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Noemi Daveri, studentessa di Tarquinia, tra i vincitori del premio 'Alberto Cocchi' per la ...
TARQUINIA - C'è anche una studentessa laziale, Noemi Daveri, dell'Istituto Cardarelli di Tarquinia, in provincia di Viterbo, tra i vincitori del premio 'Alberto Cocchi' di Federacma. Tra le iniziative per avvicinare i giovani alla meccanica agraria, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio indice, infatti, un bando con tre borse di studio per un valore complessivo di 5.000 euro, promosso dagli eredi del dirigente d'azienda e giornalista.
Giunto alla quarta edizione, è dedicato agli studenti frequentanti le classi III-IV e V delle scuole professionali agrarie, degli istituti agrari e degli istituti tecnici industriali ad indirizzo meccanico, meccatronico e informatico. I ragazzi si sono impegnati a completare uno stage di 160 ore (PTCO) nel settore della meccanica o meccatronica agraria presso concessionari di officine di macchine agricole e da giardinaggio.
L'Istituto Cardarelli di Tarquinia, nelle quattro edizioni del Premio 'Alberto Cocchi', è la seconda volta che esprime un vincitore della borsa di studio. Un plauso, quindi, va anche all'impegno che la dirigenza e i professori hanno messo per permettere ai loro studenti di essere premiati. Noemi Daveri si è classificata seconda. Con lei sul podio la vincitrice Giulia Caruso dell'Istituto Majorana di Rossano (Cosenza) e il terzo classificato Tonito Antoninho Moreno Da Silva dell'Istituto Stefani Bentegodi (Verona).
Durante la cerimonia, emozione e gratitudine nelle parole dei tre ragazzi vincitori, verso i propri docenti che li hanno assistiti nelle candidature, gli imprenditori che li hanno accolti in azienda e, infine, verso gli eredi Cocchi, il fratello Maurizio e la moglie Brunetta Schiaffonati, che era presente all'evento e ha premiato i ragazzi, per aver scelto di utilizzare parte dell'eredità di Alberto, come da sua specifica richiesta in vita, per proseguire l'impegno dell'imprenditore ad avvicinare le nuove generazioni alle professioni della meccanica agraria.
'Alberto era onesto e appassionato – ha raccontato agli studenti Brunetta Schiaffonati durante la consegna degli attestati e delle borse di studio – ci ha sempre tenuto ad investire concretamente sul futuro mettendoci del suo, come uomo ed imprenditore. Si è dedicato ai giovani, a cui ripeteva spesso di formarsi con impegno, insistendo particolarmente sull'inglese. È stato uno degli ideatori del Mech@griJOBS e di diverse altre attività destinate agli studenti. Con questo Premio ora – ha concluso – portiamo avanti ciò che lui ha iniziato'.
Andrea Borio, presidente Federacma ha ricordato come l'ambito della meccanica agraria, pur essendo fondamentale per il comparto primario, si caratterizza per la rilevante mancanza di manodopera specializzata, a fronte di migliaia di posti di lavoro vacanti. 'La nostra Federazione si è da sempre impegnata per sensibilizzare e sostenere gli studenti interessati al settore ed in questa ottica si collocano anche la promozione delle borse di studio del Premio Alberto Cocchi e i workshop dei Mech@griJOBS, a cui hanno partecipato, nel corso di questa edizione di Eima, oltre 800 ragazzi – ha aggiunto Borio –. Infine, siamo lieti di annunciare che stiamo per concludere un nuovo protocollo d'intesa con il Ministero dell'Istruzione e del Merito per dare ulteriore forza alle nostre attività'.
A sottolineare proprio l'attenzione rivolta dal Ministero ad un'iniziativa divenuta un importante appuntamento fisso di Eima, è intervenuto alla cerimonia di premiazione anche il Dirigente Giovanni Desco, dell'Ufficio Scolastico regionale dell'Emilia-Romagna.
Talete, approvata la relazione semestrale all'assemblea dei soci
VITERBO – I soci di Talete, riuniti ieri in assemblea presso la sede provinciale, hanno espresso unanime fiducia nel Gestore del servizio idrico.
Hanno partecipato all’assemblea dei soci di Talete S.p.A. i rappresentanti dei seguenti comuni: Acquapendente, Arlena di Castro, Barbarano Romano, Bassano in Teverina, Bolsena, Bomarzo, Calcata, Canepina, Canino, Capodimonte, Capranica, Celleno, Cellere, Civita Castellana, Farnese, Magliano Romano, Marta, Montalto di Castro, Montefiascone, Nepi, Piansano, Tessennano, Vallerano, Vetralla, Viterbo e la Provincia di Viterbo.
I soci presenti hanno approvato la relazione sull’andamento della gestione del primo semestre 2024, un documento che delinea i risultati raggiunti e le prospettive future.
L’Amministratore Unico di Talete S.p.A., Salvatore Genova, ha sottolineato l’importanza di questa approvazione, in vista della prossima gara a doppio oggetto: “Questa approvazione – ha dichiarato Genova – rappresenta un passaggio importante per il completamento della documentazione necessaria alla pubblicazione della gara a doppio oggetto al fine dell’ingresso di un partner privato”.
L'Assemblea si è svolta in presenza ed è stata sottolineata, più volte, la scarsa partecipazione di alcuni soci nei momenti cruciali della vita della Società, in cui occorre prendere decisioni per garantire la continuità aziendale
L’Amministratore ha concluso informando i soci che a breve sarà organizzata una conferenza stampa alla presenza dei Sindaci della Consulta per informare tutta la comunità sui nuovi servizi che saranno attivati per migliorare il rapporto con l’utenza.
A Belcolle attivata la nuova Spect Ct in medicina nucleare
VITERBO - Nei giorni scorsi, presso l’unità operativa di Medicina nucleare dell’ospedale Belcolle, diretta da Stefano Maccafeo, è entrata in funzione la nuova Gamma camera Spect Ct: opera finanziata con fondi Pnrr NextGenerationEU (M6C2 1.1.2 Grandi apparecchiature), per un valore complessivo di oltre 940 mila euro.
La stessa unità operativa è tornata alla sua piena operatività, dopo una chiusura funzionale che si era resa necessaria nel periodo estivo per mettere a terra l’investimento, con particolare riferimento alle opere di riqualificazione e di adeguamento degli spazi che erano stati individuati per ospitare la strumentazione di ultima generazione.
“Il nuovo sistema Spect Ct – spiega Stefano Maccafeo – è una dotazione tecnologica, attesa da anni nella provincia di Viterbo, che risponde a specifici bisogni di salute e che viene incontro alle richieste di numerosi cittadini assistiti della Tuscia. La natura ibrida del tomografo, che unisce alla metodica scintingrafica preesistente anche la funzionalità di esami Tac, è in grado infatti di combinare le più avanzate tecniche di imaging molecolare a quelle morfologiche, consentendo valutazioni personalizzate con una migliore precisione della diagnosi e una più accurata pianificazione della cura. Questa innovazione tecnologica permetterà inoltre l’implementazione delle attività terapeutiche medico nucleari”.
“La nuova installazione, in virtù dei pesi e degli ingombri più consistenti rispetto alla vecchia generazione – conclude il commissario della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi -, ha richiesto l’adeguamento tecnico dei locali funzionali all’esecuzione e al controllo qualità degli esami clinici, avviando il percorso di restyling dell’intero reparto che troverà conclusione nel 2025, in contemporanea con la realizzazione e dell’apertura del sito Pet Ct, in fase di avvio lavori. Anche questa è una dotazione tecnologica attesa da anni e che stiamo garantendo all’ospedale di Belcolle, in un percorso di potenziamento strumentale, strutturale e di personale, finalizzato a offrire una offerta di salute sempre più elevata, in termini di standard, qualitativi e quantitativi”.
Impianto agrivoltaico, il Tar da ragione al Comune
ACQUAPENDENTE - Il TAR del Lazio ha respinto in fase cautelare il ricorso di una società privata che contestava al Comune di Acquapendente, costituitosi in giudizio e difeso dall'avvocato Michele Greco, la riduzione dell'estensione di un progetto di impianto agrivoltaico di quasi 90 ettari e 42 MW di potenza nel territorio. Alla base dell'ordinanza del tribunale amministrativo regionale (la numero 5091 dell'8 novembre 2024) la seguente motivazione: 'L'autorizzazione degli impianti anche agrivoltaici deve essere rilasciata nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell'ambiente e del paesaggio, dovendo tener conto anche delle previsioni contenute nella pianificazione dell'impatto sul territorio'.
La società in questione aveva invocato l'annullamento, previa sospensione cautelare degli effetti, del decreto di Valutazione impatto ambientale (VIA) del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica emesso a luglio 2024 e dei pareri della Commissione tecnica PNRR-PNIEC e del Ministero della Cultura. L'obiettivo era il rilascio dell'autorizzazione per realizzare l'opera nella sua interezza, anche nelle zone sottoposte a vincolo idrogeologico con classe di pericolosità elevata e nelle aree classificate del Piano Territoriale Paesaggistico della Regione Lazio (PTPR) come paesaggio agrario di valore.
A tal proposito il Comune aveva espresso parere negativo in quanto ricadente in area non idonea ai sensi della delibera di giunta regionale del 2022. Inoltre, come confermato dalle più recenti sentenze del Consiglio di Stato, le tutele ambientali e paesaggistiche previste dal PTPR e anche dal Piano di bacino del Tevere, non possono essere sacrificate solo in ragione del regime di favore di cui godono gli impianti per la produzione di energia rinnovabile in generale e gli impianti agrivoltaici in particolare.
Il Comune di Acquapendente, pur riconoscendo l'importanza di incrementare le fonti rinnovabili come strumento indispensabile per promuovere la sostenibilità energetica e ambientale, prosegue nel suo impegno a tutela del territorio, come già avvenuto nel 2021, quando insieme ad altri comuni limitrofi e sempre assistito dall'avvocato Michele Greco, aveva ottenuto dal Consiglio di Stato (sentenza numero 1399/2021) la bocciatura definitiva di un impianto geotermico pilota che sarebbe dovuto sorgere nell'area di Torre Alfina.
'L'ordinanza del TAR del Lazio - commenta la sindaca di Acquapendente, Alessandra Terrosi - ha una rilevanza molto importante per il nostro territorio e per l'intera Tuscia, già satura di impianti, dal momento che riafferma il principio fondamentale della tutela del paesaggio e dell'ambiente, dopo anni in cui le disposizioni in materia sono state subordinate rispetto all'interesse nazionale alla produzione di energia. La tutela dell'ambiente e del paesaggio è un valore costituzionale e con questo esito è stato ribadito che altri interessi non possono godere di corsie preferenziali a suo discapito. Il Comune non è contrario alle fonti energetiche rinnovabili, tuttavia è necessaria un'adeguata programmazione territoriale per garantire il giusto equilibrio ed evitare di gestire in emergenza questo tipo di situazioni'.
ASL Viterbo, entrata in funzione la nuova SPECT CT alla medicina nucleare di Belcolle
“Concerto per Leandro”, la Fondazione Etruria Mater e il Comune di Tarquinia omaggiano il maestro Piccioni
Impianto agrivoltaico ad Acquapendente, il TAR dà ragione al Comune
L'arbitro benemerito Ennio Mariani è il nuovo presidente della sezione AIA di Viterbo
VITERBO - Ieri pomeriggio si sono svolte le votazioni per eleggere il presidente dei fischietti viterbesi. Due i candidati in lizza: Ennio Mariani e Mirko Benedetti.
L'affluenza è stata ottima con 107 partecipanti al voto su 127 iscritti. Vivace e ricco di spunti interessanti, anche il dibattito che ha fatto seguito all'esposizione del programma dei due candidati alla presidenza.
Alla fine le urne hanno premiato Ennio Mariani che ha conseguito 71 voti, mentre Mirko Benedetti ha ricevuto 35 preferenze. Quest'ultimo, a norma di regolamento, farà parte del nuovo consiglio direttivo sezionale.
Era la prima volta, nella storia della sezione di Viterbo, che fossero due i candidati in lizza per la presidenza. Infatti, fino al 2000 i presidenti erano nominati dalla dirigenza dell'AIA. La sezione della Tuscia è stata guidata per 22 anni da Umberto Carbonari e successivamente per 16 anni da Luigi Gasbarri, presidente uscente. Entrambi sono stati i primi a congratularsi con Ennio Mariani per il trionfo conseguito.
Il nuovo presidente sezionale eredita un importantissimo compito, quello di guidare gli associati viterbesi per i prossimi 4 anni.
Atletica Alto Lazio e Finass Viterbo impegnate nel fine settimana a Fiano e Viterbo
VITERBO - Alto Lazio e Finass Assicurazioni Atletica Viterbo con i propri atleti nel fine settimana a Fiano Romano e Viterbo impegnate nel memorial Mario Pappagallo organizzato dal CR Lazio e dal CSEN, e nelle gare di contorno del Decathlon Allievi/Juniores organizzato dall'Atletica Alto Lazio. Per l'Alto Lazio a Fiano Romano si sono distinti gli allievi Guglielmo Papini e Manuel Cadei che hanno corso i 100m. rispettivamente in 12'22 e 12'93 classificandosi al 3° e 4° posto; Enrico Bossi e Gabriele Gallù 1° e 2° classificato nei 1000m. rispettivamente con il tempo di 2'42'1 e 2'51'8; Sonia Tundo che ha corso i 100m. in 13'66, Eva Andreini in 14'75 e Michela Castagna 2^ classificata nei 1000m. con 3'35'0. Per la Finass buoni risultati per la promettente Stella Terzoli della categoria Ragazze che si è classificata 3^ nei 60m. con l'ottimo tempo di 8'81 (1^ del 2012) e 2^ del 2012 nei 400m. corsi in 1'15'1. A Viterbo per la Finass si sono distinti Riccardo Cianchelli 2° nel Martello con 47m., , Matilde Bertini e Claudia Iacomelli 1'49'24 e 2'00'09 nei 600m., Muhammad Tayyab e Lorenzo Paris 1'45'62 e 1'52'25 nei 600m., Andrea Forte 21,61m. nel disco. Per l'Alto Lazio le sorelle Erica ed Alessia Ciatti 22,75 e 20,20m. nel giavellotto, Massimo Raposelli 29,04m. nel disco e Melita Bertoccini nel giavellotto.Con queste ultime gare si chiude definitivamente la stagione agonistica delle due società assoluta e giovanile del capoluogo e l'appuntamento per i suoi atleti è per il 2025 con la disputa delle prime campestri, indoor e lanci invernali di gennaio. (G.M.)
Oltre 10 Milioni di euro per la sicurezza del territorio: finanziamenti per i comuni della ...
VITERBO - 'Esprimo grande soddisfazione per lo stanziamento di fondi destinati ai comuni della provincia di Viterbo per la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico'. Così l'onorevole Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati in riferimento all'approvazione, da parte del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica di concerto con il ministero per la Protezione civile e le Politiche del mare, di finanziamenti a favore di quattro comuni della Tuscia. 'Si tratta di un impegno economico importante, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro, di cui beneficeranno Bolsena, Calcata, Orte e Vasanello, territori caratterizzati da particolari fragilità e criticità che, grazie a questi contributi, potranno mettere in campo adeguati interventi infrastrutturali per la sicurezza dei territori e, quindi, dei cittadini'. I fondi sono ripartiti nel modo seguente: 815 mila euro a Bolsena per la messa in sicurezza della Cassia, in località Monte Segnale; 2.008.870,19 euro a Calcata per lavori di consolidamento, messa in sicurezza e risanamento idrogeologico nel centro storico; 2.541.044,06 euro a Vasanello per l'intervento di consolidamento della rupe nel centro storico (zona A - lato nord); per un importo complessivo di 4.689.040,48 euro, infine, sono due gli interventi ad Orte: la rimozione del rischio di frana R4 e riduzione della pericolosità in via della Rocca, e la messa in sicurezza della scarpata alla base della rupe (lato sud) e rafforzamento in via Le Piane.
'Ringrazio il ministro Pichetto Fratin, che continua a lavorare con grande impegno sul tema del contrasto al dissesto idrogeologico, e il governo Meloni che, ancora una volta, conferma grande attenzione nei confronti della provincia di Viterbo', conclude l'onorevole Rotelli.
Tarquinia, piantato al San Benedetto l'albero della memoria per onorare Giovanni Falcone
TARQUINIA -BPresso l'Istituto San Benedetto di Tarquinia si è svolta lunedì 11 novembre una cerimonia toccante, a cui hanno partecipato in presenza della Dirigente Professoressa Maria Grazia Catone, le tre classi della scuola media e il II Liceo delle Scienze Umane, per celebrare la memoria del giudice Giovanni Falcone e diffondere il suo esempio tra le nuove generazioni.
I Carabinieri Forestali, rappresentati dagli appuntati scelti Alfredo Cea e Stefano Capitani, hanno consegnato agli studenti una talea della pianta di 'Ficus macrophylla', lo stesso albero maestoso che si trova davanti alla casa di Giovanni Falcone a Palermo. Un albero simbolo, sotto la cui ombra il giudice amava sostare nei rari momenti di riposo, e che oggi rappresenta un tributo vivente al suo coraggio e alla sua lotta contro la mafia.
Durante la cerimonia, Cea e Capitani hanno coinvolto gli studenti in un momento di riflessione, raccontando del sacrificio compiuto da Falcone e dal suo collega e grande amico, Paolo Borsellino. Un sacrificio così importante da essere riconosciuto persino dall'FBI, che ha dedicato al giudice un'intera ala e una statua nella sua sede principale a Quantico (Virginia, US). Falcone fu chiamato negli Stati Uniti per fornire consigli e metodi sulla lotta alla mafia, riconosciuto come uno dei più autorevoli esperti in questo campo.
L'iniziativa fa parte del progetto 'Un albero per il futuro', che prevede la distribuzione di talee di questo simbolico albero a centinaia di scuole italiane. L'obiettivo è duplice: ricordare uno degli eroi più amati dell'Italia contemporanea e diffondere le sue idee e il suo impegno. 'Falcone – ha ricordato Alfredo Cea – fu il primo, insieme a Borsellino, a comprendere che per combattere la mafia era necessario seguire il flusso di denaro, individuando le connivenze con il malaffare e la malapolitica.'
L'atto di piantare un albero, che crescerà formando il 'grande bosco diffuso' composto da tutte le piante messe a dimora dagli studenti, vuole essere un simbolo di impegno sociale e tutela ambientale. Una piattaforma online monitorerà la crescita di queste piante e lo stoccaggio di CO2, coinvolgendo i cittadini del futuro nella salvaguardia del nostro pianeta e nella promozione di valori civili.
Al termine della cerimonia, i ragazzi hanno avuto l'opportunità di porre domande, dimostrando grande interesse e profonda preparazione sul tema, in un segno di speranza e continuità per il futuro del nostro Paese.
Celiachia e cucina senza glutine: a Montalto il corso per tutti gli operatori del settore
MONTALTO DI CASTRO - Lunedì 9 dicembre 2024 al Complesso Monumentale San Sisto si parla di Celiachia e cucina senza glutine. A farlo saranno gli esperti dell'AIC LAZIO - Associazione Italiana Celiachia, punto di riferimento unico in Italia per quanto riguarda la celiachia, con un corso di formazione gratuito organizzato dal Comune di Montalto di Castro. Dalle 15:00 alle 18:00 il Presidente Angelo Mocci, il referente del progetto AFC (alimentazione fuori casa) Dott.ssa Sabrina Agostini e l'esperto in sicurezza alimentare e formatore presso gli Istituti alberghieri, Dott. Massimiliano Taddeucci incontreranno i titolari e gli chef di ristoranti, pub, pizzerie, bar e gelaterie del territorio ai quali parleranno della malattia celiaca offrendo, grazie ad anni di esperienza, tecniche e metodologie per gestire la preparazione di pietanze gluten free ed eliminare il rischio di contaminazione.
«Il Programma Alimentazione Fuori Casa (AFC), che è nato da più di vent'anni - spiega il Presidente di AIC Lazio Angelo Mocci - nasce dall'esigenza dell'Associazione Italiana Celiachia di creare una catena di esercizi informati sulla celiachia che possano offrire un servizio idoneo alle esigenze alimentari dei celiaci. Questo progetto punta a promuovere l'integrazione sociale dei celiaci e la loro accoglienza nei locali pubblici. Attraverso la formazione del personale condotta sul territorio da AIC Lazio – continua il Presidente Mocci - i ristoranti, gli alberghi, B&B, le gelaterie, le mense pubbliche e private apprendono come gestire i bisogni dei celiaci e come garantire loro un'accoglienza sicura e priva di contaminazioni da glutine. I locali formati firmano un Protocollo d'intesa con l'Associazione in cui si impegnano a rispettare specifici standard di sicurezza. Una volta entrati nel network AFC, vengono poi monitorati periodicamente dal team dei Tutor dell'Associazione, che valuta di volta in volta il rispetto dei parametri di sicurezza fissati».
Quanti celiaci riscontrano delle difficoltà ad accettare un invito a cena fuori con gli amici per timore che il locale non abbia pietanze senza glutine? Il corso vuole offrire agli operatori del settore la possibilità di ampliare il target della propria clientela attraverso l'aggiunta di un servizio sempre più richiesto. Tuttavia, fondamentale per raggiungere lo scopo è la conoscenza approfondita della patologia, dei rischi e delle tecniche per garantire al cliente professionalità, sicurezza e la qualità del prodotto.
«Vivendo in una località turistica – spiega il Delegato al turismo Emanuele Miralli – la probabilità di richieste di pietanze e prodotti gluten free è molto elevata. Ho dunque fortemente sostenuto l'organizzazione di un corso formativo tenuto dall'AIC LAZIO rivolto agli operatori del settore per consentire alle numerose attività che lavorano con la preparazione degli alimenti di conoscere le tecniche e la gestione della cucina senza glutine così da ampliare i servizi e la clientela. Il turista che viene a Montalto – conclude Miralli - deve gustare i nostri prodotti con la tranquillità che vengano rispettate tutte le sue esigenze». Invitati sono anche gli studenti e i docenti dell'Istituto alberghiero 'A. Farnese' sede di Montalto di Castro, quest'ultimi responsabili della preparazione e formazione dei propri allievi. È chiaro infatti come i giovani studenti, acquisendo competenze mirate e più dettagliate su questioni importanti che riguardano il loro percorso di studi e poi futuro ambito lavorativo, siano dotati di un valore aggiunto che qualifica la loro professionalità e che potranno spendere nel più ampio mondo della ristorazione.
«Con il Delegato Miralli – interviene l'Assessore al commercio e alle attività produttive Simona Atti – ho condiviso questa giornata formativa consapevole che sostenere la professionalità degli operatori commerciali sia fondamentale per far crescere l'immagine del territorio. Ogni giorno sulla tavola i ristoratori portano la qualità dei nostri prodotti ed è importante che essi siano accessibili a tutti. Avendo inoltre in loco un Istituto alberghiero frequentato da tantissimi giovani – conclude Atti - è fondamentale offrire loro l'opportunità di una formazione extracurriculare che valorizzi il loro percorso di studi».
Riunione di coordinamento del comitato di Forza Italia di Viterbo
VITERBO - Si è svolta oggi una riunione di coordinamento del Comitato di Forza Italia della città di Viterbo, presieduta dal Commissario locale, Fabrizio Purchiaroni, che ha aperto i lavori con un excursus sulla situazione del partito a livello locale e sulle attività in corso, nonché su quelle in programma per il prossimo futuro.
Nel corso dell’incontro, sono stati affrontati temi di rilevante importanza per la città, in particolare quelli legati al turismo e alla ricettività. Gianmarco Merlani ha presentato una serie di progetti e proposte destinate a rafforzare l’offerta turistica di Viterbo, puntando a valorizzare le risorse storiche e culturali della città. Una valorizzazione che va però effettuata dettando regole specifiche che possano far “vivere” la città a tutte le categorie sociali: dai residenti ai turisti, dagli studenti ai lavoratori fuori sede. Durante il dibattito, Marco Milioni ha approfondito la situazione di Bagnaia, sottolineando le opportunità di sviluppo turistico e la necessità di una strategia integrata che coinvolga le frazioni del territorio.
Aldo Bellocchio, intervenuto durante la riunione, ha evidenziato l’importanza delle tematiche culturali e turistiche, offrendo la sua disponibilità a collaborare nel gruppo di lavoro per sviluppare nuove idee e azioni politiche mirate a promuovere il settore. In particolare, Bellocchio ha parlato della necessità di creare un’azione politica coordinata per sostenere la cultura e il turismo come pilastri dello sviluppo economico e sociale della città.
Rosetta Virtuoso e Paola Bugiotti hanno altresì espresso il loro impegno su temi di inclusione sociale, in particolare per quanto riguarda l’integrazione delle persone diversamente abili. Le due esponenti di Forza Italia hanno sottolineato l’importanza di garantire l’accessibilità ai servizi e alle attività ricettive della città, affinché anche le persone con disabilità possano fruire pienamente delle bellezze e delle opportunità che Viterbo offre. Questo argomento, hanno precisato, deve essere integrato in una più ampia politica di sviluppo del centro storico, dove sono presenti numerosi B&B e case vacanza, che costituiscono un’attrattiva fondamentale per i turisti.
La discussione si è poi focalizzata sulle politiche sociali e abitative, un ambito che necessita di approfondimenti e studi mirati per risolvere le attuali criticità. Il gruppo ha concordato sulla necessità di avviare un’analisi dettagliata delle problematiche, prendendo come esempio buone pratiche già adottate in altre città, per adattarle alla realtà viterbese.
Infine, è stato annunciato che il gruppo di lavoro settimanale si concentrerà su queste tematiche, con l’obiettivo di elaborare soluzioni concrete e sostenibili, che possano contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a rilanciare l’economia locale.
Nella riunione si è parlato anche della riorganizzazione del partito, che oggi trova la guida del Commissario Purchiaroni, sul territorio: l’intento è quello di formare una squadra dirigente che possa in futuro condurre le politiche di Forza Italia sulla città di Viterbo.
La riunione si è conclusa con l’impegno di tutti i partecipanti a proseguire su questa strada, rafforzando il dialogo e la collaborazione per il bene della città.
Maglioni, parka e giubbotti di renna: arriva la moda uomo invernale 2024/25. ...
Con l'avvicinarsi della stagione fredda, arriva il momento di rispolverare i capi di lana ed i cappotti pesanti; una scusa in più per aggiornare il nostro armadio esplorando gli ultimi must-have delle collezioni uomo invernali 2024/25. Per i prossimi mesi infatti, si prospettano un sacco di innovazioni stilistiche. La moda uomo di questa stagione punta i riflettori su capi caldi e funzionali (ma comunque sofisticati), una premessa che promette di ridefinire il guardaroba maschile moderno. Dai tessuti tecnici ai colori più vivaci ed eccentrici - passando per tagli sartoriali nuovi ed originali fino agli accessori di lusso - scopriamo insieme che cosa cercare tra le vetrine dei negozi nelle prossime fredde giornate di shopping prenatalizio.
L’anno scorso, la stagione invernale 2023/24 ha assistito al trionfo dei grandi classici reinterpretati in chiave moderna. Ne sono stati portavoce il cappotto oversize con dettagli in lana o cashmere (elemento fondamentale del guardaroba maschile) e gli scarponcini o combat-boots in pelle. Entrambi sono stati la scelta perfetta per affrontare le giornate fredde e piovose, senza rinunciare all'eleganza garantendo sempre comfort e stile. Anche per l'inverno 2024/25, questi capi iconici continueranno ad essere presenti, sicuramente aggiornati con un tocco di colore e nuove texture, che li renderanno ancora più accattivanti e distintivi.
Inoltre, il desiderio di qualità e durabilità sono ormai due pretese scontate nella moda maschile, sia per l’uomo più attento che per il consumatore medio di oggi. Ciò significa una maggiore attenzione alla scelta di materiali eco-sostenibili e produzioni sempre meno impattanti per i grandi marchi sartoriali. Una tendenza, questa, che si rafforzerà ulteriormente nel 2024 e nel 2025.
FOCUS SUI TOP SELLER DA UOMO 2024/25: ECCO CHE COSA AGGIUNGERE ALL’ARMADIO QUEST’INVERNO
Nell'inverno 2024/25, solo alcuni capi particolari sono destinati a diventare dei veri top-seller della stagione, grazie alla loro capacità di unire le tendenze emergenti alle linee del design classico. Questi articoli non solo rispondono al puro desiderio di vestibilità, identità e stile, ma incorporano anche elementi pratici della moda odierna, essenziali per il guardaroba contemporaneo. Chi ha ben saputo interpretare queste premesse è Slowear, un marchio tutto italiano che è stato capace di unire la sartorialità dei pantaloni Incotex, l’arte della maglieria Zanone, lo stile smart-casual delle camicie Glanshirt ed il design outerwear di Montedoro.
Quattro marchi storici italiani uniti da una Mission comune: diventare punto di riferimento per coloro che cercano collezioni raffinate e prodotti di alta qualità, in piena armonia con i parametri e le esigenze di sostenibilità attuali. Questa filosofia si riassume pienamente nel messaggio “wear to impact”, che definisce non solo i prodotti di Slowear ma rappresenta dei forti valori ed uno spiccato senso alla vita. Se volete sbirciare le ultime novità in fatto di abbigliamento, la collezione invernale 2025/25 da uomo è disponibile anche online sul sito ufficiale Slowear. Diamo invece ora uno sguardo a quali saranno questi capi e cerchiamo di capire perché saranno protagonisti della moda maschile invernale 2024/25.
MAGLIONI INVERNALI: I maglioni restano un caposaldo della moda uomo per affrontare al meglio le temperature rigide dell'inverno. Da quelli a collo alto (ideali per un look sofisticato) ai modelli oversize (perfetti per un outfit decisamente più casual), i maglioni in lana merino o cashmere offrono l'eterna ed autentica classe maschile avvolgendoci in un caldo abbraccio. Optare per quelli con dettagli particolari - come intrecci o motivi geometrici regolari (ma anche irregolari) - può essere una scelta di personalità al proprio look.
GIUBBOTTI DI RENNA E BOMBER IN PELLE SCAMOSCIATA: I giubbotti di renna ed i bomber in pelle scamosciata sono tra i capi più iconici di questa stagione. Questo tipo di giacche non solo offre protezione alle intemperie, ma esprime anche uno vero canone di stile intramontabile. Ideali per chi cerca un look rustico e raffinato allo stesso tempo, possono essere abbinati a jeans o a pantaloni sartoriali per un effetto più elegante.
PARKA IN PELLE SCAMOSCIATA O IN PANNO DI LANNA: I parka in pelle scamosciata rappresentano un’altra elegante e pratica alternativa ai giubbotti per l'inverno. Questi capi versatili si adattano a diversi contesti (dalla passeggiata in città agli impegni formali fino alle cene del weekend con amici o parenti). La pelle scamosciata dona quel giusto tocco di ostentazione senza risultare troppo appariscente, abbinandosi perfettamente a capi neutri o a colori più vivaci.
CAMICIE IN FLANELLA: Le camicie in flanella sono un'altra novità da tenere sott’occhio nella stagione invernale 2024/25, offrendo il perfetto equilibrio tra l’indole maschile più casual e quella più minimal in fatto di stile. Questi capi sono famosi per i loro colori vivaci e per le fantasie o gli intrecci a quadri. Versatili e pratiche, le camicie in flanella possono essere facilmente abbinate a jeans per un look casual, oppure indossate sotto un blazer per un outfit più ricercato e adatto a contesti semi-formali. Grazie ai loro colori (ad esempio il tradizionale rosso, il blu e le varie tonalità di verde), alla morbidezza del tessuto ed alla capacità di mantenere il calore, le camicie in flanella sono ideali per affrontare le giornate più fredde con un tocco di eleganza rilassata. Ciò premesso, non dimentichiamo completamente anche le camicie classiche in cotone, lino o seta, arricchite da motivi a righe o micro-fantasie, perfette per chi punta a un look più curato in ogni occasione.
TRENDS E FUTURO DELLA MODA MASCHILE 2024/25
Con un occhio rivolto al futuro, la moda uomo invernale 2024/25 sembra puntare verso una congiunzione armoniosa tra innovazione tecnologica e tradizione. I designer ed i grandi stilisti stanno esplorando nuove modalità di espressione estetica che includono la fusione delle influenze urbane con dettagli più raffinati e sartoriali. Materiali all'avanguardia, come i tessuti antivento e impermeabili ma incredibilmente leggeri, stanno emergendo piano piano come dei protagonisti, promettendo non solo protezione ma anche una nuova forma di eleganza funzionale. L'attenzione alle tematiche ambientali continua ad essere una giusta priorità, con capi realizzati attraverso processi sostenibili, materiali riciclati o a basso impatto ambientale. In questo contesto, gli uomini sono invogliati a sperimentare, a non avere paura di colori audaci e combinazioni inusuali, riflettendo così una moda che celebra sia l'individualità che la consapevolezza sociale.
Con queste premesse, la sartorialità trova una nuova dimensione nell'abbigliamento casual, con il ritorno ai tagli precisi e ai dettagli ricercati. Giacche destrutturate, pantaloni a vita alta e camicie ben tagliate sono protagonisti di questa tendenza che enfatizza semplicità e sofisticazione. L'attenzione ai dettagli (come le cuciture a vista ed i bottoni di qualità), garantisce un look impeccabile e di pregio, perfetto per chi cerca uno stile curato ma senza eccessi.
Anche la funzionalità diventa un pilastro della moda moderna, dove materiali innovativi (spesso idrorepellenti e termo-regolanti), vengono adattati a giacche e pantaloni dal taglio pulito, permettendo di affrontare le intemperie urbane senza sacrificare lo stile. Sofisticato e pratico si incontrano e vanno di pari passo. Ecco perché gli accessori di lusso sono gli altri protagonisti essenziali di questa stagione. Sciarpe e cappelli in cashmere o seta non solo offrono calore, ma aggiungono anche un tocco di eleganza e raffinatezza a qualsiasi outfit. Scegliere accessori di qualità significa investire in dettagli che durano nel tempo e che possono trasformare un look semplice in uno decisamente più ricercato.
CONCLUSIONI: COSA APSETTARSI DALLA MODA UOMO INVERNALE 2024/25
L'inverno 2024/25 promette di essere una stagione di sperimentazioni stilistiche per l'uomo moderno, con tendenze che spaziano dal comfort funzionale all'eleganza sartoriale. Integrare nel proprio stile personale questi trend - dai tessuti tecnici ai colori audaci - significa abbracciare un approccio alla moda consapevole e innovativo. Se desideri elevare al top il tuo guardaroba invernale, considera l'aggiunta di capi chiave come maglioni di qualità, giubbotti di renna e accessori di lusso. Con questi strumenti, sarai pronto ad affrontare l'inverno con il massimo dello stile e della sicurezza.
Viterbo, 12 novembre si è celebrata la giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle ...
VITERBO - La legge 12 novembre 2009 n. 162 ha istituito la Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, anniversario, peraltro, della tragica strage di Nassiriya, avvenuta il 12 novembre 2003. Come noto, durante la missione di pace in Iraq, approvata con la Risoluzione ONU n.1483 del 22 maggio 2003, persero la vita nell'attentato di Nassiriya 28 persone, di cui, tra gli italiani, 12 Carabinieri, 5 militari dell'Esercito e 2 civili. É la giornata dedicata ai nostri concittadini periti nell'attentato del 12 novembre 2003, e a tutti gli italiani caduti nel corso dell'operazione 'Antica Babilonia' e nelle altre missioni internazionali per la pace.
Ciò che avvenne in quella tragica mattina è ancora ben vivo nella memoria di tutti noi: alcuni attentatori suicidi, dopo aver assaltato le postazioni di guardia, guidarono un'autocisterna carica di esplosivo nei pressi della base 'Maestrale', occupata dai nostri Carabinieri dell'Unità specializzata multinazionale. A questo Reggimento dell'Arma dei Carabinieri, distintosi per la sua altissima professionalità in numerose missioni internazionali, era affidato il difficile compito di mantenere l'ordine pubblico, garantire l'assistenza alle autorità deputate alla ricostruzione e l'addestramento della polizia locale irachena nella città di Nassiriya ed in tutta la provincia di Dhi Kar, nel Sud del Paese.
L'esplosione dell'automezzo degli attentatori investì l'edificio, provocandone il parziale crollo ed uccidendo diciannove cittadini italiani, dei quali dodici carabinieri (il sottotenente Giovanni Cavallaro, il sottotenente Enzo Fregosi, il sottotenente Filippo Merlino, il sottotenente Alfonso Trincone, il maresciallo aiutante Alfio Ragazzi, il maresciallo aiutante Massimiliano Bruno, il maresciallo capo Daniele Ghione, il brigadiere Giuseppe Coletta, il brigadiere Ivan Ghitti, il vice brigadiere Domenico Intravaia, l'appuntato Orazio Maiorana e l'appuntato Andrea Filippa) e cinque militari dell'Esercito (il capitano Massimiliano Ficuciello, il maresciallo capo Silvio Olla, il caporal maggiore capo scelto Emanuele Ferraro, il primo caporal maggiore Alessando Carrisi e il caporal maggiore Pietro Petrucci), che si trovavano in quella base per ragioni di servizio. Tra i civili, persero la vita Stefano Rolla, regista impegnato in un sopralluogo per le riprese di un documentario sulla missione italiana, e Marco Beci, funzionario della cooperazione italiana in Iraq. Per effetto di quell'attacco furono inoltre uccisi - è doveroso ricordarlo - nove cittadini iracheni, tra passanti e collaboratori del nostro contingente militare.
Quando il Parlamento italiano deliberò, su proposta del Governo, di inviare in Iraq un contingente militare, per dare il nostro contributo alla ricostruzione del tessuto civile ed economico di quel Paese, nessuno si nascondeva quanto la missione fosse difficile e rischiosa. Carabinieri e Forze Armate, forti dell'esperienza e dei successi ottenuti in tante difficili operazioni di pace, risposero senza esitazioni alla chiamata. Si prepararono così ad impiegare in quella complessa realtà, martoriata da venticinque anni di dittatura e dai difficili rapporti tra le etnie e le confessioni religiose, quello stile e quella professionalità che già li aveva distinti nelle precedenti missioni, dall'Albania alla Bosnia, dal Kosovo a Timor Est, dove avevano mietuto successi e riconoscimenti, rivelandosi in alcune attività - come le operazioni di polizia e controllo del territorio - un assoluto modello per le Forze Armate degli altri Paesi.
La presenza dei nostri militari in terra irachena era improntata - come di consueto - alla più ampia apertura nei confronti della popolazione locale. Essi non erano e non volevano mai apparire come una forza occupante, rinchiusa nel suo fortino ai margini dell'abitato, ma come una presenza discreta e dialogante, fianco a fianco con la gente del luogo. Il comandante del Reggimento colpito, il colonnello Georg Di Pauli, volle rivendicare anche dopo l'attentato questa scelta coraggiosa. Di fronte alle macerie della sua base, dichiarò: «Avremmo potuto tagliare la città in due. Asserragliarci in un bunker. Ma non saremmo stati una missione umanitaria. E per la pace, per il bene degli iracheni, abbiamo pagato un prezzo altissimo, terribile».
Richiamare alla mente quella grande espressione collettiva di affetto e di cordoglio ci aiuta a ricordare, in ogni nostro gesto, che la memoria di chi ha dato la vita per il nostro Paese non appartiene all’Arma, alle Forze Armate, né alle Istituzioni, né ad una parte politica, ma è patrimonio indissolubile dell'intera collettività. Quei diciannove caduti, dei quali diciassette erano uomini in armi, e soldati di grande valore, non saranno mai celebrati come eroi di guerra, per la semplice ragione che non combatterono alcuna guerra: qualunque altra lettura della loro presenza in Iraq sarebbe un torto alla loro memoria.
Il Presidente Ciampi, raggiunto dalla notizia della strage mentre era in procinto di iniziare una visita ufficiale negli Stati Uniti d'America, lo disse a chiare lettere, nell'incontrare il Presidente americano: «L'Italia è andata in Iraq non per partecipare a una guerra, ma per contribuire alla ricostruzione del Paese. Questa è l'identità della Repubblica italiana: costruire la pace».
Rivolgiamo il nostro commosso pensiero ad essi, ai loro orfani, alle loro vedove, a quanti sono rimasti feriti nel corpo e nello spirito e lo facciamo rivendicando quei valori di pace, giustizia, libertà, democrazia, incarnati, oggi come allora, nell'azione quotidiana dei nostri carabinieri, militari e concittadini impegnati nelle più difficili realtà del pianeta a costruire la pace.
Previsioni meteo per giovedì 14 novembre
VITERBO
Nuvolosità in transito nel corso della giornata ma con tempo asciutto sia al mattino che al pomeriggio. In serata e nottata si rinnovano condizioni di tempo stabile con ampie schiarite. Temperature comprese tra +4°C e +10°C.
LAZIO
Tempo stabile nel corso della giornata su buona parte della regione ma con nuvolosità in transito. Possibilità di precipitazioni sui rilievi interni al pomeriggio con neve oltre i 1500-1700 metri. Più asciutto dalla serata con maggiori schiarite ovunque.
NAZIONALE
AL NORD
Al mattino tempo stabile con nuvolosità a tratti compatta specie sull'Emilia Romagna. Al pomeriggio attesi isolati rovesci sulla Romagna, ampi spazi di sereno altrove. In serata e in nottata tempo del tutto asciutto con cieli del tutto sereni.
AL CENTRO
Al mattino tempo asciutto su tutti i settori con nuvolosità e schiarite, deboli piogge sulle Marche. Al pomeriggio attese precipitazioni sparse sulle regioni Adriatiche con neve a quote medie. In serata e in nottata tempo in miglioramento ovunque con schiarite.
AL SUD E SULLE ISOLE
Al mattino tempo stabile salvo locali piogge su Puglia e Isole Maggiori. Al pomeriggio ancora piogge sparse sulla Puglia, asciutto altrove con nuvolosità e schiarite. In serata e in nottata tempo in peggioramento con piogge e acquazzoni a partire dai settori Peninsulari.
Temperature minime e massime stazionarie o in calo da nord a sud.
Pulizia e recupero dell'area Turchina a Santa Maria
VITERBO - Dopo le diverse segnalazioni arrivate al Numero Verde Tuscia, progetto creato dal Cinghiale Bianco in collaborazione con l'ENPA di Viterbo e Viterbo con Amore ODV, il 3 novembre l'associazione culturale il Cinghiale Bianco in collaborazione con l'Università Agraria di Tarquinia e i Volontari hanno organizzato la pulizia dell'area Turchina in zona Santa Maria, nel ripulire una vasta area hanno rinvenuto una vera e propria discarica a cielo aperto, non solo ma è stato scoperto che quella zona era diventata il rifugio e la base di traffico di sostanze illegali. Il nostro intervento ha ridato un po' di respiro ai residenti.L'associazione organizzerà nuovi eventi ad ogni richiesta di aiuto da parte dei cittadini.
Bomarzo: aree a rischio idrologico
BOMARZO - Nel territorio del Comune di Bomarzo sono presenti diverse aree a rischio idrogeologico la cui perimetrazione include anche il centro storico. Da alcuni anni le zone sono costantemente monitorate dall’Amministrazione allo scopo di segnalare eventuali pericoli per la pubblica incolumità.
Circa due mesi fa a seguito di un sopralluogo eseguito dal nostro Ufficio Tecnico Ing. Elisabetta Pangrazi veniva segnalata alla Regione Lazio un’attività franosa che interessava un tratto di via Teverina.
Repentinamente i tecnici del Genio Civile Lazio Nord effettuavano un sopralluogo durante il quale veniva prospettata la necessità di predisporre un intervento di messa in sicurezza dell’area, con una procedura di somma urgenza, in relazione ai possibili problemi che avrebbero potuto avere sia ai nuclei abitativi soprastanti che, la sottostante Strada Provinciale a causa delle piogge verificatesi nel recente periodo che hanno innescato il movimento del versante.
Successivamente, i Tecnici della Regione Lazio hanno predisposto un progetto, per far fronte alla somma urgenza, che consiste nella realizzazione di pali di fondazione trivellati in cemento armato del diametro di 80 cm, della profondità di circa 11 mt con cordolo di coronamento in cemento armato. La palificata si estenderà per una lunghezza di circa 24 mt sulla quale si innesterà un muro di contenimento in cemento armato con la funzione di contenimento e sostegno la sovrastante strada, inoltre verranno realizzati micro pali di lunghezza di circa 10 m su via Teverina.
L’intervento sopra descritto è iniziato in questi giorni, ed è il frutto di una stretta collaborazione istituzionale tra Comune di Bomarzo e Regione Lazio e delle rispettive strutture tecniche.
A tal proposito l’Amministrazione comunale ringrazia l’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Arch. Manuela Rinaldi per l’immediato interessamento volto a trovare le risorse finanziarie e tecniche per la risoluzione del problema, il Direttore Regionale della Direzione Lavori Pubblici Ing. Luca Marta e la struttura tecnica del Genio Civile di Viterbo e il suo Dirigente Ing. Nicola Marcucci, per la rapidità nell’attività di progettazione e di affidamento lavori e direzione lavori.
Dierre fa bene a parlare di ingressi Ma non dimentichiamoci delle porte di uscita!
VITERBO - La vita è un cammino: lo sappiamo tutti, vero? No, non si chiede per un amico che ha il dubbio amletico, ma per un’intera società che ha reimparato a buttarsi nella vita, specialmente per quanto è avvenuto dopo l’ostacolo della pandemia. I giovani, tacciati di trovare splendore nei soli videogame, sono invece alla ricerca di relazioni autentiche; si fanno più feste in famiglia, si sparecchiano tante tavole discutendo e se ne apparecchiano altrettante ricominciando. Ma come mai stupirci del normale?
“È la vita che ti porta”: questo il titolo della nuova campagna promozionale, trasmessa sui consueti canali digitali, dell’azienda Dierre, che nel suo sito ufficiale paragona le porte a varchi con entrata diretta nel futuro (ibidem). Un messaggio, forte, solido, che ripercorre l’importanza del contatto con gli altri e con le esperienze edificanti di tutti i giorni.
La vita, secondo lo spot attuale di Dierre, porta in alto e porta bellezza. Quest’ultima cornice, esistenziale e razionale al contempo, è rappresentata dallo scodinzolare di un cagnolino stupendo, che, ricevuto dal suo piccolo padrone, diventa il benvenuto in una casa pronta ad accoglierlo. Sentimenti che solo l’unione reciproca e la purezza del vivere sono in grado di risvegliare a ogni tappa, lasciandoci immersi in momenti davvero magici.
Una delle scene del messaggio pubblicitario, afferrate senza essere giudicate, è quella che inquadra due conviventi in un aspro diverbio, accompagnata da una descrizione eloquente: “alcune porte in faccia”. Poi lo scompiglio, la discoteca piena, seguito ciclicamente dalla meraviglia: una ragazza si ossigena in un paesaggio naturale, affondando le braccia nella maestosità. La narrazione proposta è di grande inclusività, essendo trasversale: attraverso il suo veicolo di messaggi comprensibili, di veloce associazione alle immagini, fa vedere che due bambini innamorati pasteggiano la natura che li circonda come una tempera, quasi a crescere attraverso un flusso di rimandi che vivificano l’estro e la spontaneità.
Siamo porte aperte, di ingresso alle sensazioni; non dobbiamo gettarci in un reggaeton per alleviare il frastuono intorno, ma non necessariamente la combo sregolatezza-paesaggi naturali è descrittiva della vita di tutti: reggaeton non è certamente solo scompiglio, ma liberazione del divertimento; una montagna da scalare può talvolta essere una terapia d’urto, ma se la scaliamo in compagnia, concedendoci uno strudel di tanto in tanto, il nostro fiato rimane intatto e il nostro cuore si riempie di amore.
Lo strudel va bene anche con panna, ovviamente. Anche immortalato con la fotocamera dello smartphone. Anche condiviso con un vicino di tavolo o strappato, in cambio di due chiacchiere, all’amico che conosciamo per caso, complimentandoci per il suo berretto.
E va benissimo papparselo in famiglia, con la propria mezza mela (e un po’ di cannella) al fianco; litigarselo tra fratelli dietro la minaccia della Play staccata o condividerselo affettuosamente. Nazionalpopolare e al contempo ermetico, come il nostro mondo, come i nostri attimi di contatto con un mezzo che lo descrive.
Siamo tutti i benvenuti nella casa della vita, ma ricordiamo di fare aria, di far circolare qualche tossina fuori da noi: porte aperte ok, ma non spalanchiamoci a chi, in montagna con noi, ci ricorda che siamo sbagliati, che preferiva il mare. Così il paesaggio, con la guida indomita del nostro essere e di chi lo ama, sarà un quadro di felicità.
Frontini: 'Congratulazioni al dott.re Lanzetti per la riconferma della presidenza dell'ordine ...
VITERBO - Esprimo le mie più sincere congratulazioni per la riconferma alla presidenza dell'ordine dei medici di Antonio Maria Lanzetti. Un importante risultato che rappresenta ancora una volta un riconoscimento delle sue capacità e del suo impegno, ma anche una testimonianza di fiducia da parte della comunità medica. Buon lavoro al dottor Lanzetti e a tutto l'ordine dei medici del nostro territorio, affinché continui a promuovere l'eccellenza nella professione sanitaria, a tutela della salute e dei diritti dei cittadini.
Chiara Frontini
Sindaca di Viterbo