbarano Romano e la sua necropoli' (1968), 'La tomba inviolata' di Gianpaolo Rossi e Matteo Fortuna; 'Il senso di un paese', documentario di Gianfranco Pannone e organizzato da Tuscia Nuova; «Tra memoria, presente e futuro»: Stefano Celletti, Raimondo Fortuna e Gianfranco Pannone si confrontano sulla narrazione audiovisiva del territorio
20:30 presso S. Angelo - Serata «Amici di Barbarano Romano e della Tuscia» e conferimento della cittadinanza onoraria a Marco Bellocchio Videocollegamento con Muller e conversazione dello storico del cinema Alberto Anile e Gianfranco Pannone con Marco Bellocchio.
21:30 Sant'Angelo proiezione del film 'Marx può aspettare' (2022) di M. Bellocchio.
Domenica 2 novembre
Ore 10:45 presso la sede del Parco Regionale Marturanum Maria Cristina Locori racconta il mistero del dipinto Cristo alla colonna, dipinto attribuito a Guido Reni, scomparso dalla chiesa di S. Maria del Piano a Barbarano Romano incontro sul mistero del 'Cristo alla colonna' a Barbarano Romano, con Maria Cristina Lòcori e Stefano Celletti.
Ore 16:30 presso la sede di Tuscia Nuova, ex Istituto scolastico, proiezione del film 'Vacanze in Val Trebbia' (1980) di Marco Bellocchio.
18:00 «Saluto alla Palestina e in ricordo del 7 ottobre»: Ermanno Manzetti legge un brano da Una trilogia palestinese, di Mahmoud Darwish, accompagnato dal sassofono
Tuscania vince il derby al tie-break: spettacolo e colpi di scena a Civita Castellana
TUSCANIA - Volley spettacolo doveva essere e volley spettacolo è stato tra due compagini, la Maury's Com Cavi Tuscania e l'Ecosantagata Civita Castellana destinate sicuramente ad essere fino alla fine le protagoniste del girone. Al termine di quasi tre ore di sfida avvincete ad avere la meglio è Tuscania che, come nella passata stagione, si impone al tie-break. Dopo essersi aggiudicati il set inaugurale (18/25) gli ospiti subiscono il ritorno di Sorgente e compagni che fanno loro i due parziali successivi (25/20 e 25/23). Tuscania non molla e prima pareggia i conti (18/25), poi si aggiudica il match vantaggi /15/17).
Al fischio di inizio delle signore Sara Rossi e Giulia Concilio, coach Giordani schiera l'Ecosantagata con Monti al palleggio con De Santis opposto, schiacciatori Ottaviani e Galliani, Ceccobello e Di Cerbo al centro, Sorgente libero. Victor Perez Moreno risponde con Marrazzo in regia con capitan Buzzelli in diagonale, Borzacconi e Fantauzzo laterali, Festi e Simoni al centro, Rizzi libero.
Prima frazione con Tuscania che parte subito avanti grazie anche ai due ace consecutivi di Borzacconi e quello successivo di Festi con l'aiuto del nastro (1/7). Ancora il muro del giovane laterale su De Santis per il massimo vantaggio ospiti (4/11). La reazione dei padroni di casa consente loro di accorciare (13/18) ma è ancora l'ace di Borzacconi a ristabilire le distanze (16/21). Altri due ace dello stesso Borzacconi e il mani out di Fantauzzo assegnano il parziale a Tuscania (18/25).
Al cambio di campo è Civita Castellana che parte forte (4/1) per poi essere ripresa con il muro di Festi su De Santis (6/6). Sono poi i rosso blu a prendere di nuovo il largo (18/11) e a chiudere il secondo parziale con il mani out di Galliani (25/20).
Terzo set che parte punto a punto con Tuscania che soffre più del dovuto l'ex Ottaviani particolarmente ispirato dai nove metri. Finale del set con gli ospiti avanti (19/22) ma che subiscono la veemente reazione dei padroni di casa che con un parziale di sei a zero chiudono a proprio favore, grazie anche all'attacco vincente di De Santis (25/22).
Dopo l'equilibrio iniziale (6/6) è Tuscania a condurre il quarto set (12/19) e a pareggiare i set con un primo tempo vincente di Simoni (18/22).
Tie-break con i civitonici che vanno al cambio di campo in vantaggio (8/7). Reazione ospiti che si portano sul 12/14 ma poi sprecano i due match ball a disposizione 15/15. A fissare il risultato è l'attacco vincente di capitan Buzzelli, top scorer del match con 29 punti (15/17).
ECOSANTAGATA CIVITA CASTELLANA - MAURY'S COM CAVI TUSCANIA 2/3
(18/25 - 25/20 - 25/23 - 18/25 - 15/17)
Durata: '27, '31, '31, '32, '26
Arbitri: Sara Rossi e Giulia Concilio
ECOSANTAGATA CIVITA CASTELLANA: Gennamari, Monti (cap) 3, Ottaviani G. 23, Moroni, Galliani 15, Sorgente (L1), Stefanini (L2), Bazzaro, Ceccobello 4, Gemma, De Santis 14, Pollicino, Di Cerbo 12, Bordoni. All. Massimiliano Giordani. Ass. Alessandro Cittadini
MAURY'S COM CAVI TUSCANIA: Buzzelli (cap) 29, Simoni 11, Festi 9, Fusco, Ottaviani L., Stoleru, Fantauzzo 14, Borzacconi 12, Marrazzo 4, Rizzi (L), Pieri (L). All. Victor Perez Moreno. Ass. Francesco Barbanti
Volley spettacolo doveva essere e volley spettacolo è stato tra due compagini, la Maury's Com Cavi Tuscania e l'Ecosantagata Civita Castellana destinate sicuramente ad essere fino alla fine le protagoniste del girone. Al termine di quasi tre ore di sfida avvincete ad avere la meglio è Tuscania che, come nella passata stagione, si impone al tie-break. Dopo essersi aggiudicati il set inaugurale (18/25) gli ospiti subiscono il ritorno di Sorgente e compagni che fanno loro i due parziali successivi (25/20 e 25/23). Tuscania non molla e prima pareggia i conti (18/25), poi si aggiudica il match vantaggi /15/17).
Al fischio di inizio delle signore Sara Rossi e Giulia Concilio, coach Giordani schiera l'Ecosantagata con Monti al palleggio con De Santis opposto, schiacciatori Ottaviani e Galliani, Ceccobello e Di Cerbo al centro, Sorgente libero. Victor Perez Moreno risponde con Marrazzo in regia con capitan Buzzelli in diagonale, Borzacconi e Fantauzzo laterali, Festi e Simoni al centro, Rizzi libero.
Prima frazione con Tuscania che parte subito avanti grazie anche ai due ace consecutivi di Borzacconi e quello successivo di Festi con l'aiuto del nastro (1/7). Ancora il muro del giovane laterale su De Santis per il massimo vantaggio ospiti (4/11). La reazione dei padroni di casa consente loro di accorciare (13/18) ma è ancora l'ace di Borzacconi a ristabilire le distanze (16/21). Altri due ace dello stesso Borzacconi e il mani out di Fantauzzo assegnano il parziale a Tuscania (18/25).
Al cambio di campo è Civita Castellana che parte forte (4/1) per poi essere ripresa con il muro di Festi su De Santis (6/6). Sono poi i rosso blu a prendere di nuovo il largo (18/11) e a chiudere il secondo parziale con il mani out di Galliani (25/20).
Terzo set che parte punto a punto con Tuscania che soffre più del dovuto l'ex Ottaviani particolarmente ispirato dai nove metri. Finale del set con gli ospiti avanti (19/22) ma che subiscono la veemente reazione dei padroni di casa che con un parziale di sei a zero chiudono a proprio favore, grazie anche all'attacco vincente di De Santis (25/22).
Dopo l'equilibrio iniziale (6/6) è Tuscania a condurre il quarto set (12/19) e a pareggiare i set con un primo tempo vincente di Simoni (18/22).
Tie-break con i civitonici che vanno al cambio di campo in vantaggio (8/7). Reazione ospiti che si portano sul 12/14 ma poi sprecano i due match ball a disposizione 15/15. A fissare il risultato è l'attacco vincente di capitan Buzzelli, top scorer del match con 29 punti (15/17).
ECOSANTAGATA CIVITA CASTELLANA - MAURY'S COM CAVI TUSCANIA 2/3
(18/25 - 25/20 - 25/23 - 18/25 - 15/17)
Durata: '27, '31, '31, '32, '26
Arbitri: Sara Rossi e Giulia Concilio
ECOSANTAGATA CIVITA CASTELLANA: Gennamari, Monti (cap) 3, Ottaviani G. 23, Moroni, Galliani 15, Sorgente (L1), Stefanini (L2), Bazzaro, Ceccobello 4, Gemma, De Santis 14, Pollicino, Di Cerbo 12, Bordoni. All. Massimiliano Giordani. Ass. Alessandro Cittadini
MAURY'S COM CAVI TUSCANIA: Buzzelli (cap) 29, Simoni 11, Festi 9, Fusco, Ottaviani L., Stoleru, Fantauzzo 14, Borzacconi 12, Marrazzo 4, Rizzi (L), Pieri (L). All. Victor Perez Moreno. Ass. Francesco Barbanti
Balconi pericolanti: in via Tagete ancora nulla di fatto
di Fabio Tornatore
VITERBO - Balconi in pessime condizioni: lo stato della struttura comunale di via Tagete, a S.Barbara, continua a destare la preoccupazione nei condomini. Dopo segnalazioni e interventi da parte dei Vigili del Fuoco ancora niente di fatto nella palazzina abitata da famiglie, bambini e disabili.
La palazzina per l'emergenza abitativa, abitata ormai in pianta stabile dai residenti, verte in condizioni precarie, e alcuni condomini segnalano lo stato di fatiscenza dei balconi, dopo che, alcuni mesi fa, dei calcinacci sono caduti rischiando di colpire le persone sottostanti. Dopo l'accaduto sono intervenuti i pompieri per la messa in sicurezza, ma da allora, riferisce uno degli abitanti dello stabile, nessuno si è visto.
I balconi incriminati, questa volta, si trovano nella parte posteriore dell'edificio: 'purtroppo dopo varie segnalazioni e interventi dei Vigili del Fuoco, non è intervenuto nessun organo responsabile del Comune' riferisce uno dei condomini 'Qui la situazione è diventata pericolosa per tanti problemi di sicurezza e convivenza'.
Andrea Gentli scomparso a Calcata: la moglie scrive a Meloni, 'Mi aiuti a ritrovarlo'
di DAS
CALCATA - Andrea Gentili, 83 anni, è scomparso il 26 settembre dopo un pranzo in famiglia. La moglie Sandra ha scritto una lettera alla presidente del Consiglio, implorando aiuto nelle ricerche.
Un mese di silenzio e speranza: la scomparsa di Andrea Gentili
Il 26 settembre scorso, Andrea Gentili, un uomo di 83 anni, è scomparso nel nulla dopo aver pranzato con i suoi familiari in un ristorante di Calcata, un pittoresco borgo medievale in provincia di Viterbo. Dopo il pasto, si è diretto a piedi verso la sua auto, parcheggiata a Calcata Nuova, ma non è mai arrivato a destinazione. Da allora, non si hanno più notizie di lui.
La lettera di Sandra Oqueli alla presidente Meloni
In un atto di disperazione e speranza, la moglie di Andrea, Sandra Oqueli, ha scritto una lettera alla presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, chiedendo il suo aiuto nel ritrovare il marito. Nella missiva, Sandra esprime il suo dolore e la sua determinazione, implorando l'intervento delle istituzioni per intensificare le ricerche e riportare Andrea a casa.
Le ricerche e l'appello alla comunità
Le forze dell'ordine, insieme a volontari e associazioni locali, hanno avviato numerose operazioni di ricerca nei boschi circostanti Calcata, utilizzando cani molecolari, droni e squadre specializzate. Nonostante gli sforzi, al momento non sono emerse tracce significative. La famiglia di Andrea, insieme alla comunità locale, continua a sperare e a chiedere l'aiuto di chiunque possa fornire informazioni utili.
Un appello a chiunque abbia informazioni
Chiunque abbia visto Andrea Gentili o abbia informazioni sulla sua scomparsa è invitato a contattare le autorità competenti o a fornire dettagli che possano aiutare nelle ricerche. Ogni piccolo indizio potrebbe essere cruciale per riportare Andrea a casa sano e salvo.
La famiglia di Andrea, insieme alla comunità di Calcata, continua a sperare nel suo ritorno e a lottare per ottenere risposte.