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Taxi introvabili a Viterbo, turisti belgi costretti a muoversi a piedi
VITERBO - E' stata pubblicata sui suoi canali social la denuncia del ristoratore Paolo Bianchini, titolare dell’Osteria del Vecchio Orologio, sul problema dei taxi a Viterbo:
«Questa è interruzione di servizio pubblico! – ha scritto – Quattordici turisti belgi costretti a muoversi a piedi da e per l’hotel Best Western. Poi non lamentiamoci se arriva Uber! È ora che la questione venga affrontata seriamente. E ho i testimoni!».
I turisti sono stati infatti lasciati a piedi e lo stesso ristorate ha cercato di contattare il servizio taxi con almeno quaranta chiamate come si può vedere nei screen pubblicati sul suo profilo.
Il ristoratore ammetti infatti 'Come al solito ci metto la faccia con annessi rischi del caso. Ma vanificare lo sforzo di molti in campo turistico per un disservizio di pochi non è giusto!'
Gettando nuovamente luce sul problema dei taxi a Viterbo.
La Tuscia per la Palestina: Istanza al Consiglio Comunale
VITERBO - Il Rappresentante del Gruppo Territoriale M5S Tuscia Sud Est, costituito dagli attivisti dei comuni di Canepina, Caprarola, Castel Sant’Elia, Carbognano, Corchiano, Fabrica di Roma, Gallese, Nepi, Orte, Ronciglione, Soriano nel Cimino e Vignanello invia istanza ai Sindaci, al Consiglio comunale, ai Consiglieri di maggioranza e minoranza delle amministrazioni comunali territoriali, in nome per conto dei cittadini rappresentanti, della società civile, dei comitati sorti spontaneamente a sostegno di Gaza e della Palestina che desiderano esprimere il fermo sostegno alla causa del popolo palestinese e richiedere formalmente che il tema del “Riconoscimento dello Stato di Palestina” venga inserito all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, accogliere la mozione approntata, allegata alla istanza inviata, per la stesura da presentare in sede di Consiglio Comunale, essere esaminata, discussa e messa al voto per la sua approvazione e divenire atto del Consiglio.
Con la presente istanza si chiede a tutti i Sindaci di farsi portavoce, presso la propria sede istituzionali oltre le sedi competenti, per il riconoscimento dello Stato di Palestina, quale atto di giustizia, di Pace e rispetto del Diritto Internazionale.
Un pronunciamento ufficiale del 'Riconoscimento dello Stato di Palestina' di ogni Comune della Tuscia rappresenterebbe un segnale importante di vicinanza e di responsabilità civile, rafforzando la voce delle comunità che chiedono un futuro di dignità e convivenza pacifica per tutti i popoli. Basta. Si ponga fine a questo assurdo genocidio.
Fabio Governatori
Rappresentante M5S Gruppo Territoriale Tuscia Sud Est
'Colora la tua Città': Montefiascone lancia un progetto educativo per i più giovani
MONTEFIASCONE - Nell’ambito degli eventi corollario la presentazione della biografia del grande archeologo Dr. Zahi Hawass presso la Rocca dei Papi, la Sindaca di Montefiascone Giulia De Santis ha presentato il progetto “Colora la tua Città. “Il 15 Settembre “, sottolinea, “consegnerò l’Album “Colora la Città di Montefiascone” alle Scuole dell’Infanzia e alle Scuole Primarie.
Come Amministrazione abbiamo scelto l’originale idea di Andrea Cenni, proponendo questo Album che esalta le bellezze artistiche e storico culturali del nostro Comune, Montefiascone, portando a conoscenza in modo approfondito i luoghi dove di fatto le nostre ragazze ed i nostri ragazzi vivono.
Si tratta di un Album in formato A4 con la personalizzazione di ogni singolo luogo attraverso un’immagine fotografica, che ritrae un luogo specifico posta sulla sinistra con una didascalia sottostante in lingua italiana, con la spiegazione del luogo ritratto e, sulla pagina destra, il disegno dello stesso luogo che il bambino deve colorare con una didascalia in inglese posta sotto al disegno.
Oltre ad approfondire la conoscenza del luogo dove vive, l’alunno ha anche la possibilità di svolgere un’attività artistica e di potersi approcciare con la lingua inglese. Crediamo da sempre che le Istituzioni debbano aprirsi ed essere vicini alle giovani generazioni ed alla Scuola; questo ulteriore progetto rafforza la nostra volontà e la consapevolezza che i cittadini del domani vanno stimolati nel prendere coscienza che il luogo dove vivono è qualcosa di cui prendersi cura fin da piccoli, partendo proprio dalla conoscenza delle bellezze artistiche e paesaggistiche che li circondano”.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri saluta il Colonnello Friano e accoglie il Colonnello Antro
VITERBO - La Segreteria Provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri desidera rivolgere un sentito saluto al Colonnello Massimo Friano, che da lunedì assumerà il nuovo incarico alla Scuola Ufficiali di Roma. Il comandante Friano lascia un segno profondo e indelebile dopo tre anni intensi di Comando. Anni trascorsi così velocemente da non accorgercene, grazie alla sua vicinanza, alla sua disponibilità e al costante dialogo. Una figura di riferimento non solo per i Carabinieri, ma anche per tutte le persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo.
Uomo di grande spessore umano e professionale, ha saputo coniugare autorevolezza e sensibilità, dimostrando capacità risolutive e mantenendo sempre aperto un canale di confronto franco e costruttivo. Il suo operato lascia una traccia tangibile e preziosa, che rimarrà nel tempo come patrimonio condiviso.
A nome della Segreteria Provinciale NSC di Viterbo, auguriamo al Colonnello Friano una carriera ricca di successi e soddisfazioni. Questo non è un addio, ma un arrivederci, siamo certi che la Tuscia abbia conquistato un posto speciale nel suo percorso professionale e umano.
Contestualmente, rivolgiamo un caloroso benvenuto al Colonnello Antro Raffaele, che a breve assumerà il Comando, con l’auspicio di poter intraprendere insieme un cammino altrettanto proficuo e costruttivo.
Giuseppe MANCUSO
Nuovo Sindacato Carabinieri Viterbo
Cambio al vertice del Comando Carabinieri di Viterbo: gratitudine al Colonnello Friano, ...
VITERBO - 'I Facchini di Santa Rosa desiderano rivolgere un profondo e sentito ringraziamento al Colonnello Massimo Friano, che dopo tre anni di intensa e qualificata attività lascia il Comando provinciale dei Carabinieri di Viterbo per assumere un prestigioso incarico presso la Scuola Ufficiali di Roma.' E' questo il ringraziamento da parte dei Facchini di Santa Rosa per il colonnello Friano e il suo operato in questi anni.
'Nel corso del suo mandato, il Colonnello Friano ha rappresentato per il territorio della Tuscia e per la comunità tutta una presenza costante e rassicurante, incarnando in maniera esemplare i valori dell’Arma dei Carabinieri: competenza, fermezza, equilibrio e alto senso del dovere. La sua guida attenta ha garantito sicurezza e serenità, contribuendo in maniera significativa al rafforzamento del rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.
Accanto alla figura dell’Ufficiale, desideriamo sottolineare soprattutto l’uomo: sempre disponibile all’ascolto, vicino ai bisogni delle persone, capace di comprendere e interpretare con sensibilità le diverse situazioni. Anche il nostro Sodalizio ha potuto sperimentare questa vicinanza, trovando in lui non solo un punto di riferimento istituzionale, ma anche un interlocutore attento e profondamente rispettoso delle nostre tradizioni, che ha accompagnato con sincera partecipazione e spirito di collaborazione.
Con un sentimento di gratitudine e con un pizzico di nostalgia, salutiamo dunque il Colonnello Massimo Friano, certi che anche nel nuovo e prestigioso incarico continuerà a distinguersi con lo stesso impegno e la stessa passione che lo hanno caratterizzato a Viterbo.
Al tempo stesso, rivolgiamo il nostro più cordiale e caloroso benvenuto al Colonnello Alfredo Antro, che subentra nel comando provinciale dei Carabinieri di Viterbo. A lui va il nostro augurio di buon lavoro, con la certezza di avviare una proficua e costruttiva collaborazione, nel solco della reciproca stima e del comune impegno a favore della città e della sua comunità.'
Con profonda riconoscenza,
Il Presidente del Sodalizio Facchini di Santa Rosa
Massimo Mecarini
I Fratelli Mazzocchi e lo splendore del Barocco: musica in festa a Viterbo Sottotitolo:
VITERBO - Se li contendevano i “cardinali big” della Roma papalina del primo Seicento, da Ippolito Aldobrandini, ad Odoardo Farnese, Maffeo Barberini ed altri, sempre alla ricerca di giovani talenti per oratori e musiche sacre da eseguire nelle solenni liturgie nei primi anni di Controriforma. Nel contempo. nei salotti-bene, principi e nobili si facevano promoter delle loro musiche che venivano eseguite negli aristocratici palazzi da complessi barocchi e voci “femminili” spesso di uomini evirati. Alle donne non era consentito di esibirsi in pubblico, specialmente in chiesa.
In questo fecondo clima musicale, i fratelli Mazzocchi (Domenico e Virgilio) originari di Civita Castellana godevano di stima e prestigio per le loro apprezzate composizioni. Virgilio, maestro di cappella della Cattedrale civitonica di Santa Maria Maggiore, è stato addirittura per alcuni anni alla direzione della Cappella Giulia di Roma.
Molto richiesti i loro mottetti, madrigali, operine, tanto da essere ricordati come gli antesignani nell’uso del semitono enarmonico, dai “crescendi” ai “piano e forte” poi diffuso dai maestri del tempo .Ne avremo una ghiotta dimostrazione al concerto della “Settimana Barocca” del 10 settembre 2025 nella chiesa di Santa Maria della Verità a Viterbo alle ore 21,00 con ingresso libero.
All’Orchestra barocca “Furiosi affetti” di Roma, fondata da Giorgio Bottiglioni, si unisce la voce del mezzosoprano Sonya Yuneeva che si esibirà nella Cappella Mazzatosta. Oltre a due brani dei fratelli Mazzocchi, ascolteremo musiche di alcuni compositori di quel periodo (Biagio Marini, Tarquinio Merula, Nicola Matteis, Franz Biber ed altri), che ricreeranno le atmosfere del Barocco romano con Erica Scheri al violino, Ulrike Pranter violoncello, Olena Kurkina tiorba e Paolo Tagliapietra al clavicembalo.
“Il successo di pubblico e di esecuzione del concerto inaugurale della Settimana Barocca del 31 agosto scorso al Gonfalone di Viterbo – ha detto il console del Touring Club Vincenzo Ceniti cui si deve l’iniziativa curata sul piano artistico dall’Associazione ‘Le Triolè” – è stata la dimostrazione che le manifestazioni di qualità vengono sempre seguite e apprezzate”.
La “Settimana Barocca” giunta alla quarta edizione, si avvale del sostegno della Provincia e del Comune di Viterbo e della Parrocchia di Santa Maria della Verità cui si riferiscono le celebrazioni per la ricorrenza della festività della Madonna addolorata. Per il programma completo digitare www.furiosiaffetti.it
Da Montalto a Gaza: i Bambini in Marcia per la Pace
MONTALTO DI CASTRO - Da mare a mare, da una sponda all'altra. Stamattina a Montalto è successo qualcosa che andrebbe raccontato con la stessa solennità con cui si raccontano le cose grandi: i bambini hanno preso per mano gli adulti e li hanno portati in marcia.
Sono partiti da Largo del Palombaro, sono entrati nella pineta, sono arrivati al mare . Con sé avevano barchette di carta costruite ieri nel laboratorio di Alice, la libraia de Il Bianconiglio. Piccole imbarcazioni leggere che contenevano messaggi, richieste, desideri. 'Speranza'. 'Tranquillità'. E poi frutta, verdura, coperte. Nutella. 'La pizza di mio padre'. I bambini hanno un vocabolario semplice e implacabile: dicono le cose come stanno.
La comunità di Montalto, con la sindaca Emanuela Socciarelli in testa e con le forze politiche presenti, ha scelto di fare della solidarietà una festa pubblica, mettendo al centro proprio loro, i bambini. Allegri, vivaci, disarmanti nella loro chiarezza. È impressionante quanto si prendano a cuore il futuro dei loro coetanei, i bambini di Gaza che non conoscono ma che sanno. Che sentono.
Un mondo a misura di bambino ha un orizzonte vastissimo, spalancato. Inchioda noi adulti alle responsabilità che non sappiamo più nominare. Sulle barchette i bambini hanno scritto l'unica parola che conta: Pace.
E Giammarco, sei anni, ha la definizione migliore di tutte. Come si fa la pace? 'Facendosi il solletico per smettere di litigare'.
Montalto chiama Gaza da una riva all'altra. Intanto è partita la raccolta fondi: nei prossimi giorni l'amministrazione comunicherà come donare. Oggi però — a Montalto, a Pescia Romana — la parola l'hanno avuta i bambini.
Grazie, bambini. Avete ragione voi. Il futuro, se esiste, è di fratellanza e senza guerra. Ve lo dobbiamo tutti...
Adesioni dal territorio:
Il Bianconiglio libreria
Cambusiero stabilimento balneare
Cuba Libre stabilimento balneare
Enterprise struttura ricettiva
Pier School surf spiaggia attrezzata associazione
Nolo Tropicana stabilimento balneare
Sbraciamo ristorante
Scuola di Vela Mal di Mare
Il Borgo degli Ulivi struttura ricettiva
Polisportiva Montalto
Centro Studi Danza
Assopaguro
Etruscopolis museo Tarquinia
Typografia Bonifazi
No Fer selvaggio Montalto e Pescia
Trasporto della Macchina di Santa Rosa 2025: Sicurezza e Tradizione in Marcia
VITERBO - Si è svolto il tradizionale Trasporto della Macchina di Santa Rosa, patrimonio immateriale dell'UNESCO, che ogni anno richiama migliaia di fedeli e visitatori nel cuore di Viterbo.
Per l'edizione 2025, il Gruppo Tuscia, affiancato dal gemellato Gruppo Siracusa, ha garantito la predisposizione del servizio sanitario, schierando cinque squadre di soccorritori, alcune delle quali dotate di defibrillatore.
In particolare, ai volontari del CISOM è stata affidata la gestione completa della Piazza Giuseppe Verdi (Piazza del Teatro), una delle aree più centrali e affollate lungo il percorso della Macchina.
Nel corso della serata, i volontari sono intervenuti in diverse situazioni di emergenza, prestando soccorso a giovani e anziani che, a causa dell'elevato afflusso di persone e delle lunghe attese dietro le transenne, hanno accusato malori temporanei.
L'impegno congiunto dei due Gruppi ha contribuito a garantire un trasporto sicuro, nel pieno rispetto della tradizione e della tutela dei partecipanti, riaffermando lo spirito di servizio che anima ogni anno questa straordinaria manifestazione viterbese.
Valentano celebra la nuova vita del Museo della Preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese
Viterbo tra mafia turca e ndrangheta: lallarme di Saviano e la denuncia di Sinistra Italiana
VITERBO - Dopo il rassicurante epilogo dell'arresto di due pericolosi criminali turchi, armati 'fino ai denti', che ha reso possibile lo svolgimento sereno del trasporto della meravigliosa Macchia di Santa Rosa, i riflettori accesi su Viterbo non si dovrebbero spegnere. Piano piano, invece, le voci non si rincorrono più e dopo il clamore dei giorni scorsi, speriamo che la domanda che ci siamo fatti tutti, a freddo, rimanga, senza che l'episodio venga archiviato lasciando solo strascichi di poco conto e un po' di folclore in più.
Sembra evidente (così hanno presto divulgato anche le testate nazionali) che il bersaglio della cellula criminale non fosse la festosa popolazione viterbese, né gli alti rappresentanti istituzionali presenti in città, ma un detenuto nel carcere di Viterbo, Baris Boyun, esponente di spicco della mafia turca, da molto tempo presente proprio a Viterbo e parte di una rete criminale di traffico di stupefacenti per l'Europa e di riciclaggio di denaro in attività economiche legate al turismo e all'intrattenimento, con aspirazioni di controllo economico e politico. Ma perché proprio a Viterbo?
Questa domanda sarebbe dovuta venire a noi, cittadini della Tuscia, mentre invece è il filo rosso su cui si muove una interessante analisi che Roberto Saviano ha condiviso sui social, Come è noto, Saviano ha fatto del giornalismo di inchiesta sulle mafie la sua attività di contrasto e di denuncia, anche in assenza di un dibattito politico non demagogico capace di mettere al centro proprio il contrasto alla criminalità organizzata che affonda i suoi tentacoli nel tessuto economico e amministrativo del nostro Paese.
Secondo Saviano, l'intreccio della mafia turca con quelle nostrane è ormai consolidato, per giri d'affari milionari, e proprio le città di provincia italiane, per la loro natura decentrata e apparentemente tranquilla, sono territori ambiti, anche dalla criminalità organizzata. Viterbo, infatti, è da diversi anni 'territorio' della 'ndrangheta, che ha messo le mani su attività economiche lasciate scoperte dalla crisi che ha investito la Tuscia.
Da tempo denunciamo la mancanza di politiche sociali ed economiche adeguate per la salvaguardia del territorio, capaci di garantire un futuro di rilancio e riqualificazione, un territorio, il nostro, che invecchia e si spopola. E DOVE LA SOCIETÀ' CIVILE ARRETRA, LA CRIMINALITA' AVANZA, perché la cittadinanza non ha più la forza di garantire la legalità e il buon andamento dell'economia. Sembra forte l'affermazione di Saviano secondo cui Viterbo sarebbe la capitale della mafia Turca?
La sua meticolosa ricostruzione porta verso questa ipotesi agghiacciante, su cui non abbiamo gli strumenti di né controllo né di smentita, ma una cosa è certa, che spenti i riflettori su questa vicenda, non sembra importare a molti il rischio che questa ipotesi sia vera, definendo un terreno fertile affinché il malaffare possa sentirsi ancora una volta al riparo dall'attenzione e dal clamore, proliferando quasi indisturbato come ha fatto finora!
Valeria Bruccola, Segretaria della Federazione Provinciale di Sinistra Italiana-AVS
Convalidato il fermo per i due giovani armati arrestati a Viterbo nel giorno di Santa Rosa
VITERBO - Sabato 6 settembre, presso il carcere “Nicandro Izzo”, si è tenuto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Savina Poli. Al termine dell’udienza è stato convalidato il fermo di Baris Kaya e Abdullah Atik, rispettivamente di 22 e 24 anni, con la conseguente conferma della custodia cautelare in carcere.
I due giovani erano stati arrestati il 3 settembre, all’interno di un bed & breakfast situato lungo la salita di Santa Rosa, nel pieno del giorno del trasporto della Macchina. Al momento del blitz, gli agenti avevano rinvenuto in loro possesso una mitraglietta, una pistola e tre caricatori. L’operazione era scattata proprio mentre i facchini erano impegnati nel tradizionale giro delle sette chiese.
Tuscania ospita la prima edizione del Villaggio della Speranza
Terme Salus Viterbo, buone indicazioni dal primo test stagionale
Viterbo, CISOM al servizio durante il Trasporto della Macchina di Santa Rosa
Mafia turca a Viterbo? Marini attacca la sindaca Frontini
VITERBO - 'Quello che sta emergendo, dopo l'arresto dei turchi armati e pronti a uccidere nel giorno di Santa Rosa, è un quadro che non può non preoccupare chi ama Viterbo: la nostra città sembra, infatti, diventata un'importante base della mafia turca in Italia. Non bastassero gli articoli di giornale e le cronache televisive, ieri Roberto Saviano, uno che di mafie se ne intende, ma che non è certo portatore della verità assoluta, ha postato un lungo video, nel quale spiega che potrebbe addirittura esserci un'alleanza tra 'ndrangheta e mafia turca, proprio nella nostra città. Davvero una bella pubblicità, per Viterbo e per la Tuscia'.
È quanto dichiara Giulio Marini, consigliere comunale di FI, Udc e Fondazione, che rincara la dose: 'Così, da ieri, mentre noi ci interroghiamo se realmente la situazione sia quella descritta, se questa narrazione di Viterbo sia rispondente al vero o frutto di esagerazioni giornalistiche, dall'amministrazione comunale non arriva una sola parola, niente di niente. Ma la gravità del quadro delineato esige risposte chiare e tempestive dalla sindaca, che stavolta non può trincerarsi dietro la sua evanescenza.
La sindaca Frontini deve spiegare in modo chiaro quel che sta succedendo nella nostra città: i viterbesi hanno il diritto di sapere se vivono nel capoluogo della Tuscia o a Gomorra, in modo che, se la minaccia mafiosa è reale, siano presi i dovuti provvedimenti. E se, invece, emergerà che c'è qualcuno che, per farsi pubblicità, sta infangando Viterbo e la Tuscia, questo qualcuno deve essere messo a tacere, una volta per tutte'.
Liceo Ruffini, chiusura parziale della sede di piazza Dante per un solaio a rischio
VITERBO - Un problema strutturale emerso durante gli interventi di riqualificazione ha portato alla chiusura di parte della sede del liceo scientifico Ruffini in piazza Dante. Nel corso delle verifiche sul cantiere, i tecnici della Provincia hanno infatti individuato un solaio deteriorato che avrebbe potuto compromettere la sicurezza di chi frequenta l’istituto.
Alla luce di questa scoperta, il cantiere è stato esteso e i lavori proseguiranno più a lungo del previsto, con l’obiettivo di mettere in piena sicurezza l’edificio prima del ritorno in aula degli studenti.
La decisione comporta lo spostamento di tredici classi del Ruffini, che dal nuovo anno scolastico saranno accolte temporaneamente all’istituto Paolo Savi. La sistemazione provvisoria durerà almeno fino a gennaio 2026, termine entro cui è prevista la conclusione degli interventi e la riapertura delle aule di piazza Dante.
La CGIL Civitavecchia Roma Nord Viterbo in piazza per Gaza
VITERBO - La CGIL Civitavecchia Roma nord Viterbo aderisce e partecipa alla manifestazione che si terrà sabato 6 settembre a Viterbo in piazza del Plebiscito alle ore 18.30 organizzata da diverse associazioni e realtà sindacali del territorio per dare sostegno al progetto Global SumudFlottilla
La manifestazione di Viterbo è all’interno del percorso “La Tuscia cammina per Gaza”, staffetta solidale con iniziative in molti paesi della Tuscia, che ha come obiettivo informare e raccogliere fondi per Gaza e fermare il genocidio che sia sta consumando in quella martoriata terra.
La CGIL crede profondamente che i diritti non abbiano confini. Gaza è sotto assedio da troppi anni: uomini, donne e bambini vengono uccisi dalle bombe che piovono incessantemente ma vengono uccisi anche dalla mancanza di acqua, di cibo, di medicinali. È inaccettabile che la fame venga usata come arma di guerra. A Gaza manca la libertà di movimento, manca il futuro per migliaia di bambini e ragazzi ma ciò che non manca – e che non potranno mai cancellare – è la dignità, la resistenza, la voglia di libertà. Sumud significa proprio questo: resistenza, volontà di sopravvivere, restare saldi, non arrendersi.
La Global Flotilla porta aiuti materiali, ma porta soprattutto un messaggio politico e morale: nessun popolo è solo quando altri popoli gli camminano accanto.
Come CGIL, siamo parte di una comunità internazionale che crede nella pace, nella giustizia sociale e nei diritti umani universali. Per questo non possiamo tacere di fronte alle violazioni quotidiane che avvengono in Palestina. Il silenzio è complicità. La solidarietà è resistenza.
E allora, da tutte le piazze d'Italia diciamolo forte:
Palestina libera, pace e giustizia per tutti i popoli
Civitella Cesi torna indietro nel tempo
- Ore 17.00 – Visita guidata con Antico Presente ad Antiquitates, centro di archeologia sperimentale, e degustazione del nuovo vino dell'azienda agricola Carla Sabbini: Rosso Reale del Maresciallo (bio)
- Ore 19.00 – Inizio della rievocazione storica con nobili, cavalieri, musici e intrattenimenti per grandi e piccini.
- Ore 20.00 – Cena e banchetto celebrativo, con piatti tipici della tradizione locale: l'acquacotta, la pasta e ceci, i fagioli con salsicce e l'immancabile porchetta.