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Maglioni, parka e giubbotti di renna: arriva la moda uomo invernale 2024/25. ...
Con l'avvicinarsi della stagione fredda, arriva il momento di rispolverare i capi di lana ed i cappotti pesanti; una scusa in più per aggiornare il nostro armadio esplorando gli ultimi must-have delle collezioni uomo invernali 2024/25. Per i prossimi mesi infatti, si prospettano un sacco di innovazioni stilistiche. La moda uomo di questa stagione punta i riflettori su capi caldi e funzionali (ma comunque sofisticati), una premessa che promette di ridefinire il guardaroba maschile moderno. Dai tessuti tecnici ai colori più vivaci ed eccentrici - passando per tagli sartoriali nuovi ed originali fino agli accessori di lusso - scopriamo insieme che cosa cercare tra le vetrine dei negozi nelle prossime fredde giornate di shopping prenatalizio.
L’anno scorso, la stagione invernale 2023/24 ha assistito al trionfo dei grandi classici reinterpretati in chiave moderna. Ne sono stati portavoce il cappotto oversize con dettagli in lana o cashmere (elemento fondamentale del guardaroba maschile) e gli scarponcini o combat-boots in pelle. Entrambi sono stati la scelta perfetta per affrontare le giornate fredde e piovose, senza rinunciare all'eleganza garantendo sempre comfort e stile. Anche per l'inverno 2024/25, questi capi iconici continueranno ad essere presenti, sicuramente aggiornati con un tocco di colore e nuove texture, che li renderanno ancora più accattivanti e distintivi.
Inoltre, il desiderio di qualità e durabilità sono ormai due pretese scontate nella moda maschile, sia per l’uomo più attento che per il consumatore medio di oggi. Ciò significa una maggiore attenzione alla scelta di materiali eco-sostenibili e produzioni sempre meno impattanti per i grandi marchi sartoriali. Una tendenza, questa, che si rafforzerà ulteriormente nel 2024 e nel 2025.
FOCUS SUI TOP SELLER DA UOMO 2024/25: ECCO CHE COSA AGGIUNGERE ALL’ARMADIO QUEST’INVERNO
Nell'inverno 2024/25, solo alcuni capi particolari sono destinati a diventare dei veri top-seller della stagione, grazie alla loro capacità di unire le tendenze emergenti alle linee del design classico. Questi articoli non solo rispondono al puro desiderio di vestibilità, identità e stile, ma incorporano anche elementi pratici della moda odierna, essenziali per il guardaroba contemporaneo. Chi ha ben saputo interpretare queste premesse è Slowear, un marchio tutto italiano che è stato capace di unire la sartorialità dei pantaloni Incotex, l’arte della maglieria Zanone, lo stile smart-casual delle camicie Glanshirt ed il design outerwear di Montedoro.
Quattro marchi storici italiani uniti da una Mission comune: diventare punto di riferimento per coloro che cercano collezioni raffinate e prodotti di alta qualità, in piena armonia con i parametri e le esigenze di sostenibilità attuali. Questa filosofia si riassume pienamente nel messaggio “wear to impact”, che definisce non solo i prodotti di Slowear ma rappresenta dei forti valori ed uno spiccato senso alla vita. Se volete sbirciare le ultime novità in fatto di abbigliamento, la collezione invernale 2025/25 da uomo è disponibile anche online sul sito ufficiale Slowear. Diamo invece ora uno sguardo a quali saranno questi capi e cerchiamo di capire perché saranno protagonisti della moda maschile invernale 2024/25.
MAGLIONI INVERNALI: I maglioni restano un caposaldo della moda uomo per affrontare al meglio le temperature rigide dell'inverno. Da quelli a collo alto (ideali per un look sofisticato) ai modelli oversize (perfetti per un outfit decisamente più casual), i maglioni in lana merino o cashmere offrono l'eterna ed autentica classe maschile avvolgendoci in un caldo abbraccio. Optare per quelli con dettagli particolari - come intrecci o motivi geometrici regolari (ma anche irregolari) - può essere una scelta di personalità al proprio look.
GIUBBOTTI DI RENNA E BOMBER IN PELLE SCAMOSCIATA: I giubbotti di renna ed i bomber in pelle scamosciata sono tra i capi più iconici di questa stagione. Questo tipo di giacche non solo offre protezione alle intemperie, ma esprime anche uno vero canone di stile intramontabile. Ideali per chi cerca un look rustico e raffinato allo stesso tempo, possono essere abbinati a jeans o a pantaloni sartoriali per un effetto più elegante.
PARKA IN PELLE SCAMOSCIATA O IN PANNO DI LANNA: I parka in pelle scamosciata rappresentano un’altra elegante e pratica alternativa ai giubbotti per l'inverno. Questi capi versatili si adattano a diversi contesti (dalla passeggiata in città agli impegni formali fino alle cene del weekend con amici o parenti). La pelle scamosciata dona quel giusto tocco di ostentazione senza risultare troppo appariscente, abbinandosi perfettamente a capi neutri o a colori più vivaci.
CAMICIE IN FLANELLA: Le camicie in flanella sono un'altra novità da tenere sott’occhio nella stagione invernale 2024/25, offrendo il perfetto equilibrio tra l’indole maschile più casual e quella più minimal in fatto di stile. Questi capi sono famosi per i loro colori vivaci e per le fantasie o gli intrecci a quadri. Versatili e pratiche, le camicie in flanella possono essere facilmente abbinate a jeans per un look casual, oppure indossate sotto un blazer per un outfit più ricercato e adatto a contesti semi-formali. Grazie ai loro colori (ad esempio il tradizionale rosso, il blu e le varie tonalità di verde), alla morbidezza del tessuto ed alla capacità di mantenere il calore, le camicie in flanella sono ideali per affrontare le giornate più fredde con un tocco di eleganza rilassata. Ciò premesso, non dimentichiamo completamente anche le camicie classiche in cotone, lino o seta, arricchite da motivi a righe o micro-fantasie, perfette per chi punta a un look più curato in ogni occasione.
TRENDS E FUTURO DELLA MODA MASCHILE 2024/25
Con un occhio rivolto al futuro, la moda uomo invernale 2024/25 sembra puntare verso una congiunzione armoniosa tra innovazione tecnologica e tradizione. I designer ed i grandi stilisti stanno esplorando nuove modalità di espressione estetica che includono la fusione delle influenze urbane con dettagli più raffinati e sartoriali. Materiali all'avanguardia, come i tessuti antivento e impermeabili ma incredibilmente leggeri, stanno emergendo piano piano come dei protagonisti, promettendo non solo protezione ma anche una nuova forma di eleganza funzionale. L'attenzione alle tematiche ambientali continua ad essere una giusta priorità, con capi realizzati attraverso processi sostenibili, materiali riciclati o a basso impatto ambientale. In questo contesto, gli uomini sono invogliati a sperimentare, a non avere paura di colori audaci e combinazioni inusuali, riflettendo così una moda che celebra sia l'individualità che la consapevolezza sociale.
Con queste premesse, la sartorialità trova una nuova dimensione nell'abbigliamento casual, con il ritorno ai tagli precisi e ai dettagli ricercati. Giacche destrutturate, pantaloni a vita alta e camicie ben tagliate sono protagonisti di questa tendenza che enfatizza semplicità e sofisticazione. L'attenzione ai dettagli (come le cuciture a vista ed i bottoni di qualità), garantisce un look impeccabile e di pregio, perfetto per chi cerca uno stile curato ma senza eccessi.
Anche la funzionalità diventa un pilastro della moda moderna, dove materiali innovativi (spesso idrorepellenti e termo-regolanti), vengono adattati a giacche e pantaloni dal taglio pulito, permettendo di affrontare le intemperie urbane senza sacrificare lo stile. Sofisticato e pratico si incontrano e vanno di pari passo. Ecco perché gli accessori di lusso sono gli altri protagonisti essenziali di questa stagione. Sciarpe e cappelli in cashmere o seta non solo offrono calore, ma aggiungono anche un tocco di eleganza e raffinatezza a qualsiasi outfit. Scegliere accessori di qualità significa investire in dettagli che durano nel tempo e che possono trasformare un look semplice in uno decisamente più ricercato.
CONCLUSIONI: COSA APSETTARSI DALLA MODA UOMO INVERNALE 2024/25
L'inverno 2024/25 promette di essere una stagione di sperimentazioni stilistiche per l'uomo moderno, con tendenze che spaziano dal comfort funzionale all'eleganza sartoriale. Integrare nel proprio stile personale questi trend - dai tessuti tecnici ai colori audaci - significa abbracciare un approccio alla moda consapevole e innovativo. Se desideri elevare al top il tuo guardaroba invernale, considera l'aggiunta di capi chiave come maglioni di qualità, giubbotti di renna e accessori di lusso. Con questi strumenti, sarai pronto ad affrontare l'inverno con il massimo dello stile e della sicurezza.
Viterbo, 12 novembre si è celebrata la giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle ...
VITERBO - La legge 12 novembre 2009 n. 162 ha istituito la Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, anniversario, peraltro, della tragica strage di Nassiriya, avvenuta il 12 novembre 2003. Come noto, durante la missione di pace in Iraq, approvata con la Risoluzione ONU n.1483 del 22 maggio 2003, persero la vita nell'attentato di Nassiriya 28 persone, di cui, tra gli italiani, 12 Carabinieri, 5 militari dell'Esercito e 2 civili. É la giornata dedicata ai nostri concittadini periti nell'attentato del 12 novembre 2003, e a tutti gli italiani caduti nel corso dell'operazione 'Antica Babilonia' e nelle altre missioni internazionali per la pace.
Ciò che avvenne in quella tragica mattina è ancora ben vivo nella memoria di tutti noi: alcuni attentatori suicidi, dopo aver assaltato le postazioni di guardia, guidarono un'autocisterna carica di esplosivo nei pressi della base 'Maestrale', occupata dai nostri Carabinieri dell'Unità specializzata multinazionale. A questo Reggimento dell'Arma dei Carabinieri, distintosi per la sua altissima professionalità in numerose missioni internazionali, era affidato il difficile compito di mantenere l'ordine pubblico, garantire l'assistenza alle autorità deputate alla ricostruzione e l'addestramento della polizia locale irachena nella città di Nassiriya ed in tutta la provincia di Dhi Kar, nel Sud del Paese.
L'esplosione dell'automezzo degli attentatori investì l'edificio, provocandone il parziale crollo ed uccidendo diciannove cittadini italiani, dei quali dodici carabinieri (il sottotenente Giovanni Cavallaro, il sottotenente Enzo Fregosi, il sottotenente Filippo Merlino, il sottotenente Alfonso Trincone, il maresciallo aiutante Alfio Ragazzi, il maresciallo aiutante Massimiliano Bruno, il maresciallo capo Daniele Ghione, il brigadiere Giuseppe Coletta, il brigadiere Ivan Ghitti, il vice brigadiere Domenico Intravaia, l'appuntato Orazio Maiorana e l'appuntato Andrea Filippa) e cinque militari dell'Esercito (il capitano Massimiliano Ficuciello, il maresciallo capo Silvio Olla, il caporal maggiore capo scelto Emanuele Ferraro, il primo caporal maggiore Alessando Carrisi e il caporal maggiore Pietro Petrucci), che si trovavano in quella base per ragioni di servizio. Tra i civili, persero la vita Stefano Rolla, regista impegnato in un sopralluogo per le riprese di un documentario sulla missione italiana, e Marco Beci, funzionario della cooperazione italiana in Iraq. Per effetto di quell'attacco furono inoltre uccisi - è doveroso ricordarlo - nove cittadini iracheni, tra passanti e collaboratori del nostro contingente militare.
Quando il Parlamento italiano deliberò, su proposta del Governo, di inviare in Iraq un contingente militare, per dare il nostro contributo alla ricostruzione del tessuto civile ed economico di quel Paese, nessuno si nascondeva quanto la missione fosse difficile e rischiosa. Carabinieri e Forze Armate, forti dell'esperienza e dei successi ottenuti in tante difficili operazioni di pace, risposero senza esitazioni alla chiamata. Si prepararono così ad impiegare in quella complessa realtà, martoriata da venticinque anni di dittatura e dai difficili rapporti tra le etnie e le confessioni religiose, quello stile e quella professionalità che già li aveva distinti nelle precedenti missioni, dall'Albania alla Bosnia, dal Kosovo a Timor Est, dove avevano mietuto successi e riconoscimenti, rivelandosi in alcune attività - come le operazioni di polizia e controllo del territorio - un assoluto modello per le Forze Armate degli altri Paesi.
La presenza dei nostri militari in terra irachena era improntata - come di consueto - alla più ampia apertura nei confronti della popolazione locale. Essi non erano e non volevano mai apparire come una forza occupante, rinchiusa nel suo fortino ai margini dell'abitato, ma come una presenza discreta e dialogante, fianco a fianco con la gente del luogo. Il comandante del Reggimento colpito, il colonnello Georg Di Pauli, volle rivendicare anche dopo l'attentato questa scelta coraggiosa. Di fronte alle macerie della sua base, dichiarò: «Avremmo potuto tagliare la città in due. Asserragliarci in un bunker. Ma non saremmo stati una missione umanitaria. E per la pace, per il bene degli iracheni, abbiamo pagato un prezzo altissimo, terribile».
Richiamare alla mente quella grande espressione collettiva di affetto e di cordoglio ci aiuta a ricordare, in ogni nostro gesto, che la memoria di chi ha dato la vita per il nostro Paese non appartiene all’Arma, alle Forze Armate, né alle Istituzioni, né ad una parte politica, ma è patrimonio indissolubile dell'intera collettività. Quei diciannove caduti, dei quali diciassette erano uomini in armi, e soldati di grande valore, non saranno mai celebrati come eroi di guerra, per la semplice ragione che non combatterono alcuna guerra: qualunque altra lettura della loro presenza in Iraq sarebbe un torto alla loro memoria.
Il Presidente Ciampi, raggiunto dalla notizia della strage mentre era in procinto di iniziare una visita ufficiale negli Stati Uniti d'America, lo disse a chiare lettere, nell'incontrare il Presidente americano: «L'Italia è andata in Iraq non per partecipare a una guerra, ma per contribuire alla ricostruzione del Paese. Questa è l'identità della Repubblica italiana: costruire la pace».
Rivolgiamo il nostro commosso pensiero ad essi, ai loro orfani, alle loro vedove, a quanti sono rimasti feriti nel corpo e nello spirito e lo facciamo rivendicando quei valori di pace, giustizia, libertà, democrazia, incarnati, oggi come allora, nell'azione quotidiana dei nostri carabinieri, militari e concittadini impegnati nelle più difficili realtà del pianeta a costruire la pace.
Previsioni meteo per giovedì 14 novembre
VITERBO
Nuvolosità in transito nel corso della giornata ma con tempo asciutto sia al mattino che al pomeriggio. In serata e nottata si rinnovano condizioni di tempo stabile con ampie schiarite. Temperature comprese tra +4°C e +10°C.
LAZIO
Tempo stabile nel corso della giornata su buona parte della regione ma con nuvolosità in transito. Possibilità di precipitazioni sui rilievi interni al pomeriggio con neve oltre i 1500-1700 metri. Più asciutto dalla serata con maggiori schiarite ovunque.
NAZIONALE
AL NORD
Al mattino tempo stabile con nuvolosità a tratti compatta specie sull'Emilia Romagna. Al pomeriggio attesi isolati rovesci sulla Romagna, ampi spazi di sereno altrove. In serata e in nottata tempo del tutto asciutto con cieli del tutto sereni.
AL CENTRO
Al mattino tempo asciutto su tutti i settori con nuvolosità e schiarite, deboli piogge sulle Marche. Al pomeriggio attese precipitazioni sparse sulle regioni Adriatiche con neve a quote medie. In serata e in nottata tempo in miglioramento ovunque con schiarite.
AL SUD E SULLE ISOLE
Al mattino tempo stabile salvo locali piogge su Puglia e Isole Maggiori. Al pomeriggio ancora piogge sparse sulla Puglia, asciutto altrove con nuvolosità e schiarite. In serata e in nottata tempo in peggioramento con piogge e acquazzoni a partire dai settori Peninsulari.
Temperature minime e massime stazionarie o in calo da nord a sud.
Pulizia e recupero dell'area Turchina a Santa Maria
VITERBO - Dopo le diverse segnalazioni arrivate al Numero Verde Tuscia, progetto creato dal Cinghiale Bianco in collaborazione con l'ENPA di Viterbo e Viterbo con Amore ODV, il 3 novembre l'associazione culturale il Cinghiale Bianco in collaborazione con l'Università Agraria di Tarquinia e i Volontari hanno organizzato la pulizia dell'area Turchina in zona Santa Maria, nel ripulire una vasta area hanno rinvenuto una vera e propria discarica a cielo aperto, non solo ma è stato scoperto che quella zona era diventata il rifugio e la base di traffico di sostanze illegali. Il nostro intervento ha ridato un po' di respiro ai residenti.L'associazione organizzerà nuovi eventi ad ogni richiesta di aiuto da parte dei cittadini.
Bomarzo: aree a rischio idrologico
BOMARZO - Nel territorio del Comune di Bomarzo sono presenti diverse aree a rischio idrogeologico la cui perimetrazione include anche il centro storico. Da alcuni anni le zone sono costantemente monitorate dall’Amministrazione allo scopo di segnalare eventuali pericoli per la pubblica incolumità.
Circa due mesi fa a seguito di un sopralluogo eseguito dal nostro Ufficio Tecnico Ing. Elisabetta Pangrazi veniva segnalata alla Regione Lazio un’attività franosa che interessava un tratto di via Teverina.
Repentinamente i tecnici del Genio Civile Lazio Nord effettuavano un sopralluogo durante il quale veniva prospettata la necessità di predisporre un intervento di messa in sicurezza dell’area, con una procedura di somma urgenza, in relazione ai possibili problemi che avrebbero potuto avere sia ai nuclei abitativi soprastanti che, la sottostante Strada Provinciale a causa delle piogge verificatesi nel recente periodo che hanno innescato il movimento del versante.
Successivamente, i Tecnici della Regione Lazio hanno predisposto un progetto, per far fronte alla somma urgenza, che consiste nella realizzazione di pali di fondazione trivellati in cemento armato del diametro di 80 cm, della profondità di circa 11 mt con cordolo di coronamento in cemento armato. La palificata si estenderà per una lunghezza di circa 24 mt sulla quale si innesterà un muro di contenimento in cemento armato con la funzione di contenimento e sostegno la sovrastante strada, inoltre verranno realizzati micro pali di lunghezza di circa 10 m su via Teverina.
L’intervento sopra descritto è iniziato in questi giorni, ed è il frutto di una stretta collaborazione istituzionale tra Comune di Bomarzo e Regione Lazio e delle rispettive strutture tecniche.
A tal proposito l’Amministrazione comunale ringrazia l’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Arch. Manuela Rinaldi per l’immediato interessamento volto a trovare le risorse finanziarie e tecniche per la risoluzione del problema, il Direttore Regionale della Direzione Lavori Pubblici Ing. Luca Marta e la struttura tecnica del Genio Civile di Viterbo e il suo Dirigente Ing. Nicola Marcucci, per la rapidità nell’attività di progettazione e di affidamento lavori e direzione lavori.
Dierre fa bene a parlare di ingressi Ma non dimentichiamoci delle porte di uscita!
VITERBO - La vita è un cammino: lo sappiamo tutti, vero? No, non si chiede per un amico che ha il dubbio amletico, ma per un’intera società che ha reimparato a buttarsi nella vita, specialmente per quanto è avvenuto dopo l’ostacolo della pandemia. I giovani, tacciati di trovare splendore nei soli videogame, sono invece alla ricerca di relazioni autentiche; si fanno più feste in famiglia, si sparecchiano tante tavole discutendo e se ne apparecchiano altrettante ricominciando. Ma come mai stupirci del normale?
“È la vita che ti porta”: questo il titolo della nuova campagna promozionale, trasmessa sui consueti canali digitali, dell’azienda Dierre, che nel suo sito ufficiale paragona le porte a varchi con entrata diretta nel futuro (ibidem). Un messaggio, forte, solido, che ripercorre l’importanza del contatto con gli altri e con le esperienze edificanti di tutti i giorni.
La vita, secondo lo spot attuale di Dierre, porta in alto e porta bellezza. Quest’ultima cornice, esistenziale e razionale al contempo, è rappresentata dallo scodinzolare di un cagnolino stupendo, che, ricevuto dal suo piccolo padrone, diventa il benvenuto in una casa pronta ad accoglierlo. Sentimenti che solo l’unione reciproca e la purezza del vivere sono in grado di risvegliare a ogni tappa, lasciandoci immersi in momenti davvero magici.
Una delle scene del messaggio pubblicitario, afferrate senza essere giudicate, è quella che inquadra due conviventi in un aspro diverbio, accompagnata da una descrizione eloquente: “alcune porte in faccia”. Poi lo scompiglio, la discoteca piena, seguito ciclicamente dalla meraviglia: una ragazza si ossigena in un paesaggio naturale, affondando le braccia nella maestosità. La narrazione proposta è di grande inclusività, essendo trasversale: attraverso il suo veicolo di messaggi comprensibili, di veloce associazione alle immagini, fa vedere che due bambini innamorati pasteggiano la natura che li circonda come una tempera, quasi a crescere attraverso un flusso di rimandi che vivificano l’estro e la spontaneità.
Siamo porte aperte, di ingresso alle sensazioni; non dobbiamo gettarci in un reggaeton per alleviare il frastuono intorno, ma non necessariamente la combo sregolatezza-paesaggi naturali è descrittiva della vita di tutti: reggaeton non è certamente solo scompiglio, ma liberazione del divertimento; una montagna da scalare può talvolta essere una terapia d’urto, ma se la scaliamo in compagnia, concedendoci uno strudel di tanto in tanto, il nostro fiato rimane intatto e il nostro cuore si riempie di amore.
Lo strudel va bene anche con panna, ovviamente. Anche immortalato con la fotocamera dello smartphone. Anche condiviso con un vicino di tavolo o strappato, in cambio di due chiacchiere, all’amico che conosciamo per caso, complimentandoci per il suo berretto.
E va benissimo papparselo in famiglia, con la propria mezza mela (e un po’ di cannella) al fianco; litigarselo tra fratelli dietro la minaccia della Play staccata o condividerselo affettuosamente. Nazionalpopolare e al contempo ermetico, come il nostro mondo, come i nostri attimi di contatto con un mezzo che lo descrive.
Siamo tutti i benvenuti nella casa della vita, ma ricordiamo di fare aria, di far circolare qualche tossina fuori da noi: porte aperte ok, ma non spalanchiamoci a chi, in montagna con noi, ci ricorda che siamo sbagliati, che preferiva il mare. Così il paesaggio, con la guida indomita del nostro essere e di chi lo ama, sarà un quadro di felicità.
Frontini: 'Congratulazioni al dott.re Lanzetti per la riconferma della presidenza dell'ordine ...
VITERBO - Esprimo le mie più sincere congratulazioni per la riconferma alla presidenza dell'ordine dei medici di Antonio Maria Lanzetti. Un importante risultato che rappresenta ancora una volta un riconoscimento delle sue capacità e del suo impegno, ma anche una testimonianza di fiducia da parte della comunità medica. Buon lavoro al dottor Lanzetti e a tutto l'ordine dei medici del nostro territorio, affinché continui a promuovere l'eccellenza nella professione sanitaria, a tutela della salute e dei diritti dei cittadini.
Chiara Frontini
Sindaca di Viterbo
Ultimo week end di Jazz Up Festival al Teatro San Leonardo
L’arbitro benemerito Ennio Mariani è il nuovo presidente della sezione AIA di Viterbo
Dissesto idrogeologico, Rotelli: “Soddisfatto per lo stanziamento di fondi destinati ai comuni della provincia di Viterbo”
Celiachia e cucina senza glutine: a Montalto il corso per tutti gli operatori del settore
Atletica Alto Lazio e Finass Viterbo impegnate nel fine settimana a Fiano e Viterbo, buoni risultati per Enrico Bossi e Stella Terzoli
Talete SpA: Assemblea dei soci approva la relazione semestrale
Pescia Romana: Denunciate due persone per truffa online
Ieri 12 novembre le celebrazioni per la Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali di pace
Frana sulla Verentana: transennata una corsia per motivi di sicurezza
MONTEFIASCONE - Nella notte, intorno a mezzanotte, una frana ha interessato la strada provinciale Verentana, tra il centro di Montefiascone e la frazione “Le Mosse”. Per cause ancora da accertare, una porzione di terreno tra la Verentana e via San Francesco ha ceduto, riversando pietre e detriti sulla strada.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Montefiascone, insieme agli operai comunali e ai volontari della protezione civile e dell’associazione Asvom Odv, per mettere in sicurezza l’area. Parte della carreggiata che collega la frazione Mosse al centro di Montefiascone è stata transennata, e sono stati posizionati cartelli segnaletici per avvisare gli automobilisti del restringimento della carreggiata.
Diversi massi, alcuni di notevoli dimensioni, sono precipitati fino alla strada, danneggiando una recinzione e arrivando a invadere parte della corsia.
Evade dai domiciliari per rubare un motorino: 28enne finisce in carcere
VITERBO - A Viterbo, un 28enne pluripregiudicato è stato arrestato dai carabinieri dopo essere evaso dagli arresti domiciliari per rubare un motorino. L'episodio è avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 novembre, quando la centrale operativa ha inviato una pattuglia della sezione radiomobile a seguito della segnalazione di una persona sospetta.
I militari hanno intercettato il giovane a bordo di un monopattino in piazzale Gramsci. Durante l'identificazione, hanno scoperto che aveva violato i domiciliari, pertanto è stato ricondotto alla sua abitazione. Tuttavia, l'atteggiamento del 28enne ha destato ulteriori sospetti, spingendo i carabinieri a proseguire con accertamenti approfonditi.
Le indagini hanno rivelato che, proprio in quella notte, il giovane era stato coinvolto nel furto di un motorino sottratto in via Garbini e successivamente rinvenuto in via Marini. Alla luce dei nuovi elementi raccolti, i carabinieri hanno richiesto un aggravamento della misura cautelare. L'autorità giudiziaria, valutate le prove, ha così disposto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 28enne.
Operazione antidroga al carcere di Mammagialla: cane poliziotto smaschera traffico di stupefacenti
VITERBO - Sabato 9 novembre, un'operazione antidroga condotta nel carcere di Mammagialla ha portato al sequestro di un consistente quantitativo di droga. L’intervento, coordinato dagli agenti della Polizia Penitenziaria e supportato dai cani antidroga del distaccamento di Roma, ha impedito l'ingresso di circa 700 grammi di hashish e 6 grammi di cocaina all'interno della struttura penitenziaria.
L'operazione è scaturita durante i controlli di routine sui visitatori, fondamentali per prevenire l'introduzione di sostanze illecite all’interno dell’istituto. Gli agenti hanno notato un comportamento sospetto in una ragazza che si apprestava a far visita a un parente detenuto. Insospettiti dalla sua agitazione, i poliziotti hanno coinvolto Belen, il cane poliziotto specializzato nel fiuto di sostanze stupefacenti, che ha immediatamente segnalato la presenza di droga avvicinandosi alla ragazza con il gesto tipico del “raspare”.
Portata in una stanza per ulteriori verifiche, la giovane – identificata come la sorella di un detenuto – è stata trovata in possesso di circa 700 grammi di hashish e 6 grammi di cocaina nascosti nelle suole delle scarpe. Le analisi delle sostanze, effettuate tramite il drop test, hanno confermato la presenza di stupefacenti.
Frrontini: 'Congratulazioni al dott.re Lanzetti per la riconferma della presidenza dell'ordine ...
VITERBO - Esprimo le mie più sincere congratulazioni per la riconferma alla presidenza dell'ordine dei medici di Antonio Maria Lanzetti. Un importante risultato che rappresenta ancora una volta un riconoscimento delle sue capacità e del suo impegno, ma anche una testimonianza di fiducia da parte della comunità medica. Buon lavoro al dottor Lanzetti e a tutto l'ordine dei medici del nostro territorio, affinché continui a promuovere l'eccellenza nella professione sanitaria, a tutela della salute e dei diritti dei cittadini.
Chiara Frontini
Sindaca di Viterbo
Pnrr, Frontini: ''Non abbiamo fatto cadere alcun finanziamento''
VITERBO - ''Viterbo ha saputo cogliere tutte le occasioni offerte dal Pnrr. E' in atto un profondo cambiamento della città, ma dalle opposizioni continuiamo a sentire troppe falsità''.
La sindaca Chiara Frontini è intervenuta ieri a conclusione dei due consigli comunali straordinari convocati per discutere del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In ballo ci sono progetti per 44 milioni e mezzo.
Un intervento il suo nel corso del quale ha detto che ''non è una questione che abbiamo iniziato noi'', referendosi alla paternità dei progetti ma ha aggiunto che ''nel dibattito in atto intorno al Pnrr c'è una notizia più importante delle altre ed è quella che da giugno a novembre 2022 non abbiamo fatto cadere a terra nessun finanziamento Pnrr affinché la città non perdesse questa opportunità. Stiamo svolgendo un grande lavoro che produrrà un profondo cambiamento, contribuendo a ridisegnare la città del futuro''.
'' Da parte dell'amministrazione e degli uffici - ha aggiunto Frontini - è stato svolto un lavoro particolarmente impegnativo che ci ha anche distolto da altre priorità iniziali. Non solo, ma per poter completare gli iter di alcuni progetti, il Comune ha investito anche risorse proprie per oltre un milione e mezzo di euro''.
E poi è passata a replicare all'opposizione.
''Viene tuttavia da sorridere - ha detto - di fronte ad alcune accuse che sono completamente infondate, soprattutto se pensiamo alle tante opere incompiute che abbiamo ereditato come la palestra di Santa Barbara, l'area camper, la scuola Boat.
Non è vero che abbiamo acquistato le biciclette elettriche senza acquistare le colonnine di ricarica, non è vero che saranno ridotti i parcheggi intorno alle mura a causa della passeggiate ecologica, non è vero che la passeggiata ecologica comporta una cementificazione perché invece aumenta gli spazi verdi - ha aggiunto la sindaca - non è vero che saranno ridotti i parcheggi nella zona delle Fortezze, anzi è vero che tra i 50 e gli 80 posti auto sarebbero stati cancellati dal progetto che noi abbiamo appositamente modificato. E' ugualmente falso che esisteva un parcheggio pluripiano al Sacrario''.