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Lavoro a Viterbo: cresce loccupazione, ma giovani e donne restano penalizzati
VITERBO - A livello nazionale, i dati diffusi dall’Istat certificano che, nella fascia d’età 15-64 anni, nel primo trimestre del 2025 si è osservato un tasso di occupazione pari al 62,5%. Se confrontato con il primo trimestre del 2023, si evidenzia un aumento dell’1,9%.
Per quanto riguarda la provincia di Viterbo, l’occupazione, in particolare quella giovanile, è in crescita. Secondo i dati del Bes (Benessere equo e sostenibile), il tasso di occupazione giovanile tra i 15 e i 29 anni è pari al 37,4%. D’altro canto, però, la provincia registra anche una percentuale del 22,5% di Neet, ossia giovani che non studiano e non lavorano. In questo caso, Viterbo è la seconda peggior provincia del Lazio, subito dopo Rieti.
Secondo i dati Istat del 2024, riferiti alla fascia d’età 15-64 anni, a Viterbo il tasso di occupazione si attesta al 57,8%, mentre la disoccupazione al 6,4%.
Il rapporto Excelsior Informa – 2024 relativo alla provincia di Viterbo mostra che i lavori più richiesti sono, nell’ordine: operai specializzati, professioni tecniche, professioni commerciali, professioni non qualificate e dirigenti/professioni intellettuali e scientifiche. Le richieste aziendali di inserimento riguardano soprattutto la produzione di beni e servizi, seguita da area commerciale e vendite, logistica, aree amministrative e, infine, direzione e servizi generali.
Per quanto riguarda l’istruzione, quella più richiesta è l’istruzione secondaria/superiore (71%), seguita dalla scuola dell’obbligo (19%) e dall’istruzione terziaria/laurea (10%).
Sul fronte contrattuale, il 90,5% dei rapporti di lavoro è di tipo dipendente: tra questi, il 63,3% a tempo determinato e il 17,6% a tempo indeterminato. A seguire si trovano i contratti di collaborazione (7,4%) e quelli in somministrazione (2%).
Secondo un dossier UIL-Eures, che analizza il mercato del lavoro nella regione Lazio, e quindi compresa anche la provincia di Viterbo, il livello salariale medio si attesta a 23.494 euro annui per un full time, mentre scende a soli 10.424 euro per un part time. La situazione è particolarmente critica per le donne: il 63,3% delle lavoratrici ha un contratto part time, contro il 26,9% degli uomini.
Non va meglio per la fascia 25-34 anni, dove la retribuzione annua media si ferma a 18,4 mila euro: 10,4 mila per i precari e 22,4 mila per gli stabili. I giovani risultano inoltre fortemente esposti alla precarietà: tra gli under 25, i precari rappresentano il 61,7% del totale; nella fascia 25-34 anni, il 33,5%.
La provincia di Viterbo sembra dunque non riuscire a trattenere e valorizzare i giovani laureati, né ad incidere significativamente sulla crescita lavorativa delle nuove generazioni. La preferenza per contratti precari e salari troppo bassi non consente infatti di affrontare adeguatamente il costo della vita reale. È quindi necessario un intervento urgente, non solo a livello nazionale ma anche e soprattutto a livello provinciale, per costruire reti tra imprese e percorsi di formazione che sappiano valorizzare il capitale culturale dei giovani, che investano molto di più in contratti non precari e condizioni salariali dignitose.
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Quindicenne di Sassacci colpito da un fulmine in Abruzzo
CIVITA CASTELLANA - Risiede a Sassacci il 15enne colpito domenica pomeriggio nel Teramano da un fulmine e ora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Bambin Gesù di Roma.
Secondo quanto si è potuto apprendere, il ragazzo era in compagnia del padre a 1600 metri d'altitudine in località Coppo di Crognaleto, tra il parco del Gran Sasso e i monti della Laga, sopra al lago di Campotosto. Intorno alle 17,30 il tempo è cambiato all'improvviso e i due sono stati sorpresi da un violento temporale accompagnato da vento, grandine e attività elettrica.
Il 15enne è stato colpito da un fulmine che lo ha sbattuto a terra. Il padre ha dato subito l'allarme. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e gli esperti del Soccorso alpino e speleologico dell'Abruzzo. Trasportato in elicottero all'ospedale San Salvatore dell'Aquila, è arrivato in codice rosso e, pare, privo di sensi tuttavia sembra che non abbia riportato traumi particolari. Non è escluso che il fulmine si sia scaricato su un albero vicino al giovane.
Ricoverato inizialmente nel reparto di rianimazione, è stato poi trasferito al Bambin Gesù di Roma. Il 15enne sarebbe in coma farmacologico. Queste sono ore d'attesa e di ansia sia per la sua famiglia, originaria della zona in cui è avvenuto il fatto e dove è solita trascorrere l'estate, che per la comunità di Crognaleto, colpita per l'accaduto.
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Non è un privilegio, è un diritto: la battaglia di Solange Manfredi per i cani da assistenza
PROCENO – «Non è un capriccio, non è un privilegio. È un diritto». Con queste parole, l’avvocata giurista Solange Manfredi rilancia la sua battaglia estiva per la tutela del rapporto tra persone con disabilità e cani da assistenza. In una lettera aperta indirizzata alle autorità e agli organi di informazione, Manfredi racconta la propria esperienza personale, trasformandola in una denuncia pubblica.
La giurista convive con una grave patologia che comporta crisi improvvise e potenzialmente letali. Accanto a lei c’è Dante, un cane da allerta medica addestrato a riconoscere i segnali della malattia, portare i farmaci, chiedere aiuto e persino intervenire in acqua in caso di emergenza. «Dante non è un semplice compagno: è il mio salvavita», spiega.
Eppure, la sua presenza è spesso ostacolata. Manfredi racconta di aggressioni verbali sulle spiagge, dove alcuni bagnanti, ignorando la normativa, chiamano le forze dell’ordine per chiederne l’allontanamento. Non sempre gli agenti dimostrano la necessaria preparazione: «C’è chi riconosce subito la legittimità della presenza di Dante, ma altri contestano l’accesso o addirittura suggeriscono di rinunciare al cane per “buona pace” con chi protesta».
La legge, però, è chiara:
i cani da assistenza hanno diritto di accesso a tutti i luoghi aperti al pubblico (G.U. n. 48 del 28/02/2023 – Art. 25, Legge di Bilancio 2025);
sono esonerati dall’obbligo di guinzaglio e museruola (art. 5 dell’ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013, prorogata nel 2024).
«Trovo grave che siano proprio le forze dell’ordine, garanti della legge, a mostrarsi spesso impreparate», denuncia Manfredi, che racconta episodi simili anche negli ospedali di provincia, dove la presenza di Dante è stata contestata dal personale sanitario, «spesso con maleducazione e veemenza». Una situazione ben diversa da quella dei grandi ospedali romani, come il Gemelli, il Campus Biomedico o il San Filippo Neri, dove i cani da assistenza vengono accolti senza problemi.
La sua denuncia si allarga allora a una questione di sistema: «Se una persona disabile deve portare con sé i riferimenti normativi stampati per convincere chi indossa una divisa, significa che il problema non è la disabilità, ma un Paese che non tutela i più fragili».
Per questo l’avvocata lancia un appello diretto: «Chiedo che le istituzioni si impegnino a formare adeguatamente forze dell’ordine e personale sanitario. Vivere con una disabilità è già abbastanza difficile. Dover difendere ogni giorno i propri diritti è semplicemente intollerabile».
Emergenza cinghiali: l'associazione Tutela Agricoltura chiede unità agli agricoltori
CIVITA CASTELLANA - L’emergenza cinghiali continua a colpire duramente le aziende agricole del territorio. A.S.T.A. (Associazione per la Tutela dell’Agricoltura) lancia un appello agli agricoltori affinché vi sia una reazione decisa e coordinata.
«È arrivato il momento di affrontare seriamente il problema», dichiara il presidente Fernando Monfeli, ringraziando nel contempo gli agricoltori che già si stanno muovendo attraverso gli strumenti previsti dalla legge: caccia di selezione, caccia di contenimento e richieste di risarcimento danni.
Monfeli ricorda che la procedura corretta impone la segnalazione simultanea dei danni ad ATC e Polizia Provinciale, i quali hanno l’obbligo di intervenire con sopralluoghi e con l’assegnazione dei selecontrollori incaricati dell’abbattimento. Anche qualora la caccia di selezione venga sospesa, la caccia di contenimento resta comunque sempre attiva, indipendentemente dal calendario venatorio.
Per agevolare le pratiche di risarcimento, A.S.T.A. ha inoltre siglato un accordo con lo studio associato AGER di Civita Castellana, mettendo a disposizione delle aziende agricole associate un servizio dedicato a tariffa agevolata. Per informazioni e attivazione del servizio è possibile contattare il dott. agr. Franco Diana al numero 0761 599358.
Il presidente sottolinea infine i costi crescenti che gli agricoltori devono sostenere per proteggere i terreni con recinzioni metalliche ed elettrificate, spesso di difficile manutenzione e non sempre risolutive.
«La selvaggina è proprietà dello Stato: non è accettabile che siano gli agricoltori a pagare le conseguenze», conclude Monfeli, invitando gli operatori del settore a segnalare puntualmente ogni danno e a far pressione sugli enti competenti affinché la questione venga finalmente affrontata con la dovuta attenzione.
Viterbo, la tassa di soggiorno divide
VITERBO - È dei giorni scorsi la notizia dell’andamento positivo della tassa di soggiorno a Viterbo. Dai dati, è emerso che nel trimestre aprile-giugno 2025 il gettito è passato da 130mila a 166mila euro, con un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche gli arrivi hanno fatto registrare una crescita, dai quasi 45mila ospiti del 2024 si è passati a oltre 51mila nel 2025, con un aumento di circa 6mila presenze.
Un risultato che, secondo la sindaca Chiara Frontini, è merito del lavoro congiunto tra pubblico e privato. La prima cittadina ha aggiunto che anche per il mese di agosto si stanno registrando numeri positivi “Nonostante non sia tradizionalmente il periodo di punta per il turismo viterbese, stiamo assistendo a risultati sorprendenti. In questa settimana – continua la sindaca – molte strutture della città hanno registrato il tutto esaurito, soprattutto nei fine settimana”.
A questa lettura però si affianca un’altra visione, quella della consigliera di opposizione Letizia Chiatti, capogruppo del Gruppo Misto. Commentando sui social i dati diffusi dal Comune, ha tenuto a chiarire “La tassa di soggiorno sarà pure aumentata, ma le strutture non sono affatto al completo. C’è un altro motivo se il gettito è cresciuto rispetto allo scorso anno: provate a fare una ricerca”.
Altri commenti hanno chiarito il riferimento della consigliera. Nel 2024 la tassa era di 1,80 euro, applicata solo per la prima settimana di pernottamento; nel 2025, invece, è salita a 2,30 euro e viene riscossa per i primi tre giorni, a fronte di una permanenza media che si aggira sui due giorni, talvolta anche meno. Il che si traduce in un aumento per notte di circa il 30%.
Ne emerge quindi un quadro con due letture differenti: da un lato l’amministrazione comunale, forte della crescita dei numeri e il ritorno economico per la città; dall’altro l’opposizione, che invita a interpretare i dati con cautela, ricordando che non sempre è tutto rosa e fiori.