
Aggregatore di feed
Festa dell’Aratura 2025: tradizioni contadine e divertimento a Vitorchiano
Polizia di Stato: rinnovato protocollo Zeus con l’Emotional Training Center
Da lunedì chiusa la Sp77 Castellese per completamento lavori
CIVITA CASTELLANA - Dopo anni di attese, disagi e senso unico alternato, la SP 77 Castellese si avvia finalmente verso la completa riapertura. A partire da lunedì 22 settembre e per l’intera settimana, il tratto compreso tra il km 8,3 e il km 9 sarà chiuso al traffico per consentire l’esecuzione dell’ultima fase dei lavori.
Secondo quanto trapelato dagli uffici tecnici della Provincia, l’intervento è in dirittura d’arrivo. Terminata questa fase, in cui è prevista l’asfaltatura della carreggiata e il ripristino dei canali di scolo, la strada sarà finalmente riaperta a doppio senso di marcia, salvo imprevisti, con molta probabilità entro ottobre. La notizia è stata accolta con favore dal sindaco Vincenzo Girolami: 'Dopo tanti anni finalmente finirà l'agonia per tutti gli automobilisti che si trovano a transitare su questa importante via di collegamento tra il paese e la vicina Civita Castellana'. I lavori, partiti da tempo, hanno visto nelle ultime settimane il completamento della palificazione sottostante e l’installazione del guard rail. Ora non resta che attendere la fine dell’intervento per dire addio a uno dei disagi stradali più sentiti del territorio.
Regione Lazio al fianco della prevenzione contro il tumore della cervice uterina
'Lo screening per il tumore del collo dell'utero? Fatto': la Regione Lazio vuole estendere i percorsi di prevenzione contro il tumore della cervice uterina, ampliando, attraverso la campagna di comunicazione che partirà da domani 18 settembre, la partecipazione delle donne tra i 25 e i 64 anni.
Un'attività di screening che è cresciuta costantemente nel 2024, fino ad arrivare ai 123mila esami erogati dai consultori delle Aziende sanitarie locali, in confronto alle 101mila prestazioni effettuate nel 2021; raggiungendo, così, il 33,2% di adesioni rispetto all'invito per i cittadini trasmesso dalle Asl (più 13,2 per cento sul 2021), con 3600 approfondimenti diagnostici e 525 lesioni precancerose.
«La prevenzione rappresenta un pilastro fondamentale delle politiche sanitarie della Regione Lazio e lo screening per il tumore del collo dell'utero ne è una delle espressioni più concrete ed efficaci. I numeri ci confortano: nel 2024 sono stati erogati 123mila esami, con un incremento significativo rispetto a tre anni fa. Ma dietro questi dati ci sono soprattutto vite protette, diagnosi precoci, possibilità concrete di intervenire in tempo e salvaguardare la salute delle donne», ha dichiarato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.
«Il tumore della cervice uterina è una malattia che possiamo combattere con due strumenti decisivi: la prevenzione primaria, attraverso la vaccinazione contro l'hpv, e la prevenzione secondaria, grazie agli screening periodici. Per questo la Regione Lazio ha deciso di rafforzare i percorsi già attivi e di lanciare una nuova campagna di comunicazione rivolta a tutte le donne tra i 25 e i 64 anni, con l'obiettivo di aumentare ulteriormente la partecipazione», ha sottolineato il presidente Francesco Rocca.
«Il messaggio è chiaro: aderire allo screening è un gesto di responsabilità verso sé stesse e verso la propria famiglia. I test sono gratuiti, semplici e sicuri; possono individuare precocemente lesioni che, se trascurate, rischiano di evolvere in forme tumorali. Aderire significa avere un'opportunità in più, significa tutelare il proprio futuro. Come Presidente della Regione Lazio, sento il dovere di ribadire che la prevenzione non è un'opzione, ma un diritto e un dovere di salute pubblica. Per questo mettiamo a disposizione delle nostre comunità strumenti concreti, dall'ampliamento degli screening ai programmi vaccinali, fino alle agevolazioni per chi non rientra nella gratuità. È un investimento per il benessere di oggi e per la salute delle generazioni future», ha aggiunto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
«Il nostro impegno non si ferma: continueremo a lavorare con determinazione per rendere sempre più capillari ed efficaci i programmi di prevenzione, perché nessuna donna resti indietro e perché il Lazio sia una regione che sa prendersi cura, con responsabilità e attenzione, della salute dei suoi cittadini», ha concluso il presidente Francesco Rocca.
Il tumore del collo dell'utero può essere, infatti, diagnosticato precocemente, aderendo agli esami promossi dalla Asl di residenza anche in occasione delle campagne di prevenzione.
Ogni tre anni le donne tra i 25 e i 29 anni sono invitate a effettuare un pap test, mentre le donne tra i 30 e i 64 anni vengono contattate per il test contro il papillomavirus (test hpv) ad intervalli di cinque anni.
La partecipazione al percorso di screening permette di avere una diagnosi accurata, nell'ambito di un percorso protetto e gratuito volto all'individuazione di eventuali lesioni precancerose.
La Regione Lazio ha attivato, altresì, un protocollo vaccinale anti-hpv mirato a garantire l'appropriatezza del percorso sanitario tra le nuove generazioni, nel rispetto delle linee guida dell'Istituto superiore di sanità.
Un percorso di prevenzione dedicato è garantito alle ragazze di 25 anni che abbiano effettuato entro i 15 anni il vaccino antivirus hpv. Per questo le Aziende sanitarie locali di residenza proporranno un test hpv a partire dal 30esimo anno di età, ripetuto ogni cinque anni, grazie alla vaccinazione somministrata durante l'adolescenza.
Non è tutto, la prevenzione della Regione Lazio è estesa per contrastare la diffusione del papilloma virus, attraverso una vaccinazione offerta gratuitamente nei centri vaccinali delle Asl:
- per le ragazze e i ragazzi dagli 11 ai 26 anni;
- alle persone che abbiano contratto l'infezione hiv;
- alle donne che abbiano avuto lesioni precancerose di secondo grado riguardante la Neoplasia intraepiteliale cervicale (Cin) o di grado superiore, destinate al trattamento o già trattate entro tre anni dalla lesione;
- alle persone che effettuano attività sessuale non protetta;
- alle categorie a rischio, tra cui le persone immunocompromesse e immunodepresse, oltre ai pazienti immunomodulatori e immunosoppressori.
Sempre nell'ottica di favorire una vaccinazione capillare per contrastare il virus hpv, le persone escluse dalla gratuità potranno contare presso i centri delle Asl su un ciclo di immunizzazione di tre dosi, attraverso una somministrazione vantaggiosa, frutto di uno sconto del 65% sul costo del vaccino, rispetto al prezzo di vendita destinato alla cittadinanza.
Per maggiori informazioni è possibile consultare https://www.salutelazio.it/programmi-di-screening-oncologici.
LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 'ALLA PREVENZIONE #METTICILASPUNTA'
La campagna di sensibilizzazione 'Alla prevenzione #metticilaspunta' sulla cervice uterina mira a promuovere le due modalità di screening, il pap test e l'hpv test, in base alle fasce d'età. È possibile individuare in tempo le lesioni che, se non trattate, possono diventare cancerogene.
I test sono totalmente gratuiti e non richiedono un'impegnativa del Medico di medicina generale o di uno specialista. Si tratta di un controllo rapido e fondamentale per la salvaguardia della salute e del benessere.
Ritorna a Viterbo Giocavamo pe' strada con una due giorni di sport e socialità
VITERBO – Un week-end all’insegna dello sport e dell’inclusività. Sabato 21 e domenica 22 settembre Valle Faul si trasformerà in un grande villaggio dello sport e della socialità, con la nuova edizione di “Giocavamo pe' strada”. “Un appuntamento che torna, incalzante, nel filone del vivere la città, gli spazi urbani, nella maniera più salutare possibile” introduce così l’evento la sindaca, Chiara Frontini, ricordando anche come quest’anno l’iniziativa sia patrocinata dal CONI. Una due giorni dedicata allo sport all’aperto, ma anche alla raccolta fondi e alla sensibilizzazione per cause sociali.
“Tutto è nato come una follia due anni fa – ha spiegato l’assessore alla viabilità e mobilità sostenibile, Emanuele Aronne – oggi alziamo l’asticella: uno sport accessibile a tutti, in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile, con l’obiettivo di sensibilizzare anche sulla SLA».
Il villaggio ospiterà aree dedicate alle discipline classiche, come volley, baseball e tennis, ma anche alle attività dell’Esercito e della Scuola Marescialli dell’Aeronautica. “Lo sport consente di provare e conoscere realtà che definiamo oggi positive – cosi la consigliera comunale Francesca Pietrangeli, e continua – genitori e figli potranno sperimentare insieme tante esperienze”.
Accanto al valore educativo e inclusivo, c’è anche quello della memoria “Un evento che riporta ai ricordi di noi bambini” ha commentato l’assessore all’ambiente e al verde pubblico Giancarlo Martinengo “e che può contare su una collaborazione ormai radicata delle forze armate”. A rafforzare la manifestazione anche la presenza del Comitato Italiano Paralimpico, con Marco Pallucca “L’inclusione è fondamentale e questa location è perfetta per avvicinare tutti, a partire dai ragazzi disabili, alle discipline sportive”.
Ma Giocavamo per strada sarà anche il trampolino per il debutto di 'Bici in Francigena', progetto del Comune di Viterbo classificatosi al settimo posto in un bando nazionale. “All’interno di questo evento – spiega Frontini – presenteremo una nuova proposta che integra la visione di una città che vuole la mobilità dolce”.
Il cuore sarà il Bike Village, con percorsi urbani ed extraurbani lungo la via Francigena, stand di meccanici e venditori, attività per bambini e tour in bicicletta. “Un progetto ambizioso – ha aggiunto la consigliera comunale, Alessandra Croci – per valorizzare il territorio, promuovere un turismo immersivo e stimolare l’economia locale”. Anche i comuni vicini, da Vetralla a Sutri, hanno scelto di fare rete. “Fare squadra è un valore aggiunto – ha concluso l’assessore del comune di Sutri, Ilaria Conti – e con Bici in Francigena possiamo davvero promuovere le nostre bellezze”.
Feste patronali Civita Castellana: chiarezza sui costi
CIVITA CASTELLANA - Apprendo dagli organi di stampa e dai social come negli ultimi giorni siano circolate innumerevoli polemiche e molte inesattezze in merito ai costi di organizzazione delle feste patronali e in merito alla scelta logistica del concerto di Loredana Bertè, in programma il prossimo sabato 20 settembre nell'area verde di via Berlinguer, nell'ambito delle celebrazioni organizzate dal Comune in onore dei nostri santi patroni Giovanni e Marciano e animate dalle associazione del territorio.
Vorrei ribadire che si tratta di un evento gratuito, a disposizione di tutta la cittadinanza, reso possibile grazie all'impegno congiunto del Comune, della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo e al preziosissimo sostegno delle tante realtà imprenditoriali che hanno scelto di affiancarci, sostenendo le nostre proposte con convinzione.
Facciamo chiarezza: nel 2024 l'importo complessivo speso per l'organizzazione delle feste patronali corrispondeva a € 85.064,64, di cui € 12.880,00 provenienti da sponsorizzazioni private e fondi regionali e € 72.184,64 a carico del bilancio comunale. Nel 2025, l'importo complessivo che sarà speso per l'organizzazione delle feste patronali corrisponde a € 122.223,40, di cui € 54.080,00 provenienti da sponsorizzazioni private, fondi regionali e provinciali, e € 68.143,40 a carico del bilancio comunale. E', pertanto, elementare rendersi conto come nell'anno 2025 ci sarà un risparmio di €4.041,24 per il Comune, e quindi per i cittadini, rispetto alle feste patronali 2024.
Passando alla scelta del luogo del concerto di Loredana Bertè, faccio presente che la stessa non è stata casuale: è, infatti, frutto di valutazioni tecniche e logistiche propedeutiche all'accoglimento del maggior numero possibile di persone in sicurezza, offrendo un'area ampia e facilmente raggiungibile anche grazie al servizio gratuito di navetta circolare da e per il luogo dell'esibizione della Bertè. Non siamo dilettanti, ogni decisione è stata presa con cura e responsabilità.
In merito al tanto sbandierato da qualcuno 'abbandono del centro storico', poi, ricordo che tutti gli eventi delle feste patronali si svolgeranno proprio come da tradizione e per ben sette giorni consecutivamente proprio nel centro storico: Civita Castellana ha un territorio vasto e consente di poter spostare eventi in altri punti della città, anche nel rispetto di tutti i cittadini che la vivono quotidianamente.
Per questi motivi invito tutti a smettere con le polemiche sterili e a vivere con rispetto le feste patronali, con spirito di unità, con sano divertimento e con la consapevolezza che il programma proposto è di altissima qualità e pensato per tutti.
Il cartellone 2025, che unisce tradizione, cultura, spettacoli e grandi eventi, è motivo di orgoglio per la nostra città: per questo voglio ringraziare il sindaco Luca Giampieri, il vicesindaco Claudio Parroccini e tutta la giunta, il consiglio comunale, i dirigenti e il comandante della Polizia locale che, insieme al continuo prezioso lavoro di tutti gli uffici, hanno permesso la realizzazione dei tantissimi eventi in programma.
Godiamoci insieme il concerto di Loredana Bertè, un evento unico, e tutti gli appuntamenti in calendario, con lo stesso entusiasmo che Civita Castellana ha sempre saputo dimostrare in occasione delle celebrazioni in onore dei santi patroni Giovanni e Marciano.
Simonetta Coletta Assessore allo Spettacolo e turismo del Comune di Civita Castellana
Festival “I Bemolli sono Blu”: Weekend di Racconti sonori a Palazzo Chigi, dal 19 al 21 settembre
Solare, Vitorchiano: incontro informativo sulla Comunità Energetica Rinnovabile
Come Commercializzare i Tuoi Prodotti Sanitari
Bando Aree di sosta camper, Pandimiglio e Sciarra (FdI): “Grande soddisfazione, occasione di rilancio per il nostro territorio”
Festival “Molti Volti”: integrazione, cultura e divertimento dal 20 al 25 settembre
“Un sentito ringraziamento al personale sanitario dell’Ospedale Santa Rosa”
Bassano in Teverina ottiene 1,6 milioni di euro per la messa in sicurezza della rupe dell’Antico Borgo
Canino, torna la tradizionale Mostra Nazionale del Cavallo Maremmano
All'università della Tuscia si ricorda la morte di Charlie Kirk
VITERBO - Azione Universitaria UniTus commemora Charlie Kirk, attivista conservatore statunitense trucidato dall'odio di chi non avendo idee compensa con la violenza e i proiettili.
È proprio in un'università nello stato dello Utah che l'assassino di Charlie ha compiuto il suo omicidio, davanti alla folla che assisteva ai consueti dibattiti che l'attivista teneva negli atenei d'America.
Già, dibattiti, perché la colpa di Charlie Kirk era quella di demolire pezzo per pezzo le menzogne della sinistra radicale. È morto mentre diffondeva le sue idee col sorriso, semplicemente dialogando e dibattendo con i suoi avversari. Sono state le sue parole a condannarlo, in quanto colpevole di pensarla diversamente.
Il sacrificio di Charlie, che lascia orfani due figli in tenera età, rappresenta un monito: nessuno spazio ai violenti nelle università.