
News da viterbonews24.it
Sorpresi con la droga, nei guai in quattro
RONCIGLIONE - Nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Comando Compagnia Carabinieri di Ronciglione, sono state impiegate 15 pattuglie che nelle serate del fine settimana hanno monitorato il traffico veicolare in entrata e in uscita lungo le principali arterie di comunicazione della giurisdizione e nelle aree turistiche.
Nel corso del servizio gli equipaggi della Stazione di Monte Romano e dell’Aliquota Radiomobile del NOR di Ronciglione hanno sequestrato diverse dosi di cocaina e marijuana e, conseguentemente, segnalato alla Prefettura di Viterbo quattro uomini ed una donna per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale e deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Viterbo un altro soggetto sorpreso alla guida del proprio veicolo in stato di alterazione psico-fisica da assunzione di stupefacenti.
In un’ulteriore attività di controllo, l’equipaggio della Stazione di Monte Romano ha denunciato in stato di libertà all’A.G. un uomo per inosservanza del divieto di ritorno nel Comune di Villa San Giovanni in Tuscia e per possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Inoltre, i militari dell’Aliquota Operativa del NOR di Ronciglione, impegnati a supportare gli equipaggi durante i controlli nel centro abitato di Ronciglione, hanno arrestato un cittadino straniero nei confronti del quale pendeva un ordine di carcerazione per furto e porto abusivo di armi che l’individuo era riuscito ad eludere mediante l’uso di un alias. Tuttavia, un controllo incrociato dei dati presenti nelle banche dati delle Forze di Polizia ha evidenziato delle incongruenze e permesso di addivenire alla reale identità del soggetto che, pertanto, è stato tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Viterbo ove dovrà scontare una pena di 13 mesi di reclusione.
L'operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere disposta dal Comando Provinciale di Viterbo, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di prevenzione e contrasto del rispetto del codice della strada.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva
Tentato omicidio in villa, arrestato 53enne viterbese
VITERBO - Nella notte del 26 maggio, presso il pronto soccorso dell'ospedale 'Santa Rosa', i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viterbo hanno arrestati in flagranza un cinquantatreenne originario di Viterbo, ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio.
Intorno alla mezzanotte, una pattuglia è intervenuta in una villa ubicata nella zona intercorrente tra il centro della città e l’ospedale. All’arrivo, i militari hanno trovato un uomo ed una donna feriti: l’uomo, un quarantanovenne residente nella zona, versava in gravi condizioni in quanto era stato attinto all’addome da diverse coltellate; la donna, una cinquantatreenne originaria del nord Italia, aveva sul volto evidenti lividi causati verosimilmente da colpi inferti a mani nude. Dopo aver assicurato il trasporto d'urgenza in ambulanza per entrambi i feriti, i Carabinieri hanno avviato immediatamente un'indagine per raccogliere informazioni utili a chiarire la dinamica dei fatti e rintracciare l'aggressore.
Dalle indagini preliminari è emerso che l'arrestato, dopo aver trascorso una serata in compagnia della convivente e di un vicino, avrebbe manifestato uno stato di alterazione psico-fisica a causa dell’assunzione di bevande alcoliche. Questo stato avrebbe innescato una accesa lite per motivi affettivi. Il conflitto verbale è rapidamente degenerato, portando l'aggressore a colpire il vicino con calci e pugni, ferendo anche la donna che era intervenuta per cercare di separare i due. In un momento di escalation della violenza, l'uomo ha inflitto cinque coltellate al vicino, prima di rendersi irreperibile.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno rinvenuto il coltello pieghevole utilizzato per l'aggressione, il quale è stato immediatamente posto sotto sequestro per le necessarie analisi. L’aggressore, successivamente, si è recato autonomamente presso l'ospedale per ricevere le cure per le ferite riportate durante la colluttazione. Attualmente, l'uomo è stato posto agli arresti domiciliari in una diversa abitazione, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria di Viterbo.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
Formazione tecnica e lavoro: il modello 4+2 al centro del futuro
VITERBO - Si è tenuta questa mattina, presso l’Auditorium di Unindustria, la conferenza “ITS Academy e il Modello 4+2 – Dalla formazione tecnica al lavoro”, promossa dalla Fondazione ITS Academy Agroalimentare con il supporto della Camera di Commercio Rieti-Viterbo. L’evento ha riunito istituzioni, scuole, rappresentanti del mondo produttivo e formativo per discutere le opportunità offerte dal nuovo assetto dell’istruzione tecnica superiore.
Il modello 4+2: un ponte tra scuola e lavoro
Il nuovo percorso prevede quattro anni di istruzione tecnica o professionale seguiti da due anni negli ITS Academy, istituti ad alta specializzazione tecnologica. Una riforma che intende rendere più competitivo il sistema formativo italiano e più aderente ai reali bisogni del mondo del lavoro.
L'assessora all'istruzione del Comune di Viterbo, Rosanna Giliberto, ha sottolineato l'importanza del modello: “Permette ai ragazzi di avere uno sguardo più concreto sul loro futuro. L’ITS si sta affermando come valida alternativa al percorso universitario, offrendo competenze spendibili subito”.
Anche Alessandro Romoli, presidente della Provincia di Viterbo, ha ribadito il ruolo chiave dell’ITS nella formazione territoriale: “Abbiamo messo a disposizione spazi e risorse, perché crediamo nel valore educativo e formativo di questo progetto. La sede di via del Paradiso ospiterà un laboratorio d’eccellenza”.
Il progetto 'Futuro in azione': orientamento e formazione per i giovani
Al centro del dibattito anche il progetto 'Futuro in azione', finanziato dalla Camera di Commercio, che mira a colmare il divario tra domanda e offerta nel mercato del lavoro attraverso percorsi di orientamento e formazione dedicati ai giovani del territorio: 'Da anni sosteniamo bandi per permettere alle associazioni di categoria di gestire attività a stretto contatto con le imprese – ha dichiarato il Segretario Generale Francesco Monzillo – Il modello 4+2 consente un raccordo più diretto tra scuola e aziende, che spesso faticano a trovare profili adeguati alle loro esigenze'.
Famiglie e studenti ancora poco consapevoli
Nonostante i passi avanti, resta il nodo dell’orientamento. “Le famiglie tendono ancora a privilegiare i licei, poco informate sulle opportunità degli ITS – ha osservato la dottoressa Gaudio, che ha anche evidenziato la necessità di colmare il divario tra scuola e mondo del lavoro – Occorre un’offerta formativa chiara, efficiente e connessa ai reali sbocchi professionali”.
La riforma Valditara, ha spiegato Elisabetta Giustini, mira proprio a questo: ridurre il mismatch tra formazione e occupazione, incentivando competenze tecniche, digitali e STEM. 'L’Italia è penultima in Europa per occupazione post-diploma e post-laurea: serve un cambio di passo, anche nella mentalità'.
A chiusura dell’incontro, sono stati assegnati riconoscimenti a studenti meritevoli che si sono distinti per eccellenza e impegno nei percorsi ITS. Un gesto simbolico che testimonia l’impatto reale di questa formazione sulla vita e sulle competenze dei giovani.
Come si formano davvero le carie (e come evitarle)
Contrariamente all’idea diffusa secondo cui il consumo di zuccheri sarebbe l’unica causa dell’insorgenza delle carie, la realtà clinica e scientifica dimostra come alla base della comparsa di queste lesioni dentali vi sia un intreccio complesso di fattori, tra cui l’alimentazione, l’igiene orale quotidiana e, non ultimo, le abitudini comportamentali di ognuno. La carie, tecnicamente definita come una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente, si manifesta in seguito a un processo di demineralizzazione che, se non intercettato per tempo, può condurre a danni strutturali profondi fino alla compromissione dell’intero elemento dentario.
Inizialmente silente e priva di sintomi evidenti, la carie tende a progredire in modo subdolo, insinuandosi nella struttura dello smalto per poi raggiungere la dentina e infine la polpa, sede di terminazioni nervose e vasi sanguigni, dove l’infiammazione diventa spesso dolorosa. Tra i segnali più comuni che possono indicarne la presenza si registrano una maggiore sensibilità agli sbalzi termici, la percezione di dolore durante la masticazione e la comparsa di cavità visibili o di macchie scure sulle superfici dentali.
Il ruolo dell’igiene orale nella prevenzione della carie: la placca e il tartaro
Se è vero che una dieta ricca di zuccheri semplici può rappresentare un terreno fertile per l’attività batterica, è altrettanto vero che il fattore determinante nella genesi della carie resta, nella maggior parte dei casi, la scarsa igiene orale. I residui di cibo non rimossi correttamente favoriscono infatti la formazione della placca batterica, un sottile biofilm trasparente che si deposita sulle superfici dentali e che, se non eliminato con regolarità, tende a calcificarsi trasformandosi in tartaro. Quest’ultimo, ben più tenace e difficile da rimuovere rispetto alla placca, rappresenta un ambiente ideale per la proliferazione dei batteri cariogeni e infiammatori.
Per comprendere a fondo le conseguenze della formazione di tartaro e l’impatto che esso ha non solo sulla salute dei denti ma anche delle gengive, può essere utile approfondire l’argomento nell’articolo dedicato al tartaro da DentalPro, nel quale si chiarisce come tale accumulo minerale possa favorire infiammazioni, carie e parodontopatie.
Proprio in virtù della sua natura adesiva e della sua resistenza agli strumenti di igiene quotidiana, il tartaro non può essere rimosso autonomamente, rendendo necessaria la detartrasi professionale effettuata in studio odontoiatrico. Questo intervento, oltre a preservare l’integrità dello smalto, contribuisce a interrompere il ciclo di proliferazione batterica che alimenta il rischio carioso.
L’importanza della prevenzione e delle visite periodiche
È dunque evidente che la prevenzione delle carie non possa prescindere da una corretta igiene orale quotidiana, basata su spazzolamento metodico e utilizzo del filo interdentale, ma anche da una serie di controlli periodici, durante i quali è possibile monitorare lo stato di salute del cavo orale, intercettare precocemente eventuali lesioni cariose e procedere, se necessario, alla rimozione del tartaro accumulato.
Oltre agli strumenti manuali, la diagnostica moderna mette a disposizione tecnologie in grado di individuare microlesioni non ancora percepibili dal paziente, consentendo interventi tempestivi e minimamente invasivi. A ciò si aggiunge l’importanza di un’educazione alimentare consapevole, che privilegi cibi non cariogeni e riduca l’esposizione frequente a sostanze zuccherine e acide.
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Tipi di bonus principali
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Metodi di deposito e prelievo
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Se invece preferisci velocità e praticità, i portafogli elettronici come Skrill, PayPal e Neteller sono la scelta ideale. Con questi strumenti, i prelievi vengono elaborati in meno di 24 ore, garantendo transazioni rapide e sicure. Tieni presente, però, che alcuni casinò escludono i portafogli elettronici dai bonus di benvenuto.
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- Carte prepagate (Paysafecard): Ottime per depositi sicuri senza condividere dati bancari, ma non consentono prelievi.
Tempi di prelievo
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- Carte di credito e debito: Richiedono in media 2-5 giorni lavorativi.
- Bonifico bancario: Soluzione più lenta, con tempi fino a 7 giorni.
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Cosa controllare
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Conclusioni
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Cornetto Algida is back: un simbolo intramontabile nellItalia che cambia
VITERBO - Il 2025 musicherà lo spot del Cornetto sulle note di “Felicità”: un sound versatile, carezzevole, ottimistico, decisamente distopico per questi tempi di poesie musicate. Ma siamo sicuri che questo distacco non sia scaturito dal disinteresse, in particolare verso le giovani generazioni?
In ogni caso, il capro espiatorio non è l’amore travolgente che impazzava tra Albano e Romina, nonché la loro complicità nella carriera. È la nostra tendenza a vivere disgregati, senza godere delle fortune reali che una giornata di sole può regalarci: ci perdiamo tra gli appunti della spesa da completare e la delusione per un cielo meno azzurro del solito, come quello che copre i pensieri del bagnino nello spot.
Ma lui che fa? Se ne infischia, si pappa il gelato più italiano di sempre e ascolta sornione il ritornello anni '80. La billboard illustrativa fa leva sull’intramontabile punta di cioccolato, sulle croccanti nocciole e lo strato di panna, che brandizzeranno l’amato Cornetto vita natural durante. Per noi, però, quel suo sapore è un’emozione, un antidoto silenzioso, un annuncio di libertà. E sì, sinceramente la trap autobiografica avrebbe un po’ stonato con la purezza del messaggio.
Perché questo? Non siamo abbastanza ingentiliti dal nuovo? Potrebbe essere vero, ma c’è un’aria stridula di cambiamento anche in questa sintetica pubblicità. Il giovane bagnino monta sulla scala e vive la postazione di guardia in forma quasi privata, non condivisa, in un momento in cui si sente solo il richiamo dei gabbiani. Probabilmente è mattina, una delle prime albe di inizio o fine stagione, e lui ha già le cuffie indossate con “Felicità”. Si apre il Cornetto – che si trascina il claim dello scorso anno, “Unwrap the Summer”, stavolta declinato nel più patriottico “Scarta l’estate” – e se lo gusta compiaciuto, godendosi il paesaggio inviolato da urla e borse frigo.
E pare stare meglio, sicuramente, di come sarebbe stato lavorando, ma anche pienamente immerso nel comfort di un ambiente diverso. Siamo arrivati ad eccedere così onerosamente con le comunicazioni da desiderare la tregua del silenzio più del divertimento, siamo iperstimolati e non sempre appagati dal rendimento. Siamo italiani che si fanno belli con la musica innovativa, ma poi ritornano dove sono stati in pace, anche se non completamente bene: è la deformazione che ogni ricordo, quando diventa tale, acquisisce nel nostro vissuto.
Il 1982 è l’anno italiano per antonomasia: trombette e clacson erano commistione, fratellanza, incontro e nessuno si sarebbe sognato di skippare i festeggiamenti dei mondiali vinti per gratificare interessi individuali. O meglio, qualcuno lo avrebbe fatto, ma in una minima e non valutata incidenza. Se prima conformarsi significava esprimere, oggi sembra essere diventato pazientare, coltivare a porte chiuse e liberare senza ostacoli: la nostra bella imperfezione è anche disequilibrio, ma non può diventare passività o sottomissione, soprattutto verso strategie non sempre condivisibili.
“Felicità” insegna a incarnare il modello della vita semplice, in cui si contemplano minime soddisfazioni e spesso legate ai rapporti umani, alle frequentazioni vere, immersive e solide. E la propria bolla, la cuffia, lo spuntino solitario possono incoraggiare e fortificare le condivisioni, non per questo sostituendosi a esse o aggirandole senza percorrerle. La prossima volta, però, in tutta franchezza… Al bel bagnino la proponiamo una nuotata?
Acqua di nuovo potabile, Giampieri revoca ordinanza
CIVITA CASTELLANA - A Civita Castellana l'acqua ad uso umano torna potabile. E' stata revocata pochi minuti fa dal sindaco Luca Giampieri l'ordinanza di non potabilità su tutto il territorio comunale, emessa la scorsa settimana in osservanza della comunicazione sulla presenza di valori fuori norma da parte di Asl, Arpa Lazio e Talete, presenza dovuta ad un guasto sulla rete. 'Questa mattina la Asl ci ha comunicato che, a seguito di nuove analisi, i valori di riferimento dell'acqua nei punti di prelievo interessati sono rientrati nei limiti stabiliti dalla legge – spiega Giampieri -. Pertanto, ho immediatamente disposto la revoca dell'ordinanza di non potabilità dell'acqua erogata dal pubblico acquedotto'.
'Con un Ato unico regionale si andrà verso la privatizzazione dell'intero servizio idrico'
VITERBO - Forza Italia ha presentato la proposta di legge regionale dell'A.T.O. Unico Regionale per la gestione del Servizio Idrico Integrato affermando che questo nuovo modello di gestione supererebbe la frammentazione dei 5 ATO provinciali creando un’unica regia regionale, con conseguente equità, abbattimento delle tariffe e un servizio più efficiente.
Sono queste le stesse ragioni che ci sono state raccontate quando crearono l'ATO UNICO PROVINCIALE, togliendo la gestione dell'acqua ai Comuni per darla in mano a Talete SpA: gli amministratori di allora ci dissero che sarebbe stata superata la frammentazione dei Comuni creando un’unica gestione su base provinciale e quindi un servizio più economico ed efficiente. Avete notato questo voi cittadini?
Tutti abbiamo assistito, invece, ad aumenti sproporzionati delle tariffe e un servizio più distante e meno efficiente.
Ma andiamo ad analizzare i motivi per cui quanto affermato dagli esponenti di Forza Italia non ci convince:
- L'ATO UNICO REGIONALE: a nostro giudizio allontanerà ancor più il servizio dai territori e le decisioni saranno spostate su una non ben definita regia regionale (che non corrisponde alla Regione, ma si tratta di un altro organismo composto dagli Amministratori di tutte le Province del Lazio ) e quindi la capacità di incidere in base alle esigenze del territorio sarà ancora più fragile. Questo meccanismo lo abbiamo già vissuto quando la gestione dal Comune è passata all'ATO PROVINCIALE determinando incapacità decisive, dispersione di responsabilità e depotenziamento del servizio sul territorio.
- EQUITÀ TARIFFARIA E ABBATTIMENTO DELLE TARIFFE: con l'ATO UNICO REGIONALE si dovrebbe raggiungere nel tempo una tariffa unica regionale determinata dalla media ponderata delle tariffe esistenti oggi nelle varie province del Lazio.
Dobbiamo tener conto a questo proposito che, seppure Roma città detiene una tariffa più economica rispetto a Viterbo, la provincia di Frosinone invece detiene la tariffa più alta d' Italia (oltre a tutte le gravi inefficienze del servizio gestito da ACEA Ato 5 ), pertanto, anche matematicamente parlando, siamo molto scettici sui risparmi, senza contare che gli investimenti e i costi continueranno a ricadere sui cittadini.
Ma ciò che desta più preoccupazione è quello che non viene detto nell'articolo che illustra la proposta di legge , cioè che la costituzione dell'ATO UNICO REGIONALE è una operazione propedeutica alla privatizzazione dell'intero servizio idrico regionale, in quanto l'art 7 del decreto Sblocca Italia del 2014 (Governo Renzi )prevede l'imposizione del gestore unico per ogni ATO, che sarà scelto tra chi gestisce il servizio per almeno il 25% della popolazione ricadente nello stesso ATO di riferimento. . E qui si scopre l'arcano : Se viene creato, con questa proposta di legge, un ATO Unico Regionale , quale è il gestore che si avvicina di più alla gestione del 25% della popolazione del Lazio? ACEA .
Questo è il vero scopo della riforma: la privatizzazione del servizio idrico, ossia creare uno strumento che permetta di riunire tutto il territorio regionale sotto un ATO UNICO REGIONALE per poi darlo in mano al gestore unico ACEA, bypassando quei territori resistenti come Rieti in cui molti Comuni gestiscono ancora in autonomia il servizio idrico, e dando in mano il servizio ad una multinazionale partecipata da altre multinazionali estere come Suez oltre a noti nomi di privati (ma questo governo non era patriota?)
Quindi, oltre ai costi di gestione, si aggiungeranno e ricadranno sui cittadini anche i margini di profitto che i gestori privati ricaveranno dalla gestione del servizio. Altro che abbattimento delle tariffe!
È amaramente comico rilevare come da parte della politica 'tutte le vie portano alla privatizzazione' (ricordiamo anche la manovra locale della cessione del 40% delle quote di Talete all'investitore privato) nonostante i disastri e l'inefficienza che questa ha prodotto in molti ambiti, in particolare nella gestione dei beni comuni e soprattutto , torniamo a ripetere, “calpestando la volontà dei cittadini espressa con chiarezza nel Referendum del 2011”.
Comitato Non ce la beviamo
Previsioni Meteo per giovedì 29 maggio
Viterbo
Giornata all'insegna del tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. Nessuna variazione in serata e nottata quando si rinnovano condizioni di tempo asciutto con nubi sparse e ampie schiarite. Temperature comprese tra +12°C e +25°C.
Lazio
Condizioni di tempo asciutto su tutta la regione nel corso della giornata con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio, da segnalare solo isolati fenomeni in sviluppo sui settori meridionali. In serata e nottata ancora tempo stabile con nubi sparse e schiarite su tutti i settori.
NAZIONALE
AL NORD
Condizioni di tempo stabile sulle regioni settentrionali con cieli che saranno sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. Nessuna variazione attesa nelle ore serali con tempo asciutto e ampie schiarite.
AL CENTRO
Tempo stabile al mattino sulle regioni del Centro, salvo residue piogge sull'Abruzzo. Nel pomeriggio cieli sereni o poco nuvolosi ovunque, isolati acquazzoni in sviluppo sul Lazio. In serata e nottata tempo asciutto e ampie schiarite ovunque.
AL SUD E SULLE ISOLE
Nuvolosità in transito al mattino sulle regioni Peninsulari del Sud con piogge e acquazzoni sparsi, specie sui settori adriatici, più asciutto sulle Isole Maggiori. Nel pomeriggio tempo in graduale miglioramento salvo residue precipitazioni sulla Calabria. Ampie schiarite ovunque dalla serata.
Temperature minime in generale rialzo, massime in lieve calo su medio adriatico e Sud, in aumento altrove.
Www.centrometeoitaliano.it
Video meteo domani: https://www.youtube.com/c/CentrometeoitalianoIt/videos
Talete, con un messaggio WhatsApp si può comunicare lettura del contatore
VITERBO - Talete ha implementato con successo MIA, un innovativo servizio di assistenza clienti accessibile tramite WhatsApp. L'obiettivo principale di questa iniziativa è rendere l'interazione con l'azienda più semplice, rapida ed efficiente per tutti gli utenti.
Attualmente, memorizzando il numero 3516747646, i cittadini possono usufruire di diverse funzionalità utili. Tra queste, la possibilità di ottenere il codice Pin necessario per accedere all'area clienti online, consultare e scaricare l'ultima bolletta emessa in formato PDF e comunicare eventuali variazioni nel numero dei componenti del proprio nucleo familiare.
Recentemente, il servizio MIA su WhatsApp ha introdotto una nuova funzionalità: da oggi è infatti possibile comunicare direttamente in chat la lettura del proprio contatore dell'acqua, in modo pratico e veloce.
La procedura in pochi passaggi
Una volta avviata la conversazione con il servizio MIA su WhatsApp, sarà sufficiente seguire questi semplici passaggi:
1.Clicca il tasto 'Fai da te'.
2.Clicca il tasto 'Autolettura'.
3.Indica il numero dell'utenza.
4.Inserisci il tuo codice fiscale o partita IVA.
5.Inserisci la lettura rilevata dal contatore.
6.Carica la foto del contatore per convalidare i dati.
In questo modo, l'autolettura sarà comunicata in pochi secondi, direttamente dallo smartphone.
Come sottolineato dal Dr. Giuseppe Gasbarri, Responsabile per la Transizione al Digitale, l'introduzione della comunicazione della lettura del contatore tramite MIA su WhatsApp è un passo significativo per andare incontro alle necessità dell'utenza, fornendo uno strumento pratico ed efficiente per questa specifica operazione. Il servizio MIA tramite WhatsApp è già operativo nei comuni in cui è attiva la fatturazione idrica e sarà progressivamente esteso anche ai comuni che hanno recentemente aderito al servizio, contestualmente all'avvio della fatturazione. Talete proseguirà nel 2025 lo sviluppo e il potenziamento del servizio MIA. Nei prossimi mesi, l'azienda intende arricchire ulteriormente l'offerta, prevedendo tra le future implementazioni la possibilità di richiedere l'attivazione di nuovi contratti, effettuare operazioni di voltura e accedere a piani di rateizzazione per eventuali debiti.
Assistenza scolastica, l'amministrazione Frontini ancora senza soluzioni
VITERBO - A pochi giorni dalla fine delle lezioni, ancora nessuna traccia del bando per gli Assistenti Scolastici promesso dall'Amministrazione Frontini per il prossimo anno. Una situazione di stallo che ha spinto la consigliera Luisa Ciambella, capogruppo di 'Per il Bene Comune', a presentare durante l'ultimo consiglio comunale un'interrogazione urgente al Sindaco. La vicenda rischia di trasformarsi nuovamente in un vero e proprio caso sociale: le promesse fatte dal Comune lo scorso novembre sono rimaste lettera morta, e il tempo stringe inesorabilmente per garantire la continuità di un servizio essenziale per gli studenti più fragili.
'L'assistenza scolastica è un diritto fondamentale che garantisce pari opportunità educative a tutti gli studenti - dichiara la consigliera Ciambella -. Il silenzio dell'Amministrazione sta gettando nell'angoscia centinaia di famiglie e decine di operatori specializzati che vedono il loro futuro appeso a un filo'.
'Diversi i nodi irrisolti della vicenda. Innanzitutto - prosegue Ciambella -, perché il bando annunciato sei mesi fa non è stato ancora pubblicato? L'Amministrazione ha forse deciso di rivoluzionare il servizio senza informare cittadini e Consiglio comunale? E soprattutto, come intende garantire che a settembre gli studenti con disabilità non si ritrovino senza il supporto necessario per frequentare la scuola?'.
La questione si fa ancora più urgente considerando i tempi tecnici necessari per l'espletamento di una gara d'appalto pubblica. 'Se non si interviene immediatamente - avverte Ciambella -, rischiamo che a settembre il servizio non parta, lasciando decine di famiglie in difficoltà e molti lavoratori specializzati senza occupazione'.
Altrettanto critica la situazione degli educatori e assistenti scolastici, figure professionali altamente specializzate che da mesi vivono nell'angoscia. 'Questi lavoratori si trovano in un limbo insostenibile - ricorda Ciambella -. Non sanno se a settembre avranno ancora un'occupazione, se dovranno cercare altro o se ci saranno cambiamenti nelle condizioni contrattuali. Molti di loro hanno dedicato anni alla formazione specifica per assistere alunni con disabilità, costruendo relazioni di fiducia con studenti e famiglie che ora rischiano di essere bruscamente interrotte. L'Amministrazione sembra ignorare che dietro questa vicenda ci sono non solo professioni a rischio, ma anche progetti di vita personali e famigliari che vengono messi in discussione dall'incertezza prolungata'.
Non mancano gli interrogativi sulle risorse economiche: il gruppo consiliare chiede chiarezza sugli stanziamenti previsti nel bilancio 2025 per questo servizio essenziale e sulle garanzie per mantenere gli standard qualitativi e tutelare i diritti degli operatori. Il gruppo 'Per il Bene Comune' continuerà a monitorare la situazione e a farsi portavoce delle legittime preoccupazioni delle famiglie e degli operatori, nell'interesse della comunità viterbese e del diritto allo studio di tutti gli alunni. Come ha promesso l'assessore Giliberto, fornirà a breve una risposta scritta: speriamo che questa volta non sia promesse ma soluzioni concrete.
Riconoscimento Inail per il decesso sul posto di lavoro a Messaoudi Naceur
VITERBO - La CGIL Civitavecchia Roma nord Viterbo e il patronato Inca, che opera sul territorio di Viterbo nell’ambito delle tutele individuali, hanno ottenuto uno straordinario risultato: un riconoscimento economico per la famiglia di Messaoudi Naceur, di origine tunisina che lavorando in nero il 19 luglio del 2023 ha accusato un malore mentre svolgeva la propria dura attività lavorativa, raccogliendo cocomeri in un campo a Montalto di Castro. Un malore nelle ore più calde della giornata che non gli ha lasciato scampo. Abbandonato di fronte all’ingresso dell’ospedale di Tarquinia è morto dopo ore di agonia.
Il riconoscimento economico che la CGIL di Viterbo ha ottenuto garantirà alla vedova e alle due figlie di Messaoudi Naceur la tutela prevista dall’INAIL nei casi di decesso e consentirà alla famiglia di avere un futuro dignitoso. Questo è frutto di un lavoro sinergico tra il patronato INCA e il medico legale che, ognuno con le proprie competenze, sono riusciti dopo 2 anni a ottenere il giusto risarcimento per la famiglia e a rendere giustizia al povero bracciante che ha pagato con la vita il peso delle pessime condizioni in cui versano i lavoratori agricoli, in modo particolare chi viene sfruttato in nero nel nostro Paese, privo di tutele, in mano a datori di lavoro senza scrupoli e umanità.
Messaoudi Naceur, non è morto casualmente, è morto di schiavitù, a 57 anni, perché nei campi si muore di fatica, di sfruttamento ma anche di indifferenza e di mancanza di controlli.
ASD Sorianese saluta Francesco Cusi: si conclude la collaborazione con il Team Manager
SORIANO NEL CIMINO - L'ASD Sorianese comunica la conclusione del rapporto di collaborazione con il Team Manager Francesco Cusi, approdato in rossoblù nell'estate del 2024 dopo l'annata in Favl Cimini Viterbo e l'importante esperienza maturata in US Viterbese 1908.
Nel corso della stagione sportiva appena conclusa, Cusi ha garantito con competenza, professionalità e dedizione un importante supporto alla struttura societaria, contribuendo in maniera concreta alla gestione e alla logistica del gruppo squadra, rivelandosi al tempo stesso una presenza amica, sempre disponibile e vicina alla squadra.
A nome del Presidente, della dirigenza e dell'intera ASD Sorianese, esprimiamo a Francesco il nostro sentito ringraziamento per la passione dimostrata e per il lavoro svolto a supporto dei nostri colori.
Con l'auspicio che il futuro possa riservargli nuove sfide e soddisfazioni professionali, gli rivolgiamo un caloroso in bocca al lupo per il prosieguo del suo percorso nel mondo del calcio.
Alluvione di febbraio, ammontano a oltre 700mile euro i danni
TARQUINIA - Ammontano a poco più di 700mila euro i danni provocati lo scorso febbraio dall'alluvione che ha interessato la zona di Tarquinia, Monte Romano e Vetralla. Danni, causati da calamità, per i quali la Regione Lazio ha proposto al ministero dell'Agricoltura il riconoscimento dell'eccezionalità.
Nelle giornate del 13, 14 e 19 febbraio, infatti, la zona è stata investita da precipitazioni non ''eccezionali dal punto di vista delle quantità, ma fuori dall’ordinarietà per quanto riguarda l’intensità in relazione al tempo'' come si legge nelle relazione allegata alla delibera della Regione.
I numeri fanno impressione: nella sola giornata del 14 febbraio in tre ore (dalla mezzanotte alle 3) a Tarquinia, in località Poggio Nebbia, sono caduti 38,8 millimetri di pioggia, 23,4 in località Portaccia. Nello stesso giorno, dalla mezzanotte alle 6, a Vetralla, in località Marchionato, i millimetri di pioggia sono stati 30,8, nell'arco della giornata a Montebello nel territorio di Tuscania 72,40, in località Puntoni a Blera 31,90.
''Tale intensità, correlata allo stato di saturazione dei terreni, dovuta alle precedenti precipitazioni - si legge ancora nella relazione - ha posto le condizioni per il raggiungimento dello stato di criticità delle zone interessate.
Il tutto aggravato, dalla ridotta sezione idraulica delle principali aste fluviali della zona interessata (fiume Marta, fiume Mignone e loro principali affluenti) che non ha consentito di ricevere in sicurezza le precipitazioni avvenute nelle giornate indiziate''.
La Regione Lazio ha riconosciuto nel comune di Tarquinia danni per 657.787,34 euro, in quello di Monte Romano per 41.236,30 e in quello di Vetralla per
9.030 euro.
Civita Castellana, acqua non potabile da una settimana: crescono i disagi tra i cittadini
CIVITA CASTELLANA - Da oltre sette giorni l’acqua non è potabile nel Comune di Civita Castellana. La scorsa settimana un guasto sul sistema di clorazione dell'acquedotto pubblico ha costretto il sindaco Luca Giampieri ad emettere l'ordinanza di non potabilità dell'acqua a uso umano su tutto il territorio comunale. I controlli effettuati dall'Arpa Lazio hanno riscontrato lo sforamento dei livelli batteriologici e dei fluoruri dovuti, secondo Talete, ad un guasto nel sistema di clorazione. Mentre i tecnici sono intervenuti per risolvere il problema, l'Arpa ha eseguito nuovi accertamenti analitici sulle acque comunali. I risultati dovrebbero essere disponibili a breve e qualora risultino conformi alla norma l'ordinanza sarà revocata. Nel frattempo i cittadini si organizzano come possono, usando acqua minerale per la preparazione dei pasti o attingendola direttamente dalle 'casette' che, come ha ricordato Giampieri, dispongono di acqua potabile. Ma il disagio rimane, per una cittadina che conta oltre 15mila abitanti. Negli ultimi giorni, per centinaia di famiglie e attività commerciali è iniziato un periodo di disagi, incertezza e crescente frustrazione, legato all'impossibilità di cucinare, lavarsi i denti, preparare cibi per bambini e anziani. I cittadini sono costretti a ricorrere all’acqua in bottiglia, con spese aggiuntive significative. Bar, ristoranti e scuole hanno dovuto riorganizzarsi in fretta, spesso con soluzioni temporanee e poco sostenibili. Insieme al disagio pratico, cresce anche il malessere sociale. Molti civitonici si domandano come sia possibile che un bene primario come l’acqua venga a mancare in modo così prolungato. Civita Castellana non è certamente l'unico comune alle prese con problemi legati alla presenza elevata di arsenico. Nella Tuscia si va avanti a suon di ordinanze ogni qualvolta i parametri vengono superati, e questo succede sempre più spesso.
Ciò evidenzia quanto sia urgente investire su infrastrutture idriche, nella manutenzione, prevenzione e trasparenza. Perché l’acqua non rappresenta un lusso, ma bensì un diritto essenziale di tutti.
Ponzano Romano, nuovo controllo allallevamento abusivo di Husky
PONZANO ROMANO - Ancora un nulla di fatto questa mattina durante l’ennesimo sopralluogo delle forze dell’ordine, del Corpo Forestale e della ASL veterinaria presso l’allevamento abusivo di Husky a Ponzano Romano. Nonostante la gravità della situazione e le numerose segnalazioni nel tempo, le autorità non hanno potuto accedere ai locali in cui si trovano centinaia di cani, bloccate, ancora una volta, da un cancello chiuso.
“È sconcertante che ogni volta ci si limiti a constatare l’impossibilità di entrare senza mai richiedere al magistrato un accesso immediato – dichiara Gabriella Caramanica, segretaria nazionale del partito politico REA – Si lascia così all’allevatore il tempo necessario per sistemare o nascondere le prove di eventuali irregolarità.”
La vicenda è ormai nota da tempo, con un sequestro già disposto in passato, ma che non ha prodotto risultati tangibili. Al contrario, il numero di animali detenuti sarebbe addirittura aumentato.
“Stiamo parlando di 238 cani, in un contesto in cui il rischio di riproduzione incontrollata è evidente – denuncia ancora Caramanica – È inaccettabile che, nonostante l’intervento reiterato di ASL e forze dell’ordine, non siano stati chiesti provvedimenti d’urgenza per tutelare il benessere degli animali e ripristinare la legalità.”
Secondo REA, il perdurare di una situazione simile mette in discussione l’efficacia delle istituzioni locali e il rispetto della legge stessa. “È una vergogna tutta italiana”. Mentre il caso continua ad alimentare polemiche e indignazione, resta la domanda inevasa su come sia possibile che, di fronte a un’emergenza conclamata, le autorità non riescano a superare un cancello chiuso.
Centro storico: a Palazzo dei Priori si riaccende lo scontro politico
VITERBO - Convocati in seduta straordinaria i consiglieri di palazzo dei Priori per discutere un tema vitale per l’intera città, lo stato di recupero del centro storico; Dalla maggioranza arriva l’elenco degli interventi svolti in ambito di sicurezza, politiche fiscali, commerciali, mobilità e urbanistica; “una lista della spesa” accusa l’opposizione.
La principale critica mossa dall’opposizione è stata la mancanza di una visione d’insieme per il recupero del centro storico “Il vostro governo è in piedi dal 30 Giugno 2022, da allora sono state tante le parole dette, ma cosa avete fatto di concreto in questi due anni e mezzo di mandato?” attacca la capogruppo di Fratelli d’Italia Laura Allegrini, la critica è chiara, manca una visione d’insieme riguardo il recupero del centro storico. La capogruppo inoltre propone di far diventare gratuita la prima ora e mezza per il parcheggio del Sacrario, così da incentivare l’affluenza dei turisti.
In merito si è espresso l’assessore all’urbanistica Emanuele Aronne “mi sembra difficile immaginare persone che hanno difficoltà a pagare 2 euro per un parcheggio spendere 100 euro nelle nostre botteghe, ma se pensate che mettere la prima ora e mezza gratuita possa svoltare la situazione per il centro, credetemi, rimarrete delusi”.
Un'altra critica arriva dalla consigliera P.D. Alessandra Troncarelli “State portando avanti la famosa candidatura a Capitale della Cultura, ma la città è sporca, c’è sporcizia ovunque, i servizi forniti non favoriscono uno stato di decoro che dovrebbe essere intrinseco al percorso che… dichiarate di stare portando avanti. Un'altra cosa che vorrei portare all’attenzione di tutti è l’operato del vigile di quartiere; sono state dichiarate 350 ore di attività, ma in concreto a cosa hanno portato?'. E continua “l’ultima questione sulla quale mi sento di dover sindacare è la famosa questione dell’erba alta, non basta tagliare l’erba, ma pulire quello che vi rimane in mezzo: pezzi di vetro, cartacce. I vostri interventi sono paragonabili ad una lista della spesa, ma di risultati concreti fino ad oggi non se ne sono visti”.
Un'altra voce si unisce a questo coro di critiche “Il centro storico cresce se la città cresce, è un errore considerare il centro storico un ente isolato, quindi, i programmi di recupero non devono essere rivolti solo ad esso, ma devono prendere in considerazione l’intera città” spiega il consigliere P.D. Alvaro Ricci.
Risponde incalzando gli interlocutori la sindaca Chiara Frontini ”Oggi siamo qui per dimostrare che questa amministrazione ha deciso di puntare all in sul centro storico, e non accetto alcuna accusa di incoerenza tra quello che dicevamo e quello che abbiamo realizzato” ed entra nel vivo del suo commento “Partendo dalla questione sicurezza, è vero, c’è solo un'unità mobile, ma è anche vero che siamo passati da zero unità a una, è oggettivamente un miglioramento, anche grazie al progetto di controllo del quartiere che in molte zone sta portando migliorie. Per quanto riguarda il rendere Viterbo una città universitaria, abbiamo anche stipulato il patto per la notte, così da permettere ai giovani della nostra città di affacciarsi in un ambiente vivo, sempre nel rispetto di tutti. Per la mobilità, il risanamento di Francigena è realtà, o facevamo fallire Francigena o rinvestivamo su di essa con un piano di risanamento serio'.
Chiamata in causa, interviene nuovamente la capogruppo Allegrini “Probabilmente non ci capiamo. Lei è convinta che vada tutto bene, per noi invece non va per niente tutto bene” in risposta la sindaca “Il mio mandato ha una durata quinquennale perché se voglio portare dei risultati ai viterbesi di quel tempo ho bisogno; è il caso di dire che comunque noi partiamo dal centro storico, ci avete attaccato dicendo che abbiamo solo ristrutturato gli immobili del centro, ma è il caso di dirvelo, una casa va costruita un mattone alla volta”.
Aqua World: riapre il paradiso acquatico di Cinecittà World tra spiagge e scivoli
ROMA - Oltre 20mila mq di spiagge, piscine e scivoli acquatici, tra suggestive ambientazioni esotiche e scenari tropicali: da sabato 31 maggio riapre Aqua World, il parco acquatico di Cinecittà World, un vero e proprio paradiso estivo per famiglie, gruppi di amici e chiunque voglia godersi una giornata di vacanza ad alto tasso di divertimento e relax senza allontanarsi da Roma.
Tra le attrazioni più amate del Parco spiccano il fiume lento Paradiso, che attraversa scenari ispirati alla Thailandia, un’oasi di pace dove lasciarsi trasportare dalla corrente a bordo di comodi gommoni, e la spettacolare Cinepiscina, la piscina cinematografica di 1.700 mq con un maxi schermo incastonato nell’acqua dove assistere a show e grandi eventi restando piacevolmente a mollo. Per chi ama l’adrenalina, la sfida arriva dagli scivoli Vortex e Boomerang: si parte da una torre alta 12 metri per lanciarsi tra curve mozzafiato e discese vertiginose, rigorosamente su gommoni biposto.
Chi è in cerca di relax e comfort può scegliere l’esclusiva Area Vip Paradiso con ombrelloni e lettini riservati, oppure optare per le zone relax attrezzate con ombrelloni e sdraio acquistabili online. L’area dove sorge la spiaggia libera, invece, è accessibile gratuitamente a tutti per godersi il sole in libertà. Completano l’esperienza Ristobar, shop, servizi accompagnati da intrattenimento musicale, animazione e schiuma party nel weekend per un’estate all’insegna dell’allegria.
Alla sua seconda stagione come parco acquatico indipendente, Aqua World continua a far parte del biglietto combinato 3 Parchi che include Cinecittà World e Roma World, ma è accessibile anche con un ticket dedicato, pensato per chi vuole immergersi soltanto nell’universo acquatico. Il parco sarà aperto fino al 14 settembre con biglietti a partire da 13 euro e comprensivi dell’accesso alla spiaggia libera.
Per informazioni e biglietti: www.aquaworld.it
San Lorenzo Nuovo ottiene 720mila euro dal Pnrr per un nuovo asilo nido
SAN LORENZO NUOVO - «Siamo orgogliosi di comunicare che il nostro Comune San Lorenzo Nuovo, è stato ammesso alla graduatoria dei finanziamenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la realizzazione di un nuovo asilo nido destinato alla fascia 0-2 anni e per la riconversione di edifici pubblici non ancora adibiti a servizi per la prima infanzia». A darne notizia è la sindaca Simona Fabi.
«Grazie a un finanziamento complessivo pari a 720.000 euro – spiega la prima cittadina – potremo compiere un importante passo avanti nella direzione del potenziamento dell’offerta educativa e dei servizi di cura rivolti ai più piccoli, garantendo strutture moderne e adeguate alle esigenze delle famiglie. Si tratta di un investimento strategico per il futuro della nostra comunità, che intende sostenere la genitorialità e promuovere pari opportunità sin dalla prima infanzia».
«Questo risultato – prosegue la sindaca – rappresenta anche la concreta attuazione di uno dei punti qualificanti del programma elettorale con cui, esattamente un anno fa, ci siamo presentati ai cittadini ottenendone la fiducia. La nostra amministrazione lavora quotidianamente con impegno, dedizione e senso di responsabilità per dare piena attuazione agli impegni assunti, consapevoli dell’importanza di cogliere tutte le opportunità di finanziamento disponibili per migliorare la qualità della vita nel nostro territorio».
«Desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che, a vario titolo e nell’ambito delle competenze istituzionali, hanno contribuito alla realizzazione di questo importante risultato. Continueremo a lavorare con determinazione per rendere il nostro Comune sempre più accogliente, efficiente e attento ai bisogni reali dei cittadini».
Il senso di un Pride: oltre la parata, verso la comunità
VITERBO - A Viterbo il Pride è diventato, negli ultimi anni, un appuntamento atteso e importante. Un momento di visibilità e rivendicazione, ma anche di gioia collettiva. Perché il Pride non è solo una parata: è il racconto di chi siamo, la memoria delle lotte che ci hanno preceduto, il progetto politico e culturale di una comunità viva.
Anché questo momento conservi la sua forza trasformativa, è fondamentale che nasca da un processo realmente condiviso, trasparente e accessibile. Negli ultimi anni abbiamo percepito una crescente distanza tra il signicato profondo del Pride e alcune modalità organizzative che, pur dichiarandosi inclusive, non sempre hanno favorito un coinvolgimento ampio e reale delle realtà del territorio.
Come associazione, abbiamo più volte manifestato la volontà di collaborare. Abbiamo proposto incontri, oerto idee e risorse, nella convinzione che un Pride si costruisca insieme. Spesso, però, ci siamo scontratə con risposte tardive, spazi già predeniti, e percorsi poco chiari.
Per queste ragioni, e con spirito di collaborazione, ribadiamo ancora oggi una proposta: la costituzione di un Coordinamento Territoriale permanente per il Pride a Viterbo. Un luogo aperto e democratico, dove tutte le realtà impegnate per i diritti LGBTQIA+ possano incontrarsi, confrontarsi e costruire insieme una manifestazione partecipata, plurale, trasparente. Un Pride:
● con un manifesto politico condiviso, elaborato con adeguato anticipo;
● organizzato con criteri di trasparenza e accessibilità, anche economica;
● accompagnato da iniziative culturali, educative e sociali sul territorio;
● realmente accessibile a tutte le persone;
● orientato al benessere, alla dignità e alla visibilità delle soggettività LGBTQIA+;
● sostenuto da una gestione economica tracciabile, con bilanci pubblici, sponsor dichiarati e fondi raccolti in modo trasparente.
Crediamo che Viterbo meriti un Pride all’altezza della sua comunità: più aperto, più forte, più vero. E pensiamo che questo percorso possa nascere solo da un confronto reale, capace di andare oltre le singole sigle, con l’obiettivo di costruire un progetto collettivo che duri nel tempo.
Sappiamo, per esperienza, quanto possa essere dicile lavorare insieme in modo orizzontale, ma sappiamo anche quanto sia necessario. Il Pride non può essere il risultato di decisioni già prese, ma un processo che si apre, si discute, si costruisce con rispetto reciproco.
Non ci interessa alimentare polemiche, né stilare elenchi di mancanze. Ma non possiamo più ignorare il bisogno di un cambiamento di metodo.
Il Coordinamento che proponiamo è un invito: a incontrarci, a costruire ducia, a mettere in comune visioni e risorse per fare del Pride non solo un evento annuale, ma una responsabilità condivisa, continuativa e trasparente.