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Erba alta in via Tagete: 'provvederemo alla verifica' ma i residenti hanno già risolto da soli
di Fabio Tornatore
VITERBO - 'Abbiamo provveduto a richiedere l'intervento necessario per la verifica della problematica'. Il Comune di Viterbo, a una settimana dalla segnalazione di erba alta in un condominio di proprietà comunale a Santa Barbara, in via Tagete, risponde che verrà incaricato qualcuno per verificare che problema c'è, ma i residenti hanno già risolto il problema autonomamente.
L'erba era alta, 'il passaggio impossibilitato, soprattutto ai condòmini in sedia a rotelle, e ce ne sono diversi qui'. Uno degli inquilini racconta la sua storia, fatta di erba alta, calcinacci che cadono dai balconi, manutenzioni da fare negli scantinati. 'Non potevamo più attendere una risposta che non arrivava, e quanto tempo doveva passare? Così abbiamo provveduto noi al taglio dell'erba'.
'La settimana prossima, comunque, cercherò di andare a parlare con qualche responsabile, l'erba è stata tagliata ma dev'essere ancora raccolta e trasportata alla discarica, noi non abbiamo i mezzi. E ci sono tanti altri problemi, come la sicurezza dalla caduta dei calcinacci e interventi di manutenzione nel piano scantinato del fabbricato'.
Centro storico, Andrea Micci (Lega): 'Frontini quasi a fine mandato, ancora incolpa chi c'era prima'
VITERBO - Governa lei da tre anni, il suo mandato è quasi finito, ma continua a dare la colpa di quello che non riesce a fare, a chi c'è stato prima. Cioè a chi le ha lasciato un pacco di soldi, spesso spesi da lei in cose inutili, un bilancio florido, un ufficio speciale all'interno del Comune per progettare e realizzare il PNRR, pure questo portato in dote a Frontini da quelli che l'hanno preceduta. Accusa questi ultimi di avere lasciato un centro storico morente, però inserisce le loro opere nell'elenco delle cose fatte da lei. Chi è che ha la faccia tosta? Per dirla con l'espressione usata da uno dei suoi consiglieri comunali. E così Frontini mette il cappello su Sallupara, sulla passeggiata ecologica, addirittura sulla torre civica, sugli interventi PNRR nelle scuole, il museo dei portici e tanto altro ancora. La lista è lunga. Ma la 'spesa', non è la sua. E i viterbesi lo sanno. Tra le cose fatte, la sindaca elenca pure San Pellegrino in Fiore, una manifestazione che dura da circa 35 anni, e addirittura la riqualificazione delle fontane, che durante il suo mandato hanno conosciuto il periodo più nero della loro storia, lasciate puntualmente, a più riprese, e per parecchi mesi, senza pulizia, rotte e senza acqua, senza che abbia pensato ad acquistare un solo impianto di ricircolo in più rispetto a quelli lasciati dall'amministrazione precedente. Sul centro storico forse è ora che chi governa da tre anni si prenda le sue responsabilità. Gli alibi sono finiti. Chi è responsabile delle chiusure scriteriate imposte ai commercianti dentro Porta Romana in quei giorni in cui avrebbero potuto lavorare il doppio e, invece, si sono ritrovati nel deserto dei tartari? Chi ha cancellato i progetti del centrodestra per nuovi parcheggi interrati a Piazza della Rocca e al Sacrario a servizio del centro storico? Anche qui si è cercato di mischiare le carte, facendo credere che i parcheggi realizzati nei quartieri più periferici del Carmine e del Pilastro, potessero sopperire a quelli depennati a ridosso del centro storico. Del resto questa è la maggioranza che ritiene che per comprare un paio di mutande al Corso, una persona sia felice di prendere una navetta a San Lazzaro. E chi ha raddoppiato la tariffa oraria del parcheggio del Sacrario, dirottando molti cittadini fuori dalle mura, verso stalli meno onerosi o addirittura gratis come quelli delle grandi catene della distribuzione che grazie a queste scelte scellerate hanno un altro vantaggio in più rispetto ai negozi del centro? Chi ha accettato l'apertura di un nuovo centro commerciale in via Garbini con il progetto di recupero dell'ex centrale del latte? E proprio in riferimento a tutto questo, mi chiedo se la sindaca possa staccarsi qualche minuto dai social per andare a vedere cosa accade al Corso, dove una serie di attività sono state acquistate da una stessa proprietà, ma sono rimaste chiuse, oramai da mesi. Frontini pensa di interessarsi di questa cosa? Può informarci su cosa sta capitando, anziché parlare solo di slogan? Ha pensato la sindaca di attivarsi per capire cosa ne sarà del gigantesco immobile in via Marconi ex sede della Banca d'Italia, così come dell'ex caserma Giglioli, oppure anche qui aspetterà che il fato si compia e che sulla città calino scelte fatte da altri? Vorrei sapere, inoltre, se troverà prima o poi il tempo di fare una telefonata ai responsabili dei comitati di quartiere. Scoprirebbe cose interessanti sul degrado sociale che si annida in certi angoli del centro storico e il disagio che patiscono i residenti. E che fine ha fatto il progetto per lo studentato a Palazzo Donna Olimpia? Ma veramente la sindaca pensa che fare una proposta organica per il centro storico, voglia dire presentarsi in consiglio comunale con il conto di una manciata di telecamere nuove, delle ore di pattugliamento della Polizia Locale e il cronoprogramma dei Lavori Pubblici con dentro le opere peraltro delle ultime tre amministrazioni prima della sua? A parte il piano di rilancio urbanistico, strumento che si rivelerà molto utile in futuro per migliorare l'abitabilità, non credo che l'amministrazione Frontini possa essere ricordata per aver dato nuovo impulso al centro storico, a parte qualche intervento spot su sgravi fiscali e agevolazioni. Abitare dentro le mura non deve essere un sacrificio che si è disposti a sopportare in cambio di qualche incentivo, seppur utile a compensare alcuni svantaggi che inevitabilmente ci sono, ma deve essere un desiderio, una scelta, che il cittadino fa, perché sa di andare a vivere in un luogo reso unico dalle pregevoli e irripetibili architetture del passato, dal sapore della storia nei suoi vicoli e piazze. Ma soprattutto un posto in cui si vive bene. È questo che deve fare un'amministrazione: far sì che abitare dentro le mura diventi un piacere e non un ripiego per chi non può permettersi di acquistare o affittare una casa fuori dalla cinta urbica. Ma affinché il centro storico diventi questo, servono molte cose: decoro, servizi, pulizia, sicurezza, un sostegno serio al commercio, la capacità di programmare un calendario di eventi che coinvolga tutto il centro e non solo San Pellegrino. Per rilanciare il centro storico serve, in sostanza, un cambiamento culturale, che questa amministrazione non è stata in grado di fare.
Andrea Micci
Consigliere comunale
Lega Salvini Viterbo
Dibattito centro storico interviene Melania Perazzini capogruppo Viterbo 2020
VITERBO - 'Per troppo tempo il centro storico di Viterbo è rimasto ai margini delle priorità amministrative. Oggi, grazie al lavoro dell'Amministrazione Frontini, si sta finalmente costruendo un progetto strutturato per restituire al cuore della città la centralità che merita. Per questo sorprende assistere a prese di posizione da parte di chi, in passato, ha avuto la responsabilità di guidare la città senza mai affrontare seriamente questa sfida'. Lo dichiara Melania Perazzini, capogruppo di Viterbo 2020, a margine del Consiglio comunale straordinario dedicato al centro storico.
'Il centro ha bisogno di interventi profondi e di lungo periodo – spiega Perazzini – non solo di misure temporanee. Pensare di risolvere tutto agendo su un solo aspetto, come i parcheggi, rischia di semplificare eccessivamente una questione complessa. Il nostro approccio è diverso: mettiamo in campo un piano integrato che coinvolge l'abitare, la vivibilità, la sicurezza, il commercio, la cultura e il turismo. Abbiamo sostenuto eventi centrali per l'identità cittadina come San Pellegrino in Fiore e il Mercatino di Natale, rilanciato la stagione teatrale e avviato quattro festival. Sono in arrivo ulteriori misure, come incentivi su Imu e altre imposte locali e parcheggi gratuiti per chi fa acquisti in centro. L'obiettivo è chiaro: sostenere la ripartenza del tessuto commerciale e rendere il centro un luogo più attrattivo per tutti'.
Tra le priorità, anche il ritorno delle famiglie a vivere il centro storico.
'Abbiamo introdotto uno sconto sulla Tari per le nuove residenze – prosegue Perazzini – aumentato i posti all'asilo nido comunale I Cuccioli e avviato un progetto di abbattimento delle barriere architettoniche e di riqualificazione energetica per la stessa struttura. Sono segnali concreti di un impegno che guarda alla qualità della vita e alla sostenibilità'.
'Crediamo in un centro storico vivo, accogliente, dinamico. Non ci interessa alimentare polemiche, ma lavorare – ogni giorno – per costruire una città che offra nuove opportunità a chi la abita e a chi la visita', conclude Perazzini.
La polizia locale intensifica i controlli serali contro spaccio e abbandono rifiuti nel centro ...
TARQUINIA - La Polizia Locale di Tarquinia, in stretta collaborazione con i Carabinieri e il Commissariato di Polizia, ha intensificato i controlli serali e notturni nel centro storico, con l’obiettivo di prevenire e reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti e il conferimento irregolare dei rifiuti. Le operazioni, condotte sia da agenti in uniforme che in abiti civili, hanno portato all’identificazione di numerose persone trovate in possesso di stupefacenti. Nei casi accertati, si è proceduto al deferimento alla Prefettura di Viterbo e, per le situazioni più gravi, alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria competente. Contestualmente, la Polizia Locale ha sorpreso diversi cittadini nell’atto di conferire rifiuti in modo non conforme. Sono state elevate numerose sanzioni amministrative, a testimonianza del costante impegno dell’Amministrazione Comunale verso il decoro urbano e la tutela dell’ambiente. Un’attenzione particolare è stata rivolta anche alle attività commerciali: sotto il coordinamento del comandante della Polizia Locale, Nicola Fortuna, e degli ufficiali incaricati, sono state effettuate verifiche mirate nei locali pubblici, soprattutto in occasione di eventi con musica, per verificare il rispetto delle normative vigenti. Il sindaco Francesco Sposetti e il comandante Fortuna assicurano che i controlli proseguiranno in maniera costante e coordinata, con un rafforzamento nei fine settimana, per garantire sicurezza, ordine pubblico e decoro cittadino.
Colpo da 150mila euro nella villa di un imprenditore viterbese
Viterbo – Un furto studiato nei minimi dettagli è stato messo a segno nella serata di sabato 24 maggio in una villa situata nella zona residenziale dell’Ellera, alla periferia di Viterbo. A finire nel mirino dei ladri è stata l’abitazione di Luciano Bernini, 67 anni, imprenditore molto conosciuto nel settore cartario e figura di spicco nella vita pubblica locale.
Secondo una prima ricostruzione, i malviventi avrebbero agito poco dopo le 21:30, approfittando dell’assenza dei proprietari. Nonostante l’allarme fosse regolarmente attivato, gli autori del furto sono riusciti a penetrare all’interno dell’abitazione dopo aver forzato una portafinestra. L’intera azione sarebbe durata circa un quarto d’ora, tempo sufficiente per svuotare cassetti e armadi e impossessarsi di un bottino stimato in almeno 150mila euro, tra denaro contante, preziosi e orologi di valore.
Tra gli oggetti trafugati figurano anche beni dal forte valore affettivo, legati alla storia familiare del proprietario. Le modalità del furto fanno ipotizzare un’azione condotta da persone esperte e ben organizzate. Si sospetta che la villa fosse stata osservata in precedenza, forse anche seguita nei movimenti quotidiani, e che almeno un complice fosse rimasto all’esterno con funzione di vedetta o supporto logistico.
Al termine del furto, i responsabili avrebbero abbandonato il luogo probabilmente a piedi, per poi salire su un mezzo parcheggiato poco distante. Sul caso indaga la polizia, che ha avviato accertamenti per identificare i responsabili e ricostruire ogni fase dell’episodio. Al vaglio anche eventuali riprese delle telecamere di sorveglianza della zona.
Montalto, archiviata la denuncia contro la giunta Socciarelli
MONTALTO DI CASTRO - Oggi si conclude un'altra brutta pagina della politica montaltese. Le denunce presentate dall'opposizione nei miei confronti e nei confronti dell'amministrazione sono state archiviate dalla Procura, ponendo fine ad una stagione in cui gli strumenti giudiziari sono stati utilizzati impropriamente per arrecare danni politici. Nel corso del Consiglio comunale odierno, Emanuela Socciarelli, sindaco di Montalto di Castro ha dichiarato:
'Fin dall'inizio del mio mandato – spiega Socciarelli - è stato evidente un tentativo sistematico di delegittimare il nostro operato istituzionale, colpendo non solo la mia persona, ma anche la serenità dell'intera maggioranza. Nel corso del secondo semestre del 2023, questi attacchi hanno sconfinato verso zone pericolose. A settembre è stata presentata una mozione di sfiducia nei miei confronti - e questo fa parte del lavoro delle opposizioni - e nei mesi successivi, ottobre e dicembre, sono state depositate due denunce, l'ultima delle quali ha coinvolto anche il Vicesindaco e il Segretario Comunale.
La prima denuncia mi accusava di non aver emesso un'ordinanza di non potabilità dell'acqua in presenza di presunti valori anomali di arsenico. Avevo già risposto in consiglio comunale sulla questione, illustrando con precisione l'iter seguito per le verifiche e confermando che i valori rilevati dal laboratorio incaricato dal Comune erano nei limiti previsti, precisando anche che il procedimento seguito era identico a quello adottato da Luca Benni quale Sindaco f.f. negli anni 2020 e 2021.
Ciononostante, proprio Luca Benni, insieme ad altri consiglieri di opposizione Angelo Brizi e Angelo Di Giorgio, ha presentato l'esposto che ha condotto all'apertura del procedimento a mio carico.
Successivamente, l'ex assessore Corniglia, dopo essersi confrontato con i consiglieri di minoranza , come da lui stesso ammesso e scritto negli atti processuali, ha sporto un'ulteriore denuncia, ipotizzando la costituzione di una cosiddetta 'giunta fantasma'. Ha sostenuto che né lui né l'assessore Atti avessero partecipato ad una seduta di giunta, pur risultando presenti nei verbali.
Tuttavia, questa querela si è ritorta contro il denunciante, che ha ricevuto un avviso di garanzia per omessa denuncia, avendo atteso sei mesi prima di procedere. Si è trattato di un chiaro esempio di come, nel tentativo di colpire altri, si finisca per danneggiare se stessi'.
A maggio 2024, la prima denuncia è stata archiviata perché il fatto non costituisce reato. A maggio 2025, anche la seconda denuncia è stata archiviata, con formula piena: 'perché il fatto non sussiste'. Decisione che, va detto, ha salvato anche il denunciante da conseguenze penali.
Queste vicende, successive alla mozione di sfiducia, hanno profondamente segnato il clima politico e umano all'interno dell'Amministrazione. Tuttavia, non hanno mai scalfito la nostra determinazione a onorare il mandato ricevuto dai cittadini.
Particolarmente grave è stata la seconda accusa che, se confermata, avrebbe potuto comportare conseguenze gravi sul piano penale, lavorativo e personale, sia per me, per il vicesindaco e per il Segretario Comunale. Nonostante tutto abbiamo sempre affrontato questi attacchi con trasparenza, fermezza e piena fiducia nella Magistratura.
Ora, alla luce dell'archiviazione completa di entrambe le denunce, valuteremo nelle sedi opportune ogni azione a tutela dell'onorabilità e della reputazione delle persone ingiustamente coinvolte. Personalmente, ritengo tuttavia che la politica non debba trasformarsi in un'aula giudiziaria e che le responsabilità individuali non debbano ricadere sulle famiglie.
Mi scuso con i cittadini se, in alcuni momenti, si è potuta percepire una distanza da parte mia, non era mancanza di impegno, ma la necessità di gestire una situazione umanamente e professionalmente gravissima, con il rischio concreto di condanne fino a dieci anni di reclusione per falso in atto pubblico e il rischio di dover subire l'interdizione dai pubblici uffici.
A questo si è sommato un clima di ostilità deliberatamente alimentato, culminato in minacce anonime recapitate presso la mia abitazione, rivolte a me, a mio marito e alle mie figlie. Un'escalation inaccettabile, che chiama tutti a una riflessione sul rispetto della dignità delle persone, al di là del confronto politico.
Desidero concludere sottolineando che l'uso strumentale della giustizia per colpire avversari politici è una deriva grave, contro la quale dobbiamo unirci e reagire come comunità.
A nome mio e del Vicesindaco , esprimo profonda gratitudine all'avv. Federica Bonini, che ha curato con competenza la nostra difesa, conducendoci all'archiviazione. Un sentito ringraziamento anche all'avv. Massimiliano Di Cesare, che ha difeso il Segretario Comunale, e agli avvocati Pirani e Torregrossa, che hanno assistito gli assessori Atti e Fedele.
Un grazie speciale alle nostre famiglie, che ci sono state vicine con affetto e pazienza, e a tutti i cittadini che hanno continuato a credere in noi, sostenendoci anche nei momenti più bui. Continueremo, con rinnovata determinazione, a lavorare per il bene della nostra comunità'.
Congedo dopo 40 anni di servizio: larma saluta l'appuntato scelto Q.S. Carmine Napoli
VEJANO - Dopo oltre quarant'anni di onorato servizio, l’Appuntato Scelto Q.S. Carmine Napoli, al compimento del suo sessantesimo anno, è stato collocato in congedo per limiti di età.
Originario della provincia di Salerno, l’Appuntato Scelto Q.S. Carmine Napoli ha dedicato la sua vita professionale all’Arma dei Carabinieri. Arruolatosi nel lontano 1985, ha frequentato il corso di formazione presso la Scuola Allievi Carabinieri di Roma. Dopo aver completato con successo il corso di formazione ha intrapreso una carriera che lo ha visto ricoprire importati ruoli presso diverse Stazioni Carabinieri e Nuclei Operativi nella Capitale.
Nel 2014, è stato trasferito alla Stazione Carabinieri di Vejano dove ha svolto le sue funzioni con un impegno e una dedizione esemplari, dimostrando sempre un elevato senso del dovere e un profondo spirito di sacrificio. Ha supportato con passione le iniziative del suo Comandante, divenendo un punto di riferimento fondamentale non solo per i suoi colleghi, ma anche per la comunità che ha servito con onore e rispetto.
L'Arma dei Carabinieri desidera esprimere il proprio sincero e sentito ringraziamento all’Appuntato Scelto Q.S. Carmine Napoli per il servizio reso alla collettività nel corso di tutti questi anni e gli augura un futuro ricco di soddisfazioni nella nuova fase della sua vita.
Approfondimenti potranno essere richiesti al Magg. Antonio Moramarco Comandante della Compagnia di RONCIGLIONE
Nuova vita per la Fontanasfera del maestro Capotondi
VITERBO - Nuova vita per la Fontanasfera del maestro Claudio Capotondi. Sul posto, questa mattina, a conclusione della fase di collaudo, la sindaca Chiara Frontini e l'assessore alla qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne, con l'artista viterbese autore della scultura realizzata 33 anni fa al quartiere Murialdo. 'Un'opera che torna finalmente a vivere – sottolinea la sindaca Frontini – a cui restituiamo rispetto e dignità, dopo anni di degrado e abbandono. Per troppo tempo ha rappresentato una ferita per il quartiere, per la città e per chi l'ha realizzata. Con l'assessore Aronne ci eravamo presi l'impegno di restituire alla città la Fontanasfera in tutta la sua bellezza. L'occasione si è presentata con l'avvio dei lavori alla vicina piscina comunale. Dopo alcune procedure burocratiche, necessarie per finanziarie i lavori, abbiamo quindi contattato il maestro Capotondi e insieme abbiamo raggiunto questo risultato'.
'La giornata odierna sarà ricordata come il giorno della rinascita di una delle più importanti opere d'arte del maestro Capotondi – ha aggiunto l'assessore Aronne -. Un bel momento, a conclusione della fase di collaudo della Fontanasfera, vissuto e condiviso insieme a chi l'ha realizzata oltre tre decenni fa. Un grande artista, conosciuto a livello internazionale, le cui opere sono state apprezzate a Viterbo e nel mondo'.
'Oggi ho visto rivivere la mia opera, tra le più importanti che abbia realizzato', ha confidato ai presenti il maestro Capotondi.
Assorbenti gratuiti allUnitus: è tra le prime in Italia a garantirli
VITERBO - Altra grande vittoria per la comunità studentesca di Viterbo e per la lista di rappresentanza studentesca “Università dello Studente”! All’interno delle varie sedi dell’Università degli Studi della Tuscia sono stati installati, infatti, dispenser di assorbenti gratuiti a disposizione di tutte le studentesse, del personale docente e tecnico-amministrativo.
Una battaglia, quella degli assorbenti gratuiti, che la lista “Università dello Studente” porta ormai avanti da anni e che, grazie alla sinergia con l’Ateneo, è ufficialmente diventata realtà, facendo così ottenere all’Unitus un vero e proprio primato dato che, le università che offrono questo servizio, sono ancora poche in Italia.
La fornitura è stata fatta dalla ditta “This Unique”, che vanta l’impiego di prodotti ecologici e sostenibili con assorbenti in 100% cotone organico, privi di plastiche, totalmente biodegradabili e con involucro in Mater Bi derivato dal mais.
“Un grande traguardo per tutta la comunità studentesca e non solo, che noi di Università dello Studente abbiamo fortemente desiderato per rendere l’Unitus un posto ancora più inclusivo e attento alle necessità di tutti anche dal punto di vista economico.” afferma la rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione, Marta De Alexandris.
I rappresentanti della lista, alla quale è stato confermato il maggior numero di preferenze da parte degli studenti nelle elezioni svoltesi il 14 e 15 maggio scorso, ringraziano l’Ateneo per aver dato concretezza alla proposta avanzata ed aver dato prova, ancora una volta, della propria sensibilità per quanto riguarda questi temi; un ringraziamento anche agli uffici competenti per aver gestito l’acquisto in tempi rapidi ed ultimo, ma non per importanza, alla ditta fornitrice per aver dimostrato un’enorme disponibilità ed attenzione nelle interlocuzioni avvenute.
Giovane arrestato per spaccio: in casa oltre 600 grammi di marijuana
SORIANO NEL CIMINO - Nel pomeriggio del 27 maggio, nell'ambito dei servizi di controllo del territorio svolti dai Carabinieri della Compagnia di Viterbo, un giovane di ventun anni, originario di Viterbo, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L'episodio è avvenuto mentre il giovane si trovava come passeggero a bordo di un veicolo in transito nella località Sanguetta del comune di Soriano nel Cimino. Durante il controllo, è stato trovato in possesso di circa 1 grammo di marijuana, il che ha immediatamente destato l'attenzione delle forze dell'ordine. I militari, sospettando che potesse esserci una quantità maggiore di sostanze illecite, hanno proseguito le indagini effettuando una perquisizione presso la sua abitazione, situata nelle campagne a ridosso del quartiere Salamaro del capoluogo.
Durante la perquisizione, sono stati scoperti un involucro di cellophane contenente alcuni grammi di hashish e, sorprendentemente, oltre 600 grammi di marijuana, suddivisi in una decina di involucri. Inoltre, sono stati rinvenuti una bustina di semi di marijuana e ben 18 vasetti contenenti piante di marijuana in fase di crescita, insieme a vari materiali considerati utili per la coltivazione e il confezionamento delle sostanze stupefacenti.
Al termine delle operazioni di sequestro, il ventunenne è stato tratto in arresto in flagranza di reato e successivamente posto agli arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria di Viterbo.
L'operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto all’uso ed allo spaccio di stupefacenti.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
Mafia nel Viterbese: processo rinviato a luglio per gli 11 imputati
VITERBO – Slitta al prossimo luglio l’udienza preliminare per i protagonisti del secondo troncone dell’inchiesta sulla cosiddetta “mafia viterbese”, un’indagine che ha portato alla luce un’organizzazione criminale radicata sul territorio e legata a personaggi già noti alle forze dell’ordine. Undici gli imputati, tra cui il presunto capobanda Giuseppe Trovato, arrestato nel gennaio 2019 insieme ad altri tredici soggetti nel maxi blitz condotto dai carabinieri.
La procura antimafia di Roma, con a capo il sostituto procuratore Giovanni Musarò, ha coordinato le indagini, giunte a conclusione a fine 2024. Il procedimento, in corso al tribunale capitolino davanti al giudice per l’udienza preliminare Claudio Carini, è stato rinviato per un legittimo impedimento del magistrato.
Tra le parti civili costituite figura anche il Comune di Viterbo, rappresentato in aula dall’avvocato Marco Russo, che ha formalizzato la richiesta di adesione al processo in linea con quanto già fatto nell’ambito del primo filone dell’inchiesta. “L’amministrazione – ha spiegato Russo – ha confermato la volontà politica di contrastare fermamente ogni forma di criminalità organizzata”.
Sette in tutto le persone offese nel procedimento, tra cui spiccano un maresciallo dei carabinieri e l’ex assessore comunale Claudio Ubertini con i figli. Ubertini fu uno dei primi a denunciare pubblicamente le pressioni subite, fornendo un contributo decisivo agli inquirenti. In aula era presente anche l’avvocato Edoardo Maria Manni, legale del figlio di Ubertini.
I nomi degli 11 imputati
1. Giuseppe Trovato, detto 'Peppino' o 'zio', nato a Lamezia Terme (1975)
2. Spartak Patozi, alias 'Ricmond' o 'Ricciolo', nato in Albania (1988), residente a Vitorchiano
3. Otello Macrì, nato a Viareggio (1961), domiciliato a Reggio Emilia
4. Ergen Petshtanaku, nato in Albania (1996), dichiarato irreperibile
5. Christian Lanari, nato a Ronciglione (1980), residente a Vetralla
6. Daniele Casertano, nato a Napoli (1987), residente a Vetralla, domiciliato a Viterbo
7. Sabri Patozi, nato in Albania (1992), residente a Vitorchiano
8. Eduart Voka, nato in Albania (1979), domiciliato a Bagnaia (Viterbo)
9. Ioana Laura Zaharia, nata a Bucarest (1987), residente a Viterbo
10. Emanuela Hima, nata in Albania (1978), residente a Viterbo
11. Manuele Russo, nato e residente a Viterbo (1985)
Estorsioni, incendi e movida criminale
Tra gli episodi più gravi contestati agli imputati spiccano atti intimidatori come incendi dolosi a danno di auto private e appartenenti alle forze dell’ordine. In particolare, Eduart Voka è ritenuto coinvolto in due episodi del 2017: la distruzione dell’Audi di un vicebrigadiere e, poco dopo, della Passat di un collega impegnato nelle indagini sull’attentato. In questo secondo caso, l’esecutore materiale sarebbe stato Gazmir Gurguri, su ordine di Trovato.
Tra i casi emblematici di violenza e sopraffazione figura anche quello di un ristoratore 58enne di Tuscania, a cui venne incendiata una Jaguar nel dicembre 2018 come forma di intimidazione. Solo un anno dopo, in seguito a un tentativo di estorsione da parte del fratello di Ismail Rebeshi, David Rebeshi, il commerciante trovò il coraggio di denunciare l’accaduto. Questo episodio ha dato origine al secondo troncone dell’inchiesta, noto come “mafia viterbese bis”.
Durante le indagini è emerso che Ismail Rebeshi, anche mentre era detenuto, avrebbe continuato a gestire affari tramite la compagna Laura Jona Zaharia e Emanuela Hima, compagna del fratello. Le due donne avrebbero fittiziamente intestato società di comodo, tra cui “Auto Bicu” e “Le Bell”, per eludere le norme patrimoniali e gestire attività economiche legate all’organizzazione, come l’intrattenimento notturno e il commercio di veicoli.
Le condanne definitive del primo filone
1. Giuseppe Trovato – 12 anni e 9 mesi
2. Ismail Rebeshi – 10 anni e 11 mesi
3. Spartak Patozi – 8 anni e 8 mesi
4. Gabriele Laezza – 7 anni
5. Shkelzen Patozi – 6 anni e 4 mesi
6. Fouzia Oufir – 5 anni
7. Gazmir Gurguri – 4 anni e 8 mesi
8. Sokol Dervishi – 4 anni e 6 mesi
9. Luigi Forieri – 3 anni e 6 mesi (senza l’aggravante mafiosa)
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
I soggetti indagati sono persone nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
Tarquinia brinda con BirriAmo: il 6 e 7 giugno la festa delle birre artigianali
Fontanasfera, rinascita simbolica per la storica opera di Capotondi al Murialdo
Controlli serali rafforzati nel centro storico di Tarquinia contro spaccio di stupefacenti e abbandono rifiuti
Matilde Casini parteciperà all'XI° 'Memorial Pratizzoli' a Cesena il 2 giugno
VITERBO - Il Comitato Regionale FIDAL Lazio con il fiduciario Emilio De Bonis, ha ufficializzato l’elenco degli atleti convocati per l’XI° Memorial Luigi Pratizzoli, prestigioso e storico incontro dedicato alle Rappresentative Regionali Cadetti e Cadette, in programma a Cesena lunedì 2 giugno 2025. L'importante l'appuntamento agonistico del 2 giugno, metterà di fronte i migliori talenti italiani Under 15, in quello che rappresenta da molti anni, un'anteprima del prossimo Criterium Nazionale Cadetti/e previsto a Viareggio il 4/5 ottobre 2025. Nella rappresentativa laziale che parteciperà a Cesena al Memorial dove correrà sia gli 80m. che la staffetta 4x100m., anche la viterbese Matilde Casini, giovanissimo talento della Finass Assicurazioni Atletica Viterbo, capolista stagionale regionale con 9'96 e 4^ prestazione italiana del 2025.
Torna il Premio 'Top of the PID' edizione 2025
VITERBO - Al via la settima edizione del Premio Top of the PID l'iniziativa di Unioncamere realizzata attraverso i PID - Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio tra cui quello di Rieti-Viterbo, per promuovere la cultura digitale e sostenibile tra le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) che desiderano valorizzare i propri progetti innovativi.
Il premio si focalizza sull'individuazione e la valorizzazione di progetti innovativi:
1. Progetti che applicano strumenti esistenti di Intelligenza Artificiale e Tecnologie 4.0 in modo originale, superando gli utilizzi comuni. L'obiettivo è premiare applicazioni innovative che creano servizi nuovi o migliorano l'efficienza di quelli esistenti.
2. Progetti che sviluppano nuovi strumenti o applicativi basati su IA e/o tecnologie 4.0, anche attraverso la ricerca e sviluppo e la collaborazione con enti specializzati.
Le imprese dovranno inoltre indicare il principale settore di applicazione del progetto tra: agroalimentare, manifatturiero, turismo e altri servizi.
Le imprese prime e seconde classificate per ciascun ambito saranno premiate con:
• Alle imprese prime classificate in ciascun ambito di intervento (come definito nell'Art. 3 del regolamento) sarà riconosciuto un compenso di 5.000,00 euro;
• Le imprese che si classificheranno al secondo posto in ciascun ambito riceveranno un compenso di 2.500,00 euro.
Per conoscere tutti i dettagli del bando: https://www.puntoimpresadigitale.camcom.it/premio-top-of-the-pid.
Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 16.00 del 09.06.2025.
Le imprese vincitrici e quelle che riceveranno una menzione speciale avranno l'opportunità di partecipare alla cerimonia di premiazione nell'ambito di una manifestazione nazionale dedicata ai temi dell'innovazione e del digitale, un'importante vetrina per le imprese, con la presenza di giornalisti ed esperti del settore.
L'individuazione delle imprese vincitrici avverrà entro l'11 settembre 2025 e la premiazione si terrà durante l'evento Maker Faire Rome 2025, che si svolgerà a Roma, Gazometro Ostiense dal 17 al 19 ottobre 2025.
Per informazioni: tel. 0761.234482 – 0761.234473; pid@rivt.camcom.it, premiopid@unioncamere.it.
Lo Spi Cgil aderisce e sostiene in Tuscia Pride
VITERBO - Lo SPI CGIL Civitavecchia Roma Nord Viterbo annuncia con convinzione la propria adesione e il proprio sostegno attivo al Civitavecchia Pride, in programma il 6 giugno, e al Tuscia Pride, che si terrà il 7 giugno a Viterbo.
I Pride di Civitavecchia e Viterbo sono manifestazioni fondamentali per affermare i valori democratici dell’inclusione e della giustizia sociale, battaglie che condividiamo e che portiamo avanti ogni giorno nelle nostre sedi e nei nostri territori.
Come Sindacato dei Pensionati della CGIL, riteniamo fondamentale essere al fianco della comunità LGBTQIA+ in un momento storico in cui i diritti conquistati non possono essere dati per scontati, ma vanno difesi e ampliati ogni giorno. Il nostro sostegno è una scelta politica e sociale coerente con i valori che ci guidano da sempre.
Essere al fianco di queste importanti manifestazioni significa per noi contrastare ogni forma di discriminazione, difendere la libertà di espressione e sostenere il diritto di ogni persona a vivere pienamente la propria identità, senza distinzioni di età, genere o orientamento sessuale.
Invitiamo iscritti, iscritte, attivisti e simpatizzanti a unirsi a noi, con lo spirito di solidarietà, rispetto e partecipazione che da sempre contraddistingue il nostro sindacato.
Diritti, uguaglianza, dignità: lo SPI CGIL c’è, con convinzione e con il cuore.
Cinzia Vincenti
Segretaria Generale
SPI CGIL Civitavecchia Roma Nord Viterbo
Previsioni meteo per venerdì 30 maggio
Viterbo
Giornata all'insegna del tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. Nessuna variazione in serata e nottata quando si rinnovano condizioni di tempo asciutto con ampie schiarite. Temperature comprese tra +11°C e +26°C.
Lazio
Condizioni di tempo asciutto su tutta la regione nel corso della giornata con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. Nessuna variazione in serata e nottata quando si rinnovano condizioni di tempo stabile con ampie schiarite ovunque.
NAZIONALE
AL NORD
Condizioni di tempo stabile sulle regioni settentrionali con cieli che risulteranno prevalentemente soleggiati sia al mattino che al pomeriggio. Nessuna variazione attesa tra la sera e la notte con tempo asciutto e cieli sereni su tutti i settori.
AL CENTRO
Giornata all'insegna del bel tempo sulle regioni centrali con cieli pienamente soleggiati su tutti i settori sia al mattino che durante le ore pomeridiane, salvo innocui addensamenti pomeridiani in Appennino. Tra la serata e la notte si rinnovano condizioni di stabilità diffusa con prevalenza di cieli sereni ovunque.
AL SUD E SULLE ISOLE
Al mattino tempo stabile su tutte le regioni con cieli sereni o poco nuvolosi. Nel pomeriggio poche variazioni con cieli per lo più soleggiati. Tra la serata e la notte si rinnovano condizioni di tempo stabile e asciutto su tutti i settori con cieli sereni o poco nuvolosi.
Temperature minime in rialzo al Nord ed in calo al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori, massime stabili o in generale lieve rialzo su tutta la Penisola.
Www.centrometeoitaliano.it
Video meteo domani: https://www.youtube.com/c/CentrometeoitalianoIt/videos
Corsi di edilizia ai detenuti della casa circondariale di Viterbo
VITERBO - Un altro importante traguardo è stato raggiunto all'interno della Casa Circondariale di Viterbo, dove si è concluso un nuovo percorso formativo promosso dalla Scuola Edile di Viterbo e finanziato integralmente dall’Ance Viterbo. Il corso, rivolto ai detenuti prossimi al fine pena, ha rappresentato un’occasione concreta di crescita professionale, offrendo competenze tecniche spendibili nel mondo del lavoro e contribuendo così al loro futuro reinserimento sociale.
Alla consegna degli attestati hanno partecipato, per la Scuola Edile di Viterbo, il Presidente Matteo Flati e il Direttore Fabio Turco; per la Casa Circondariale il Direttore Marco Grasselli e la dott.ssa Patrizia Meacci.
Il Presidente di Ance Viterbo, Sergio Saggini, ha ribadito il forte sostegno dell’associazione a iniziative di questo tipo, che da anni vedono l’Ance collaborare attivamente con l’istituto penitenziario: 'Crediamo fortemente nel valore sociale della formazione e nella possibilità di offrire una seconda possibilità a chi ha il desiderio e la volontà di ricominciare.'
A margine dell’incontro, il Presidente della Scuola Edile Matteo Flati ha confermato l’intenzione di proseguire su questa strada: 'Questo progetto rappresenta solo una tappa. L’incontro con la direzione dell’istituto è stato anche occasione per pianificare nuovi percorsi formativi. L’obiettivo resta quello di trasferire competenze reali e spendibili, per accompagnare i detenuti verso un reinserimento attivo e dignitoso nella società. Un sentito ringraziamento va al Direttore Marco Grasselli per la sua disponibilità e per la collaborazione che ha dimostrato nel progettare le future attività.”
L’iniziativa si conferma come un esempio virtuoso di sinergia tra enti formativi, imprese e istituzioni, capace di coniugare inclusione, formazione e responsabilità sociale.