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Grotte di Castro festeggia la rinascita della Chiesa di Santa Maria delle Colonne
GROTTE DI CASTRO - Si è svolta con grande partecipazione di pubblico la cerimonia di inaugurazione e riconsegna alla comunità della Chiesa di Santa Maria delle Colonne, dopo il completamento dei complessi lavori di restauro e risanamento conservativo.
L'intervento è stato interamente finanziato grazie ai fondi del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell'ambito dell’Investimento 2.2 “Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale”. Il progetto si inserisce nel più ampio piano portato avanti dalla Curia Vescovile di Viterbo per il recupero di 18 chiese rurali della Tuscia.
La Chiesa, un tempo nota come Santa Maria dei Monaci, risale al periodo compreso tra il XII e il XIII secolo. L’alta qualità e la complessità tecnica dell’intervento sono state garantite dal progetto e dalla direzione lavori dello studio di architettura Alma Civita, specializzato nel restauro di monumenti e nel recupero del patrimonio edilizio storico. L’esecuzione dei lavori è stata curata dall’impresa Fedele Paolo di Soriano nel Cimino.
Il restauro ha interessato l’intera struttura, che sorge isolata a circa tre chilometri a nord-ovest del borgo. Particolare attenzione è stata dedicata al recupero delle fasi architettoniche originarie, valorizzando la muratura in tufo e gli elementi distintivi dell’aula unica, coperta da un tetto a capriate lignee. All’interno, gli interventi hanno riportato alla luce lacerti di affreschi del XV secolo e l’affresco ottocentesco di Gesù Crocifisso.
La pavimentazione in mattoni decorati con simboli della cristianità è stata ulteriormente valorizzata grazie a un nuovo sistema di illuminazione, mentre la facciata a capanna con portale modanato e timpano decorato a mosaico è tornata a essere un punto di riferimento visivo e spirituale per il paesaggio rurale circostante.
Alla cerimonia di riapertura hanno partecipato il Sindaco Antonio Rizzello, il parroco don Tancredi Muccioli e numerose autorità civili e religiose. Entrambi hanno sottolineato come, grazie all’impegno, al coordinamento e al lavoro di tutte le figure professionali coinvolte, Grotte di Castro si riappropri di un luogo significativo, ricco di bellezza, storia e spiritualità.
Il restauro della Chiesa di Santa Maria delle Colonne rappresenta un patrimonio restituito non solo ai fedeli, ma all’intera collettività, diventando un motore di attrazione per cittadini, visitatori e pellegrini che attraverseranno la Tuscia in occasione del Giubileo.
La consegna della chiesa restaurata segna il successo di un progetto che unisce conservazione del patrimonio storico-artistico e rigenerazione territoriale, nel pieno rispetto degli obiettivi e delle tempistiche del PNRR.
Dai banchi di scuola a Boston: la storia di Filippo Olimpieri e Noemi Giustini, lamore che ...
VITERBO - Filippo Olimpieri e Noemi Giustini, una coppia nata sui banchi, lauree con lode e ora una borsa di studio che li porta a Boston. Quando l’amore e lo studio fanno squadra, il check-in è già mezzo viaggio.
Filippo e Noemi si sono conosciuti a scuola. Tra appunti condivisi e interrogazioni, è sbocciato l'amore e il loro legame è cresciuto di pari passo con le competenze. Il percorso li ha condotti fino alla laurea magistrale INGEGNERIA INFORMATICA CYBERSECURITY, conquistata da entrambi con 110 e lode: un traguardo che non è solo medaglia, ma metodo, costanza e visione.
Ora la storia svolta ancora. Hanno vinto una borsa di studio e presto voleranno a Boston per iniziare una nuova fase della loro vita, personale e professionale. Dal banco al laboratorio, dall’aula al mondo: l’itinerario è lo stesso, cambia soltanto la mappa.
Se sulle prime file di scuola si allenavano al futuro, adesso si accomodano in prima fila sul volo che li porterà oltreoceano. Non è fuga dei cervelli, dicono sorridendo: è andata di cervelli con ritorno in sospeso. Il bagaglio? Leggero, ma essenziale: curiosità, disciplina, amore e la rara capacità di sostenersi a vicenda.
La loro vicenda ricorda che il merito non è un lampo improvviso, ma una luce accesa ogni giorno. E che le storie migliori non finiscono con una laurea: spesso iniziano proprio lì, quando si chiude un libretto e si apre un biglietto
Celleno festeggia i 100 anni di Assunta Ciancola: una vita di ricordi, affetti e comunità
CELLENO - Una giornata di grande festa e commozione oggi a Celleno, dove la comunità si è stretta attorno a Assunta Ciancola, che in questo giorno - 24 ottobre 2025 - ha raggiunto l’incredibile traguardo dei 100 anni.
Il Sindaco Luca Beraldo, a nome dell’Amministrazione Comunale e di tutti i cittadini di Celleno, ha voluto rendere omaggio alla centenaria portando i più sinceri auguri e un pensiero affettuoso:
“Una cittadina, nonché amica, con la quale ho condiviso tanti momenti e ricordi bellissimi, che porterò sempre con affetto nel cuore. Un secolo di vita è un dono prezioso, testimonianza di forza, saggezza e memoria.”
L’intera comunità cellenese si unisce al festeggiamento di questa importante ricorrenza, celebrando una donna che rappresenta la memoria viva del paese e un esempio di vitalità e legame con le proprie radici.
Il Comune di Celleno porge dunque ad Assunta Ciancola i più sentiti auguri di buon compleanno, con l’affetto e la riconoscenza di tutto il paese.
Havana: la rinascita di un cane dal cuore grande
VITERBO - Havana è un cane dal carattere dolce e affettuoso. Nonostante le difficoltà che la vita gli ha riservato, non ha mai smesso di credere negli esseri umani. Dopo ben nove anni trascorsi in famiglia, senza alcuna spiegazione, per lui e per il suo inseparabile fratello si sono purtroppo riaperti i cancelli del canile.
La forza del loro legame li ha aiutati ad affrontare il dolore di quella separazione improvvisa, e ancora oggi i due vivono insieme, sostenendosi a vicenda e sperando che qualcuno, un giorno, decida di aprire loro le porte di una nuova casa e di un nuovo amore.
Ma per Havana, le prove non erano ancora finite. La scorsa estate, infatti, si è ammalato gravemente: due grandi e dolorose ernie cervicali comparse a breve distanza l’una dall’altra hanno messo a rischio la sua mobilità, minacciando di paralizzarlo.
Grazie alla prontezza e alla collaborazione del direttore sanitario del canile comunale, Dott. Antonio Bullitta, e dello specialista Dott. Massimiliano Bufalini, Havana è stato immediatamente ricoverato presso la Clinica Veterinaria Corlazzoli. Qui è stato sottoposto a due delicati interventi chirurgici che, grazie alla professionalità e alla dedizione del Dott. Corlazzoli e del suo staff, hanno avuto successo. Oggi Havana ha ritrovato la gioia di muoversi, di correre e di godersi di nuovo la vita.
Un doppio lieto fine reso possibile dalla bravura, dalla generosità e dall’amore verso gli animali di chi ogni giorno lavora per restituire loro dignità e benessere.
I volontari dell’associazione Amici Animali ODV di Viterbo desiderano esprimere la loro più profonda gratitudine al Dott. Corlazzoli e al suo team per aver ridato speranza e futuro al nostro amato Havana.
Havana continua ad aspettare, con il suo cuore pieno di fiducia, una famiglia che voglia accoglierlo e amarlo per sempre.
Montefiascone, Fratelli d’Italia chiede il ripristino delle casette dell’acqua: “Un servizio essenziale per la comunità”
Una domenica di sport e cultura al Tennis Club Viterbo
LA SOLITUDINE DEI FIGLI PRIMI – OVVERO IL NOSTRO DECLINO DEMOGRAFICO
A Viterbo crescono i redditi ma rimane il divario tra uomini e donne
di MDL
VITERBO - Aumentano i redditi a Viterbo e nel Lazio ma resta il gap nelle retribuzioni tra uomini e donne. E' quanto emerge da uno studio della Cisl del Lazio su dati Cafd Cisl, parametrato su un campione di 60mila contribuenti.
A Viterbo, in particolare, i dipendenti uomini hanno una retribuzione media annua che si attesta sui 28.749,64 euro, le donne a 20.022,74. La forbice, se si guardano le pensioni, si allarga: 28.056,77 euro per un uomo e 16.559,97 euro per una donna.
''La Cisl Lazio – dichiara il segretario generale Enrico Coppotelli – ha condotto un’analisi di contesto per comprendere le dinamiche del lavoro dipendente, sia pubblico che privato, partendo dai dati reali delle dichiarazioni dei redditi nel 2025. Disponiamo di questo forziere di informazioni anonime, ma catalogabili, per poter azionare le leve dei correttivi, laddove necessari''.
Andando a spulciare i numeri degli altri capoluoghi, emerge che a Rieti e Viterbo ci sono redditi medi più alti rispetto a Frosinone e Latina, mentre alcune situazioni cambiano per le diverse categorie di lavoratori. Roma, ovviamente, la fa da padrona.
Scomponendo l'analisi per fasce d'età, risulta che nel Lazio i redditi degli under 20 sono di 7.847,72 euro all’anno per un ragazzo, 5.405,21 euro per una ragazza. Per gli over 81, invece, 29.067,61 euro per un uomo, 19.819,38 euro per una donna.
Nella fascia d'età 61-70 anni, a Viterbo i redditi per gli uomini si attestano sui 33.041,48 euro per le donne a 18.553,92 euro.
Scendendo nell'analisi dei numeri, il segretario della Cisl Lazio sottolinea che: “La provincia di Roma domina l’economia regionale e storicamente registra i redditi medi più alti del Lazio, anche se presenta forti disuguaglianze interne, tuttavia in termini percentuali in alcune province e per alcuni settori si sono avuti dei mutamenti molto positivi, come ad esempio nell’industria a Frosinone per le donne, nello studio Cisl Lazio si è registrato un + 15,77% a Viterbo, un + 19,05% e un + 14,17% a Rieti''.
''Nel complesso - conclude Coppotelli - le economie dei redditi da lavoro dipendente nel Lazio sono incoraggianti e sistematicamente in crescita''. Per il futuro, però, ''bisognerà lavorare per ridurre il gap tra uomini e donne, ma anche per dare maggiori garanzie e prospettive alle giovani generazioni''.
Bagnoregio e il Centro Astra Zarina insieme per la valorizzazione di Civita
BAGNOREGIO – È stato firmato, nella giornata di lunedì 20 ottobre, il protocollo d’intesa tra il Comune di Bagnoregio e il nuovo Centro Astra Zarina, un importante passo verso la valorizzazione e la conservazione di Civita di Bagnoregio, uno dei borghi più affascinanti e simbolici d’Italia.
L’accordo mira a creare uno scambio di conoscenze teoriche e pratiche attraverso attività formative, scambi culturali e progetti di ricerca. L’obiettivo è promuovere un dialogo continuo tra istituzioni, studiosi e professionisti per tutelare e sviluppare in modo sostenibile il patrimonio unico di Civita.
Il sindaco Luca Profili, che entrerà a far parte del Consiglio Direttivo del Centro, ha espresso grande soddisfazione: «Questo centro, appena nato, è formato da professori e allievi di Astra Zarina, architetta di Bagnoregio nota e importante per la nostra comunità. Negli anni ’70 e ’80 portò a Civita decine di studenti americani, aprendo il borgo alla cultura internazionale. Il nuovo Centro nasce per raccogliere la sua eredità, unendo allievi e cittadini locali nel segno della conservazione e dello studio della storia di Civita, con uno sguardo rivolto al futuro».
Profili ha inoltre ricordato la collaborazione già avviata con la professoressa Norma Barbacci e l’Università di Yale, che ogni anno porta a Civita studenti da tutto il mondo per stage formativi nel campo dell’architettura.
«Come Amministrazione comunale – ha aggiunto il sindaco – daremo il massimo sostegno a questa iniziativa. Abbiamo messo a disposizione locali e risorse, perché crediamo profondamente nel valore di questo progetto. È la prima volta, dall’eredità della professoressa Zarina, che nasce un centro così strutturato, con una forte presenza e rappresentanza comunale nel consiglio direttivo».
Il Centro Astra Zarina rappresenta dunque un ponte tra passato e futuro, tra memoria e innovazione, un luogo dove la cultura e la bellezza di Civita di Bagnoregio continueranno a vivere e ispirare nuove generazioni di studiosi e cittadini.
Storni a Tarquinia, il Comune cerca soluzioni: Al lavoro per tutelare cittadini e rispetto ...
TARQUINIA - 'Al vaglio varie ipotesi per risolvere il problema della presenza degli storni'. Lo afferma il sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti, che sottolinea come l'Amministrazione comunale è pienamente consapevole delle criticità causate dagli uccelli nell'area dell'ospedale e comprende appieno le preoccupazioni espresse dai cittadini. 'La situazione è oggetto di attenzione da parte del Comune.
Sono in corso da tempo dei tavoli tecnici con l'Asl di Viterbo e con la direzione sanitaria del presidio per individuare le soluzioni più efficaci e soprattutto conformi alle normative vigenti, le quali, in materia di fauna selvatica e tutela animale, risultano particolarmente stringenti – prosegue il sindaco Sposetti -. Siamo perfettamente consci della gravità del problema e del disagio quotidiano che cittadini e personale ospedaliero sono costretti a sopportare. Per questo, cercheremo di attuare un piano di intervento che consenta di garantire la sicurezza, il decoro e la salubrità delle zone intorno all'ospedale, nel pieno rispetto delle regole che disciplinano ogni azione di contenimento della fauna'.
Il primo cittadino precisa inoltre che sono già stati effettuati sopralluoghi congiunti ed eseguite misure di pulizia straordinaria e di rafforzamento delle operazioni di igiene urbana. 'Comprendo la legittima preoccupazione della cittadinanza – conclude il sindaco Sposetti – ma è necessario operare con equilibrio e responsabilità, evitando soluzioni improvvisate o non consentite dalla legge'.
Ares 118 compie ventanni, due decenni al servizio della vita
VITERBO – Vent’anni di soccorsi, interventi e dedizione. L’Ares 118 celebra il suo ventennale e, con esso, la storia di un servizio diventato ormai un pilastro del sistema sanitario. Nata da un’intuizione brillante, oggi rappresenta un modello di efficienza e umanità, capace di unire tecnologia, esperienza e cuore.
“Siamo qui a ricordare vent’anni di crescita e sviluppo – ha detto il direttore generale, Narciso Mostarda – Il nostro approccio all’emergenza è totale: l’obiettivo è sempre dare il massimo. Gli operatori sono professionisti straordinari, veri pilastri del sistema. Purtroppo, in Italia si sottovaluta ancora il ruolo degli infermieri, ma senza di loro non potremmo fare nulla”.
(al centro, Narciso Mostarda)
Un messaggio condiviso anche dalle istituzioni. L’assessore Patrizia Notaristefano ha sottolineato come “Ares 118 sia una presenza costante e fondamentale sul territorio, un supporto indispensabile nel settore sanitario”, mentre il consigliere regionale Giulio Zelli ha ricordato che “gli investimenti fatti fin qui dimostrano la centralità del servizio, una garanzia di sicurezza in più per tutti i cittadini”.
Sul valore umano del lavoro si è soffermato il Presidente della Provincia, Alessandro Romoli “dobbiamo ammirare la profonda vocazione di chi ogni giorno indossa la divisa Ares”, e il consigliere Enrico Panunzi, che ha ribadito come “la sanità debba essere accessibile a tutti: l’Ares lavora ogni giorno per rendere questo principio concreto”.
(da sinistra, Notaristefano, Panunzi, Zelli e Romoli)
Il consigliere regionale Daniele Sabatini, infine, ha parlato con riconoscenza “L’Ares 118 è uno dei fiori all’occhiello della nostra Regione. Dietro ogni intervento c’è una famiglia unita che opera nelle difficoltà con dedizione e professionalità”.
Dal punto di vista operativo, l’evoluzione è costante: oggi ogni centrale COES conta 3 medici e 29 infermieri, e grazie alla digitalizzazione, il numero di chiamate gestite tra il 2023 e il 2024 si è dimezzato, sostituito da un sistema di ticket digitali che ha reso più rapidi gli interventi. Per il prossimo futuro Mostarda ha inoltre rivelato che, grazie ai fondi provenienti dalla regione lazio di circa 14 milioni di euro, si punterà a rinfoltire la flotta di Ares, cosi da poter avere un abbattimento dei tempi che si impiega, da quando gli operatori prendono atto di un emergenza, al loro arrivo sul campo di circa un minuto, tempo questo, che potrebbe permettere di salvare ulteriori vite.
Vent’anni dopo, Ares 118 continua a essere sinonimo di tempestività e competenza. Ma, soprattutto, di quella umanità silenziosa che, in ogni emergenza, diventa salvezza.
Guardia di Finanza: oltre 527 milioni di prodotti sequestrati nei primi nove mesi del 2025
VITERBO -
Oltre 527 milioni di prodotti sequestrati nei primi nove mesi del 2025: è questo il bilancio tracciato dalla Guardia di Finanza in occasione della 5ª edizione della “Giornata della lotta alla contraffazione per gli studenti”, organizzata a Bari presso la Legione Allievi del Corpo, in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
L’evento rappresenta un’importante occasione di confronto e sensibilizzazione sul contrasto alla contraffazione, sulla tutela del Made in Italy e sul controllo della sicurezza dei prodotti immessi sul mercato.
Dal 1° gennaio al 30 settembre 2025, i Reparti del Corpo hanno eseguito circa 9.000 interventi, che hanno portato al sequestro di beni contraffatti, falsamente etichettati come italiani o non conformi agli standard di sicurezza. Sono 3.344 i responsabili denunciati.
Nel dettaglio, i finanzieri hanno:
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sequestrato 48 milioni di prodotti contraffatti e denunciato 2.600 soggetti;
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effettuato 542 interventi a tutela del Made in Italy, sequestrando 28 milioni di articoli falsamente etichettati e segnalando 90 persone all’Autorità giudiziaria;
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condotto 3.696 controlli sulla sicurezza dei prodotti, con il sequestro di oltre 450 milioni di articoli non conformi e la denuncia di 580 responsabili;
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contestato 1.609 violazioni a consumatori consapevoli dell’acquisto di beni falsi, con sanzioni fino a 7.000 euro, introdotte dalla legge n. 206/2023.
Tra i risultati più significativi, spiccano diverse operazioni:
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a Torre Annunziata, è stata smantellata un’organizzazione criminale dedita alla contraffazione e commercializzazione di fitofarmaci pericolosi, con 9 misure cautelari e 8 milioni di euro sequestrati;
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a Foggia, sono stati sequestrati oltre 1,3 milioni di litri di vino privi di tracciabilità, per un valore superiore a 4,3 milioni di euro;
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a Napoli, sono stati confiscati 1,4 milioni di giocattoli non sicuri, molti dei quali riportavano marchi contraffatti di celebri personaggi animati.
Il Corpo conferma inoltre la propria collaborazione con Europol, Interpol, OLAF e l’Organizzazione Mondiale delle Dogane, partecipando a operazioni congiunte e Joint Investigation Teams.
In crescita anche il contrasto alla contraffazione online, con attività di monitoraggio del web e del dark web per individuare venditori e piattaforme illegali che sfruttano marketplace e social network per la vendita di prodotti falsi.
Le indagini confermano che la produzione delle merci contraffatte proviene principalmente da Cina, Hong Kong e Turchia, mercati che continuano a rappresentare un canale privilegiato per la distribuzione di prodotti falsificati a livello globale.
Con questi risultati, la Guardia di Finanza ribadisce il proprio impegno nella difesa dell’economia legale, nella tutela dei consumatori e nella salvaguardia dell’eccellenza produttiva italiana.