Aggregatore di feed
Giocatletica al Campo Scuola di Viterbo per i giovanissimi della Tuscia
VITERBO - È partito anche quest’anno l’appuntamento con il Giocatletica, manifestazione dedicata ai più piccoli per la stagione sportiva 2025/2026. Sabato 8 novembre, presso il Campo Scuola di Viterbo, si è svolta la prima tappa dell’iniziativa, organizzata con grande impegno dalla Finass Assicurazioni Atletica Viterbo e gestito al meglio, grazie al contributo in giuria di numerosi atleti della società del capoluogo.
L’evento, riservato alla categoria Esordienti, ha visto la partecipazione di circa cento giovani atleti provenienti da diverse società della provincia: Finass Atletica Viterbo, Atletica 90 Tarquinia, Atletica Orte e Nissolino Atletica Tuscia. I piccoli partecipanti si sono sfidati con entusiasmo in un ricco programma di gare:
• Esordienti 5 (M/F): 50 ostacoli, 200 metri, salto in lungo e lancio del vortex
• Esordienti 8 (M/F): 50 ostacoli, salto in lungo, lancio del vortex e 400 metri
• Esordienti 10 (M/F): 60 ostacoli, 400 metri, salto quadruplo e getto del peso
Un pomeriggio di sport, sorrisi e amicizia, in cui i valori dell’atletica leggera, impegno, divertimento e fair play sono stati totalmente protagonisti. A fine manifestazione sono stati premiati tutti i giovanissimi concorrenti con medaglie e giochi. Il Giocatletica rappresenta infatti un’importante occasione per avvicinare i più piccoli al mondo dell’atletica leggera, trasmettendo loro uno spirito di sana competizione e tanto divertimento.
Il nostro pianeta, il nostro futuro: un viaggio tra ghiacciai, ricerca e speranza
VITERBO - Lo scorso 7 novembre, nella sala conferenze “Cunicchio” della Camera di Commercio Rieti‑Viterbo a Viterbo, si è tenuto un appuntamento cruciale sul tema ambientale, intitolato “Il nostro pianeta, il nostro futuro”. L’evento è stato promosso dall’Associazione Ex Facchini di Santa Rosa, in collaborazione con ANTEAS Viterbo e con il sindacato S.I.A.M.O. Esercito, con il patrocinio della Camera di Commercio stessa.
Alla platea presente è stato offerto un racconto coinvolgente, guidato dal blogger e divulgatore Bruno Pagnanelli, che ha condiviso la propria esperienza personale e professionale nei territori più remoti del globo — in particolare durante le spedizioni in Antartide, nell’ambito del Progetto Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA).
Nel corso dell’evento, Pagnanelli ha invitato i presenti a immaginare un viaggio dal passato al presente: dalle prime esplorazioni polari alla raccolta di dati scientifici attuali che mettono in luce come i ghiacciai siano testimoni privilegiati del cambiamento climatico e dell’aumento dei gas serra come anidride carbonica e metano.
Ha inoltre raccontato le difficoltà affrontate sul campo — condizioni estreme, logistica impegnativa — e come questi sforzi abbiano permesso di generare informazioni utili alla comunità scientifica e, più in generale, al grande pubblico, per riflettere su un mondo più sostenibile.
L’incontro si è rivelato anche un momento di riflessione collettiva. Rimepito di emozioni e di stimoli, ha messo al centro il connubio tra sogno e realtà — l’idea che ogni cittadino possa avere un ruolo nel preservare l’ambiente in cui vive — e il forte legame tra la ricerca scientifica e le scelte quotidiane che possono davvero fare la differenza.
Un ringraziamento è stato rivolto al dott. Francesco Monzillo, Segretario Generale della Camera di Commercio di Viterbo, per aver messo a disposizione la prestigiosa sede e aver accolto ospiti e relatori.
Con iniziative come questa, la Tuscia conferma il suo impegno a promuovere consapevolezza ambientale e partecipazione attiva: un invito rivolto a tutti per trasformare il sapere in azione, e il racconto di un viaggio estremo in spinta verso un futuro più vivo e sostenibile.
Associazione Ex Facchini di Santa Rosa
Scontro sulla Tuscanese, uomo estratto dalle lamiere, ragazza in codice rosso
VITERBO - Nella serata compresa tra il 7 e l’8 novembre un grave incidente stradale ha avuto luogo lungo la provinciale Tuscanese, nel territorio comunale di Viterbo. Per motivi ancora in fase di ricostruzione, tre mezzi hanno colliso all’incrocio del chilometro 4,500, intorno alle ore 21:30.
Uno degli autoveicoli, a seguito dell’impatto, si è capovolto su un fianco, aumentando la gravità della scena.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi: la squadra dei vigili del fuoco ha operato per liberare da intrappolamento una persona rimasta incastrata nei rottami.
Il personale del servizio sanitario del 118, insieme a più ambulanze, ha trasportato tre feriti all’ospedale; tra questi una ragazza le cui condizioni sono apparse critiche — lei è stata ricoverata in codice rosso all’ospedale Ospedale Santa Rosa di Viterbo.
La presenza della Polizia Stradale ha consentito di effettuarne i rilievi e regolare il traffico: la provinciale è stata temporaneamente chiusa in entrambi i sensi, generando lunghe code.
Le cause che hanno determinato lo scontro restano ancora da chiarire, con le autorità competenti che stanno analizzando dinamica, velocità e comportamenti dei conducenti coinvolti.
La SP Tuscanese rappresenta un collegamento importante tra la città di Viterbo e l’area di Tuscania, e la presenza di traffico locale e regionale la rende un punto vulnerabile per incidenti specialmente in ore serali o notturne.
L’incidente odierno richiama nuovamente l’attenzione sulla sicurezza stradale in Provincia di Viterbo, in particolare per quanto riguarda velocità, visibilità e condizioni della carreggiata.
Un impatto improvviso, tre automobili coinvolte, una scena drammatica con veicolo ribaltato e soccorsi in azione: è questo il bilancio di quanto accaduto lungo la Tuscanese nella tarda serata tra il 7 e l’8 novembre. Le condizioni dei feriti restano sotto osservazione e l’attività di indagine è in corso. Gli automobilisti sono invitati a prestare la massima prudenza su quel tratto di strada e più in generale sulle strade provinciali della Tuscia.
Valentano: tensione tra Comune e Consorzio 'I Felceti' su chiusura isole ecologiche
Lo scorso 30 ottobre il consorzio ha chiuso le aree di raccolta. Alla base della decisione c'è la questione delle responsabilità di controllo e sorveglianza che, secondo il Consorzio, sarebbero ricadute interamente su di esso, e a proprie spese, nonostante la gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti sia di competenza comunale. Il Consorzio sottolinea come tutti i residenti e proprietari all'interno del comprensorio versino regolarmente la Tari, la tassa sui rifiuti che copre i costi del servizio, e ritiene dunque ingiustificato dover sostenere ulteriori oneri per un servizio che spetterebbe al Comune. ''In questo modo – spiegano i rappresentanti del Consorzio – i soci si trovano a pagare due volte lo stesso servizio, con un aggravio ingiustificato delle quote consortili''. Sebbene il Consorzio abbia informando tempestivamente i propri soci attraverso manifesti pubblici in cui venivano spiegate le motivazioni della scelta, la decisione ha però suscitato malumori e proteste tra diversi consorziati, che si sono rivolti al Comune chiedendo un servizio alternativo. Secondo quanto riferito l'amministrazione comunale non avrebbe fornito risposte chiare, limitandosi a suggerire ai cittadini di rivolgersi nuovamente al Consorzio. Secondo il Consorzio, una soluzione logica e immediata potrebbe essere quella di consentire ai residenti de 'I Felceti' di utilizzare le aree di raccolta già esistenti al di fuori del comprensorio, che sono aperte e usate da tutti i cittadini di Valentano escluso I Felcetani, ''come se noi non fossimo di Valentano''. ''Non si capisce perché ai nostri soci venga negato l'accesso a tali spazi'', lamentano. La questione riguarda in particolare i residenti non stabili, che frequentano il comprensorio solo nei fine settimana e che ora, con la chiusura delle isole, sono costretti a riportare a casa i rifiuti prodotti durante il soggiorno. Il malcontento è alimentato anche da un senso di abbandono nei confronti dell'amministrazione comunale, accusata di indifferenza e mancate promesse elettorali. ''Come le precedenti, anche questa amministrazione – denunciano i soci – si è dimostrata sorda alle nostre richieste. Serviamo solo in campagna elettorale per portare voti, ma poi veniamo dimenticati''. A peggiorare la situazione, la dimissione del consigliere comunale eletto proprio dal Consorzio, che avrebbe dovuto rappresentare gli interessi dei residenti all'interno del Comune, ma che ha lasciato il suo incarico poco dopo l'elezione. Un vuoto politico che oggi, nel pieno del conflitto con il Comune, si fa sentire ancora di più.
Rifiuti pericolosi, 2,6 milioni dalla Regione Lazio per la rimozione in 25 Comuni: tra i ...
CANINO - La Regione Lazio ha assegnato 2,6 milioni di euro a 25 Comuni per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti pericolosi abbandonati in siti dismessi. L’intervento rientra nel bando promosso lo scorso luglio dalla Direzione Ciclo dei Rifiuti, al quale avevano aderito 39 amministrazioni comunali del Lazio.
La graduatoria finale, stilata sulla base dei progetti presentati, ha premiato i Comuni che hanno segnalato aree con la presenza di rifiuti combusti o altamente inquinanti, caratterizzati da un elevato rischio ambientale e da un impatto negativo sul decoro e sulla sicurezza del territorio.
L’iniziale dotazione finanziaria di 500mila euro è stata più che quintuplicata, arrivando a 2,6 milioni di euro, proprio in considerazione dell’urgenza e della rilevanza degli interventi.
«Il bando per la rimozione dei rifiuti inquinanti ha riscosso un importante successo – ha spiegato l’assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti, Fabrizio Ghera – e questo ci ha spinto ad aumentare le risorse a disposizione. In questo modo consentiamo a 25 Comuni del Lazio di intervenire concretamente per la tutela del territorio e dei cittadini. Con questa iniziativa – ha aggiunto – confermiamo gli obiettivi della Giunta di rafforzare le politiche ambientali e sostenere la rimozione dei rifiuti pericolosi presenti nei nostri territori».
Tra i Comuni finanziati figura anche Canino, unico della provincia di Viterbo, che potrà quindi avviare le operazioni di bonifica e smaltimento nelle aree individuate.
Di seguito l’elenco completo dei Comuni assegnatari:
-
Provincia di Roma: Pomezia, Guidonia Montecelio, Carpineto Romano, Monte Compatri, Subiaco, Sant'Angelo Romano, Ardea, Genzano Romano, Tivoli, Montorio Romano, Mandela.
-
Provincia di Latina: Priverno, Itri, Pontinia, Aprilia, Formia, San Felice Circeo.
-
Provincia di Frosinone: Sora, Campoli Appennino, Picinisco, Piglio, Vico nel Lazio.
-
Provincia di Viterbo: Canino.
-
Provincia di Rieti: Borgorose, Cantalice.
Un investimento importante, dunque, che conferma la volontà della Regione Lazio di contrastare l’abbandono dei rifiuti pericolosi e di ripristinare le aree compromesse, restituendo decoro e sicurezza ai territori
Paesaggi della Tuscia successo per la mostra itinerante degli studenti del Midossi
CIVITA CASTELLANA - Si intitola “Paesaggi della Tuscia” la mostra itinerante di pittura e disegno allestita nel chiostro della curia vescovile di Civita Castellana, organizzata dagli studenti del Liceo Artistico “Midossi” ed inaugurata venerdì mattina, 7 novembre, alla presenza del sindaco Luca Giampieri, dei docenti Katia Millozzi, Emanuele Rossini, Leonardo Presciutti e Felice Orlandini, ispettore del Ministero della cultura. L'esposizione ha riscosso un grande interesse, offrendo uno sguardo originale e profondo sul paesaggio contemporaneo della Tuscia sempre più segnato dalla presenza di impianti eolici e fotovoltaici.
A prendere parte all’iniziativa sono stati gli alunni delle classi seconda, quarta e quinta degli indirizzi arti figurative, architettura e ambiente, che hanno lavorato direttamente sul campo. Non un progetto nato tra i banchi di scuola, dunque, ma frutto di un vero e proprio sopralluogo nei luoghi della trasformazione ambientale, dove le fonti rinnovabili convivono, non sempre armoniosamente, con la natura e il paesaggio tradizionale.
L’idea alla base del progetto, spiegano i ragazzi, è potente e provocatoria: 'Abbiamo voluto rappresentare con lo sguardo dell’arte la crescente tensione tra tutela dell’ambiente e l’impatto visivo e paesaggistico delle cosiddette energie green'. Ogni opera è stata guidata dalla domanda “Ciò che dovrebbe aiutare la natura, la sta davvero aiutando?”, e ha portato i ragazzi ad una riflessione personale sul senso del cambiamento e sulla responsabilità dell’uomo nella trasformazione del territorio. Durante l'inaugurazione sono stati presentati anche due giochi da tavola ispirati al Monopoli, in cui vi è rappresentato il sito archeologico di Falerii Novi e l'altro, ispirato al gioco dell'oca, in cui è ritratta la via Amerina.
L’iniziativa, presentata la settimana scorsa a Valle Faul con Fondazione Carivit, ha ricevuto il patrocinio dei comuni di Viterbo, Civita Castellana, Gallese e Canepina, della diocesi di Civita Castellana, della regione Lazio, provincia di Viterbo e del consiglio regionale del Lazio.
Alcune delle opere esposte
di Nicole Sciolan 'Di fronte alla bellezza della natura, la costruzione dell'uomo si intimidisce'
di Alice Zaccagnino 'Il viaggio italiano'
di Allegra Addario & Elisa Sposetti: 'Come avrebbe visto Van Gogh il paesaggio oggi'
di Alessandro Senzacqua 'Trasloco'
di Lorenzo Rizzi 'Radici'
di Elisa De Santis 'Unione'
Università della Tuscia e Villa Rosa insieme per innovare la salute mentale: nasce un polo di ...
VITERBO - La salute mentale incontra la tecnologia. È questo lo spirito dell’accordo appena siglato tra il Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (DEIM) dell’Università della Tuscia e la Casa di Cura Villa Rosa di Viterbo, una realtà sanitaria e socio-assistenziale di riferimento del territorio.
L’intesa punta a creare un ponte tra università e mondo sanitario, aprendo la strada a progetti di ricerca, innovazione e formazione che parlano anche ai giovani, agli studenti e ai futuri professionisti del settore.
L’obiettivo è chiaro: mettere insieme le competenze ingegneristiche e tecnologiche del DEIM con l’esperienza clinica e riabilitativa di Villa Rosa per sviluppare nuove soluzioni a servizio della persona e della comunità.
Si lavorerà su temi che uniscono scienza e umanità — come la salute mentale, la riabilitazione cognitivo-motoria e il benessere psicofisico — attraverso tecnologie avanzate: sensori di movimento, strumenti digitali di monitoraggio e sistemi intelligenti per la valutazione dello stato psicologico e fisico.
Uno dei punti più innovativi dell’accordo riguarda la formazione sul campo: studenti e dottorandi potranno svolgere tirocini, progetti applicativi e attività di ricerca nei laboratori universitari e nelle strutture cliniche di Villa Rosa.
Un modo concreto per portare i giovani dentro il mondo della ricerca e della sanità, trasformando la teoria in esperienza diretta e competenze reali.
“Questo accordo rappresenta un tassello fondamentale nella costruzione di una rete di collaborazione tra università e territorio – ha dichiarato il dott. Juri Taborri, referente scientifico del DEIM. – L’incontro tra ricerca tecnologica e pratica clinica permette di sviluppare percorsi innovativi non solo per la cura e la riabilitazione, ma anche per la prevenzione e il benessere.”
Anche il direttore scientifico di Villa Rosa, dott. Vittorio Digiacomantonio, sottolinea la portata del progetto:
“Le biotecnologie applicate alla clinica e alla riabilitazione offrono nuove opportunità nel trattamento della malattia mentale e nel sostegno all’inclusione. È un passo importante per un approccio alla cura davvero umano e scientifico allo stesso tempo.”
Nei prossimi mesi saranno attivati progetti sperimentali, ricerche interdisciplinari e campagne di divulgazione che coinvolgeranno anche il mondo social e le nuove generazioni, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della salute mentale e promuovere la cultura del benessere come valore collettivo.
L’iniziativa si inserisce nella “terza missione” dell’Università della Tuscia: portare la ricerca fuori dalle aule, rendendola utile e concreta per la società.
In un mondo in cui la salute mentale è sempre più al centro del dibattito – anche sui social – la collaborazione tra l’Università della Tuscia e Villa Rosa parla un linguaggio nuovo: quello dell’innovazione umana, dove la tecnologia diventa alleata della cura e della solidarietà.
E chissà, magari il prossimo grande passo verso il benessere nascerà proprio tra un laboratorio del DEIM e una stanza di riabilitazione di Villa Rosa — dove scienza e umanità si incontrano per costruire il futuro.