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Referendum sul lavoro: 'per Viterbo occasione cruciale'
Fabio Tornatore
VITERBO - Vacilla il Jobs Act, la legge che quasi 10 anni fa ha dergolamentato le tutele sul lavoro, tentando di agevolare la fluidità delle imprese in fatto di lavoratori, ma che ha, di fatto, moltiplicato i precari e deminuito le garanzie degli assunti. Nel prossimo referendum, infatti, ci saranno quattro quesiti che reitroducono alcune garanzie per i lavoratori, e responsabilità delle imprese, e un quesito sulla cittadinanza.
Si avvicinano dunque le date dell'8 e 9 giugno, quando i viterbesi, come i cittadini di tutti i comuni italiani, saranno chiamati ad esercitare il loro potere democratico nelle urne del referendum. Riguardo i quattro quesiti sul lavoro si esprime il sindacato Cobas Viterbo, che da anni denuncia situazioni di precarietà e maggiore sicurezza a Viterbo.
'Sebbene la portata sia nazionale, le implicazioni potrebbero essere particolarmente significative per realtà locali come Viterbo' spiega Luca Paolocci, dei Cobas Viterbo 'dove la precarietà lavorativa è una condizione diffusa e strutturale. Nel tessuto economico della città, la maggior parte delle aziende ha meno di 15 dipendenti, una soglia critica che consente a molti datori di lavoro di aggirare alcune delle tutele previste dallo Statuto dei Lavoratori. In questo contesto, i referendum' continua Paolocci 'che mirano a reintrodurre e rafforzare strumenti di garanzia per i lavoratori, possono rappresentare un primo passo verso un cambiamento concreto'.
'Uno dei problemi più evidenti' precisa il sindacalista 'è il ricambio continuo della forza lavoro, in particolare nel settore del commercio. La proliferazione di nuovi esercizi commerciali — spesso di grandi catene — alimenta un modello economico basato su contratti temporanei, part-time involontari e assunzioni senza reali prospettive di stabilizzazione. In questo modo, viene meno il diritto a una vita lavorativa dignitosa e sicura, mentre il turn over diventa la norma e non l’eccezione'.
'I quesiti referendari' conclude 'toccano temi come le tutele contro i licenziamenti illegittimi e il reintegro nel posto di lavoro. Se approvati, questi strumenti, potrebbero arginare pratiche troppo spesso usate per comprimere i diritti dei lavoratori, restituendo un minimo di equilibrio in contesti fragili come quello viterbese.
In una città dove la precarietà è all’ordine del giorno, il voto di giugno rappresenta dunque un'opportunità da non sottovalutare. È un’occasione per rimettere al centro il lavoro stabile, sicuro e tutelato, soprattutto in quelle zone d’Italia dove il lavoro c’è, ma troppo spesso è povero, incerto e invisibile'.
Viterbo Città a Colori, la festa del volontariato chiude in allegria e solidarietà
'Il dado è tratto', Tuscania supera Rubicone e si qualifica alla fase successiva
TUSCANIA - La Maury's Com Cavi Tuscania supera ai vantaggi la Sab Group Rubicone e stacca il biglietto per il passaggio alla seconda fase dei play-off che la vedrà già questo mercoledì scendere in campo in gara uno contro Genzano che in casa ha perso al golden set contro Osimo.
'Quella con Rubicone è stata una partita intensa - spiega il centrale Michele Simoni, premiato al termine come MVP del match - 'siamo andati in vantaggio subito, poi ci hanno ripreso e ci hanno superato. Noi avevamo l'obiettivo di vincere due set, ci siamo riusciti al quarto, non esprimendoci, secondo me al meglio. Però ci sta in queste partite, poi alla fine non è facile giocare bene, l'importante è il risultato. Adesso ci troveremo mercoledì alle 19 qui al Palazzetto dell'Olivo per affrontare Genzano che è uscita sconfitta dal doppio confronto con Osimo'.
IL MATCH
Al fischio di inizio dei signori Morena e De Simone, coach Perez Moreno schiera Tuscania con Marrazzo in regia e Buzzelli opposto, Festi e Simoni al centro, Genna e Borzacconi di banda e Rizzi libero. Il coach degli ospiti Mascetti risponde con Gherardi al palleggio e Mazzotti opposto, Bonatesta e Bellomo di banda, Nori e Procelli al centro, Carlini libero.
A rompere l'equilibrio iniziale del primo set è di fatto Roberto Festi che dopo aver messo a terra un primo tempo si ripete con un ace (19/16). Si va avanti punto a punto con i padroni di casa sempre avanti fino all'errore di Gherardi dai nove metri che chiude il parziale in favore di Tuscania (25/22).
Secondo set con la Maury's Com Cavi Tuscania che prende il largo 8/3, anche grazie ad un ace per parte di Marrazzo e Genna, ma poi subisce un primo ritorno degli ospiti (8/7). L'attacco vincente seguito da un ace di Borzacconi sembra rilanciare la fuga 10/7 dei padroni di casa. Reazione degli ospiti che si portano avanti (16/17). Perez Moreno prova a scuotere i suoi: dentro Rogacien per Borzacconi. Sono però ancor ai romagnoli, sostenuti da un Bellomo in grande spolvero, a prendere in mano le redini del gioco e a portarsi a casa il secondo set (23/25).
Terza frazione con Rubicone subito in fuga 4/10, grazie anche all'ace del solito Bellomo. Tuscania prova a reagire (8/11) e poi 18/20 grazie all'ace di Borzacconi ma sono sempre gli ospiti a condurre fino ad aggiudicarsi il set e a portarsi in vantaggio (21/25).
Quarto parziale con Tuscania avanti (9/5), poi cambio palla fino all'ace di Borzacconi e al rosso comminato dai direttori di gara a coach Mascetti per proteste (19/10). E' la svolta del set con Tuscania che chiude 25/20 e intasca la qualificazione alla fase successiva.
Quinto set con i due coach che ne approfittano per far muovere le rispettive panchine. Tuscania in campo con De Angelis in regia e Borzacconi opposto, Festi e Stoleru centrali, Pieri e Rogacien di banda e Quadraroli libero. Rubicone risponde con Massaro al palleggio con Rocchi opposto, Graziani e Procelli al centro, Marazzi e Zammarchi di banda, Sacchetti libero. Tuscania parte avanti e va al cambio di campo in vantaggio (8/3). Poi è un punto a punto fino all'ace di Borzacconi che chiude il match (15/8)
MAURY'S COM CAVI TUSCANIA - SAB GROUP RUBICONE 3/2
(25/22 – 23/25 -21/25 – 25/20 – 15/8)
Durata: '28, '29, '27, '25, '11
Arbitri: Fabio Morena e Pasquale De Simone
MAURY'S COM CAVI TUSCANIA: Buzzelli (cap) 23, Marrazzo 3, Simoni 10, Genna 9, Festi 11, Rogacien 3, Stoleru 1, Pieri 1, Borzacconi 14, De Angelis, Rizzi (L), Quadraroli (L), Fusco, Silvestrini. All. Victor Perez Moreno. Ass. Francesco Barbanti
SAB GROUP RUBICONE: Gherardi 4, Mazzotti 27, Bonatesta 4, Bellomo 19, Nori (cap) 7, Procelli 2, Bonatesta, Farina, Graziani, Marazzi 7, Massaro, Rocchi 3, Sacchetti (L), Zammarchi 1, Carlini (L). All. Stefano Mascetti. Ass. Davide Ponticelli
MVP: Michele Simoni premiato da Roberto Brizi della PM&B
Otto alunni di Viterbo premiati al 15° Concorso Musicale Città di Tarquinia
VITERBO - Un grande successo per la classe di Chitarra dell’I.C.S. Fantappie di Viterbo al 15° Concorso Musicale Internazionale Città di Tarquinia, organizzato dall’Istituto Comprensivo “Ettore Sacconi”, uno degli appuntamenti più attesi e prestigiosi nel panorama della formazione musicale giovanile in ambito scolastico che si è svolto dal 14 al 16 maggio a Tarquinia.
L’esibizione si è tenuta mercoledì 14 maggio, con due pezzi arrangiati per chitarre Bohemian Rapsody dei Queen e un medley di Michael Jackson, sotto l’attenta valutazione dei docenti e concertisti di fama internazionale provenienti dai conservatori di Roma, l’Aquila e Perugia.
L’ensamble di Chitarre e percussioni sotto la guida del Prof. Andrea Mercati si è confrontata con ragazzi di circa 34 istituti e gli alunni hanno conseguito il Primo premio speciale. Il Prof Mercati è orgoglioso della vittoria e ha commentato: “Il risultato ottenuto dai ragazzi è la dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto con impegno e costanza”. Altrettanto soddisfatte le famiglie dei ragazzi che li sostengono in questo meraviglioso mondo delle sette note.
Un grande applauso quindi va ai protagonisti di questo straordinario successo: i ragazzi di prima, seconda e terza media Nikhil Perera, Miriam Malagriccia, Marco Della Rosa, Sabrina Loprete, Stefano Massacci, Kristian Perilli, Andrea Reinkardt, Andrea Mencarelli e al regista di questo gruppo il Professore Mercati che hanno dimostrato come la musica d’insieme diventa maestra di vita, là dove si impara a collaborare per raggiungere un obiettivo comune.
Le strade del comune di Vitorchiano presentano un alto tasso di pericolosità
VITORCHIANO – Dopo aver appurato la situazione di alcune strade di Vitorchiano, Lucio Spadini, Presidente del Comitato 'Vitorchiano per tutti', scrive alle autorità locali per denunciare la situazione: “Gentili Signori, vi scrivo quale Presidente del Comitato 'Vitorchiano per tutti' perché sollecitato da numerosi cittadini residenti nel comune di Vitorchiano.
Ultimamente le strade del comune presentano un alto tasso di pericolosità per i pedoni, i ciclisti e gli stessi automobilisti.
Oltre al pietoso stato dell'asfalto della Superstrada (SS 675 Umbro-Laziale) in particolare nel tratto che collega Viterbo a Vitorchiano e per il quale ci auguriamo sia stato programmato un intervento di messa in sicurezza, ci preme infatti evidenziare le seguenti criticità:
1) Via della Stazione (loc. Pallone)
Nonostante la presenza del centro abitato, di una scuola materna e di alcune attività commerciali, autoveicoli e motoveicoli sfrecciano superando addirittura l'autobus di linea ed i pulmini scolastici; inoltre a causa delle radici delle piante lungo la strada l'asfalto è pieno di dossi ma dato che fra l'altro quasi nessuno procede nei limiti (30 km orari) tutti i veicoli, camion e pullman compresi, si spostano sull'altra carreggiata mettendo a rischio chiunque transiti.
2) S.P. 151 (ex SS. Ortana)
Non riusciamo a comprendere come possa essere stata autorizzata la costruzione di un Polo scolastico che dovrebbe ospitare bambini da 0 a 6 anni lungo questa importante arteria di collegamento, fra l'altro percorsa da numerosi camion fra cui quelli che trasportano carichi pesanti provenienti da cave limitrofe senza che sia stata rispettata (per quel che si vede transitandovi) la distanza di almeno 10 m. prevista fra la carreggiata e questa nuova scuola materna. Cogliamo l'occasione per ricordare che il perimetro extraurbano è stato modificato in urbano ,autonomamente supponiamo, durante una seduta di Giunta del consiglio comunale di Vitorchiano, facendo così rientrare la nuova scuola materna ( Polo) in costruzione nel perimetro urbano, sebbene tuttavia a nostro avviso le distanze minime di sicurezza non vengano mantenute ( v. all.1 : PERIMETRAZIONE CENTRO ABITATO INTEGRAZIONE E VARIANTE ALLA D.G.C. N 217-1993 e N 17-2000 ALLEGATO ALLA D.G.C. N° 18 DEL 24/02/2023 )
3) Strada Nunziatella
Un 'cratere' da anni rende pericoloso il transito della strada sia per i pedoni che per i veicoli, seppure numerose abitazioni insistano nella zona che è quindi trafficata. Documentiamo con foto (all.2 e 3) quanto esposto.
4) Via Marconi
Anche il transito in questa via, soprattutto per i pedoni, risulta pericoloso, soprattutto per il mancato rispetto dei limiti di velocità da parte di molti veicoli di passaggio.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti dando fin d'ora la disponibilità mia personale e di altri cittadini ad incontrare le SS.LL. per meglio esporre quanto evidenziato'.
Con osservanza, il Presidente del Comitato 'Vitorchiano per tutti' Lucio Spadini
La Longevity Run fa tappa a Capodimonte: due giorni di salute, benessere e sport
CAPODIMONTE - Capodimonte si prepara ad accogliere la 'Longevity Run – Tour 2025', un evento dedicato alla salute, alla prevenzione e allo stile di vita attivo. Organizzato dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, dall'Università Cattolica del Sacro Cuore con il patrocinio e con il contributo del Comune di Capodimonte, l'iniziativa si svolgerà il 31 maggio e il 1° giugno nella cornice suggestiva offerta dal lungolago di Capodimonte.
Il programma del 31 maggio si apre alle ore 10 con l'inaugurazione ufficiale della 'Longevity Run' presso La Cascina e l'apertura del Villaggio della Prevenzione alla Rotonda del lungolago, dove sarà possibile svolgere screening gratuiti, ricevere consigli da specialisti e partecipare ad attività esperienziali dedicate al benessere psicofisico.
In particolare: alle ore 11 si terrà 'MeditiAmoci: soffermiAmoci sulla bellezza della vita, miriAmo le stelle e vediamoci a correre con loro', a cura del dottor Emilio Gallotta. Si prosegue alle ore 11.40 con una lezione di Flex&Flow con il dottor Riccardo Cascianelli. Alle ore 12.40 si terrà una lezione di Pilates con il dottor Andrea Russo.
Nel pomeriggio si continua alle ore 14 con un giro gratuito in pedalò con 'I Platano Rent Boat' (partenza presso il porto, iscrizione la mattina al Villaggio). Alle ore 15.45 si replica con 'MeditiAmoci' con il dottor Emilio Gallotta. Alle ore 16.30 lezione di Pilates con il dottor Andrea Russo per chiudere alle ore 17.15 con una lezione di Flex&Flow con il dottor Riccardo Cascianelli. Inoltre, sarà possibile provare la pesca sportiva con la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17, sempre alla Rotonda del Lungolago.
Domenica 1° giugno, appuntamento con la tanto attesa 'Longevity Run': una corsa non competitiva di 6 km aperta a tutti. La partenza è prevista per le ore 10.30, con iscrizioni online sul sito ufficiale Longevity Run o direttamente in loco.
«La manifestazione è finalizzata a sottolineare l'importanza della prevenzione e a promuovere l'adozione di stili di vita salutari, con l'obiettivo di migliorare lo stato di salute dei cittadini», dichiara Renato Fanelli, responsabile della manifestazione, che dal 2018 si svolge a livello nazionale in tutta Italia, nella Tuscia e medico di medicina generale esperto in cure palliative. «Questi obiettivi vengono perseguiti attraverso un'attività di screening mirata alla valutazione dei principali fattori di rischio modificabili. La partecipazione attiva dei cittadini e la diffusione di buone pratiche rappresentano un passo concreto verso una longevità sana e consapevole».
I partecipanti alla Longevity Run possono usufruire del Longevity Check-up 7+, un breve percorso di valutazione dei principali parametri di salute, che comprende: Stile di vita come l'abitudine al fumo; dieta equilibrata (consumo di frutta, verdura, carboidrati e proteine animali) ed esercizio fisico: tipo e frequenza; Antropometria che comprende l'indice di massa corporea (BMI); rapporto vita-fianchi; pressione arteriosa e colesterolo e glicemia. La massa e forza muscolare che include la circonferenza del polpaccio e del braccio; forza muscolare con dinamometro e test della sedia (Short Physical Performance Battery - SPPB); la funzione respiratoria (spirometria con AirSmart Device e la qualità del sonno valutata tramite questionario riferito al mese precedente.
Anche il sindaco di Capodimonte, Mario Fanelli, esprime il proprio entusiasmo: «Siamo orgogliosi di ospitare un evento di così grande valore per la comunità. La Longevity Run rappresenta un'occasione unica per promuovere il benessere dei cittadini, valorizzare il nostro territorio e accrescere la consapevolezza sull'importanza della prevenzione e di uno stile di vita attivo. Un'iniziativa che unisce salute, sport e natura in una cornice meravigliosa come il nostro lungolago».
Convegno 'Identità e tradizione: le prospettive per il Palio dell'Anello'
TARQUINIA – La tre giorni del Palio dell'Anello prenderà il via venerdì 30 maggio, alle 17,30, nella suggestiva cornice della sala consiliare del Palazzo Comunale di Tarquinia, con il convegno 'Identità e tradizione: le prospettive per il Palio dell'Anello'. L'iniziativa, aperta al pubblico e alla stampa, è pensata come momento di riflessione e confronto sulle radici culturali, le strategie di valorizzazione e le prospettive future di una manifestazione storica profondamente radicata nel territorio e nel patrimonio identitario della città.
Dopo i saluti istituzionali, prenderanno la parola autorevoli esponenti del mondo della cultura, delle rievocazioni storiche e degli enti coinvolti: Franco Amadio, presidente Fitetrec-Ante, che illustrerà l'inserimento del Palio di Tarquinia nel circuito della federazione sportiva nazionale; Renato Chiti, presidente di Medieval Italy, che presenterà il circuito nazionale Medieval Italy e l'imminente costituzione della DMO (Destination Management Organization); Antonio Tempesta, presidente dell'Associazione Rievocazioni Storiche del Lazio, che farà un focus sulle nuove normative relative a rievocazioni storiche e abiti d'epoca; Leandro Ventura, direttore dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (I.C.P.I.), che parlerà della mappatura del patrimonio immateriale italiano.
A completare il programma, due contributi di particolare rilievo: Giovanni Chiatti, presidente della Commissione Nazionale Veterinaria Fitetrec-Ante e membro del Comitato Storico Tecnico, che approfondirà gli aspetti tecnici legati allo svolgimento della manifestazione; Alessandra Sileoni, presidente della Società Tarquiniense d'Arte e Storia e membro del Comitato Storico Tecnico, che offrirà una lettura storica e documentale dell'evento.
Il convegno rappresenta un'importante occasione di dialogo tra istituzioni, studiosi e cittadinanza, in un contesto in cui la riscoperta e valorizzazione delle tradizioni locali si intreccia sempre più con lo sviluppo turistico e culturale del territorio.
Bassano in Teverina presente all'incontro tra reti d'impresa e promotori del turismo
BASSANO IN TEVERINA - Bassano in Teverina ha partecipato, venerdì scorso, all'incontro promosso per mettere in dialogo le realtà che operano nella promozione del turismo — culturale, religioso e dei viaggi — con le reti d'impresa attive sul territorio della provincia di Viterbo.
L'iniziativa ha visto la presenza delle dieci reti d'impresa locali, tra cui La Torre, che rappresenta il comune di Bassano in Teverina. Obiettivo dell'incontro: creare nuove connessioni tra imprese, amministrazioni e operatori del settore, per sviluppare una strategia condivisa di valorizzazione turistica e territoriale.
A rappresentare Bassano erano presenti il sindaco Alessandro Romoli e la consigliera Marianna Troncarelli.
'Costruire relazioni è il primo passo per valorizzare i nostri borghi – ha dichiarato il sindaco Romoli –. Incontri come questo ci permettono di far conoscere il patrimonio dei nostri paesi, creare sinergie virtuose e immaginare insieme un turismo che unisca autenticità e sviluppo.'
Un bambino torna a sentire grazie a un intervento di un medico viterbese
PARMA – Ha soltanto due anni il bambino che ha riconquistato il suono grazie a un intervento chirurgico raro e di altissima complessità, eseguito all’Ospedale Maggiore di Parma. Nato con una condizione rarissima – l’assenza bilaterale dei nervi acustici – il piccolo non avrebbe mai potuto beneficiare di un impianto cocleare tradizionale. L’unica possibilità per offrirgli una percezione sonora è stato un delicato intervento di impianto al tronco encefalico (ABI – Auditory Brainstem Implant).
L’operazione, unica nel suo genere in Italia e tra le pochissime al mondo, è stata portata a termine con successo dal dottor Maurizio Falcioni, responsabile della struttura di Otoneurochirurgia e Microchirurgia della base cranica laterale, in collaborazione con il dottor Maurizio Guida, elettrofisiologo dell’Università di Parma e punto di riferimento internazionale per questa tecnica.
Il dispositivo impiantato è una placca di appena 2,5 x 6 mm contenente 21 elettrodi, posizionata con precisione millimetrica sul nucleo cocleare, un’area minuscola e profonda del cervello, vicina a centri nervosi vitali. La procedura è stata guidata dal dottor Guida tramite monitoraggio continuo di altri nervi cranici (dal VII al XII), con l’obiettivo di individuare il punto esatto per la stimolazione senza danneggiare funzioni neurologiche fondamentali.
Fondamentale per il buon esito dell’intervento è stata la stretta collaborazione tra le varie specialità dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma: otoneurochirurgia, elettrofisiologia, neuroradiologia, anestesia pediatrica, terapia intensiva e pediatria. Una vera sinergia multidisciplinare d’eccellenza.
A spiegare la portata dell’intervento è il dottor Falcioni: «Si tratta di una delle frontiere più avanzate della chirurgia otoneurologica e dell’ingegneria biomedica. Richiede un livello altissimo di esperienza e precisione, possibile solo in centri di eccellenza in cui convergono conoscenze e tecnologie molto specifiche. Nel mondo, i centri che eseguono questi impianti si contano sulle dita di una mano».
La sfida, tuttavia, non si conclude in sala operatoria. L’attivazione dell’impianto avviene in una seconda fase, anch’essa in anestesia generale. Durante questa procedura, il dottor Guida ha dovuto “mappare” il cervello del bambino, distinguendo gli elettrodi capaci di generare una sensazione uditiva da quelli che, se attivati, avrebbero potuto stimolare altre funzioni cerebrali, con effetti indesiderati o pericolosi.
«Quando operiamo su bambini così piccoli, che non possono riferire cosa percepiscono – spiega Guida – non possiamo basarci sul feedback diretto. Serve un’esperienza maturata su decine e decine di casi. Nella mia carriera ne ho seguiti oltre 200, molti dei quali in età pediatrica».
Il risultato? Dopo mesi di terapia logopedica e un'attenta regolazione dei parametri elettrici, il piccolo paziente ha iniziato a percepire i primi suoni. Un progresso che si riflette anche sul piano comportamentale e comunicativo, segnando un passo decisivo verso una migliore qualità della vita e uno sviluppo cognitivo più completo.
Una storia di speranza, determinazione e medicina d’eccellenza che, seppur nata a Parma, emoziona e riguarda tutti. Anche Viterbo, dove simili casi mostrano come la ricerca e l’alta specializzazione possano restituire ai bambini – e alle loro famiglie – ciò che sembrava perduto per sempre: la possibilità di sentire il mondo.
La Serpara ospita e inaugura l'opera dellartista Cristiano Carotti
CIVITELLA D’AGLIANO - Torna l'appuntamento annuale con La Serpara, il giardino di sculture fondato dall' artista svizzero Paul Wiedmer nel 1997 nella valle del Rio Chiaro, al confine tra Lazio e Umbria. Due giornate di arte contemporanea, musica dal vivo, talk e performance sonore, in un luogo unico che fonde arte e natura. Nel giardino verrà inaugurata l'opera 'Regolo' di Cristiano Carotti, un lavoro site-specific ispirato alla mitologia locale del serpente Regolo e reinterpretata attraverso la simbologia universale dell'Ourobòros.
L'opera invita il pubblico a un'esperienza meditativa e immersiva, un percorso attraverso un serpente luminescente che si chiude su sé stesso e conduce a una pietra di meditazione sul fiume. Realizzata in acciaio inox, alluminio e vetro, l'opera è in perfetta sintonia con lo spirito de La Serpara, luogo d'incontro tra genius loci e orizzonti globali.
L'ingresso è gratuito, l'evento è promosso dall'Associazione Culturale La Serpara, affiliata ARCI. È possibile sostenere il progetto tramite tesseramento o libera offerta.
PROGRAMMA
SABATO 7 GIUGNO
16:00 – The Wolf Gang | Jazz Quartet
18:00 – Inaugurazione dell'opera 'Regolo' di Cristiano Carotti
Introduzione di Simone Zacchini e Marco Trulli
19:30 – Rotadefero | Industrial Noise Performance
22:00 – A Zonzo | Swing & Italian Ballads
23:30 – Camatique | DJ Set
DOMENICA 8 GIUGNO
16:00 – The Wolf Gang | Jazz Quartet
18:00 – Federico Nardella – Hissed Syntax | Organ Sound-Performance
Cristiano Carotti
Regolo
2025
Acciaio inox, alluminio, vetro
Dimensioni ambientali
L'opera site-specific che Cristiano Carotti ha realizzato per La Serpara è un'installazione ambientale praticabile il cui titolo rimanda a una leggenda nata in epoca romana e tipica di queste zone collinari del centro Italia: quella del serpente Regolo.
Si tratta di un animale fantastico presente in diverse tradizioni toscane, umbre e sabine, in cui spesso finiscono per mischiarsi esoterismo e cristianesimo, tanto che una delle sue rarissime rappresentazioni iconografiche del Regolo giunte fino a noi è visibile in un rilievo all'interno di una chiesa: la Pieve di Corsignano, a Pienza, la cui costruzione originaria risale al VII secolo. Il nome ha il significato letterale di 'piccolo re', secondo la stessa derivazione semantica rintracciabile anche per il Basilisco, altro rettile immaginario il cui nome in greco antico assume esattamente lo stesso significato.
Anche in questo caso si tratta di un grosso serpente, ma che in realtà nasce come una normale vipera, che poi cresce a dismisura solo dopo essere stata tagliata a metà. Sopravvissuta alla morte, dopo la mutilazione la vipera si trasforma in Regolo, rettile molto vendicativo nei confronti di chi l'ha aggredito, ma anche di tutti coloro che hanno la sfortuna di incontrarlo casualmente nei boschi. Da un accadimento violento e potenzialmente mortale, dunque, il Regolo ne ricava internamente una possibilità di trasformazione, tanto che in diverse versioni della leggenda si racconta che, dopo la mutilazione, non solo il suo corpo cresce in lunghezza, ma anche che le sue squame diventano luminescenti.
Unendo questa leggenda locale con una simbologia universale, Carotti ha pensato di rappresentare un Regolo che fosse allo stesso tempo anche un Ourobòros, un serpente che si morde la coda, rifacendosi a un'etimologia ermetica medio-orientale legata alla tradizione alchimistica che farebbe risalire anche la parola Ourobòros alla figura di un 're serpente'. Nella linearità del rettile che si trasforma in cerchio, il Regolo di Carotti diventa esso stesso il fautore della propria trasformazione, in un rimbalzo continuo tra unità e infinità, morte e rinascita, in cui il potere che divora e rigenera sé stesso trascende la violenza in meraviglia.
Come spesso accade nel suo lavoro Carotti fa coesistere la dimensione esoterica con quella essoterica, veicolando il significato nascosto dell'opera attraverso l'uso di materiali industriali 'duri' e 'forti', solo all'apparenza fuori contesto. In questo caso, la struttura interna della grande scultura che rappresenta il Regolo-Ourobòros è stata realizzata in acciaio inox presso un'officina meccanica di Terni, sotto la supervisione tecnica del mastro ferraio Marco Di Giovanni e la direzione di produzione di Graziano Carotti. Mentre la parte esterna è costituita da un assemblaggio di paracera colorati, di alto valore storico, provenienti dalla collezione di due importanti artigiani del vetro (Arte e restauro del vetro di Aldo Frasca e Maria Beatrice Cesari, a Roma), che li hanno donati all'artista per la realizzazione dell'opera.
La durezza dei materiali utilizzati si scontra, in un gioco di contrapposizioni cangiante e attraente, non solo con il significato nascosto dell'opera ma anche con la delicatezza della fruizione per cui è stata realizzata. Infatti, la scultura è pensata come una soglia da attraversare per raggiungere una postazione di meditazione su una pietra piatta, emergente dal fiume Rio Chiaro, raggiungibile attraverso una passerella in alluminio che parte dalla riva, tra i bambù.
Così arte e natura s'insinuano l'una nell'altra, aiutate anche dall'elemento acquatico del fiume e da quello luminoso dei raggi di sole che filtrano tra le piante. Realizzando un luogo irenico e di stasi nell'incessante fluire dell'acqua, a cui si accede passando attraverso un Ourobòros luminescente che è in realtà un Regolo, Carotti ha unito il pantha rei di Eraclito e l'eterno ritorno di Nietzsche con la trascendenza orientale e la tradizione locale, accordandosi perfettamente a una delle caratteristiche principali de La Serpara. Nell'installazione di Carotti, infatti, il genius loci si apre al mondo, coniugando spirito del luogo e sentimento del mondo, secondo la tradizione che ogni giardino, come la stessa Serpara testimonia, è allo stesso tempo unione di alto e basso, microcosmo e macrocosmo.
ORARI
Sabato: 16:00 – 01:00
Domenica: 16:00 – 23:00
La Serpara, il Giardino di Sculture di Paul Wiedmer ha sede nella Tuscia, a nord di Viterbo, e si estende su circa cinque ettari. Aperto al pubblico e in continua trasformazione già dal 1997, è il giardino di sculture dell'artista svizzero Paul Wiedmer, che ha voluto ricreare un microcosmo in cui unisce la passione per la botanica con quella per l'arte contemporanea, intesa come forma di creatività che rispetta e si integra con il territorio. La Serpara si colloca nella ricca tradizione dell'arte dei giardini che caratterizza l'Umbria, il Lazio e la Toscana di cui fa parte il Sacro Bosco di Bomarzo. Ogni anno il parco si arricchisce di nuovi interventi artistici e attualmente accoglie quaranta artisti del panorama internazionale contemporaneo e oltre ottanta sculture e installazioni, una collezione variegata realizzata con tecniche e materiali di diverso genere, in cui arte e natura dialogano in perfetto equilibrio.
A La Serpara ci sono opere permanenti di 40 artisti: M.S. Bastian & Isabelle L., Thomas Baumgärtel , Albert Braun , Bruno Ceccobelli , ingold airlines , Wilhelm Koch , Daniel Kufner , Graziano Marini , Attilio Pierelli , Reini Rühlin, Pavel Schmidt, Daniel Spoerri, Ursula Stalder, Daniel Braeg, Massimo De Giovanni, Bruno Wank, Samuele Vesuvio, Uwe Schloen & Petra Fiebig, John Greer, Jérémie Crettol, Severin Müller, Vanessa Paschakarnis, Werther Germondari, Thorsten Kirchhoff, Kurt Sommer, Riccardo Murelli, Pasquale Altieri, Karl Manfred Rennertz, Ralf Sander, Hans Thomann, Lilly Keller, Ettore Le Donne, Carmine Leta, James P Graham, Davide Dormino, Susanne Neumann, Tommaso Cascella, Schwarz Gänsehaut, Cristiano Carotti.
Chi è Cristiamo Carotti?
Cristiano Carotti (Terni, 1981) vive e lavora a Roma. La sua pratica artistica include pittura, scultura e installazione, con un focus sull'influenza dei simboli nelle dinamiche sociali. Indaga il conflitto tra Homo Naturalis e Mechanicus, celebrando la riconquista della natura su spazi abbandonati. Le sue opere uniscono elementi meccanici e forme ispirate alla natura, simboli di un tempo lento e armonico. Recupera objets trouvés, ex simboli di velocità, trasformandoli in supporti per sculture ceramiche. Il contrasto tra naturale e artificiale riflette la frattura e la possibile riconciliazione tra uomo e natura.
COME ARRIVARE
Civitella d'Agliano si trova tra i caselli A1 di Orvieto e Attigliano.
Non è possibile accedere in auto a La Serpara.
Usate i parcheggi pubblici del paese e usufruite del bus-navetta gratuito ogni 15 minuti:
Piazza via Antonio Rizzardi (Giardinetti)
Piazza Cardinal Dolci (Comune)
Piazza Poggio della Fame (Hurrà Discount)
La Serpara
Scomparsa del Consigliere Alessandro Bitti, il cordoglio del sindaco di Vejano
VEJANO - 'È con profondo, straziante dolore che comunico alla cittadinanza la scomparsa del Consigliere Alessandro Bitti.
Un uomo di grandi qualità, di rara sensibilità e di straordinaria dedizione. Alessandro ha dedicato la sua vita al dovere, a Dio, alla famiglia e alla Patria. Luogotenente dei Carabinieri con carica speciale, ha lasciato in ogni sede di servizio un ricordo indelebile, segnato da stima, rispetto e profonda riconoscenza che andavano ben oltre l’ambito professionale.
Appena giunto alla pensione, ha scelto con cuore e passione di continuare a servire la sua comunità attraverso l’impegno amministrativo. È stato eletto con un consenso vasto e convinto, segno della fiducia che Vejano riponeva in lui.
Oggi piango l’amico di una vita, il collega amministratore, l’attento padre di famiglia, il carabiniere esemplare, il grande uomo che era — che è, e resterà, nei nostri cuori.
Un male rapido e crudele lo ha strappato all’affetto dei suoi cari e all’intera comunità, che aveva imparato ad amarlo e stimarlo.
Mi stringo con affetto e dolore a Maria Pia, Giovanni, ai genitori Lilletta e Giovanni, a Roberta ed Isidoro, a Jasmine e Jessica. Lo faccio come Sindaco, ma ancor prima come amica'.
A Dio, Alessandro.
Teresa Pasquali
Sindaco di Vejano
Confcommercio sulle sfide e le opportunità dellanno giubilare 2025
VITERBO - Venerdì 23 maggio 2025 si è svolto presso la sala conferenze del Museo Colle del Duomo di Viterbo l’incontro pubblico dal titolo “Il Giubileo e le imprese del Lazio Nord”, promosso da Confcommercio Lazio Nord, dalla Camera di Commercio Rieti-Viterbo e dalla Camera di Commercio di Roma. L’appuntamento ha rappresentato un’occasione concreta di confronto tra gli attori del territorio sulle prospettive economiche aperte dal Giubileo 2025, con particolare attenzione alle dinamiche e alle progettualità da sviluppare nel medio periodo.
Dopo i saluti istituzionali del presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli, del consigliere regionale Daniele Sabatini e del consigliere comunale Marco Nunzi, i lavori sono stati aperti da Loredana Badini, vice presidente di Confcommercio Lazio Nord, tracciando un quadro dell’impegno a sostegno del tessuto imprenditoriale locale.
L’introduzione ai lavori ha consentito di entrare nel merito delle prime analisi.
Francesco Monzillo, segretario generale della Camera di Commercio Rieti-Viterbo, ha sottolineato come in questa prima fase dell’anno sia prematuro trarre valutazioni definitive sull’impatto economico complessivo del Giubileo sul territorio. Alcune dinamiche appaiono ancora in evoluzione, anche a causa di criticità logistiche che interessano il territorio. In questo contesto si inserisce l’annuncio del consigliere regionale Daniele Sabatini, relativo all’imminente apertura dei cantieri per il potenziamento del collegamento ferroviario Roma Nord: un intervento sostenuto dalla Regione Lazio che punta anche a migliorare la mobilità e a facilitare l’accoglienza dei flussi turistici provenienti da Roma.
Francesco Bafundi, coordinatore Confcommercio Lazio Nord Viterbo, ha quindi illustrato le linee guida del progetto giubilare promosso dall’associazione di Categoria, soffermandosi in particolare sui temi della formazione, dell’accompagnamento alle imprese e della promozione integrata della destinazione, anche attraverso incontri costruttivi con le realtà imprenditoriali - come quello che si è svolto al Museo Colle del Duomo - eventi, rievocazioni e strategie di marketing digitali.
In questo quadro integrato di sfide e opportunità è Daniela Stampatori, presidente di Confguide, ad aver segnalato il forte incremento della domanda di servizi di guida turistica, tale da superare la disponibilità di operatori abilitati sul territorio, richiamando l’urgenza di interventi di sistema a supporto del settore.
Infine Francesco Aliperti, amministratore di Archeoares, società che gestisce alcuni dei principali monumenti del Lazio settentrionale ha offerto una panoramica sul trend registrato nell'ultimo periodo in termini di accessi ai musei ed agli attrattori culturali. In particolare dal mese di maggio si nota un netto aumento delle presenze, anche straniere, in siti come il Palazzo dei Papi di Viterbo, la Rocca dei Papi di Montefiascone e l’area archeologica di Sutri. Aliperti ha sottolineato come l’adeguamento dei servizi alle aspettative del pubblico internazionale — dalle audioguide in multilingua alle nuove installazioni tecnologiche immersive — si stia rivelando un elemento chiave di competitività per adattarsi alle esigenze sempre nuove della domanda.
All’incontro è seguito un dibattito ed alcuni interventi dal pubblico hanno sottolineato il potenziale strategico del centro storico di Viterbo quale leva per il rilancio del capoluogo. Tra questi, l’intervento di Francesca Sandron, membro del direttivo dell’associazione dell’extra-alberghiero Stay in Tuscia, che ha restituito una fotografia ottimista del settore di riferimento, con dati incoraggianti sull’occupazione e sulla permanenza media nelle strutture ricettive.
Un incontro ovviamente senza conclusioni definitive dato che il Giubileo è in corso ma che già ha permesso di evidenziare azioni importanti da programmare non solo per il breve periodo ma anche per creare le condizioni di un ulteriore sviluppo turistico dell’area.
Viterbo si unisce al dolore di Gaza: lenzuoli bianchi per la fine della guerra
VITERBO - Sabato 24 maggio 2025, anche Viterbo ha aderito alla mobilitazione nazionale 'Il Sudario', esponendo lenzuoli bianchi da finestre e balconi in segno di solidarietà con le vittime civili della guerra nella Striscia di Gaza.
L'iniziativa, promossa dal professor Tomaso Montanari e da altre personalità italiane, ha visto la partecipazione di numerose città in tutta Italia, tra cui Roma, Milano, Firenze e Bologna. A Viterbo, cittadini e associazioni locali hanno risposto all'appello, esponendo lenzuoli bianchi dalle proprie abitazioni e sedi associative, trasformando le strade in un simbolico sudario collettivo.
I lenzuoli bianchi, simbolo di lutto e protesta, rappresentano i sudari che avvolgono i corpi delle vittime palestinesi, molte delle quali bambini, uccise dai bombardamenti israeliani. L'obiettivo della manifestazione era quello di esporre almeno 50.000 lenzuoli, pari al numero stimato delle vittime a Gaza, per sensibilizzare l'opinione pubblica e chiedere la fine delle ostilità.
La partecipazione di Viterbo a questa iniziativa nazionale testimonia l'impegno della comunità locale nel promuovere la pace e la solidarietà internazionale. Attraverso un gesto semplice ma carico di significato, i cittadini hanno voluto esprimere la propria vicinanza al popolo palestinese e l'auspicio per una soluzione pacifica del conflitto.
L'iniziativa 'Il Sudario' ha rappresentato un momento di riflessione collettiva e un appello alla coscienza civile, affinché si ponga fine alla violenza e si avvii un processo di pace duraturo nella regione.
Molto sentita la partecipazione dell’Arci Viterbo:
“Siamo scesə per le strade con i sudari simbolo di lutto e denuncia per i 50.000 bambin3, donne e uomini uccisi in Palestina. Ieri in piazza c'era la Viterbo giusta. Abbiamo portato sotto Palazzo dei Priori il lenzuolo che l'amministrazione non ha voluto esporre” – scrive sui social -. “Siamo scesə in piazza per dire basta al genocidio, Per stringerci insieme, perché solo insieme possiamo fermare questo massacro. Saremo in mobilitazione permanente per le nostre sorelle e fratelli palestinesi e contro il governo criminale di Netanyahu'.
'Il prossimo passo è convergere tutt3 a Roma il 21 giugno Stop Rearm Europe in un’unica manifestazione nazionale per fermare Israele, che ha lanciato, rivendicandola pubblicamente, l’offensiva finale su Gaza e il piano di eliminazione e deportazione del popolo palestinese sotto gli occhi di tutto il mondo.
Un piano criminale compiuto con la complicità e il sostegno di gran parte della comunità internazionale, inclusi Unione Europea e Governo italiano”.
FOTO: Ilaria Sofia Arcangeli, @emiliovitali
Bassano in Teverina partecipa all’incontro tra reti d’impresa e turismo a Viterbo
Marta intitola area verde all’U.N.M.S. per onorare i servitori dello Stato
Dramma sfiorato in hotel: 40enne salvato mentre tenta il suicidio
VITERBO - Attimi di forte tensione si sono vissuti nel pomeriggio di sabato 24 maggio a Viterbo, all’interno di un piccolo albergo situato nei pressi di piazza della Rocca. Un uomo di circa 40 anni ha tentato di togliersi la vita impiccandosi alla finestra della sua stanza.
Le ragioni alla base del gesto restano al momento sconosciute. Secondo le prime ricostruzioni, il quarant’enne avrebbe legato una corda alla finestra con l’intenzione di compiere l’estremo atto. A dare l’allarme sarebbe stata una persona che, notando comportamenti sospetti o intuendo il pericolo imminente, ha immediatamente contattato le forze dell’ordine.
Sul posto è intervenuta in pochi minuti una pattuglia della squadra volante della polizia. Gli agenti, una volta entrati nella stanza, hanno trovato l’uomo già appeso e sono riusciti a liberarlo, evitando conseguenze irreparabili.
Dopo essere stato soccorso sul posto, l’uomo è stato affidato alle cure del personale sanitario del 118 e successivamente trasferito in ospedale per ulteriori accertamenti e supporto medico.
L'intervento tempestivo della polizia ha probabilmente fatto la differenza tra la vita e la morte, evitando che la vicenda si trasformasse in tragedia.
Tragedia nel bosco di Manziana: chiuse le indagini sulla morte di Pasqualini
MANZIANA - Le autorità giudiziarie hanno formalmente concluso l’inchiesta sull’uomo ucciso da tre rottweiler, l'11 febbraio 2024 a Manziana. L’episodio, che aveva scosso profondamente l’opinione pubblica, costò la vita a Paolo Pasqualini, 39 anni, aggredito mentre correva tra i sentieri del bosco.
A distanza di oltre un anno, la Procura di Civitavecchia ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari ai due soggetti coinvolti: Patrizio Pintus, proprietario degli animali, e Giovanna Minelli, ex moglie dell’uomo, presente nella villetta al momento dell’accaduto. Le ipotesi di reato sono rispettivamente di omicidio colposo e omessa custodia.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i tre cani sarebbero riusciti a fuggire dal giardino attraverso un varco nella recinzione, probabilmente provocato dal passaggio di fauna selvatica, probabilmente cinghiali. Non ci sarebbe quindi stato un cancello aperto, come ipotizzato inizialmente. Esclusa, di conseguenza, anche la possibilità che si sia trattato di omicidio volontario.
L’avvocato difensore dei due indagati, Giancarlo Ascanio, ha commentato la chiusura dell’inchiesta ribadendo l’estraneità dei suoi assistiti a qualsiasi comportamento doloso. “È stata fatta finalmente chiarezza – ha dichiarato –. Le indagini non hanno dato credito a congetture infondate, come l’esistenza di allevamenti abusivi o maltrattamenti ai danni degli animali. Resta un fatto gravissimo, una fatalità che ha sconvolto tutti”.
La parola ora passa alla magistratura, che dovrà stabilire se esistano i presupposti per procedere con un eventuale rinvio a giudizio.
Deragliamento ferroviario alla stazione Porta Fiorentina di Viterbo
VITERBO - Questa mattina, domenica 25 maggio, intorno alle ore 6:00, un treno regionale in servizio sulla linea FL3 Roma-Cesano-Viterbo è deragliato durante una manovra presso la stazione di Viterbo Porta Fiorentina. Il convoglio, identificato come TAF n. 48, viaggiava a bassa velocità e non trasportava passeggeri al momento dell'incidente, evitando così conseguenze per le persone a bordo.
Il treno è uscito dai binari e ha urtato un palo metallico situato vicino alle rotaie. Le cause del deragliamento sono ancora in fase di accertamento. Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha comunicato che, a partire dalle 6:00, la circolazione ferroviaria sulla linea Roma–Viterbo è stata sospesa nei pressi della stazione di Viterbo Porta Fiorentina a causa di un 'inconveniente alla linea' secondo quanto comunicato dalla Rete Ferroviaria Italiana.
Per mitigare i disagi ai viaggiatori, è stato attivato un servizio sostitutivo con autobus. I tecnici di RFI sono al lavoro per ripristinare la regolare funzionalità dell'infrastruttura ferroviaria. Al momento, non sono stati forniti dettagli sui tempi necessari per il completo ripristino della circolazione.
La linea FL3, che collega Roma a Viterbo, è una tratta ferroviaria a binario unico nel tratto tra Cesano e Viterbo Porta Fiorentina, con trazione elettrica e sistemi di sicurezza come il Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT). Eventi come questo evidenziano l'importanza della manutenzione e del monitoraggio costante delle infrastrutture ferroviarie per garantire la sicurezza e l'affidabilità del servizio.
Sciopero alla Lidl: promesso aumento di 200 euro in buoni spesa
di Fabio Tornatore
VITERBO - Alla fine il supermercato è stato costretto a chiudere. Lunghe le file all'ingresso del supermercato LIDL sulla Cassia Nord a Viterbo nelle ore della mattinata: i lavoratori del punto commerciale avrebbero incrociato le braccia per chiedere aumenti salariali e maggiore organizzazione dei turni di lavoro. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali sarebbero stati offerti, come aumento contrattuale a dipendenti per il 75% assunti part-time, 200 euro in buoni spesa, più 100 euro una tantum.
Le spese dell'assolato sabato mattina di fine maggio sono state dirottate altrove, o rimandate, per chi è cliente abituale del supermercato al parco San Lazzaro. Ingressi contingentati, una decina di persone ogni quarto d'ora più o meno, qualcuno si lamenta e quanlcun altro comprende e aspetta panzientemente il proprio turno. Poi arriva la chiusura per la giornata, vista la mancanza del personale. I Reparti deserti, nessuno con la maglietta con lo scudetto dell'Italia tra le corsie, solo un paio di dipendenti all'ingresso e alla cassa automatica, trincerati dietro un dignitoso muro di silenzio. 'Mi scusi, gli accordi prevedono di non parlare con la stampa, ma grazie' dicono con estrema gentilezza.
Lo sciopero è stato indetto il 15 maggio scorso da CGIL, CISL e UIL, dopo una lunga concertazione a quanto pare non andata giù alle associazioni che tutelano i lavoratori: prima sono stati offerti 200 euro in buoni spesa di aumento, in seconda battuta sono stati aumentati altri 100 euro, sempre in buoni spesa e 100 euro, lordi, una tantum.
Altra richiesta è quella dell'organizzazione del lavoro: il 75% dei contratti Lidl, infatti, secondo quanto riferiscono i sindacati, sarebbe part-time, con carichi di lavoro eccessivi ed estrema flessibilità, mancando di schemi e turni orari predefiniti.
Pini di Vetralla: RFI conferma la richiesta di messa in sicurezza dei binari
di Fabio Tornatore
VETRALLA - I pini tagliati alla stazione ferroviaria di Vetralla erano pericolosi, a quanto pare: su richiesta di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), infatti, il proprietario del terreno adiacente la banchina del treno è stato costretto a 'fare interventi sulla vegetazione', ossia i maestosi pini, perchè potevano essere un pericolo per la sicurezza.
Il copione dunque è lo stesso di quattro anni fa, quando in viale Armando Diaz, a Viterbo, gli straordinari pini che ombreggiavano il marciapiede fuori la stazione di Porta Romana sono stati abbattuti. La richiesta veniva sempre da RFI, che aveva promosso una ufficiale diffida nei confronti del Comune.
La richiesta di messa in sicurezza della linea dei binari viene fatta in nome di un decreto del Presidente della Repubblica del 1980, il DPR 753/80. RFI avrebbe chiesto, secondo quanto ci informano dalla società, 'interventi sulla vegetazione'. Stando alle comunicazioni intercorse con la società che detiene l'infrastruttura ferroviaria viene riferito 'trovandoci in campagna abbiamo fatto diverse richieste di questo tipo', quindi, da quanto si comprende, il taglio degli alberi non finirebbe qui.