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Regione Lazio cerca operatori: avviso pubblico per 8 unità nei vigili del fuoco

News da Ontuscia.it - Lun, 28/07/2025 - 08:52
La Regione Lazio ha pubblicato un avviso pubblico per la selezione di 8 operatori che supporteranno tecnicamente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. L’iniziativa, promossa ai sensi dell’art. 16 della L. n. 56/1987, offre un contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato presso il Ministero dell’Interno, con sedi operative nel territorio regionale. I […]
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Contributi per i libri di testo a Bomarzo, domande entro l’8 settembre 2025

News da Ontuscia.it - Lun, 28/07/2025 - 08:50
Il Comune di Bomarzo informa i cittadini riguardo ai contributi per la fornitura gratuita, totale o parziale, dei libri di testo e per sussidi didattici digitali o notebook, per l’anno scolastico 2025-2026. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato alle ore 14:00 del 8 settembre 2025. Tutti i dettagli e la modulistica […]
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Contributi per libri di testo e servizi scolastici a Grotte di Castro

News da Ontuscia.it - Lun, 28/07/2025 - 08:48
Il Comune di Grotte di Castro ha annunciato importanti misure a sostegno delle famiglie in vista dell’anno scolastico 2025/2026. Tra le principali iniziative, si segnalano i contributi per la fornitura di libri di testo e l’apertura delle iscrizioni al servizio di trasporto scolastico. Si tratta di interventi essenziali per favorire l’accesso allo studio e supportare […]
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Cavalli in Piazza 2025: a Blera il grande spettacolo equestre

News da Ontuscia.it - Lun, 28/07/2025 - 08:43
Torna a Blera l’appuntamento con “Cavalli in Piazza”, un emozionante spettacolo equestre che celebra la bellezza e l’armonia tra cavalli e cavalieri. L’evento, organizzato dall’Associazione Amici del Cavallo di Blera, si terrà il 9 e 10 agosto 2025 presso la Sede Comunale, in Via dei Pozzi, 34. L’iniziativa è pensata per coinvolgere tutti i cittadini, […]
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Interruzione energia elettrica a via del Ritiro a Valentano il 29 luglio 2025

News da Ontuscia.it - Lun, 28/07/2025 - 08:42
Comunicazione di E-Distribuzione riguardo l’interruzione programmata dell’energia elettrica in via del Ritiro a Valentano, il 29 luglio 2025, per lavori sugli impianti. E-Distribuzione informa i cittadini di Valentano che il 29 luglio 2025 l’elettricità sarà interrotta per lavori sugli impianti che alimentano la fornitura IT001E60837461 in via del Ritiro. L’interruzione è prevista dalle ore 08:30 […]
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Allerta meteo a Soriano nel Cimino: attenzione a temporali e vento forte

News da Ontuscia.it - Lun, 28/07/2025 - 08:34
Il Comune di Soriano nel Cimino avvisa la cittadinanza riguardo a previsioni meteorologiche avverse per lunedì 28 luglio 2025. Sono attesi temporali e forti raffiche di vento a partire dalle prime ore del mattino e per le successive dodici ore. Ulteriori informazioni possono essere richieste all’ufficio protezione civile del Comune. Si raccomanda la massima prudenza […]
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Omicidio a Fabrica di Roma: nuovi dettagli sulla lite familiare finita in tragedia

News da viterbonews24.it - Lun, 28/07/2025 - 00:03
2025-07-27

FABRICA DI ROMA - Nuovi particolari emergono in merito alla tragica lite familiare avvenuta sabato sera, 26 luglio, a Fabrica di Roma, nel cuore dei monti Cimini. A perdere la vita è stato Crisan Valentin Ionut, 47 anni, deceduto dopo una violenta aggressione avvenuta in casa della sorella. A colpirlo, secondo le prime indagini, sarebbe stato il cognato e connazionale Ene Dumitri Daniel, 30enne di origine romena, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a droga, lesioni e furto.

L’uomo era sottoposto a un provvedimento di allontanamento dalla compagna – sorella della vittima – con tanto di braccialetto elettronico, per precedenti episodi di maltrattamenti in famiglia. Nonostante ciò, la nascita di un figlio aveva riavvicinato i due, tanto che sabato sera la coppia aveva organizzato una piccola festa di famiglia per celebrare la riunione.

Ma intorno alle 23, qualcosa è andato storto. Una lite improvvisa, probabilmente scatenata da vecchie tensioni mai sopite, ha coinvolto Ene e Crisan, degenerando in una rissa davanti ai familiari presenti. Calci, pugni e persino colpi con oggetti contundenti hanno segnato gli ultimi istanti di vita della vittima, che – secondo le ricostruzioni – è riuscita a mandare un messaggio alla moglie per farsi portare all’ospedale.

A tentare di salvarlo è stata una donna presente alla scena, che lo ha caricato in auto per accompagnarlo d’urgenza al pronto soccorso di Civita Castellana. Ma durante il tragitto, in via Roma, Crisan si è sentito male, è sceso dalla macchina e si è accasciato a terra. Il personale del 118, giunto poco dopo, ha potuto solo constatarne il decesso.

Nel frattempo, i carabinieri di Fabrica di Roma hanno rintracciato a poca distanza Ene Dumitri Daniel, anche lui con ferite compatibili con la colluttazione. È stato portato in caserma e interrogato in nottata dalla pm Paola Conti della Procura di Viterbo, che ha aperto un fascicolo per omicidio. Il trentenne è stato fermato e sarà ascoltato domani mattina dal GIP per la convalida dell’arresto.

Intanto si attende l’esito dell’autopsia: un primo esame esterno sul corpo di Crisan non ha rilevato ferite evidenti in grado di giustificare la morte, lasciando ipotizzare un trauma interno fatale.

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Linea Civita Castellana–Viterbo, interrogazione urgente alla Regione

News da viterbonews24.it - Lun, 28/07/2025 - 00:03
2025-07-27

VITERBO - Venerdì ho depositato un'interrogazione urgente per portare all'attenzione del Presidente Rocca e dell'assessore Ghera le gravissime criticità che continuano a colpire la linea ferroviaria Civita Castellana–Viterbo, ex Roma Nord.

Una linea storica, inaugurata nel 1932, che oggi versa in condizioni non degne di un servizio pubblico regionale: ritardi, corse soppresse, treni obsoleti, stazioni degradate e totale assenza di informazione per i passeggeri. Il disagio per pendolari, studenti, lavoratori e famiglie è diventato quotidiano.

Dal 23 giugno, con l'avvio dei cantieri per il raddoppio e il rinnovo dell'infrastruttura ferroviaria, la situazione è ulteriormente peggiorata. Due tratte – Montebello-Morlupo e Vignanello-Viterbo – sono state completamente chiuse e sostituite con autobus Cotral. Un servizio su gomma che, però, non riesce a garantire né efficienza né puntualità.

A fronte di un investimento importante e di lavori attesi da anni, non è accettabile che i disagi ricadano interamente sull'utenza senza alcun meccanismo di compensazione, né reale pianificazione condivisa

Nell'interrogazione ho chiesto di conoscere quali azioni la Regione Lazio intenda mettere in campo per affrontare con urgenza questa situazione che compromette il diritto alla mobilità e spinge sempre più persone a tornare all'uso del mezzo privato, vanificando ogni obiettivo di sostenibilità ambientale.

Le lamentele dei comitati dei pendolari e delle comunità locali sono legittime: chiedono semplicemente un servizio affidabile, sicuro, comunicazioni tempestive e soluzioni concrete, come l'organizzazione flessibile delle coincidenze e una maggiore trasparenza nell'avanzamento dei lavori.

Sollecito un confronto immediato con gli enti gestori, Cotral e Astral, e con l'assessorato competente, per garantire un monitoraggio costante e partecipato. È doveroso restituire dignità a questa linea e rispetto agli utenti che ogni giorno, nonostante tutto, scelgono il trasporto pubblico.

 

Enrico Panunzi

Vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio

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Omicidio a Fabrica di Roma, uomo colpito alla testa con una bottiglia muore all'istante

News da viterbonews24.it - Dom, 27/07/2025 - 12:02
2025-07-27

di M.V.

FABRICA DI ROMA - I carabinieri di Fabrica di Roma, in provincia di Viterbo, questa notte hanno arrestato un uomo di origini Romene residente del posto accusato di aver ucciso un suo connazionale durante una lite.

Il fatto è avvenuto ieri sera intorno alle 23, nella centralissima via Roma di Fabrica, dove i due uomini hanno cominciato a litigare, forse per futili motivi.

Dalle parole ben presto si è passato ai fatti, e uno ha colpito violentemente alla testa l’atro con una bottiglia che aveva in mano, provocandone la morte.

Sul posto sono arrivati immediatamente i sanitari del 118, ma per l’uomo ormai non c’era più nulla da fare.

L’aggressore poco dopo è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri.

Gli investigatori stanno cercando di capire l’esatta dinamica dei fatti, e la motivazione che ha scatenato la lite tra i due uomini

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Pendolari del Centro Italia verso il binario morto: il rischio isolamento fa scattare la ...

News da viterbonews24.it - Dom, 27/07/2025 - 12:02
2025-07-27

ORTE  - Il Centro Italia rischia l’isolamento ferroviario. A lanciare l’allarme sono i Comitati dei Pendolari di Umbria e Lazio, preoccupati per gli effetti della Delibera n. 178/2024 dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), che a partire dal 1° gennaio 2026 escluderà i treni regionali con velocità inferiore ai 200 km/h dalla linea Direttissima Roma–Firenze.

Una scelta che, se confermata, costringerebbe i convogli a deviare sulla linea lenta, con conseguenze pesanti su tempi di percorrenza, puntualità e qualità del servizio per migliaia di utenti quotidiani.

Il provvedimento ha innescato una forte mobilitazione trasversale, con una serie di iniziative promosse da comitati, amministrazioni locali e rappresentanti politici per chiedere una revisione immediata della delibera. Tra gli appuntamenti principali:

Foligno, 27 giugno: incontro pubblico promosso dall’on. Emma Pavanelli (M5S) e dall’assessore umbro Francesco De Rebotti, con annuncio di un’interrogazione urgente al Ministro Salvini.

Orvieto, 28 giugno: confronto tra amministratori e pendolari con l’assessore De Rebotti.

1° luglio: sindaci di Umbria, Lazio e Toscana in viaggio simbolico sulla linea lenta, per consegnare una lettera a RFI.

Roma, 9 luglio: pendolari invitano i rappresentanti istituzionali a sperimentare i disagi reali sulla tratta Roma Tiburtina–Orte.

Viterbo, 17 e 21 luglio: consigli provinciale e comunale straordinari aperti ai comitati.

Terni, 21–22 luglio: evento “LINEA LENTA”, con partecipazione di cittadini, imprenditori e istituzioni.

Il presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi, ha scritto direttamente a MIT, ART, Presidenza del Consiglio e Corte dei Conti chiedendo un incontro urgente per evitare, come definito da lui stesso, “conseguenze catastrofiche”, con oltre 50 milioni di euro di investimenti pubblici regionali a rischio.

Secondo quanto riportato da Ferrovie.info il 24 luglio, l’ART ha avviato interlocuzioni con RFI, Trenitalia e Regioni, ma non esistono ancora provvedimenti ufficiali o deroghe alla delibera. Il tempo stringe, e senza un intervento politico risolutivo, dal 2026 i pendolari si troveranno con un servizio più lento, meno frequente e inaffidabile, con effetti devastanti per l’intero tessuto sociale ed economico dell’Appennino centrale.

A peggiorare la situazione, si aggiungono interventi infrastrutturali già in corso o previsti:

Lavori sulla linea Terni–Roma (11 agosto–6 settembre 2025): interruzione completa della tratta e, a oggi, nessuna comunicazione ufficiale su eventuali bus sostitutivi.

Orte–Attigliano–Viterbo: lavori straordinari dal 1° luglio al 31 agosto 2025 stanno già causando ritardi, cambi di mezzo e disservizi quotidiani.

Tutto ciò si somma a una situazione già precaria fatta di ritardi cronici, convogli sovraffollati, aria condizionata guasta, treni obsoleti e mancanza di orari certi, elementi che condizionano in modo drammatico la vita dei pendolari, con impatti su lavoro, famiglia e salute.

I pendolari chiedono interventi immediati su più fronti:

Deroga alla delibera ART fino all’introduzione dei nuovi treni ETR 108 già acquistati;

Tavolo tecnico-politico permanente tra Governo, Regioni, Trenitalia, RFI e ART;

Tutela degli investimenti pubblici e garanzia del diritto alla mobilità;

Piano di trasporto alternativo chiaro e funzionale per l’interruzione estiva 2025.

Il rischio è concreto: l’intero Centro Italia potrebbe essere penalizzato nella mobilità ferroviaria, con impatti su economia, turismo, ambiente e tenuta sociale. I pendolari sono pronti a non fermarsi finché non arriveranno risposte serie e soluzioni operative.

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Tragedia a Piansano: donna trovata senza vita nella sua abitazione

News da viterbonews24.it - Dom, 27/07/2025 - 03:02
2025-07-27

PIANSANO – Dramma nel piccolo centro della Tuscia. Una donna è stata ritrovata morta nella mattinata di sabato 26 luglio nella sua abitazione a Piansano. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe stata raggiunta da un colpo d’arma da fuoco, verosimilmente una pistola. Sul caso stanno indagando i carabinieri, impegnati a far luce sulla dinamica e sull’origine dello sparo.

La vittima, Sabrina T., era originaria di Canino ma da tempo viveva nel comune viterbese. La notizia si è diffusa rapidamente tra i residenti, gettando nello sconforto l’intera comunità. Numerosi i messaggi di cordoglio apparsi sui social, a testimonianza dell’affetto e della vicinanza alla famiglia.

In segno di lutto, la Pro loco di Piansano ha deciso di cancellare l’evento in programma per la sera del 26 luglio, comunicando la scelta attraverso un post sui social:

“La nostra comunità questa mattina è stata colpita da un grave lutto. Con profondo dolore e rispetto, comunichiamo l’annullamento dell’evento previsto per questa sera.”

Nel frattempo, le forze dell’ordine proseguono gli accertamenti per stabilire con esattezza le cause e la dinamica del decesso. Nessuna pista viene esclusa.

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Filiera corta e km zero: Tarquinia riflette sul futuro dell’agricoltura locale

News da viterbonews24.it - Dom, 27/07/2025 - 03:02
2025-07-27

TARQUINIA - Un dialogo concreto tra agricoltura e territorio è andato in scena ieri pomeriggio nella sala conferenze dell’Università Agraria di Tarquinia, dove si è svolto un convegno dedicato al rapporto tra produzione agricola locale, filiera corta e prodotti a chilometro zero. L’iniziativa, inserita nel Progetto VAT (Valorizzazione Agroalimentare Tarquiniese) e finanziata da Arsial e Regione Lazio, ha messo a confronto esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni.

Tra i relatori: Marcello Biagiola della società Semetruria, Gianfederico Angelotti di Confagricoltura, e Alessandro Serafini, presidente della Centrale Ortofrutticola. A introdurre i lavori l’assessore Leonardo Mancini, in rappresentanza del presidente dell’Università Agraria Alberto Riglietti, mentre il dibattito è stato coordinato dal presidente del consiglio dell’Ente, Silvano Olmi.

Marcello Biagiola, agronomo, ha evidenziato l’impatto crescente dei costi di produzione sulle imprese agricole, citando l’esempio del rincaro di concimi e carburanti: “Per affrontare questi aumenti, le aziende devono puntare su contratti di filiera e sementi certificate, strategie che consentono di contenere i costi mantenendo qualità e tracciabilità”.

A fare chiarezza sulle differenze tra km zero e filiera corta è stato Gianfederico Angelotti: “I prodotti a km zero sono coltivati entro un raggio di 70 chilometri, mentre la filiera corta implica un massimo di un intermediario tra produttore e consumatore. Due concetti spesso confusi, ma distinti. Non sempre sono garanzia assoluta di qualità, anche se favoriscono la trasparenza”.

Angelotti ha anche accennato all’attesa per il nuovo documento europeo sulla Politica Agricola Comune 2028, di cui per ora circolano solo le prime bozze: “Conterrà scelte strategiche che potrebbero influenzare profondamente la nostra agricoltura”.

Alessandro Serafini ha parlato dell’esperienza della Centrale Ortofrutticola, che raccoglie 117 soci e genera un fatturato annuo tra i 18 e i 20 milioni di euro: “Effettuiamo controlli rigorosi sui prodotti e sulle strutture. Voglio chiarire che nel nostro territorio non ci sono situazioni di sfruttamento dei lavoratori agricoli. Ogni azienda è sottoposta a verifiche frequenti da parte degli enti preposti”.

Serafini ha infine lanciato un appello alla politica per semplificare l’iter dei lavoratori stagionali: “I tempi per far arrivare manodopera regolare dall’estero sono ancora troppo lunghi. Servono norme più snelle”.

A conclusione dell’incontro, i partecipanti hanno potuto degustare piatti a base di pesce e prodotti tipici del territorio, preparati dallo chef Gino Stella, presidente della Rete Impresa in commercio, sottolineando con gusto il legame tra agricoltura, cucina e identità locale.

L’incontro ha rappresentato un’occasione concreta per rafforzare il dialogo tra agricoltori, istituzioni e cittadini, in un momento cruciale per il futuro delle produzioni locali.

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Violenza brutale sulla SP45, giovane pestato da un branco armato: è grave

News da viterbonews24.it - Dom, 27/07/2025 - 03:02
2025-07-27

TARQUINIA – Un episodio di feroce violenza ha sconvolto il pomeriggio di ieri, sabato 26 luglio,  lungo la Strada Provinciale 45, all’altezza del chilometro 10. Erano circa le 17:45 quando una segnalazione ha fatto scattare l’intervento della Polizia: un giovane, che si trovava a piedi sul ciglio della strada, sarebbe stato assalito da un gruppo di sei persone armate di spranghe di legno.

Secondo una prima ricostruzione, gli aggressori sarebbero scesi da un furgone grigio, assalendo la vittima con estrema violenza prima di darsi alla fuga. Gli agenti intervenuti lo hanno trovato riverso a terra, in condizioni critiche.

È stato subito richiesto l’intervento del 118, ma data la gravità dei traumi riportati, intorno alle ore 19 si è reso necessario l’arrivo dell’elisoccorso, che ha trasportato il giovane in codice rosso al Policlinico Gemelli di Roma.

Sul luogo dell’aggressione è intervenuto anche personale del Commissariato di Tarquinia per effettuare rilievi e avviare gli accertamenti. Le forze dell’ordine stanno ora lavorando per identificare i componenti del gruppo e ricostruire le ragioni dell’agguato, ancora avvolte dal mistero.

L’episodio ha destato forte allarme tra i residenti, colpiti dalla brutalità dell’atto e dalla sua apparente imprevedibilità, in una zona generalmente tranquilla. Le indagini sono in corso e nelle prossime ore potrebbero emergere nuovi elementi.

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Danilo da Fiumicino conquista l’Ombre Festival

News da viterbonews24.it - Dom, 27/07/2025 - 03:02
2025-07-27

VITERBO - Se pensavate di assistere alla classica presentazione di un libro, con tono serio e domande da salotto buono, vi siete sbagliati di grosso. Perché quando c’è di mezzo Danilo da Fiumicino, la cosa prende tutta un’altra piega. E meno male.

All’Ombre Festival è arrivato con il suo nuovo libro fresco di stampa: “Roma: Guida per romani, stranieri, scettici e innamorati”, una guida solo di nome, perché dentro ci trovi storie, aneddoti, cinghiali, piccioni, amatriciane, gabbiani prepotenti e tanto cuore romano. E come ha detto lui stesso: “L’ho chiamato così per fregarvi. Se scrivi ‘Roma’, lo mettono tra le guide turistiche. Poi lo apri e dentro c’è la verità, quella vera.”

Danilo racconta di Roma come si racconta una ex con cui hai litigato per anni, ma poi ci sei finito a vivere insieme e un giorno ti svegli dicendo: “Oh, ma sai che me ce trovo pure bene?”

La sua storia con Roma è iniziata a 17 anni, quando prendeva il trenino per andare a trovare quella che oggi è sua moglie. Ma non era tutto rose e fiori: “I giorni che pioveva le dicevo che il treno non passava. Roma era vicina, ma irraggiungibile. Era una città impossibile, e io la odiavo.” Poi, lentamente, la svolta: “Ho fatto pace con Roma. Perché l’ho capita. E una volta che la capisci, te ne innamori.”

Per Danilo, Roma è una donna. Meravigliosa, seducente, ma complicata da morire: “Ti dà tanto, ma ti fa pagare tutto. È bellissima, ma è spietata con gli idioti.”

E il libro è proprio questo: una dichiarazione d’amore ironica, graffiante e dolceamara alla città eterna. Dove il traffico è mitologia moderna, i mezzi pubblici un terno al lotto, e i piccioni sembrano avere un piano preciso contro le auto appena lavate.

Durante l’evento, Danilo ha improvvisato un quiz con il pubblico – “Vediamo se davvero conoscete Roma!”. Ha raccontato delle nutrie sotto Ponte Cavour (una si chiama Jack), del mitico tram 8 con cui andava al Gianicolo con la moglie ed ha continuato parlando degli spaghetti con le telline: “Il piatto più romantico e sottovalutato della cucina romana, che preparo ancora con mia moglie. Le andiamo a raccogliere insieme».

“Roma: Guida per romani, stranieri, scettici e innamorati” non ti dice solo dove andare, ma come sentirti a Roma. È per chi ci vive, per chi la subisce, per chi la guarda da lontano e per chi ci torna ogni volta col cuore in gola. E come ha detto Danilo, serio per un attimo: “Roma è stupenda… ma solo se non c’hai un cazzo da fare. Se la vivi senza fretta, senza appuntamenti, è imbattibile.”

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Montalto di Castro, il bagnino Lorenzo Bordo, salva tre bambini e il padre trascinati dalla corrente

News da viterbonews24.it - Dom, 27/07/2025 - 03:02
2025-07-27

MONTALTO DI CASTRO - Martedì 22 luglio, intorno all’una del pomeriggio, tre bambini e il loro padre sono stati soccorsi in mare a Montalto di Castro, davanti allo stabilimento Il Tirreno, dopo essere stati trascinati al largo da una corrente improvvisa.

A effettuare il salvataggio è stato Lorenzo Bordo, 18 anni, bagnino in servizio sulla spiaggia. Il giovane ha notato i bambini in difficoltà mentre cercavano di rientrare a riva. La situazione si è complicata quando anche il padre è entrato in acqua per aiutarli, senza riuscire a contrastare la forza della corrente.

“Mi sono alzato subito dalla postazione e ho chiesto al mio collega di prendere il rullo di salvataggio. Ho lasciato radio e maglietta e mi sono tuffato”, racconta Lorenzo. Raggiunti i due bambini più piccoli, ha utilizzato il Baywatch per farli aggrappare e li ha guidati verso una scogliera, sfruttandola come punto di appoggio per portarli in sicurezza.

Il padre, nel frattempo, era riuscito autonomamente a riportare a riva la figlia più grande. Nessuno ha riportato ferite serie, se non qualche escoriazione. Lo stesso bagnino ha riportato un colpo al piede, senza gravi conseguenze.

Il salvataggio è stato il primo intervento di rilievo per Lorenzo, alla sua seconda stagione da bagnino: “La corrente era molto forte, ma in quel momento l’unica priorità era portarli fuori dall’acqua”, ha dichiarato. L’episodio si è concluso senza ulteriori criticità. Le condizioni del mare erano agitate a causa del vento, ma non erano state emesse segnalazioni di pericolo specifiche. L’intervento del bagnino ha evitato conseguenze potenzialmente gravi.

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Furti nei cimiteri, a Viterbo spariscono fiori e cimeli dalle tombe

News da viterbonews24.it - Dom, 27/07/2025 - 03:02
2025-07-27

VITERBO - Non si ferma il business attorno ai cimiteri, e stavolta il fenomeno ha un volto ancora più inquietante: il furto di fiori e oggetti commemorativi dalle tombe. Una pratica che, seppur non del tutto nuova, sta tornando alla ribalta grazie alle numerose segnalazioni sui social, in particolare all’interno del gruppo facebook “Viterbo Civica”.

Molti utenti denunciano la scomparsa sempre più frequente di fiori – sia veri che di plastica – e di piccoli oggetti simbolici lasciati accanto alle lapidi dei propri cari: angioletti, corone, statuette. “Ogni volta che torno, non trovo più niente”, scrive una donna, “perfino i fiori finti sono spariti”.

C’è chi prova a spiegare razionalmente queste sparizioni, suggerendo ad esempio che i fiori possano essere stati portati via dal vento. Ma la maggior parte dei commenti punta il dito contro un vero e proprio fenomeno di micro-furti, parlando apertamente di “sciacallaggio” e “gesti ignobili”.

Non ho più trovato la statuetta che avevo messo accanto alla tomba di mia madre”, scrive un altro utente. Qualcuno racconta che perfino le corone vengono depredate di fiori, e che gli oggetti spariscono, tomba dopo tomba.

La domanda che serpeggia tra i commenti è una sola: c'è davvero qualcuno che si aggira per i cimiteri con l’intento di rubare? E, se sì, perché? Alcuni sollevano dubbi sulla sicurezza dei luoghi “Com’è possibile che non ci siano telecamere nei viali?”, si chiede un utente. La risposta amara arriva da un altro “Perché nessuno si aspetta che si rubi ai morti”.

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Eroe in mare: uomo di Fonte Nuova si tuffa per salvare moglie e figli e muore

News da viterbonews24.it - Sab, 26/07/2025 - 21:02
2025-07-26

TARQUINIA - Si tratta di Alessandro D’Angelo, 47 anni, originario di Fonte Nuova. Secondo una prima ricostruzione, si è lanciato in mare nei pressi di Tarquinia insieme a un parente con l’intento di soccorrere la moglie e i figli, che in quel momento erano in difficoltà e non riuscivano a tornare a riva. Il mare, come riferito da alcuni testimoni, era particolarmente agitato a causa del vento, e questa condizione avrebbe potuto mettere in difficoltà anche chi si era tuffato per aiutare. Nell’atto di raggiungere la sua famiglia, sembra che Alessandro abbia perso la presa e non sia riuscito a tornare indietro, trovando tragicamente la morte durante l’operazione di salvataggio.

 

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Omicidio Bramucci, sei condanne: “Un delitto covato nel tempo, il movente era il denaro”

News da viterbonews24.it - Sab, 26/07/2025 - 18:02
2025-07-26

SORIANO NEL CIMINO - Un omicidio pianificato nei minimi dettagli, nato da rancori personali e motivazioni economiche. È quanto emerge dalle motivazioni della sentenza depositate dalla Corte d’Assise di Viterbo, che ha condannato sei persone per la morte di Salvatore Bramucci, 58 anni, ucciso a colpi di pistola il 7 agosto 2022 nelle campagne di Soriano nel Cimino.

Secondo i giudici, a volerlo morto fu Elisabetta Bacchio, moglie della vittima, che avrebbe coltivato per anni un profondo risentimento nei confronti del marito, alimentato da tensioni familiari, una lunga storia criminale e dalla prospettiva che lui potesse ricominciare una nuova vita – ricca e serena – senza di lei.

“Ha covato il rancore sotto la cenere – si legge nelle motivazioni – poi ha preso coraggio, coinvolgendo anche la sorella Sabrina in un piano omicida”.

 

Le condanne

Il processo si è concluso il 20 gennaio con sei condanne comprese tra i 18 e i 28 anni di reclusione. Niente ergastoli, nonostante le quattro richieste avanzate dal PM Massimiliano Siddi.

Le pene più severe sono state inflitte ai due esecutori materiali:

Tonino Bacci: 28 anni

Lucio La Pietra: 27 anni

A seguire:

Elisabetta Bacchio (moglie della vittima) e Sabrina Bacchio (sorella): 24 anni ciascuna

Costantin Dan Pomirleanu, compagno di Sabrina: 20 anni

Alessio Pizzuti, coinvolto nella fase organizzativa: 18 anni

La Corte ha definito il procedimento “un classico esempio di processo indiziario”: non ci sono prove dirette né l’arma del delitto è mai stata ritrovata. Tuttavia, la ricostruzione dei fatti è stata ritenuta solida, grazie a numerosi elementi coerenti e convergenti.

Chi ha sparato materialmente non è certo – resta il dubbio se sia stato Bacci o La Pietra – ma per i giudici non è rilevante ai fini della responsabilità. “Erano entrambi presenti – scrivono – e il quadro indiziario è tale da fugare ogni ragionevole dubbio”.

Il movente, secondo la sentenza, è duplice. Da un lato, personale: Elisabetta Bacchio non avrebbe tollerato che Bramucci, dopo anni di carcere, potesse rifarsi una vita senza di lei e con la figlia avuta da un precedente matrimonio.

Dall’altro, economico: il timore che le ricchezze accumulate dal marito – anche tramite attività criminali – finissero altrove.

“Il denaro – sottolinea la Corte – è stato il filo conduttore dell’intera vicenda, e tutti gli imputati si sono dimostrati particolarmente attenti al guadagno.”

Elisabetta e Sabrina Bacchio, secondo i giudici, hanno ideato, pianificato e coordinato l’omicidio. Elisabetta ha manifestato alla sorella la volontà di “porre fine” a un rapporto coniugale ormai insostenibile. Sabrina, a sua volta, ha coordinato operativamente il piano, mantenendo i contatti con i sicari e accompagnandoli nei sopralluoghi.

Le due sorelle, legate da una “condivisione quasi simbiotica”, hanno agito in costante contatto, alimentandosi a vicenda nel proposito criminale.

A sparare sarebbero stati Bacci e La Pietra, che si sono presentati davanti all’auto della vittima e hanno esploso sei colpi di pistola.

Bacci, in particolare, è ritenuto il “regista” del commando: ha selezionato i componenti, diretto la fase esecutiva, sostituito all’ultimo un collaboratore e si è adoperato per riscuotere il pagamento. Un ruolo centrale, paragonato dalla Corte a quello di un protagonista teatrale.

Pur non essendo presente al momento del delitto, Alessio Pizzuti ha partecipato alle fasi preparatorie. Per la Corte, non era un osservatore passivo: ha fornito supporto logistico, preso parte ai piani e avrebbe dovuto guidare una delle due auto della spedizione. Il suo ritiro dell’ultima ora non cancella la responsabilità penale, data la sua partecipazione attiva alla fase organizzativa.

Resta ancora in corso il procedimento per Ismail Memeti, 56enne macedone, accusato di aver partecipato all’omicidio come sostituto di Pizzuti. Il suo processo è attualmente in corso, sempre davanti alla Corte d’Assise di Viterbo.

Una sentenza che fotografa un delitto maturato nel silenzio, cresciuto nel rancore e portato avanti con freddezza e metodo. A fare da collante tra tutte le figure coinvolte: il denaro, il desiderio di controllo e l’incapacità di lasciar andare un passato pieno di ombre.

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Santa Marinella, pescatore in difficoltà salvato dai bagnini

News da viterbonews24.it - Sab, 26/07/2025 - 18:02
2025-07-26

SANTA MARINELLA - Attimi di paura ieri pomeriggio, intorno alle 17, nella baia davanti a Villa MG Hotel Santa Marinella. Un pescatore improvvisato, che si trovava in acqua con un piccolo canottino gonfiabile, è stato tratto in salvo dai due assistenti bagnanti della “Lifeguard Italia”, Tommaso Sbardella e Jacopo Astorelli, dopo essere finito in difficoltà a circa 150 metri dalla riva.

L’uomo si era immerso più volte per sistemare delle nasse, utilizzando un canotto lungo circa due metri con remi di plastica. A un certo punto, ha perso il controllo del mezzo, che si è allontanato, e ha tentato invano di inseguirlo: “Eravamo in postazione quando abbiamo sentito una richiesta d’aiuto. Ci siamo girati e abbiamo visto il canotto alla deriva e l’uomo che cercava di raggiungerlo senza successo – raccontano i due bagnini – Abbiamo preso il pattino e siamo corsi verso di lui”.

Nel frattempo, il pescatore aveva bevuto acqua ed era allo stremo delle forze. Con l’aiuto di un altro ragazzo presente in zona, i bagnini sono riusciti a caricarlo sul pattino, non senza difficoltà, e a riportarlo a terra, dove è stato fatto sdraiare per riprendersi: “Abbiamo chiesto se volesse il 118, ma ha rifiutato più volte. È voluto tornare dalla compagna. Siamo comunque rimasti con lui per accertarci che stesse meglio”, aggiungono i soccorritori.

Come da procedura, è stata avvisata anche la Guardia Costiera. L’intervento, rapido e coordinato, ha evitato che la situazione si trasformasse in tragedia.

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Uomo trovato incosciente tra i cespugli vicino a Palazzo di Vico: siringa nel braccio

News da viterbonews24.it - Sab, 26/07/2025 - 18:02
2025-07-26

VITERBO - Era steso a terra tra le sterpaglie, immobile, con una siringa ancora infilata nel braccio. È stato ritrovato così un uomo nei pressi di via Sant’Antonio, a pochi passi dal centralissimo Palazzo di Vico, proprio nel cuore del centro storico.

A notarlo sono stati alcuni cittadini di passaggio, che hanno subito allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti il personale sanitario del 118 e una pattuglia della polizia. L’uomo, privo di sensi al momento del ritrovamento, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Belcolle per gli accertamenti del caso. Secondo le prime informazioni, le sue condizioni non sarebbero gravi.

L’episodio ha riacceso l’attenzione sull’area circostante Palazzo di Vico, una zona da tempo segnalata come problematica. Nonostante la vicinanza con luoghi simbolici della città, come il Palazzo dei Papi e l’ex ospedale, l’area versa in uno stato di degrado evidente, tra erbacce, rifiuti e una percezione crescente di insicurezza.

Residenti e commercianti chiedono interventi immediati per restituire decoro e sicurezza a uno spazio che, pur trovandosi nel cuore della città, sembra ormai abbandonato a se stesso.

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