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Quotidiano online di Viterbo
Aggiornato: 30 min 11 sec fa

Forze dell’ordine in azione a Montefiascone: fermati cinque cittadini collegati a indagini ...

Ven, 05/09/2025 - 09:28
2025-09-05

MONTEFIASCONE - Ieri Montefiascone è stata al centro di un'importante operazione di polizia che ha portato al fermo di cinque cittadini di origine turca, ritenuti collegati al gruppo già arrestato a Viterbo nella serata del 3 settembre, nei pressi del sagrato del Monastero di Santa Rosa, a poche ore dal trasporto della Macchina.

L'intervento, condotto con tempestività e professionalità dalle forze dell'ordine, ha infatti permesso di smantellare ulteriormente la rete criminale che avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza pubblica di una delle feste religiose e popolari più sentite e identitarie del nostro territorio, confermando ancora una volta quanto sia cruciale la vigilanza preventiva e il lavoro di intelligence sul territorio.

Come presidente di Fratelli d'Italia Montefiascone esprimo la più profonda gratitudine a tutte le donne e gli uomini in divisa che hanno garantito, con fermezza e coraggio, la sicurezza dei cittadini. Siamo orgogliosi delle nostre forze dell'ordine così determinate e capaci, che rappresentano un baluardo insostituibile contro ogni minaccia alla nostra comunità.

Questo risultato dimostra la forza dello Stato quando agisce con decisione e determinazione. Le nostre comunità chiedono sicurezza e risposte concrete: il lavoro quotidiano di polizia, carabinieri e magistratura dimostra che la difesa della legalità non conosce confini e che la protezione delle nostre tradizioni e del nostro tessuto sociale è prioritaria.

Fratelli d'Italia Montefiascone sarà sempre al fianco di chi difende la nostra gente e la nostra identità. La legalità non è un principio astratto: è la garanzia che i nostri borghi, la nostra storia e le nostre famiglie possano vivere in sicurezza e libertà'.

Mirko Zuffi

Presidente Fratelli d'Italia Montefiascone

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Dimensionamento scolastico, il consiglio di Stato respinge la Regione Lazio

Ven, 05/09/2025 - 09:28
2025-09-05

VITERBO - Il Consiglio di Stato ha respinto l'istanza cautelare presentata dalla Regione Lazio sul dimensionamento scolastico. Una decisione che conferma quanto abbiamo sempre sostenuto: non si possono prendere provvedimenti così impattanti senza il necessario coinvolgimento dei territori e senza rispettare le procedure.

Il pronunciamento dei giudici è netto. La sentenza del TAR che aveva accolto il ricorso del Comune di Viterbo non è stata sospesa perché fondata su vizi sostanziali e formali: dall'assenza di motivazioni rispetto ai pareri degli enti locali, alla violazione delle linee guida nazionali, fino al mancato passaggio in conferenza permanente per l'istruzione.

Si tratta di un passaggio importante, perché riafferma un principio che considero fondamentale: la scuola non è un numero da ridurre in un bilancio, ma il cuore pulsante di una comunità. Privare un territorio di un presidio scolastico significa impoverirlo, togliergli energie, radici e futuro.

La bocciatura della sospensiva, per cui ora attendiamo la pronuncia nel merito, ci dice che occorre fermarsi e ripartire da un confronto serio e responsabile con le istituzioni deputate e con i comitati previsti, che raccolgono i rappresentanti delle varie componenti scolastiche e sociali. Non va dimenticato, inoltre, che è la prima volta che la Regione Lazio si discosta dalla delibera e dalle volontà di un consiglio provinciale.

 

Enrico Panunzi

Vicepresidente consiglio regionale del Lazio

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Tuscania entra nella rete dei comuni sostenibili

Ven, 05/09/2025 - 09:28
2025-09-05

TUSCANIA - Il Consigliere comunale Alessandro Tizi, Capogruppo della lista civica Tuscania delle Idee, ha preso parte nella giornata di ieri, 3 settembre 2025, alla riunione preliminare per la nascita del Coordinamento dei Giovani Amministratori all’interno della Rete dei Comuni Sostenibili.

Un incontro che ha visto la partecipazione di giovani rappresentanti istituzionali da tutta Italia, con l'obiettivo di rafforzare il ruolo delle nuove generazioni nella promozione di politiche pubbliche in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, attraverso un approccio concreto, condiviso e territoriale.

La presenza di Alessandro Tizi segna un primo passo importante anche per Tuscania, che avrà d’ora in poi un proprio rappresentante all’interno della rete nazionale.

'È stata un’occasione preziosa di confronto tra giovani amministratori impegnati nei propri territori, con una visione comune rivolta al futuro – ha dichiarato Alessandro Tizi – La sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale, la gestione efficiente dei rifiuti e la partecipazione civica sono temi fondamentali che devono unire, non dividere. In questo contesto non esistono colori politici, ma solo il bene delle nostre comunità. Far parte di questo coordinamento è un’opportunità concreta per portare anche a Tuscania nuove idee, buone pratiche e progetti capaci di migliorare la qualità della vita e rendere il nostro Comune sempre più sostenibile e innovativo.'

Il Coordinamento dei Giovani Amministratori sarà operativo nei prossimi mesi con una serie di iniziative e incontri, e rappresenterà un punto di riferimento per tutti quei Comuni che vogliono investire sul futuro attraverso politiche locali sostenibili, inclusive e partecipate.

 

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Pendolari esasperati: “Ripristinate la fermata del RV 4514 a Orte”

Ven, 05/09/2025 - 09:28
2025-09-05

ORTE – La prima settimana di settembre aveva acceso una piccola speranza per i pendolari della tratta Roma–Orte. Al rientro dalle ferie, infatti, molti lavoratori hanno potuto usufruire del Regionale Veloce 4514 delle 17:12 da Roma Tiburtina, diretto a Terni, che eccezionalmente ha consentito loro di viaggiare in condizioni più dignitose, evitando il consueto sovraffollamento del RV 4106 per Firenze.

“È stata un’occasione per respirare, per sentirci finalmente trattati come persone e non come bestie stipate in un vagone dopo una giornata di lavoro” raccontano i pendolari.

Ma la tregua è già finita. Da lunedì 9 settembre il RV 4514 tornerà ad avere come stazione terminale Foligno, transitando a passo d’uomo da Orte senza effettuare la fermata. Questo significherà, inevitabilmente, che centinaia di pendolari saranno di nuovo costretti a riversarsi sul 4106, affrontando viaggi in piedi, ammassati e spesso al caldo insopportabile o al gelo d’inverno.

 

Nonostante le richieste formali avanzate sia alla Regione Lazio che alla Regione Umbria – anche con la proposta di una sinergia finanziaria – la fermata a Orte non è stata ripristinata.

Un atteggiamento che i pendolari definiscono “irrispettoso e inaccettabile”:

“Abbiamo diritto a viaggiare dignitosamente – denunciano – non chiediamo privilegi, ma semplicemente di poter tornare a casa dopo una giornata di lavoro in condizioni umane”.

La protesta non si ferma: i viaggiatori continueranno a sollecitare le istituzioni affinché la fermata venga reinserita, trasformando quella che era stata una breve parentesi positiva in una soluzione stabile e definitiva.

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105 mila euro per i festeggiamenti di S.Rosa: ecco a chi vanno i fondi regionali

Ven, 05/09/2025 - 09:28
2025-09-05

di Fabio Tornatore

VITERBO - Attribuiti i fondi stanziati dalla Regione Lazio per le associazioni di Viterbo per le attività legate al trasporto della Macchina di Santa Rosa. In occasione del Giubileo della Chiesa Cattolica, infatti, via della Pisana ha stanziato un totale di 150 mila euro al fine di 'tutelare e valorizzare il patrimonio immateriale del territorio'. Di questi 45 mila euro sono andati al Comune di Viterbo, altri 105 mila sono stati destinati alle associazioni e agli enti religiosi del territorio.

Sono sei i soggetti individuati, i quali, per incassare i soldi, dovranno contabilizzare le spese e presentare tutta la documentazione necessaria. I fondi saranno quindi così ripartiti: Comitato Centro Storico di Viterbo, che incassa 16 mila 715 euro, 30 mila euro andranno alla Federazione 'Santa Chiara di Assisi' Monache Clarisse Urbaniste d'Italia - Monastero S.Rosa, 20 mila 813 euro per il Sodalizio dei facchini di Santa Rosa, a Promoculture aps andranno 2974 euro, al Comitato Minimacchina di S.Rosa sono previsti fondi per 21 mila 450 euro e 13 mila euro invece andranno a 'Scuola di Fotografia Click! aps'.

I fondi sono stati ripartiti in seguito all'istanza delle associazioni e e all'acquisizione dei progetti presentati dalle associazioni, dai comitati e dagli enti civilmente riconosciuti tradizionalmente impegnati nell'organizzazione delle attività e delle iniziative per le celebrazioni di Santa Rosa al fine di 'tutelare e valorizzare il patrimonio immateriale del proprio territorio, promuovere le tradizioni locali e divulgare il significato storico e identitario, in relazione alle festività di Santa Rosa, quale evento di rilevanza culturale e religiosa per la Città di Viterbo'.

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'Basta proclami, sul lavoro usurante i ceramisti stanno perdendo fiducia nella politica'

Ven, 05/09/2025 - 09:28
2025-09-05

 

CIVITA CASTELLANA - 'Riconoscimento del lavoro usurante e attesa per i decreti attuativi: basta proclami, i ceramisti stanno perdendo la fiducia nella politica', non servono molti giri di parole per descrivere il sentiment  che serpeggia tra i lavoratori del distretto ceramico che da tempo è in attesa dell'emanazione dei decreti attuativi per acquisire il diritto alla pensione anticipata. Lo dicono i sindacati, riavvolgendo una storia che parte da lontano, scandita da oltre venti anni di battaglie sudate  tra i palazzi della politica e nelle fabbriche, tra polvere, forni e fatica e che dopo la recente approvazione dell’ordine del giorno presentato alla legge di bilancio 2024 e il riconoscimento ufficiale, appariva ad un passo dal traguardo finale. Ma proprio nel momento in cui si attendeva la firma, tutto si è fermato. Nei piani previsionali del Governo un tesoretto di svariati milioni (1.140.000 euro per il 2024, 1 milione per il 2025, 850mila euro per il 2026 e 600mila euro per il 2027) sta aspettando il completamento ufficiale della legge che possa sbloccare i fondi. Di questo si è parlato nei giorni scorsi a Civita Castellana in occasione della Festa dell'unità organizzata dal Pd locale che ha visto partecipare i sindacati Cgil, Cisl e Uil, insieme a Confindustria, Federlazio e Apea (l'area produttiva ecologicamente attrezzata del distretto), uniti per ribadire che dal territorio ad alzarsi è un'unica voce. 'L'incontro - spiega Simone Brunelli capogruppo in consiglio - è servito a rinsaldare quel 'patto territoriale' nato per portare avanti la battaglia in modo unitario e suonare la sveglia alla politica nazionale'  'Il Governo -  ha risposto da remoto Arturo Scotto, membro della commissione lavoro alla Camera - ha l'obbligo morale di portare a compimento questo processo, e lo deve fare dando messaggi chiari e lineari. Occorre un intervento in legge di bilancio durante il quale presenteremo non solo degli emendamenti ma anche una proposta più organica. C'è bisogno di un tavolo tecnico al Ministero rispetto al destino dei ceramisti. Questo è il lavoro che intendiamo fare non da soli ma con il sostegno di un'alleanza sociale che punta a cambiare il segno di questa politica. Mi impegnerò personalmente per continuare questo confronto'. Per Fabrizio Mastrogiovanni, segretario generale Femca Cisl Viterbo, il prossimo tavolo confederale sarà decisivo alla causa: 'Perché sarà li che potremmo mettere in luce - annuncia - le differenze tra un lavoro comune e un lavoro usurante e potremo fare ulteriore leva sul Governo per dare una spinta ai decreti attuativi'. 'Con una produzione di ceramica sanitaria pari al 90% sul territorio nazionale che impiega oltre 2000 lavoratori, i numeri sono tutti dalla parte di Civita Castellana - dichiara Mauro Vaccarotti segretario generale della Filctem Cgil -. Questa battaglia sul riconoscimento del lavoro usurante la stiamo portando avanti da oltre 20 anni, molti operai sono costretti a prolungare l’attività ben oltre i limiti fisiologici, con ricadute non solo sulla salute individuale, ma anche sull’intero sistema produttivo. E' inaccettabile'. 'La politica con questo tira e molla sta perdendo di credibilità - ha affermato Raniero Brunelli della Uiltec Uil  - è ora di passare ai fatti'. Un silenzio istituzionale che a Civita Castellana pesa come un macigno. Intanto i lavoratori invecchiano in fabbrica, aspettando un diritto che si fa attendere.  'Essere qui oggi - riflette Antonio Sini, presidente di Apea - è un segnale forte per i nostri giovani: questa professione sta perdendo l'appeal, non solo per la questione salariale, ma anche per quella culturale.  Avviamo tutti insieme un tavolo di riflessione e condivisione affiche i giovani possano trovare in questo settore un obiettivo di crescita personale e professionale. Ripresa da Giuseppe Crea, direttore di Federlazio, la questione turnover. 'Ogni pensionamento senza sostituzione - dice - rappresenta una perdita doppia: non solo di forza lavoro, ma anche di un patrimonio di competenze che non viene trasmesso alle nuove generazioni. Bisogna costruire percorsi formativi ad hoc che possano portare i giovani ad amare e desiderare di nuovo questa professione'. Per Augusto Ciarrocchi, numero uno di Confindustria ceramica: 'Al problema legato alla silice libera cristallina si aggiunge anche quello della movimentazione dei carichi e del microclima: due fattori che minano il benessere fisico dei lavoratori. Basterebbe solo questo - conclude - a far capire alla politica che è arrivato il momento di rendere operativa la legge'

(da sx Sini, Crea, Vaccarotti, Mastrogiovanni, Brunelli, Ciarrocchi, Brunelli)

CIVITA CASTELLANA - 'Riconoscimento del lavoro usurante e attesa per i decreti attuativi: basta proclami, i ceramisti stanno perdendo la fiducia nella politica'. Non servono molti giri di parole per descrivere il sentiment  che serpeggia tra i lavoratori del distretto ceramico che da tempo è in attesa dell'emanazione dei decreti attuativi necessari ad acquisire il diritto alla pensione anticipata. Lo dicono i sindacati, riavvolgendo una storia che parte da lontano, scandita da oltre venti anni di battaglie sudate  tra i palazzi della politica e nelle fabbriche, tra polvere, forni e fatica e che dopo la recente approvazione dell’ordine del giorno presentato alla legge di bilancio 2024 e il riconoscimento ufficiale, appariva ad un passo dal traguardo finale. Ma proprio nel momento in cui si attendeva la firma, tutto si è fermato. Nei piani previsionali del Governo un tesoretto di svariati milioni (1.140.000 euro per il 2024, 1 milione per il 2025, 850mila euro per il 2026 e 600mila euro per il 2027) attende il completamento ufficiale della legge per lo sbloccamento dei fondi.

Di questo si è parlato nei giorni scorsi a Civita Castellana in occasione della Festa dell'unità organizzata dal Pd locale che ha visto partecipare i sindacati Cgil, Cisl e Uil, insieme a Confindustria, Federlazio e Apea (l'area produttiva ecologicamente attrezzata del distretto), uniti per ribadire che dal territorio ad alzarsi è un'unica voce. 'L'incontro - spiega Simone Brunelli capogruppo in consiglio - è servito a rinsaldare quel 'patto territoriale' nato per portare avanti la battaglia in modo unitario e suonare la sveglia alla politica nazionale' .

'Il Governo -  ha risposto da remoto Arturo Scotto, membro della commissione lavoro alla Camera - ha l'obbligo morale di portare a compimento questo processo, e lo deve fare dando messaggi chiari e lineari. Occorre un intervento in legge di bilancio durante il quale presenteremo non solo degli emendamenti ma anche una proposta più organica. C'è bisogno di un tavolo tecnico al Ministero rispetto al destino dei ceramisti. Questo è il lavoro che intendiamo fare con il sostegno di un'alleanza sociale che punta a cambiare il segno di questa politica. Mi impegnerò personalmente per continuare questo confronto'.

Per Fabrizio Mastrogiovanni, segretario generale Femca Cisl Viterbo, il prossimo tavolo confederale sarà decisivo alla causa: 'Sarà li che si potrà mettere in luce - annuncia - le differenze tra un lavoro comune e un lavoro usurante e potremo fare ulteriore leva sul Governo per dare una spinta ai decreti attuativi'.

'Con una produzione di ceramica sanitaria pari al 90% sul territorio nazionale che impiega oltre 2000 lavoratori, i numeri sono tutti dalla parte di Civita Castellana - dichiara Mauro Vaccarotti segretario generale della Filctem Cgil -. Questa battaglia sul riconoscimento del lavoro usurante la stiamo portando avanti da 20 anni, molti operai sono costretti a prolungare l’attività ben oltre i limiti fisiologici, con ricadute non solo sulla salute individuale, ma anche sull’intero sistema produttivo. E' inaccettabile'. 'La politica con questo tira e molla sta perdendo di credibilità - ha affermato Raniero Brunelli della Uiltec Uil  - è ora di passare ai fatti'.

Un silenzio istituzionale che a Civita Castellana pesa come un macigno. Intanto i lavoratori invecchiano in fabbrica, aspettando un diritto che si fa attendere. 'Essere qui oggi - riflette Antonio Sini, presidente di Apea - è un segnale forte per le istituzioni ma anche per i nostri giovani: questa professione sta perdendo l'appeal, non solo per la questione salariale, ma anche per quella culturale.  Avviamo tutti insieme un tavolo di riflessione e condivisione affiche i giovani possano trovare in questo settore un obiettivo di crescita personale e professionale.

Ripresa anche da Giuseppe Crea, direttore di Federlazio, la questione turnover. 'Ogni pensionamento senza sostituzione - dice - rappresenta una perdita doppia: non solo di forza lavoro, ma anche di un patrimonio di competenze che non viene trasmesso alle nuove generazioni. Bisogna costruire percorsi formativi ad hoc che possano portare i giovani ad amare e desiderare di nuovo questa professione'.

Per Augusto Ciarrocchi, numero uno di Confindustria ceramica: 'Al problema legato alla silice libera cristallina si aggiunge anche quello della movimentazione dei carichi e del microclima: due fattori che minano il benessere fisico dei lavoratori. Basterebbe solo questo - conclude - a far capire alla politica che è arrivato il momento di rendere operativa la legge'

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Folla di fedeli al Santuario di Santa Rosa

Ven, 05/09/2025 - 09:28
2025-09-05

VITERBO - Come da tradizione, dopo il trasporto della Macchina di Santa Rosa nella notte del 3 settembre, l’indomani si celebra la solenne messa presso il Santuario della patrona, presieduta quest’anno dal vescovo Orazio Francesco Piazza. Il 4 settembre segna infatti l’anniversario della traslazione del corpo della Vergine Rosa e la festa della patrona della città. L’afflusso dei fedeli, numeroso e caloroso, ha confermato ancora una volta la profonda devozione dei viterbesi verso Santa Rosa.

La celebrazione ha però assunto quest’anno un significato particolare a causa del recente crollo di parte della cupola del Santuario: pochi giorni prima di Ferragosto si è staccata una porzione dell’affresco raffigurante San Francesco, nella cupola ottagonale sopra la navata centrale. L’area è stata immediatamente messa in sicurezza da vigili del fuoco, tecnici della Soprintendenza e Polizia locale.

Dopo le verifiche, la navata centrale è stata interdetta al pubblico, e destinata solo alle istituzioni presenti nella mattinata, tra queste la sindaca Chiara Frontini, il Presidente della Provincia Alessandro romoli, la Vicepresidente del parlamento Europeo Antonella Sberna, insiem ad altre cariche istituzionali, con l’accesso limitato alle navate laterali e alla zona d’ingresso. Nonostante le restrizioni, la celebrazione di oggi si è svolta regolarmente: i fedeli hanno gremito ogni spazio disponibile, testimoniando con la loro presenza che la fede e l’attaccamento a Santa Rosa restano più forti di ogni ostacolo.

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