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Castiglione in Teverina: una giornata ecologica tra educazione ambientale e cultura della sicurezza
Lartista tuscanese Roberta Morzetti approda al MoMA di New York
TUSCANIA - La straordinaria arte di Roberta Morzetti, poliedrica artista tuscanese, varca l’oceano Atlantico. La sua opera “Selfie_22” è stata infatti selezionata per l’Atlante dell’Arte Contemporanea, edizione 2026, edito da Giunti, la più autorevole e longeva pubblicazione dedicata all’arte contemporanea italiana. Quest’anno, per la prima volta nella sua storia, la presentazione ufficiale dell’Atlante si terrà in un luogo simbolo dell’arte mondiale: il Museum of Modern Art di New York (MoMA).
“Sono felice di condividere questo riconoscimento per me straordinario – dichiara l’artista. – Entrare a far parte della storia di questo Atlante, nato nel 1940, rappresenta un momento di profonda gratitudine e consapevolezza. La selezione della mia opera, curata dal critico d’arte e direttore editoriale Daniele Radini Tedeschi, è una conferma importante del valore e dell’autenticità del mio percorso”.
Nata a Tarquinia nel 1979, Roberta Morzetti si è formata all’Accademia di Belle Arti “Lorenzo da Viterbo”, dove ha conseguito il diploma accademico con lode nel 2005. Dopo gli studi, ha mosso i primi passi nel mondo della moda, ideando linee di abbigliamento realizzate con materiali riciclati.
A Roma ha collaborato come assistente ai costumi con importanti nomi della scena teatrale e cinematografica, tra cui Andrea Viotti (per Gabriele Lavia e Matteo Tarasco), Laura Costantini (nei musical A un passo dal sogno e Portamitanterose.it) e Michela Marino (per il cortometraggio Anni ’30 di Luciano Melchionna).
Dal 2012 l’artista si dedica principalmente alla scultura di grandi dimensioni, realizzando calchi sul proprio corpo che poi rielabora, incendia e assembla con materiali diversi, creando opere di forte impatto visivo ed emotivo.
“Con Selfie_22 – spiega Morzetti – ho voluto esplorare il tema dell’identità e dell’autocelebrazione, mettendo in discussione l’immagine di sé che costruiamo e consumiamo ogni giorno.
Scelgo di lavorare quasi esclusivamente con il bianco: per me è il colore della vita e dell’innocenza, ma anche del lutto e della trasformazione. È la soglia tra ciò che finisce e ciò che rinasce.
Il fuoco è il mio linguaggio: non solo forza distruttiva, ma principio generatore. Le colorazioni delle mie opere derivano dalle bruciature stesse, non da pigmenti. Il fuoco consuma per creare, chiude un ciclo per aprirne un altro. Tutto il mio lavoro parla di questo: della morte come passaggio, della rinascita come promessa”.
L’inserimento nell’Atlante nasce da un incontro fortunato con la curatrice d’arte Ariadne Caccavale, che ha scoperto i lavori di Morzetti attraverso Instagram. “Dopo il primo contatto – racconta l’artista – abbiamo ricordato di esserci già conosciute in occasione di una mostra da lei curata. Da quella sintonia professionale è nata la proposta di presentare il mio lavoro alla giuria dell’Atlante, accolta con entusiasmo”.
In attesa della presentazione al MoMA, Roberta Morzetti si prepara a partecipare a “Roma Arte in Nuvola”, dal 21 al 24 novembre, presso lo stand di Alessia Benanni – Art Hotel (Parigi, Roma, Milano).
Per l’occasione presenterà cinque nuove sculture dedicate al tema della rinascita, a cura dell’architetto Marco Giammetta: “Un messaggio silenzioso di speranza e bellezza – afferma – che oggi più che mai considero essenziale per l’umanità”.
Dopo Roma, l’artista sarà impegnata in nuovi progetti a Milano e in un importante museo in Austria, continuando un percorso di ricerca che unisce corpo, materia e spirito in una visione universale e profondamente umana dell’arte.
Il Prefetto di Viterbo in visita istituzionale a Tarquinia
TARQUINIA - Nella giornata di giovedì 23 ottobre il Prefetto di Viterbo ha effettuato una visita istituzionale nel territorio del Comune di Tarquinia, accolto alle ore 10.00 dal Sindaco Francesco Sposetti presso la sede municipale. L’iniziativa ha rappresentato un momento di confronto diretto con le realtà locali, volto a rafforzare il dialogo tra istituzioni e comunità e ribadire l’importanza della collaborazione istituzionale per garantire legalità e sviluppo.
La prima tappa congiunta ha riguardato la Riserva Naturale Saline di Tarquinia, unico impianto saliniero del Lazio e tra i pochi rimasti lungo la costa italiana. Questo sito, di rilevante importanza ecologica e storica, è simbolo di un territorio che custodisce biodiversità e tradizioni, confermando il valore della tutela ambientale come elemento di crescita sostenibile.
Successivamente, il Prefetto e il Sindaco hanno visitato un bene immobile confiscato alla criminalità organizzata, in fase di assegnazione a un’associazione locale impegnata nell’assistenza a ragazzi con disabilità. Il riutilizzo sociale dei beni sottratti alle mafie, previsto dal Codice Antimafia, rappresenta un segno concreto di riscatto e di reintegrazione: ciò che era frutto di illegalità torna alla collettività per generare inclusione e opportunità.
La visita è proseguita presso l’area della ex polveriera di Montecatini, di oltre 50 ettari con strutture dismesse, un tempo destinata alla produzione di concimi ed esplosivi. Un luogo che oggi si presta a riflessioni strategiche per una possibile riqualificazione, con l’obiettivo di trasformare criticità in risorse per il territorio.
Non è mancato un momento dedicato alla sicurezza: il Prefetto ha incontrato i presidi delle Forze dell’Ordine dapprima visitando il Commissariato di P.S., alla presenza del Questore di Viterbo, proseguendo poi con la Stazione dei Carabinieri, il Comando di Compagnia della Guardia di Finanza, il distaccamento della Polizia Stradale e quello dei Vigili del Fuoco.
“Ringrazio il Prefetto per la visita e per l’attenzione posta ai nostri territori” ha dichiarato il Sindaco Sposetti. “È stato un momento significativo di confronto che si inserisce nel lavoro costante di questa Amministrazione per individuare soluzioni condivise per il bene comune”.
La giornata ha riaffermato la continuità dell’impegno istituzionale per garantire legalità, sicurezza e valorizzazione del territorio, principi che restano cardine di una comunità coesa e di uno sviluppo sostenibile.
Previsioni meteo per martedì 28 ottobre
Viterbo
Tempo stabile nel corso della giornata con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. In serata e nottata poche variazioni con tempo asciutto e qualche addensamento in transito. Temperature comprese tra +9°C e +19°C.
Lazio
Condizioni di tempo asciutto su tutti i settori nel corso della giornata con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. In serata e in nottata qualche addensamento in più in transito ma si rinnovano condizioni di tempo stabile.
NAZIONALE
AL NORD
Al mattino cieli del tutto soleggiati; al pomeriggio qualche addensamento in formazione sui rilievi alpini, nessuna variazione altrove. In serata attese velature in transito ma senza fenomeni associati. Nuvolosità in progressivo aumento nella notte.
AL CENTRO
Cieli del tutto soleggiati sia al mattino che al pomeriggio. Poche variazioni attese in serata, mentre nella notte nuvolosità in arrivo a partire dai settori tirrenici.
AL SUD E SULLE ISOLE
Al mattino isolate precipitazioni attese sullo stretto, ampie schiarite sulle regioni peninsulari. Al pomeriggio non sono previsti grossi cambiamenti con nuvolosità persistente sulla Calabria. In serata e in nottata si rinnovano condizioni di tempo stabile con cieli sereni o al più poco nuvolosi.
Temperature minime e massime stabili o in rialzo da nord a sud.
Centro storico, la Lega chiede risposte: Bene le piazze pedonali, ma servono soluzioni per ...
VITERBO -
“Liberare le piazze dalle auto è un obiettivo condivisibile, ma la politica non può essere un libro dei sogni: deve dare risposte concrete alle esigenze quotidiane delle persone”. Con queste parole il consigliere comunale della Lega, Andrea Micci, interviene sul progetto dell’amministrazione Frontini per la pedonalizzazione di piazza della Trinità, chiedendo chiarimenti e proposte operative per residenti e attività economiche del centro.
“Facile mettere dissuasori e chiudere – sottolinea Micci – ma qual è l’alternativa per chi finora ha usufruito di quella zona di sosta? Non certo continuare a ridurre gli stalli e ad aumentare le tariffe orarie, come è accaduto al parcheggio del Sacrario. Chiedo di sapere quale sia il saldo tra i posti auto tolti dal centro storico e quelli effettivamente realizzati, e quali soluzioni l’amministrazione intenda adottare per i parcheggi destinati a residenti e commercianti”.
Micci mette in guardia contro la tentazione di considerare come compensazione “i nuovi parcheggi al Pilastro, al Carmine o in altre zone periferiche”: “Pensare che chi abita a San Faustino possa lasciare l’auto al Pilastro è una presa in giro tragicomica. Le persone chiedono servizi reali, non slogan. Ignorare le loro esigenze significa vivere su un altro pianeta e creare le premesse per ammazzare definitivamente il centro storico”.
Il consigliere della Lega riconosce i risultati positivi sul fronte turistico, ma invita a non dimenticare chi il centro lo vive ogni giorno: “Accogliamo con piacere i dati sull’aumento delle presenze turistiche e riconosciamo che l’amministrazione Frontini ha proseguito alcune buone politiche del centrodestra. Ma non dimentichiamo che in centro ci sono anche residenti e attività commerciali non legate al turismo. La politica sui parcheggi può determinare il destino del cuore di Viterbo: vogliamo che diventi una mummia da esibire nei weekend o che torni a essere un luogo vivo, pulsante, custode della nostra identità?”.
Micci commenta anche le recenti ipotesi di pedonalizzazione di Porta della Verità, che hanno suscitato preoccupazione tra i commercianti: “È necessario un confronto serio e trasparente. Per questo – annuncia – la Lega chiederà un consiglio comunale straordinario sul centro storico, affinché tutta la città sia informata e coinvolta nelle scelte che riguardano il suo futuro”.
“I destini di Viterbo – conclude Micci – non possono essere decisi nei ritiri privati della maggioranza, ma devono tornare nei binari del confronto democratico e chiaro in consiglio comunale, che è l’organo sovrano delle decisioni pubbliche. La Lega è pronta a fare la sua parte in modo costruttivo e responsabile”.
Regione Lazio: oltre 2 milioni di euro per 376 iniziative di Comuni e Pro Loco nel 2025
VITERBO - La Regione Lazio investe oltre 2 milioni di euro per sostenere le tradizioni, la cultura e il turismo dei territori. Con una dotazione complessiva di 2.068.000 euro, la Giunta regionale ha approvato il finanziamento di 376 iniziative promosse da Comuni e Pro Loco di tutto il Lazio per l’anno 2025.
Le risorse – stanziate su proposta dell’assessora al Turismo Elena Palazzo in attuazione dell’articolo 31 della legge regionale n. 26/2007 – sono destinate alle manifestazioni che valorizzano le tradizioni storiche, artistiche, religiose e popolari, contribuendo allo stesso tempo alla promozione turistica e alla partecipazione delle comunità locali.
I contributi saranno assegnati in base al punteggio ottenuto da ciascun progetto e variano da un minimo di 5.000 a un massimo di 18.000 euro.
«Con questa misura – spiega l’assessora Palazzo – vogliamo rafforzare il legame tra cultura, identità e sviluppo locale. Le feste popolari, le rievocazioni storiche, le sagre e i riti religiosi rappresentano l’anima dei nostri borghi e delle nostre città, e hanno un carattere fortemente identitario. Allo stesso tempo sono straordinarie occasioni per attrarre visitatori e generare economia sul territorio».
Un’attenzione particolare è rivolta al turismo diffuso e sostenibile, come sottolinea la stessa Palazzo: «Il sostegno della Regione va nella direzione di un turismo che valorizza i piccoli centri e mette al centro le persone, le tradizioni e le esperienze autentiche. È un modo concreto per far crescere il Lazio partendo dalla sua storia e dalle sue eccellenze».
Le manifestazioni finanziate coprono tutte e cinque le province del Lazio, incluse le isole e le aree costiere, a testimonianza della ricchezza e della varietà del patrimonio culturale regionale. Dal litorale alle zone montane, dai borghi storici alle città d’arte, l’iniziativa mira a rafforzare il senso di comunità e a valorizzare le identità locali come motore di sviluppo.
Con questo intervento, la Regione Lazio conferma la volontà di investire nella cultura come leva economica e sociale, sostenendo chi, con passione, mantiene vive le tradizioni che raccontano la storia e l’anima del territorio.
ATO Unico Regionale: la privatizzazione dellacqua unisce destra e PD
VITERBO - Si è svolto il 9 ottobre l’incontro tra l’assessora regionale ai Lavori Pubblici Manuela Rinaldi e il Coordinamento Regionale dei Comitati per l’Acqua Pubblica, rappresentante delle cinque province del Lazio. L’appuntamento, richiesto dai comitati, aveva come oggetto la proposta di legge per l’istituzione dell’ATO Unico Regionale, che andrebbe a sostituire gli attuali cinque ambiti territoriali ottimali.
Un progetto che – denunciano i comitati – allontana le decisioni sulla gestione dell’acqua dai territori, riducendo la capacità di risposta alle esigenze locali e indebolendo la partecipazione dei cittadini.
Durante l’incontro, l’assessora Rinaldi ha ribadito la necessità di accentramento e razionalizzazione, sostenendo che la centralizzazione consentirebbe economie di scala. Ha inoltre precisato che, almeno in una fase iniziale, i cinque ATO esistenti continuerebbero a operare come “sub-ambiti”.
Tuttavia, secondo il Coordinamento, questo modello di governance favorisce inevitabilmente i grandi operatori industriali, privati o a partecipazione mista, aprendo la strada a una nuova stagione di privatizzazioni. Un’impostazione, sottolineano, che contraddice la Legge Regionale 5/2014, approvata dopo il Referendum del 2011, la quale prevedeva invece una gestione pubblica e partecipata dell’acqua, fondata sui bacini idrografici naturali e sui consorzi di Comuni.
L’obiettivo di quella legge era garantire un servizio efficiente, costi equi, la riduzione delle perdite di rete – che nel Lazio superano il 40% – e la tutela delle fonti idriche. Tutti principi oggi messi in discussione dal progetto dell’ATO Unico.
Nonostante le critiche, l’assessora ha confermato la volontà di portare la proposta in approvazione entro la fine dell’anno.
I comitati osservano amaramente come, a trent’anni dal fallimento delle gestioni private, tanto la giunta di centrosinistra quanto quella attuale di centrodestra continuino a perseguire la stessa direzione, sostenendo normative che avvantaggiano multinazionali già beneficiarie di profitti straordinari: oltre l’80% dei dividendi viene redistribuito annualmente ai soci, mentre la qualità del servizio resta insufficiente e i costi per i cittadini aumentano.
In attesa del testo definitivo della Giunta, i Comitati per l’Acqua Pubblica annunciano la prosecuzione della mobilitazione contro quella che considerano una nuova privatizzazione mascherata, denunciando l’aumento delle bollette, la scarsa qualità del servizio e la perdita di controllo democratico da parte delle comunità locali.